
I RIASSUNTI
DEGLI EPISODI
DELLA SERIE
NORMALE
"PRIMA
STAGIONE"
(pag. 1 di
3)
Ecco di seguito
i brevi riassunti degli episodi della serie normale. La
"traccia essenziale" delle storie, utile ai vecchi fan per
focalizzare velocemente gli album e ai nuovi fan per
conoscere, almeno a grandi linee, tutta la saga di Michel
Vaillant. Cliccando sui titoli potrete vedere, oltre alla
copertina della prima edizione in lingua originale, le
copertine di tutte le edizioni italiane.
1
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LE GRAND DÉFI
LA
GRANDE SFIDA
(Mondadori)
LA GRANDE SFIDA (Crespi)
LA GRANDE SFIDA (Nona
Arte)
LA GRANDE SFIDA (Gazzetta
dello Sport)
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Sulla pista di Monthlery il
giovane pilota Michel Vaillant sta collaudando una
delle vetture progettate dal fratello Jean-Pierre
per la fabbrica Vaillante diretta dal padre Henri.
Durante le prove arriva la notizia che la sfida tra
i piloti europei e quelli americani, organizzata dal
giornale "L' Eclair de France" di Louis Latour
assieme al giornale americano "New Indian", è stata
accettata. Nel corso di una riunione, nella sede de
"L' Eclair", arriva il nome dello sfidante americano
di Michel: si tratta di Steve Warson, già vincitore
della 500 Miglia di Indianapolis e considerato un
pilota piuttosto irruente. La trasferta americana
avviene a bordo del transatlantico "Liberté" che,
dopo 6 giorni, approda nel porto di New York. Sulla
banchina, oltre ad una folla di curiosi e
giornalisti, ad attendere Michel c'è nientemeno che
Steve Warson in persona attorniato dal suo staff.
Quando Michel gli tende la mano per salutarlo, Steve
si gira e sale in macchina partendo con uno stridio
di pneumatici. La prima prova si sarebbe svolta a
Buenos Aires. Mentre la Vaillante Grand-Prix,
assieme alle attrezzature, viene inviata via mare,
Henri, Jean-Pierre e Michel vi giungono in aereo. Ad
aspettarli, e ad ospitarli nel loro soggiorno, c'è
un amico di Henri: il conte De Chanzy il quale è
accompagnato dalla figlia Agnès. Prima della
partenza del G.P., Henri riferisce a Michel che il
conte lo invitava a diffidare dai piloti delle
vetture n° 10 e 12. Durante la corsa Michel e Steve
si alternano al comando. Quando i due stanno per
doppiare le vetture 10 e 12 per la seconda volta,
queste ultime lasciano passare solo l'americano
chiudendo, in modo irregolare, la strada al nostro
eroe. Steve vince mentre Michel, arrabbiatissimo,
deve incassare il colpo. Successivamente Michel
viene avvisato da Warson, tramite un suo meccanico,
della sua estraneità nel comportamento dei due
piloti. Un mese dopo c'è la seconda prova: la mitica
500 Miglia di Indianapolis. Warson sembra dominare
la gara. Michel si fa addirittura doppiare,
lasciando comunque che gli altri concorrenti si
eliminino a vicenda. Con un giro di ritardo Michel
si attacca alla scia dell'americano senza
sorpassarlo. Transitando davanti ai box, vede che
suo padre si è rimesso il berretto (in quella che è
la sua famosa "segnalazione segreta") ed allora
prende l'iniziativa. Il nostro eroe supera per la
prima volta Warson il quale lascia fare. Ben presto
l'americano capisce che Michel aveva nascosto le sue
reali potenzialità. Tenta inutilmente di adeguarsi
al ritmo imposto dall'avversario, ma Michel gli
recupera il giro e si accinge a passare in testa.
Provando a resistergli, Steve costringe la sua Novi
Special ad un sforzo estremo ed il motore cede.
Michel vince la 500 Miglia. Jean-Pierre, guidando la
Vaillante nel giro d'onore, si accorge che anche la
Vaillante aveva ormai "reso l'anima" e non sarebbe
durata nemmeno un solo altro giro. Durante la
premiazione Michel cerca inutilmente Warson e sembra
dispiaciuto della sua assenza. Rientrato in Europa
Michel riprende le prove con la Vaillante Le Mans
quando arriva la notizia che Agnés, la figlia del
conte De Chanzy, sarebbe arrivata in Francia per
assistere alla 24 ore. Jean-Pierre e Michel vanno ad
aspettarla all'aeroporto di Orly. Intanto Joseph, il
fido capo-meccanico della Vaillante, mette a punto
il motore di una seconda Vaillante Grand-Prix, in
vista della prossima prova. Alla vigilia del G.P. di
Francorchamps, Henri, Jean-Pierre e Michel si
trasferiscono all'Hotel Avenue Louise di
Bruxelles. Durante una cena al bar-ristorante dell'
hotel, che è anche un vero e proprio club per
appassionati di automobilismo, arriva
inaspettatamente anche Steve Warson. Un ubriaco
inizia ad offendere Michel il quale sta per
rispondere alle provocazioni. Warson lo anticipa e,
prendendo le sue difese, afferra per il bavero della
giacca l'ubriaco facendolo smettere. Il G.P. di
Francorchamps inizia con una serrata lotta tra
cinque concorrenti, tra i quali Michel e Steve che
si alternano in terza posizione. Improvvisamente
Michel, ad andatura ridotta, raggiunge a fatica il
box. Si ferma semisvenuto e deve ritirarsi. La causa
viene presto individuata in una perdita del tubo di
scappamento che lo aveva intossicato. Warson riesce
a classificarsi al secondo posto dietro a Peter
Collins (pilota
reale) .
Sul podio assieme ai vincitori viene chiamato, a
gran voce, anche Michel il quale riceve anche un
sincero sorriso dal rivale americano. La Vaillante
Le Mans intanto è pronta. La quinta prova della sfida è
proprio la 24 ore. Agnés, accompagnata da
Jean-Pierre, fa conoscenza con gli avversari della
Vaillante e con l'ambiente della corsa. Durante la
gara la ragazza si rende utile trasmettendo le
segnalazioni dal box Vaillante a Mulsanne. Michel
corre in coppia con il fratello Jean-Pierre, mentre
Warson corre, con una Lister-Jaguar, assieme al
collega Hertman. Steve però non è abituato alle
competizioni di durata e non riesce a prendere sonno
durante i suoi turni di riposo. Durante la notte un
temporale si abbatte su Le Mans. La pista bagnata
causa un incidente tra una Porsche ed una Aston
Martin che precedevano la Vaillante. La mattina
inizia con Joseph che, rispettando una vecchia
tradizione, va a fare colazione nel box della
Jaguar. Il capo-meccanico porta anche Agnés la quale
viene accolta benissimo dai meccanici inglesi e dal
copilota della Jaguar n° 3, la vettura che in quel
momento era in lotta con la Vaillante pilotata da
Jean-Pierre. Proprio quando le due vetture sono
appena passate davanti ai box, la Jaguar esce di
pista e si incendia. Il suo pilota viene portato
all'ospedale gravemente ustionato. Michel, pur
sollevato dalla notizia che il fratello era incolume
e continuava la gara, resta scosso da quanto successo. Ad un'ora
dal termine Warson ha ormai rallentato vistosamente,
tradito dall'inesperienza, e non rappresenta più un
pericolo. Solo Lucien Bianchi (pilota reale) con la Ferrari prova a
resistere alla Vaillante. Michel e Jean-Pierre alla
fine vincono la gara e fanno assieme il giro
d'onore. Agnés dà un bacio sulla guancia a Jean-Pierre
sotto lo sguardo divertito del fratello. Manca solo
l' ultima prova: il G.P. di Germania. Al
Nurburgring, sulla griglia di partenza, Michel trova
un biglietto di auguri, firmato Steve, sul volante
della sua vettura. Michel si gira e si trova davanti
l'americano che, per la prima volta, gli stringe
calorosamente la mano. L'ultima prova della grande
sfida ha inizio. Agnés fa notare a Jean-Pierre della
presenza di un uomo sospetto che li stava osservando
fin dalla 24 ore di Le Mans. Non c'è tempo per
approfondire la questione perché bisogna seguire la
corsa. Il Nurburgring è un circuito molto
impegnativo per i piloti e Warson sembra
essere in ottima forma. Michel, al contrario, sembra
piuttosto nervoso. In testa c'è Evanni con la
Maserati, Michel e Steve seguono da vicino. Warson
batte il record del giro e sembra staccare
leggermente Michel. Mancano 10 giri quando
l'americano raggiunge Evanni. A 2 giri dalla fine,
poco prima della curva Carrousel, decide di passare
in testa. Michel capisce la pericolosità della
manovra e spera che il rivale attenda l'uscita della
curva. Purtroppo Warson affianca Evanni in piena
curva. Perde il controllo della vettura che
carambola all'esterno capovolgendosi. Michel, per un
'istante, ha l'intenzione di fermarsi per prestare
soccorso a Steve ma realizza che sarebbe stato
imprudente nei confronti dei piloti che lo
seguivano. Decide così di spingere a fondo per
provare a raggiungere la Maserati. Chiedendo uno
sforzo massimo al suo motore Michel brucia Evanni
proprio sulla linea d'arrivo aggiudicandosi il G.P.
di Germania. Non si ferma, però, e prosegue
superando anche l'ambulanza che sta arrivando sul
luogo dell'incidente. Sul posto Steve, prima di
perdere conoscenza, gli tende la per la seconda
volta la mano. L'americano ha bisogno di un'urgente
trasfusione e Michel si offre volontario donandogli
il suo sangue. E' così che la rivalità tra i due si
trasforma nell'inizio di una grande amicizia. Sul
podio Michel si rifiuta di ritirare la coppa
destinata al vincitore della grande sfida
dichiarando che Steve avrebbe potuto essere al suo
posto. All'ospedale, il giorno dopo, Warson si è
ripreso e riceve la visita di Michel, Jean-Pierre ed
Agnés. Quest'ultima si offre di avvisare la sua
famiglia, ma l'americano rivela di essere solo al
mondo. Michel, allora, gli offre la sua amicizia e
l'affetto della sua famiglia. Tre settimane dopo,
prima di partire per gli U.S.A., Steve raggiunge
casa Vaillante accolto con grande calore. Intanto
Agnés e Jean-Pierre hanno deciso di sposarsi ...
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2
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LE PILOTE SANS VISAGE
IL
PILOTA SENZA VOLTO (Mondadori)
IL
PILOTA SENZA VOLTO (Nona
Arte
)
IL PILOTA SENZA VOLTO (Gazzetta
dello Sport)
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In vista del G.P. di Monaco
di F.1, Michel, seguito dal padre Henri, prova il
fuoribordo Vaillante con il quale parteciperà
anche al G.P. di motonautica del principato. I due
quindi rientrano a Roquerbrune, la residenza
estiva di famiglia. Qui ricevono una telefonata da
parte di Louis Latour, che li informa di un
misterioso pilota che, a Francorchamps, stava
provando una nuova F.1 tutta nera e priva di
marchio. Il giorno dopo a Roquerbrune arrivano
anche Jean-Pierre e la moglie Agnés. Durante il pranzo Henri riceve
una nuova telefonata da parte di Latour il quale
lo invita a vedere un filmato della nuova vettura.
Il giorno dopo Michel ed il padre vanno a Parigi e
visionano la pellicola che mostra un pilota, il
cui volto è nascosto in un casco con visiera a
specchio, alla guida di quella che sembra una
vettura molto veloce. Ritornato a Roquerbrune,
Henri si raccomanda con Jean-Pierre sulla messa a
punto della Vaillante, il modello dell'anno
precedente che avrebbe partecipato anche alle gare
di quell'anno. Il sabato successivo ha luogo il
G.P. di motonautica. Durante la seconda manche
il pilota francese Victor viene sbalzato in acqua.
Il motore del suo fuoribordo non si spegne ed il
motoscafo si dirige pericolosamente verso di lui.
Michel, accortosi della situazione, si mette in
rotta di collisione con il natante fuori
controllo. Riesce a colpirlo e deviarlo poco prima
che questo travolga Victor. L'impatto fa perdere
il controllo anche a Michel il quale finisce a sua
volta in mare senza conseguenze. Il francese
ringrazia Michel dicendo che non avrebbe
dimenticato mai il suo gesto (n.d.w.= gesto che sarà ricambiato anni
dopo : vedi storia breve "Dans l'enfer des 6
heures" - "Bolidi sul fiume" del 1971). Intanto Jean-Pierre,
ritornato a Parigi, telefona al padre avvisandolo
che i tempi della vettura "fantasma" erano
preoccupanti. Jean-Pierre continua a lavorare
sulla vecchia Vaillante anche se si rende conto di
non poter tirare fuori molto di più da quel
modello. Michel
intanto si rilassa, prima del G.P., andando a
vedere il tennista Jimmy Torrent nel torneo
internazionale di Montecarlo (n.d.w.= l'incontro è immortalato in
quello che si può considerare il primo "cross
over" nel mondo del fumetto franco-belga: vedi apposito speciale). Alla vigilia della gara Henri e Michel
visionano l'elenco dei concorrenti. La macchina
"fantasma" è iscritta con il nome di "Mistero"
mentre al posto del nome del suo pilota c'è solo
una "x". Durante le prove, l'arrivo in pista della
nuova vettura nera e del suo pilota dal volto
nascosto crea un enorme interesse. I giornalisti
tentano inutilmente di intervistare i meccanici
della Mistero ma questi rispondono in una lingua
sconosciuta. Il tempo sul giro della Mistero non è
eccezionale ma Henri e Jean-Pierre sono
sicuri che la nuova macchina abbia
girato al di sotto delle sue reali possibilità. La
domenica la corsa sta per partire e il pilota
"senza volto" raggiunge la sua vettura solo pochi
istanti prima del via. Durante il primo giro
Michel è in testa ma ben presto viene raggiunto e
superato dalla Mistero. Michel comunque non molla
e, al secondo giro, riprende il comando
costringendo il pilota "senza volto" all'errore.
La Mistero viene superata da tutto il gruppo ma,
con una prodigiosa rimonta, riesce a riportarsi in
coda alla Vaillante ed a superarla nuovamente
all'ultimo giro. La Mistero, a poche centinaia di
metri dal traguardo, sembra avere la corsa in
pugno quando, incredibilmente, prima della chicane
sbanda lasciando un varco di cui Michel approfitta
per andare a vincere la corsa. La Mistero sembra
essere sparita e non arriva al traguardo che
alcuni minuti dopo pilotata da un meccanico. Dopo
la premiazione, Michel trova sulla sua macchina un
mazzo di fiori ed un biglietto da parte di Warson.
Secondo Henri, il pilota "senza volto" aveva
lasciato vincere Michel perché, in caso di una sua
vittoria, avrebbe dovuto rivelare la sua identità
ai principi di Monaco durante le premiazione. Come
se non bastasse, oltre a queste preoccupazioni, i
Vaillant sono messi al corrente da Latour che una
squadra russa stava preparandosi per correre il
G.P. di Reims. Due settimane dopo, durante le
prove del G.P. di Francorchamps, si fa vivo anche
il personaggio sospetto che Agnés aveva notato ai
box fin dall'anno prima (vedasi episodio precedente). Alla vigilia del G.P.,
Jean-Pierre è costretto a ritornare a Parigi per
un' improvvisa indisposizione della moglie. La
corsa, che si svolge sotto un vero diluvio, vede
la Mistero dominare senza problemi, mentre Michel
deve ritirarsi per noie
al
motore. Allo stand Vaillante serpeggia il
malumore, Jean-Pierre, ritornato da Parigi, viene
rimproverato per non aver seguito di più la messa
a punto della Vaillante di Michel. Intanto, sul
podio, il pilota "senza volto" non si toglie il
casco. Al box Vaillante fa improvvisamente il suo
arrivo Steve Warson, il quale è stato incaricato
dalla sua Federazione di difendere il prestigio
dello sport automobilistico americano in vista
dell'imminente arrivo della squadra russa. Il
giorno dopo, l'americano presenta la Novi con la
quale correrà in Europa. Henri, vista anche questa
macchina, è pentito per non aver permesso a
Jean-Pierre di realizzare una nuova Vaillante.
Durante le prove a Reims Michel scopre che il
personaggio sospetto che seguiva da tempo le sue
gesta era uno dei due piloti russi. Si chiamava
Nicolas Narkine ed avrebbe corso, assieme al
compagno Ivan Nassiev, con delle monoposto Zvezda.
Durante la corsa le vetture russe si rivelano
subito competitive e vanno in testa assieme alla
Mistero. Michel è dietro a Warson. Dopo alcune
soste ai box, la situazione si delinea con le due
Zvezda al comando e Michel che, superato Steve,
tenta di sorpassare la Mistero. Quando ci riesce,
si trova davanti un'Aston Martin doppiata. Il suo
pilota, nel tentativo di non farsi doppiare per la
seconda volta, perde il controllo della macchina
in piena curva. Michel lo evita ma esce di strada
e viene sbalzato dall'abitacolo della sua
Vaillante che si rovescia e si incendia. Il pilota
della Mistero si ferma immediatamente e corre sul
luogo dell'incidente per chiedere a Michel se
stava bene. Michel, nel rassicurarlo, crede di
riconoscere la sua voce. Rientrato al box Michel
assiste alla vittoria delle due Zvezda. La
Mistero, invece di andare al suo box,
incredibilmente si ferma davanti allo stand
Vaillante. Il pilota scende e, finalmente, si
toglie il casco rivelando la sua identità. Si
tratta di Jean-Pierre, il quale racconta di aver
organizzato tutta quella messa in scena per poter
preparare autonomamente una nuova vettura senza
rischiare il nome della Vaillante. Spiega come era
riuscito, con l'aiuto dei meccanici di lingua
bretone, a pilotare la Mistero in pista e ad
essere comunque a fianco di Michel seppur talvolta
con qualche ritardo. Henri, resosi conto che la
Mistero non era altro che una nuova Vaillante,
ritorna ottimista in vista della prossimo il G.P.
di Monza. Steve, deluso dalla sua Novi , resta
senza parole quando si accorge che il pilota
"senza volto" atri non era che Jean-Pierre. Henri
allora decide di offrirgli la possibilità di
pilotare una Vaillante. L'americano accetta con
entusiasmo. Qualche tempo dopo, due Vaillante
"Mistero" nuove fiammanti sono a disposizione di
Michel e Steve. I due piloti passano assieme i
giorni che precedono il G.P. d'Italia rafforzando
la loro amicizia. Durante le prove a Monza i russi
non sembrano troppo in forma come a Reims. Ad un
certo punto una Ferrari sfila davanti allo stand
Vaillante con un altro pilota "senza volto" alla
guida. Tutti sembrano divertirsi di fronte
all'inquietudine di Henri ma il pilota misterioso
si rivela essere Agnés, la quale, assieme a
Elisabeth, aveva voluto fare uno scherzo agli
uomini di casa Vaillant . Il G.P. d'Italia è
dominato da Michel e Steve. Solo Nassiev, il
compagno di Narkine, tenta, irregolarmente, di
opporsi al doppiaggio da parte dei nostri eroi ma
viene ridicolizzato dai due che, alla fine,
vincono tagliando la linea d'arrivo
contemporaneamente. Narkine scusandosi per il
comportamento del compagno, si congratula ed
annuncia che comunque sarebbe stato un tenace
avversario la stagione successiva. Il tono
leggermente minaccioso non turba la felicità della
famiglia Vaillante la quale, tutta riunita, con
l'aggiunta di Steve Warson, posa per una foto
ricordo con la coppa ed i fiori della vittoria.
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3
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LE
CIRCUIT DE LA PEUR
IL CIRCUITO DEL
TERRORE (Mondadori)
IL CIRCUITO DELLA
PAURA (Nona Arte)
IL CIRCUITO DELLA PAURA
(Gazzetta
dello Sport)
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Michel, in visita al grande salone
espositivo Vaillante di Parigi, incontra tre
ragazzini che stanno per essere cacciati dal
direttore del salone. Con la consueta generosità,
Michel regala ai tre piccoli appassionati una visita
indimenticabile alla fabbrica Vaillante. Qui Michel
incontra il padre. I due vengono raggiunti da Louis
Latour, il quale li informa della sfida
sportiva lanciata dalla Russia all'industria
automobilistica americana con l'intento di
conquistare il mercato mondiale. Henri comprende che
l'industria europea non poteva stare a guardare e
decide di passare alla controffensiva. Chiede così a
Latour di contattare le principali case
automobilistiche europee per formare una squadra da
opporre ai russi ed agli americani. I rappresentanti
di Ferrari, Maserati, Mercedes, Porsche, Jaguar,
Aston-Martin e Vanwall si trovano qualche giorno
dopo a Parigi ed accettano la proposta di Henri di
formare una squadra composta da un pilota belga, un
italiano, un francese un tedesco ed un inglese.
Henri indica anche le prove da proporre ai russi ed
agli americani: una gara di durata con vetture
Sport, una gara di Gran Turismo ed una di F.1.
Qualche giorno dopo i russi e gli americani
accettano i termini della sfida. Successivamente si
definiscono anche gli appuntamenti: la 12 ore di
Sebring, una gara di G.T. in Spagna ed un Gran
Premio di F.1 in Polonia. Mentre Michel si allena
sulla pista di Monthlery con la nuova Vaillante
Sport, otto giorni prima della partenza vengono
diffusi i nomi dei componenti delle squadre. Quella
europea è composta dall'italiano Dino Falconetti,
dal belga Art Berckmans, dall'inglese Bill Rix, dal
tedesco Von Richter oltre che, naturalmente, da
Michel. Nella squadra americana ci sono, oltre a due
piloti argentini ed uno canadese, Steve Warson con
l'amico Chuck Danver. In quella russa oltre ad un
polacco e due cecoslovacchi ci sono i russi Nicolas
Narkine ed Yvan Nassiev. Durante una cena alla
Jonquiere, Henri annuncia alla felicissima Agnès che
avrebbe potuto seguire il marito Jean-Pierre perché
l'aveva nominata sua segretaria. Partiti da Parigi,
i nostri amici arrivano a New York dove vengono
accolti da Steve Warson il quale riabbraccia Michel,
mentre Agnés ritrova e riabbraccia suo padre, il
conte De Chanzy. Il mercoledì precedente alla corsa
i piloti si incontrano a Sebring per le prove. Steve
presenta l'amico Chuck Danver a Michel. Poco dopo
Michel è salutato anche dal russo Nicolas Narkine.
La domenica, prima della partenza della gara, un
pilota canadese sorprende il meccanico di un pilota
argentino mentre sta rubando dei portafogli da uno
spogliatoio. Il meccanico tenta la fuga ma viene
fermato da Steve e Michel. Il ladro viene espulso
dal circuito e la 12 ore ha inizio. Durante un
rifornimento il pilota Bill Rix si sente male. Poco
dopo, in pista, l'inglese avverte dei forti dolori
allo stomaco e tenta di raggiungere il suo stand. In
vista dei box la sua Aston Martin inizia a zigzagare
ed entra in testacoda. Michel, che stava
sopraggiungendo, la evita per miracolo. La vettura
finisce contro le protezioni delle tribune. Rix
viene raggiunto dal suo meccanico che lo trova
esanime al volante. Rinvenuto, il pilota viene
visitato dal medico del circuito. La corsa continua
con Michel in testa seguito da Danver e da Warson. I
russi hanno un giro di ritardo. Mentre Henri segnala
ai piloti della Ferrari e della Lister Jaguar di
lanciare a loro volta l'offensiva, ai box arriva
l'ispettore di polizia Kennedy. L'ispettore, che era
stato informato dal medico dei circuito che Bill Rix
era stato avvelenato, sospetta di Agnés perché aveva
maneggiato un bicchiere dal quale aveva bevuto Bill
Rix durante la gara. Jean-Pierre convince
l'ispettore a ritornare a corsa terminata. Qualche
ora dopo, il conte De Chanzy, arriva sul circuito e
comunica che Bill Rix non era stato avvelenato ma
narcotizzato. Il conte aveva anche avvisato
l'ispettore Kennedy che l'autore del misfatto poteva
ipoteticamente essere il meccanico argentino
sorpreso qualche ora prima a rubare. Le ombre della
sera avvolgono Sebring e la gara si avvia alla
conclusione. Ritiri ed incidenti si susseguono.
Anche Danver ne rimane vittima, fortunatamente senza
conseguenze. Michel vince la corsa e Warson arriva
secondo. I russi sono dietro. Arriva l'ispettore
Kennedy che ha intenzione di interrogare tutti i
meccanici. Henri lo convince che sarebbe stato
inutile, visto che, comunque, tutti sarebbero
ripartiti per l'Europa entro due giorni. Kennedy
accetta di sospendere l'indagine ma lo invita a
tenere gli occhi aperti. Prima di ripartire per
l'Europa, Michel è invitato da Steve a Daytona per
provare la nuova Scarab F.1. La seconda prova, in
Spagna, è una durissima gara stradale, in stile
Carrera Panamericana, da San Sebastian e Barcellona.
La notte prima della partenza Henri viene svegliato
perché qualcuno, entrato nei garage dove si
trovavano le vetture europee, aveva sabotato la
Ferrari. Ormai era evidente che qualcuno stava
sabotando la squadra europea. I piloti sembrano sul
punto di ritirarsi ma poi decidono di non cedere
alla paura. L'ultimo a cambiare idea è il
recalcitrante Dino Falconetti. La corsa inizia con
una tensione palpabile. I piloti, oltre alle insidie
del percorso, devono anche stare attenti alle
intemperanze del pubblico che "gioca alla corrida"
al passaggio delle vetture. In gara Falconetti
sembra aver superato le sue paure e sta per
raggiungere il collega Von Richter partito prima di
lui. Quest'ultimo tenta di resistergli ma
improvvisamente, prima di una curva, la sua Porsche
non rallenta e va a sbattere contro delle rocce. Von
Richter è ferito e Falconetti, pensando ad un altro
sabotaggio, non vuole più ripartire. E' lo stesso
pilota tedesco a fargli riprendere la corsa
convincendolo che l'incidente era stato causato
soltanto da un suo errore. Michel viene messo al
corrente dell'accaduto, mentre sulla corsa si
abbatte un nubifragio. Finita la pioggia, sono le
tremende strade sterrate a fare la selezione. Michel
ne
rimane vittima, infatti, affrontando un tornante a
picco sul mare, non riesce a frenare e può
fermarsi per puro miracolo. Passato il momento di
terrore, Michel si accorge che i freni erano
inutilizzabili a causa di una pietra che aveva bloccato
la corsa del pedale. Risolto il problema, riparte ma
è ormai raggiunto da Steve e da Falconetti.
All'arrivo Henri ed Agnés vengono messi al corrente
che la Porsche di Von Richter era effettivamente
stata sabotata. La gara viene vinta da Warson, con
Falconetti secondo ed un cecoslovacco al terzo
posto. I piloti europei si apprestano a partire per
la Polonia ancora più scossi ed aspettandosi un
altro sabotaggio. A Barcellona, prima della partenza
per Varsavia, Henri riunisce i piloti ed i meccanici
per consegnare loro un premio ed informarli che
erano in corso delle indagini. Durante la riunione,
Agnés raccoglie da terra una foto caduta a qualcuno
dei presenti. Un paio di giorni dopo, a Parigi,
Agnés ritrova nella tasca dei suoi pantaloni la foto
raccolta che ritrae il volto di un giovane pilota.
Con l'aiuto di Louis Latour individua il suo nome:
si trattava dell'inglese Peter Grant, morto in un
incidente che aveva coinvolto anche il componente
della squadra europea Von Richter. Sfogliando i
giornali con le immagini dell'incidente, Agnés
riconosce anche un altro volto e scopre che si
trattava di quello del padre del pilota deceduto.
Così telefona a Bill Rix il quale gli conferma che a
Sebring, durante la gara, aveva bevuto, al posto del
suo solito te, il succo di frutta destinato a Von
Richter. Per Agnés ormai è tutto chiaro. Arrivata a
Varsavia, sul circuito, convince Henri a riunire
tutta la squadra. Così può chiedere ai presenti a
chi apparteneva la foto che aveva trovato. Si fa
avanti il meccanico di Bill Rix, il quale, sentitosi
ormai scoperto, confessa la sua vera identità: era
il padre del pilota inglese morto nell'indicente di
cui riteneva responsabile Von Richter. Lui voleva
vendicarsi del pilota tedesco e Bill Rix, a Sebring,
era stato coinvolto solo per errore. Dopo la
drammatica confessione il meccanico sviene. Bill Rix
e Von Richter, di ritorno dal posto di soccorso dove
era stato portato il meccanico, dicono che
quest'ultimo aveva chiesto perdono in lacrime ed
invitano Henri a non denunciarlo. Liberi da ogni
condizionamento i piloti si affrontano nell'ultima
prova. Il Gran Premio di F.1 viene vinto da Michel
con la Mistero, il quale porta alla vittoria finale
la squadra europea, con la Russia al secondo posto e
l'America al terzo. All'aeroporto di Varsavia, Henri
ringrazia e saluta i componenti della squadra che
viene così sciolta. L'appuntamento, per alcuni di
loro, sarebbe stato al prossimo G.P. di Monaco.
Sull'aereo Jean-Pierre parla con Michel dei dettagli
tecnici in vista delle prossime gare ma il nostro
eroe non lo ascolta perché ha la testa altrove:
vacanze, pesca, sole e relax al mare ...
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4
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ROUTE
DE NUIT
OPERAZIONE JAGUAR
(Mondadori)
STRADA
DI NOTTE (Nona Arte)
STRADA DI NOTTE (Gazzetta
dello Sport)
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Benjamin Vaillant, detto Ben,
il fratello di Henri, titolare di una ditta di
autotrasporti con sede a Marsiglia, raggiunge Michel che stava
trascorrendo una vacanza al mare assieme alla sua
famiglia ed a Steve. Lo zio Ben chiede aiuto a
Michel:: un suo camionista aveva deciso di
licenziarsi per andare a lavorare con una ditta
concorrente. Il vero problema era che anche Yves Douleac
(Ivo
Douleac nell'edizione italiana), il giovane figlio di un suo
autista morto in un incidente stradale, voleva
seguirlo. Il padre, prima di morire, glielo aveva
affidato e lui, che lo stava proteggendo fin da
piccolo, adesso aveva paura che stesse per imboccare
una cattiva strada. Poiché Yves era un grande
ammiratore di Michel , Ben gli chiede di andare a
convincerlo di restare con lui. Il giorno dopo
Michel e Steve raggiungono Marsiglia dove Ben sta
dando le ultime istruzioni al suo autista Grosbras (Braccio di
Ferro nell'edizione italiana). Lo zio gli consiglia di
andare dal ragazzo prima di cena così Michel si reca
a a casa di Yves Douleac e lo incontra assieme alla
madre. Il giovane ha un atteggiamento arrogante e
critico nei confronti di Michel e dice che sarebbe
andato alla "Nord - Mediterranée" (Nord Mediterranea
nell'edizione italiana) per migliorare le sue
condizioni economiche. Il suono di un clacson
interrompe la conversazione. Yves saluta e scende in
strada. Michel lo vede raggiungere un giovane su una
Jaguar bianca. Dopo aver consolato la madre del
ragazzo, Michel ritorna alla sede della ditta di
Benjamin dove lo attendeva Steve. Suo zio sta
discutendo animatamente con Jules (Giulio nell'edizione
italiana),
il suo più vecchio autista, il quale aveva deciso di
andare a lavorare alla "Nord-Mediterranée" che gli
aveva offerto di diventare, da subito, proprietario
del suo camion. Michel vuole capire perché il
concorrente di suo zio gli stava portando via gli
autisti. Poiché Yves era minorenne, ci sarebbe
voluto il consenso della madre, così decide di
andare a chiedere spiegazioni alla
Nord-mediterranée" il giorno dopo. Arrivato alla
sede, Michel vede parcheggiata una Jaguar bianca
identica a quella vista il giorno prima. Michel
incontra il signor Blancardo (Blanchard nell'edizione
italiana),
direttore della compagnia, al quale chiede notizie
circa l'assunzione di Yves. Blancardo si informa con
Lemaitre, il suo capo-contabile, il quale, dicendo
di non saperne nulla, ipotizza che forse era stata
un'idea di suo figlio Regis. Il signor Blancardo
garantisce che si sarebbe occupato della questione e
gli conferma che la Jaguar parcheggiata sotto
l'ufficio era proprio la sua anche se, ormai, era
guidata esclusivamente da suo figlio
Regis. Poiché Steve aveva espresso il desiderio
di provare a guidare un camion, il giorno dopo
Benjamin lo fa salire assieme a Michel su uno dei
suoi autocarri Vaillante per un regolare trasporto
da Marsiglia a Parigi e ritorno. Michel , che aveva
già condotto questi automezzi, insegna a Steve i
segreti della loro guida. I due si rendono conto di
quanto sia duro il lavoro dei camionisti. Durante la
notte ascoltano il programma radiofonico "Route de
nuit", che trasmette indicazioni stradali, messaggi
e musica ed è destinato proprio agli autisti. Alle
quattro i nostri eroi si fermano a bere un caffè in
un locale frequentato da camionisti. Qui trovano
anche Yves assieme a Jules e Marcetto i due ex
autisti di Benjamin passati alla Nord-Mediterranée.
Michel chiede come mai Yves fosse li a quell'ora.
Marcetto viene quasi alle mani con Michel ma
l'intervento di Steve lo fa desistere dalle sue
intenzioni. Concluso il viaggio con Steve, Michel va
da Blancardo per farsi spiegare come mai avesse
mentito circa l'assunzione di Yves. Qui viene a
sapere da Lemaitre che il direttore aveva avuto un
attacco di cuore ed era a letto ammalato. Alla sera,
assieme a Steve, va dalla madre di Yves la quale
conferma di essere stata convinta dal figlio a dare
il suo consenso per l'assunzione alla
Nord-Mediterranée. Michel e Steve escono e vedono
una Jaguar bianca davanti ad un bar. Entrati nel
locale, vi trovano Yves assieme a Regis. Il figlio
del direttore della Nord-Mediterranée, provoca
Michel in modo sprezzante, lo sfida ad una gara in
mezzo al traffico e, al suo rifiuto, gli dà del
vigliacco. Michel risponde con un ceffone e Regis
chiama a raccolta la sua banda di amici presenti nel
locale. L'intervento di Steve fa desistere i
malintenzionati dall'aiutare Regis il quale non può
far altro che urlare minacce ai nostri due amici
mentre abbandonano il bar. Arrivato a casa, Regis
riceve una telefonata minacciosa da parte di
qualcuno a cui deve del denaro. Il giorno dopo, alla
direzione della compagnia, convoca l'autista Jules
assieme a Yves ai quali ordina di fare un viaggio in
Belgio. Jules inizialmente rifiuta dicendo che suo
padre gli aveva garantito solo viaggi brevi e non
all'estero. Regis garantisce che si sarebbe trattato
di un' unica volta. I due, allora, a
malincuore accettano e, il giorno dopo,
partono. Dopo un paio di tappe dove scaricano e
caricano vari materiali, arrivano a Marcinelle. Qui
Yves, che doveva restare da solo a controllare il
caricamento del camion, viene distratto da un
addetto che gli mette a disposizione una copia del
giornale Tintin. Ripartiti verso casa, Jules e Yves
vengono fermati alla frontiera per un controllo del
carico. I doganieri però cambiano idea e li lasciano
passare. Saputo del controllo Regis sembra molto
preoccupato. La domenica successiva è a Monaco
assieme a Yves per assistere al G.P. di Formula 1.
Yves vuole andare a salutare Michel, che non
partecipava alla gara e che stava salutando i
colleghi, ma Regis glie lo impedisce. Rientrato a
casa, Regis riceve un'altra telefonata da parte di
chi, evidentemente, lo stava ricattando. Questa
volta doveva organizzare un viaggio per l'Olanda,
così va a casa di Yves per convincere la madre
a lasciarlo partire. Poi, dopo aver convinto a
fatica anche Jules, riceve un'altra telefonata nella
quale gli viene ordinato di andare a prendere due
valige presso una villa di sua conoscenza. Pur
contrariato Regis si reca sul posto dove riceve le
due valigie. L'indomani consegna una delle due
valige a Jules e, con una scusa, gli raccomanda di
nasconderla agli eventuali controlli della dogana.
Jules, brontolando, accetta e parte assieme a Yves
ma incomincia a sospettare qualcosa. Anche Yves
inizia a rendersi conto di aver sbagliato a non
ascoltare Michel per andare dietro a Regis. Arrivati
in Olanda, di notte si fermano, come da istruzioni
di Regis, poco prima di Dordtrecht . Qui consegnano
la valigia e ricevono in cambio, per Regis, una
scatola di sigari. Arrivati ad Amsterdam dormono una
notte poi si recano a Mons per caricare. Qui devono
riempire dei moduli e non assistono al carico del
loro autocarro. Di ritorno verso Marsiglia si
fermano a bere qualcosa in un locale dove incontrano
gli ex compagni Grosbras ed il simpatico Boule (Bocia nella
versione italiana), il quale sfida tutti a carte mettendo in
palio i suoi baffi. Nel locale, Jules incontra anche
il collega Marcetto, reduce da un viaggio in
Germania. Saputo che anche quest'ultimo aveva
ricevuto l'ordine di consegnare una valigia, Jules
si convince che Regis li stava coinvolgendo in
affari loschi. Quando capisce che Marcetto ne è
consapevole ed accondiscendente, si arrabbia. Tutti
i camionisti gli dimostrano la loro solidarietà:
nessuno voleva dei gangster tra di loro, e Marcetto
lo avrebbe dovuto riferire al suo giovane padrone.
In vista di Marsiglia Jules e Yves vengono fermati
da una pattuglia della polizia stradale che
controlla soltanto i documenti, poi, in vista della
città, evitano per poco un controllo più accurato
del carico. Arrivati a destinazione e consegnata la
scatola di sigari a Regis, vanno a dare una mano per
scaricare il camion. Durante questa operazione un
pacco di cartone cade accidentalmente a terra
rivelando che al suo interno erano nascoste delle
pistole. Jules e Yves si rendono conto di essere
stati coinvolti in un traffico internazionale di
armi. Gli uomini che stavano scaricando il camion
assieme a loro li circondano, Jules viene preso
subito mentre Yves riesce a fuggire. Il
ragazzo si reca da Regis per ottenere il suo aiuto
ma, arrivato a casa sua, per caso sente una sua
conversazione telefonica con i suoi complici e si
rende conto di essere in pericolo. Esce di corsa
dalla casa di Regis e, fortunatamente, incontra
Michel e Steve ai quali racconta tutto. Michel
e Steve, assieme allo zio Benjamin, decidono
di avvisare la Polizia ed elaborano un piano per
salvare Jules. Come previsto, Regis va a casa di
Yves per aspettarlo. Quando la madre, preoccupata,
inizia a fare domande, lascia la casa di Yves e
decide di andare alla villa dove si trovavano i suoi
complici e Jules prigioniero. Michel e Steve, che
non aspettavano altro, lo seguono e raggiungono la
villa non visti. Anche Yves, che era nascosto nel
bagagliaio della Vaillante di Michel, li raggiunge.
Qui riescono a farsi aprire una porticina
seminascosta, mettono fuori combattimento un
guardiano, poi entrano nella villa proprio mentre
uomo, nascosto nel buio, stava indicando ai suoi
complici ed a Regis cosa fare per per nascondere le
armi e fuggire. I nostri amici mandano Yves a
telefonare a Benjamin, mentre loro decidono di
entrare in azione. L'irruzione dei nostri amici
provoca smarrimento nei contrabbandieri. Quando uno
di loro tenta di prendere una pistola, Steve lo
stende. Inizia così una furibonda rissa nella quale
Steve e Michel mettono Ko Regis ed i
contrabbandieri. Il misterioso capobanda riuscire
fuggire a bordo della Jaguar bianca di Regis. Ma
ormai le pattuglie della Polizia sono sul territorio
per intercettare il fuggitivo. Yves era riuscito a
telefonare a Benjamin da un posto di Polizia. Michel
a sua volta decide di chiamare la trasmissione
"Route de nuit" per creare una rete di informazioni
tra i camionisti e le pattuglie al fine di
intercettare la Jaguar bianca. L'idea funziona, i
camionisti collaborano anche mettendo in atto dei
veri a propri blocchi stradali sul percorso della
macchina. Ben presto il cerchio si stringe e, per
evitare una pattuglia, il misterioso capobanda esce
di strada con il suo bolide capotando più volte.
Nonostante l'incidente, tenta ancora di fuggire a
piedi ma Michel, a bordo di una moto della Polizia,
riesce a catturarlo ed a scoprire la sua identità:
si trattava di Lemaitre, il capo-contabile della
Nord-Meditaterranée. La Polizia scopre che, sotto
quella identità, si nascondeva un certo Morassy,
capo di una organizzazione internazionale
fraudolenta. Anche Steve si toglie la sua
soddisfazione: va all'appuntamento con l'autista
Marcetto il quale era di ritorno da un viaggio in
Germania. Steve lo mette fuori combattimento per
consegnarlo alla Polizia. Più tardi, proprio al
posto di Polizia, il signor Blancardo, si scusa con
Michel per il comportamento del figlio. Michel gli
dice di comprendere come, a causa della sua
malattia, non avesse potuto sapere ed intervenire.
Blancardo "cade dalle nuvole": ultimamente non era
mai stato ammalato. Era invece stato suo figlio a
convincerlo a prendersi una vacanza per avere campo
libero. Regis, a quel punto, confessa tutto: aveva
perso una grossa somma di denaro al gioco e Lemaitre
gli aveva dato i soldi per saldare il suo debito
prendendoli dalla cassa della compagnia dopo averne
falsificato i conti. Poi aveva cominciato a
ricattarlo minacciando di raccontare tutto a
suo padre se non lo avesse aiutato nei suoi traffici
illeciti di armi, banconote false e gioielli. In
quel momento, dopo aver sentito tutto, il signor
Blancardo ha un vero attacco di cuore e viene
chiamato un medico. Tutto finisce per il meglio:
Benjamin riassume Jules e Yves. Più tardi, nel bar
difronte alla ditta di Benjamin, si svolge una sfida
a carte tra Steve e il simpatico autista Boule.
Tutti vengono invitati a cena dalla madre di Yves.
Quest'ultimo promette a Michel che sarebbe ritornato
il bravo ragazzo di un tempo. Alla sera I nostri
amici, assieme a Benjamin e Jules sono a casa
Douleac. Qui vengono accolti da Yves il quale si era
tagliato i capelli. Michel gli propone di entrare
nella scuola Vaillante, dove, oltre al programma
normale si insegna a diventare meccanici,
disegnatori e piloti. Yves, entusiasta, chiede il
permesso a sua madre. Quest'ultima acconsente anche
se è preoccupata di rimanere sola. Benjamin, allora,
si offre di fargli compagnia e la madre di Yves
accetta. In quel momento arrivano gli ultimi
invitati: Grosbras, Steve e Boule, incredibilmente
senza baffi. Finalmente aveva trovato un avversario
degno a carte: Steve lo aveva battuto ! La serata
prosegue nel buonumore generale mentre, alla radio,
inizia la trasmissione radiofonica dei camionisti :
"Route dei nuit".
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5
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LE
13 EST AU DEPART
UN 13 IN GARA (Mondadori)
IL 13 E' ALLA PARTENZA (Nona
Arte)
IL 13 E' ALLA PARTENZA
(Gazzetta
dello Sport)
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Elisabeth, la madre di
Michel, ha sognato che suo figlio finiva
vittima di un incidente provocato da una vettura con
il numero 13. Michel incontra per la prima volta
quella che un giorno diventerà sua moglie: la
giovane giornalista Françoise Latour, figlia di
Louis il direttore dell' "Eclair". La
Vaillante, dopo un periodo di assenza, decide
di ritornare alle corse partecipando alla "24
ore di Le Mans", della squadra farà parte anche
Steve Warson. Le grandi scuderie in vista di questo
rientro si impegnano per rendere competitive le
proprie macchine. Negli Stati Uniti una squadra
molto agguerrita, i Texas Drivers, si
allena per la grande corsa. Uno dei suoi piloti, Bob
Cramer, è deciso a prendersi la rivincita nei
confronti di un altro pilota che parteciperà alla 24
ore. Poco prima della partenza Cramer, che è
alla guida proprio di una macchina dal numero 13,
minaccia Steve dichiarandogli tutto il suo odio per
le sconfitte subite in passato. La condotta di
Cramer durante la gara lo fa squalificare dai
giudici ma questi, evidentemente drogato, riprende
la guida deciso a far fuori Steve. Michel
sostituisce Steve alla guida ed è lui a subire l'
attacco scorretto di Cramer. Davanti agli occhi di
Elisabeth, che assiste alla corsa in incognito, si
ripete la scena del sogno. Ma l' epilogo è diverso:
Michel riesce a passare ed è la vettura di Cramer a
finire fuori pista. Il pilota, sotto shock e provato
dalle droghe assunte, sviene mentre Steve e Michel
vincono la gara assieme alle altre due Vaillante che
conquistano i posti d' onore.
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6
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LE TRAHISON DE STEVE WARSON
I NEMICI DI WARSON (Mondadori)
IL
TRADIMENTO DI STEVE WARSON (Gazzetta
dello Sport)
IL TRADIMENTO DI
STEVE WARSON (Nona Arte)
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Dopo la 24 ore di Le Mans
Henri intende lanciare la Vaillante sul mercato
americano partecipando alle gare d' oltreoceano.
Michel e Joseph raggiungono Warson nel suo ranch
nel Texas. Steve è stranamente serio e pensieroso.
Alla prima gara i nostri amici ritrovano i Texas
Drivers con Bob Cramer. Warson arriva solo decimo
denunciando delle noie inesistenti alla
carburazione. Durante la trasferta arriva la
notizia della ripresa della famosa Carrera
Panamericana, Jean Pierre riesce a preparare, a
tempo record, una nuova vettura per la gara.
Durante la Carrera, tappa dopo tappa, è evidente
che Steve, guidando al di sotto delle sue
possibilità, sabota la corsa della Vaillante.
Michel lo mette alle strette: perchè si comporta
così? Warson allora cambia atteggiamento e, con
una guida eccezionale, rimonta posizione su
posizione. Al termine della tappa però viene
arrestato con l' incredibile accusa di spionaggio.
Alla partenza della tappa successiva i Texas
Drivers sono evidentemente soddisfatti quando
improvvisamente ricompare Steve: libero. Durante
la tappa Cramer tenta di far uscire di strada la
Vaillante ma Steve riesce ad evitare e a mandare a
KO il malvagio rivale. Steve quindi spiega a
Michel di essere stato coinvolto, a sua insaputa,
in un caso di spionaggio e per questo di essere
stato ricattato per far perdere la Vaillante.
Grazie al suo grande amico Mc Grath dell' F.B.I.
aveva trovato le prove per essere scagionato.
Nonostante Warson si senta colpevole per il suo
"tradimento" Michel comprende il dramma passato
dall' amico e lo invita a non raccontare niente a
suo padre. Finita la Panamericana Steve riesce a
vincere ben cinque corse di seguito decretando il
trionfo della Vaillante negli Stati Uniti.
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7
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LES CASSE-COU
I
PILOTI DEL BRIVIDO (Mondadori)
GLI STUNTMAN
(Gazzetta dello Sport)
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Gil Delamare, (personaggio
reale, 1924–1966: è stato uno dei più famosi stunt
man), propone a Michel di collaborare con
lui, in qualità di controfigura nelle
scene di guida, nella realizzazione di un film
ambientato nel mondo delle corse. La macchina per
l' imminente stagione di F. 1 non è ancora pronta
quindi Henri concede al figlio un paio di
settimane. Jean Pierre ha l’ idea di sfruttare la
carrozzeria della vettura che verrà impiegata
nelle riprese per camuffare il nuovo modello di F.
1 Vaillante (il primo a motore posteriore) al fine
di poterlo provare lontano dagli sguardi dei
concorrenti e della stampa. Durante le riprese
però arrivano sul set dei messaggi con minacce nei
confronti di Michel. Lo stesso è anche oggetto di
una campagna di stampa denigratoria,
montata ad arte, sul suo comportamento di
guida sulla pubblica strada. Michel riceve anche
una telefonata anonima che nasconde alla madre.
Chi c’è dietro a tutto questo? Gil convince Michel
a partecipare, oltre che alle normali scene di
corsa, ad un pericoloso set dove c'è lo scontro
tra un camion ed un auto. Tutto finisce bene ed è
proprio alla fine delle riprese che, grazie alla
confessione di un complice del misterioso nemico,
Michel e Gil riescono ad individuare ed
inseguire il colpevole, il quale scappa rubando
una Porsche. La vettura però ha l' avantreno
danneggiato. Gil e Michel inseguono la Porsche
che, imboccando un un viottolo sterrato, vola in un burrone. I due si
accorgono che il suo autista è riuscito ad
aggrapparsi ad uno spuntone di roccia. Si tratta
di Régis Blancardo (Blanchard nella versione
italiana, vedi "Operazione Jaguar") il
quale viene salvato all’ ultimo istante. Régis
confessa di aver covato la vendetta nei confronti
di Michel durante la sua detenzione e chiede
perdono. I due non infieriscono e lo lasciano al
suo destino. Prima dell' inizio del G.P. di
Reims si girano le ultime scene
del film. Il meccanico Joseph può finalmente
confidare ai giornalisti, increduli e “spiazzati”,
che la nuova Vaillante, sottovalutata alla
partenza, si nascondeva sotto la carrozzeria
posticcia della vettura impiegata nelle riprese e
quindi è rodata, competitiva e pronta per la
vittoria.
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8
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LE
8e PILOTE
IL
PILOTA N. 8 (Mondadori)
L'OTTAVO
PILOTA (Gazzetta dello
Sport)
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Michel inaugura il "Club
delle v" la scuola di pilotaggio della Vaillante.
Tra le sette giovani promesse, provenienti da
varie nazioni, c' è anche Yves Douleac che abbiamo
conosciuto in "operazione Jaguar". Nella scuola i
piloti vivono tutto il giorno a stretto contatto
partecipando a lezioni teoriche, pratiche e ad
allenamenti sportivi. L' americano Roy
Johnson (chiamato Roy Carter nell' episodio
italiano) si rivela il più "atletico" ed irruente
del gruppo primeggiando sempre sugli altri nelle
competizioni sportive. Un giorno Michel annuncia
l' arrivo di un nuovo pilota, l' ottavo: il russo
Nicolas Olensky. Roy prende male la notizia e non
accetta il nuovo arrivato. Nicolas che ha un
carattere calmo e riflessivo, l' opposto di Roy,
si rivela più forte di lui proprio nell' attività
fisica. Questo innervosisce l' americano che è
anche spesso "stuzzicato" da Yves. Durante una di
queste scherzose provocazioni Yves subisce la
reazione di Roy, in sua difesa accorre Nicolas che
colpisce l' americano. L' atmosfera è compromessa
ma Michel invita Yves ad impegnarsi per la
riappacificazione dei due. Iniziano le prime gare
alle quali partecipano gli allievi del Club
Vaillante. Visti i risultati incoraggianti Michel
iscrive gli allievi alla Liegi - Sofia - Liegi e,
nell' intento di risolvere il problema della
rivalità russo - americana in seno alla squadra,
decide di formare un equipaggio proprio con
Nicolas e Roy. I due si ignorano e non
collaborano. Durante una tappa in Italia la
vettura di Yves ha un incidente. Yves è ferito ed
incastrato nell' auto sotto a un
camion. Roy e Nicolas giungono sul posto
poco dopo trafelati. Yves, prima dell' arrivo dei
soccorsi, strappa loro la promessa di unire le
loro forze invitandoli a stringersi la mano. I due
ex rivali riprendono la gara e con impegno massimo
guadagnano posti in classifica ma ormai, all'
ultima tappa, il leader della corsa Lucien Bianchi
sembra irraggiungibile. A pochi chilometri dall'
arrivo la vettura di Bianchi urta un muretto e,
con massimo fair play, i due allievi Vaillante
aiutano il belga a raddrizzare il parafango
danneggiato permettendogli così di difendere il
vantaggio in classifica. Ma i secondi scorrono
inesorabili ed è comunque l' equipaggio Roy
Johnson (Carter)-Nicolas Olensky a vincere la
competizione. I due, appena arrivati, chiedono a
Michel di poter correre subito al capezzale di
Yves. Michel acconsente e consegna a loro lo
stemma con la "V" maiuscola da portare a Yves.
Dall' anno successivo il giovane sfortunato pilota
potrà anche lui far parte della squadra ufficiale
Vaillante.
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9
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LE RETOUR DE STEVE WARSON
IL
RITORNO DI WARSON (Mondadori)
IL
RITORNO DI STEVE WARSON (Gazzetta dello
Sport)
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Steve è scomparso da tempo e
Michel non riesce ad avere sue notizie nemmeno
recandosi a Washington da Eddy Mc Grath dell' FBI.
Ritornato in Francia Michel riceve una
telefonata con la richiesta di aiuto da parte di
Steve dopodichè la comunicazione si interrompe.
Recatosi ad Amsterdam e rintracciata la bettola
del porto dalla quale era partita la telefonata,
Michel scopre una traccia: il nome di una nave
ormeggiata nel porto, il Catalina. Avvisata la
polizia Michel si reca nuovamente nella bettola
dove riceve un messaggio che lo aiuta a seguire
gli uomini del Catalina a bordo della nave. Si
tratta di una trappola. Viene catturato e portato
nella cabina dove si trova Steve che è sottoposto
ad un rude interrogatorio. L' amico visto che
Michel è in pericolo accetta di rispondere in
cambio della sua salvezza ma i delinquenti
stordiscono e buttano ugualmente in mare
Michel. La salvezza arriva da Yves Doulac che lo
aveva seguito, a sua insaputa, ad Amsterdam e,
trovandosi al posto giusto nel momento giusto, gli
evita l' annegamento. Michel riesce a far bloccare
e perquisire dalla polizia la nave che stava
abbandonando il porto ma del suo amico neanche l'
ombra. Finalmente viene raggiunto da Eddy Mc Grath
che lo assicura sul suo impegno nel ritrovare
Steve. Un altro misterioso messaggio conduce
Michel all' appuntamento con una ragazza la quale
lo mette al corrente che Warson era fuggito ed era
stato nascosto dal padre. Arrivato sul posto
Michel si accorge che i malviventi avevano
nuovamente catturato l' amico. Affronta allora i
delinquenti che inizialmente sembrano avere la
meglio ma, dopo una colluttazione riesce, assieme
a Steve e all' arrivo provvidenziale della
polizia, a sgominare la banda. E' il momento delle
spiegazioni: Steve aveva ricambiato il favore a
Eddy Mc Grath (vedi "I nemici di Warson")
accettando di infiltrarsi, per conto dell' FBI, in
un' organizzazione criminale che minacciava
la sicurezza nazionale. Finalmente i due amici
riuniti e possono ritornare in Francia.
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10
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L' HONNEUR DU SAMOURAI
L' ONORE DEL SAMURAI (Mondadori)
L'ONORE DEL SAMURAI (Gazzetta
dello Sport)
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Henri decide di concentrare
tutte le risorse per la vittoria di Michel nel
prossimo campionato mondiale di F. 1. Le monoposto
Vaillante verranno affidate, oltre che a Michel, a
Steve Warson e a Bill Rix, nessuna a privati.
Durante una festa in casa di Louis Latour Michel
incontra dopo tanto tempo Françoise che è
cresciuta ed è diventata una bellissima ragazza.
Nella stessa occasione conosce Yori Yoshisa, un
giovane pilota giapponese, figlio di un amico e
collega di affari di Louis. Yori, che non è potuto
entrare in possesso di una monoposto Vaillante, si
sente offeso dal rifiuto e dichiara di voler
battere Michel a tutti i costi. Nel frattempo
Henri è turbato dalla notizia che la moglie
Elisabeth vuole partecipare, assieme alla nuora
Agnese, ad un rally femminile. Prima della
partenza del G.P. di Montecarlo Henri e Michel
vanno ad assistere all' arrivo del rally scoprendo
che nella Vaillante che aveva vinto, assieme ad
Agnese, invece di Elisabeth, c'é Françoise. Inizia
il campionato di F. 1.. I mezzi limitati e la
scarsa esperienza non permettono a Yori di
raggiungere grandi risultati. Michel gli offre
assistenza tecnica ma il giapponese rifiuta con
sdegnato orgoglio. Al suo fianco, a consolarlo,
Michel trova sempre Françoise e questo lo
innervosisce e lo rende geloso. Le prime gare sono
deludenti per il nipponico ma, pian piano, la
vettura e l' esperienza migliorano portando il
pilota sul podio. Adesso le sfide tra i due piloti
si fanno più aggressive. Yori, guidando al limite
dell' incoscienza, costringe Michel a prendersi
dei rischi che normalmente non avrebbe preso,
questo provoca le ire di Henri. Il giapponese
riesce a vincere e a recuperare punti in
classifica portandosi a ridosso di Jim Clark,
Steve e Michel. Prima del G.P. di Monza Françoise
si rende conto che la situazione potrebbe farsi
pericolosa e avvicina Michel confidandogli di
essere molto preoccupata soprattutto per la sua
incolumità. Durante la gara infatti Yori provoca,
con la sua sfrenata irruenza, un incidente che
coinvolge Michel ed elimina entrambi i
contendenti. E' giunto il momento di porre fine
alla questione, Henri dall' alto della sua
saggezza riesce a convincere Yori di accettare l'
assistenza tecnica necessaria a rimettere la sua
vettura in condizione di correre. Ma nonostante l'
aiuto ottenuto, nella gara successiva, la
meccanica non regge: la macchina non è più
recuperabile e Yori non può più continuare il
campionato. Michel da parte sua non ottiene i
punti sperati per raggiungere Clark, mentre Warson
vincendo si avvicina alla vetta. Con grande
sportività Henri, appoggiato dai figli, concede
una monoposto Vaillante a Yori per la conclusione
del campionato. L' ultima gara è decisiva per l'
assegnazione del titolo: Michel entra in
collisione con una vettura in testacoda ed è
eliminato, Yori è in testa seguito da Warson e da
Clark. Con grande senso di gratitudine, per
ricambiare la cortesia ai Vaillant, Yori rinuncia
alla vittoria e lasciandosi superare da Warson gli
permette di conquistare il titolo mondiale.
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SUSPENSE A INDIANAPOLIS
COLPO DI SCENA A INDIANAPOLIS
(Mondadori)
SUSPENSE
A INDIANAPOLIS (Gazzetta dello Sport)
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I Texas
Drivers vogliono riconquistare il titolo di
campione degli Stati Uniti e soprattutto di
vincere la 500 Miglia di Indianapolis. I piani
sono complicati dalla nuova partecipazione della
Vaillante alle gare americane. I dirigenti della
scuderia texana ingaggiano due vecchie conoscenze:
Payntor e Hawkins che affiancheranno il pilota di
punta: Jones. Prima della partenza per Daytona le
officine Vaillante sono oggetto di un attentato
dinamitardo che, per fortuna, non provoca ne
vittime ne danni alle vetture che erano state
spostate poco prima. Dietro a tutto questo ci sono
i dirigenti senza scrupoli dei Texas Drivers. A
Daytona, nonostante il comportamento in gara al
limite del regolamento da parte di Hawkins e
Payntor, la Vaillate è vincente. A
Riverside, evitando la bagarre, le Vaillante si
ripetono con grande disappunto dei Texas i quali
corrono ai ripari ingaggiando un personaggio la
cui identità è segreta. Ritornati in Francia da
trionfatori Michel e Steve si concedono un mese di
riposo prima della partenza per Indianapolis. All'
interno della squadra dei Texas Drivers si
sospetta la presenza di qualcuno che ha fatto il
doppio gioco avvisando la Vaillante dell'
attentato. Si arriva alla sfida di Indianapolis.
La Vaillante mette in campo le due nuovissime
monoposto mentre i Texas schierano tre vetture:
due Bocar guidate da Payntor e Hawkins, e una
Lotus-Ford pilotata da Jones. Nei giorni
precedenti alla gara Michel e Steve ricevono la
visita di Eddy Mc Grath (l' amico di Steve che
lavora per l' FBI) che li avvisa di aver ricevuto
una telefonata anonima che lo metteva in guardia
su futuri attentati. L' attentato in effetti
avviene: un grosso camion butta fuori strada la
vettura con a bordo Michel e Steve. Jean Pierre
accorre assieme a Eddy all' ospedale e ne esce
sconvolto. Il giorno della gara i Texas sono
raggianti, vista l' assenza di Michel e Steve non
sarà necessario impiegare il "personaggio
misterioso". Ma, colpo di scena, i nostri due eroi
si presentano in pista perfettamente sani ed
incolumi. Al loro posto, nell' incidente, erano
stati coinvolti due agenti di polizia i
quali erano praticamente illesi essendosi
preparati all' urto. L' inchiesta sugli attentati
era in corso ed il cerchio attorno ai colpevoli si
stava ormai stringendo. Ma c' era una gara da
fare. Alla guida della monoposto destinata a
Payntor viene impiegato il "misterioso individuo",
un pilota dal casco nero con un teschio. La gara è
dura, piena di incidenti e, quando le Vaillante
decidono di andare all' attacco la Bocar del nuovo
pilota Texas le ostacola. Arriva dalle retrovie
Hawkins con la seconda Bocar che, incredibilmente,
ingaggia una lotta senza esclusione di colpi con
il compagno di squadra permettendo alle Vaillante
di passare e di raggiungere il gruppo di testa nel
quale c' era Jones. Nel successivo doppiaggio il
pilota dal casco nero è ben deciso a lasciar
passare Jones e ad ostacolare in modo scorretto le
Vaillante ma, nuovamente, Hawkins interviene. I
due compagni di squadra vengono a contatto finendo
per sbandare ed uscire di pista. Scesi dalle
vetture i due iniziano ad azzuffarsi fino a quando
si scopre che non era Hawkins ma bensì Payntor ad
opporsi al pilota col casco nero. Pilota che
scopriamo essere il "terribile" Cramer.
Payntor, davanti alla polizia, confessa le trame
dei Texas alle quali si era ribellato: era lui che
aveva avvisato preventivamente la Vaillante e Eddy
Mc Grath degli attentati e si era opposto alle
scorrettezze di Cramer. Michel vince la 500 Miglia
di Indianapolis per la seconda volta, l' incubo
era finito.
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12
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LES CHEVALIERS DE KÖNIGSFELD
IL CASTELLO DELLA
VENDETTA (Mondadori)
I CAVALIERI DI
KONIGSFELD (Gazzetta dello Sport)
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Alla vigilia del Gran Premio
di Germania alcuni piloti ricevono l' invito
di essere ospitati al castello di Konigsfeld da
parte del dott. Spandenberg e della figlia
Gabrielle. Oltre a Michel e Steve ci sono
Lucien Bianchi, Bill Rix, Dino Falconetti, Olaf
Jorgenssen e Karel Van Ham. Passata la prima notte
tra le mura sinistre dell' antico castello, alla
mattina successiva gli ospiti si accorgono della
scomparsa di uno dei piloti: Jorgenssen. Ritenendo
che lo stesso sia ritornato al Nurburgring i
nostri amici si recano al circuito per la sessione
di prove libere. Olaf non c'è, anzi durante le
prove sparisce misteriosamente anche un secondo
pilota: Van Ham. Il mistero si infittisce
maggiormente quando Michel e Steve, durante la
seconda notte al castello, vedono allontanarsi
nell' oscurità una inquietante figura. La
successiva giornata sul circuito, oltre alle
prove, passa tra le interviste e le indagini della
polizia. La sera a cena, tra gli ospiti, c'è anche
il sig. Konder, amico del dott. Spandenberg e
fornitore della sua cantina di vini. Un temporale
provoca un' interruzione di corrente, durante il
breve periodo di buio scompare anche Bill Rix. A
questo punto Steve e Michel si mettono ad indagare
e trovano un passaggio segreto. Entrati nel
cunicolo i due vengono catturati da un misterioso
personaggio incappucciato vestito da cavaliere e
da un complice anch' esso vestito con panni
medioevali. I due vengono condotti in una cripta,
nei sotterranei del castello, dove trovano anche
gli altri piloti che sono stati sequestrati. Il
cavaliere incappucciato riunisce i prigionieri e
racconta loro la leggenda di Konigsfeld: "nel 1525
Rudolf Konigsfeld, a causa di contrasti con il
signore del Nurburgring, venne privato dell'
ordine cavalleresco. Per provare a tutti che egli
era ancora il padrone incontrastato delle sue
terre, sapendo che il signore del Nurburgring dava
dei festeggiamenti in onore di sei cavalieri
stranieri, decise di sfidarli a singolar tenzone.
Ma Rudolf di Konisfeld perse tutti e sei i
combattimenti divenendo lo zimbello del vicinato
mentre il suo castello fu chiamato il castello
della vergogna". Terminato il racconto il
misterioso personaggio spiega che, per vendicare
l' onta subita dal suo avo, aveva deciso di
impedire lo svolgimento della gara del
Nurburgring. Approfittando di un attimo di
distrazione Michel riesce ad avventarsi sul
cavaliere incappucciato il quale fugge. I due,
attraverso un cunicolo, raggiungono il salone dove
si trovano il dott. Spandenberg e la figlia
Gabrielle. Dopo un primo scontro con le spade, il
cavaliere riesce a raggiungere i merli del
castello dai quali cade riuscendo miracolosamente
a salvarsi ed a scomparire nel buio. Il complice
viene catturato ed indica che il suo padrone, del
quale non aveva mai visto il volto, è Goffried di
Konigsfeld. Gli altri piloti, riuniti nel salone,
raccontano alla polizia come erano stati rapiti.
La mattina successiva, finalmente liberi, i
piloti affrontano le prove cronometrate
qualificandosi per la corsa. Manca ancora il
tassello finale: trovare il colpevole. Tutti i
protagonisti si ritrovano per l' ultima volta al
castello dove, con uno stratagemma, ideato dalla
polizia, riescono a far cadere nella trappola il
misterioso erede dei Konigsfeld: si tratta del
signor Konder, amico della famiglia Spandenberg,
il quale viene catturato dopo una breve
colluttazione. Konder, mentre viene portato via,
chiede perdono a Gabrielle. Il giorno seguente,
quasi a riproporre le gesta degli antichi
cavalieri del passato, i moderni
cavalieri a bordo delle loro monoposto danno
vita alla corsa sul mitico circuito del
Nurburgring.
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CONCERTO POUR PILOTES
L'
INCENDIO (Mondadori)
CONCERTO
PER PILOTI (Gazzetta dello Sport)
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Vigilia della 24 ore di Le
Mans. Steve e Michel, durante una pausa nelle
sedute di prova, vanno a visitare la base aerea di
Evreux Fauville dove si stà allenando la pattuglia
acrobatica dell' aviazione americana dei
"Thunderbirds" comandata dal Maggiore Paul Kauttu
(personaggio reale - vedi pagine “Idee di Graton” e "Evreux...42 anni dopo").
Affascinati dalle evoluzioni dei jet e dalla
perizia dei loro piloti i nostri amici vengono
accolti molto bene dai “colleghi dell’ aria”.
Nasce così l’ idea di uno scambio di esperienze
con dimostrazione di coraggio e relativa scommessa
avente come posta una cena. Il giorno successivo
Michel e Steve salgono a bordo di due velivoli
pilotati rispettivamente
dal Capitano Morgan e dal Maggiore Kauttu e
decollano per una serie di micidiali manovre che
lasciano senza fiato soprattutto Steve. Il
pomeriggio, con il permesso degli organizzatori,
Michel e Steve ospitano a bordo dei due prototipi
i piloti americani. Steve ”demolisce” il Capitano
Morgan con curve e sorpassi da brivido correndo
sul filo dei trecento all’ ora e battendo anche il
record della pista. Tutti i protagonisti si
ritrovano poi in un ristorante della zona per
decidere il vincitore di quella simpatica prova di
coraggio. A questo punto arriva la notizia che un
vicino stabilimento chimico è preda di un incendio
e che questo potrebbe provocare una strage nel
vicino villaggio. I nostri amici, assieme ai
piloti americani, accorrono sul posto offrendosi
di spostare i camion contenenti sostanze chimiche
che rischiano di essere avvolti dalle fiamme. La
manovra si rivela ancor più rischiosa quando, a
causa di un incidente, i grossi automezzi sono
costretti a dover passare per un capannone
contenente una sostanza facilmente esplosiva.
Purtroppo anche questa via di fuga risulta
bloccata da alcuni vagoni ferroviari. Il tempo
stringe, le fiamme avanzano proprio verso i camion
iniziando a lambirli. Michel, utilizzando un
muletto, riesce a spostare i vagoni che bloccavano
l’ uscita del capannone. La colonna dei camion
sfila pericolosamente tra
i cumuli di sostanza esplosiva
raggiungendo uno spiazzo sicuro. Ma il vento
cambia direzione e le fiamme riescono ad attaccare
l’ ultima cisterna che è guidata dal Capitano
Morgan il quale, con sprezzo del pericolo,
accelera suonando il clacson per avere strada
libera. Michel e Steve si fanno da parte vedendolo
sfrecciare ormai avvolto dalle fiamme. Morgan
riesce ad attraversare il capannone e a dirigere
l’ automezzo verso un uscita secondaria della
fabbrica. A questo punto la cisterna esplode.
Steve, Michel e il Maggiore Kauttu accorrono e
ritrovano fortunatamente incolume Morgan il quale
era riuscito a lanciarsi in tempo dalla cabina di
guida. I pompieri finalmente, grazie all’ aiuto
dei nostri eroi, riescono ad avere ragione dell’
incendio: il villaggio è salvo. I piloti ritornano
esausti al ristorante dove si erano ritrovati
prima di questa avventura e la padrona offre loro,
ironia della sorte, delle...crepes alla fiamma! Il
giorno successivo prima del via della 24 ore di Le
Mans, tutti i giornali parlano del gesto eroico
dei piloti del cielo e della pista. Sul circuito
sfilano in parata le più belle vetture della
Vaillante con in testa le Formula 1 guidate da
Michel e Steve. A sorpresa, nel cielo sopra il
rettilineo d’ arrivo, compaiono improvvisamente i
"Thunderbirds" al gran completo che sfrecciano
anch’ essi assieme agli amici della Vaillante, in
segno di amicizia e stima reciproca.
Ventiquattro ore più tardi l' equipaggio
Vaillante-Warson aggiunge una nuova vittoria
alle tante già conquistate.
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MACH 1 POUR STEVE WARSON
IL
MURO DEL SUONO
(Mondadori)
MACH 1
PER STEVE WARSON (Repubblica - Panini)
IL MURO DEL SUONO
Gazzetta dello Sport)
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Steve Warson arriva a
Wendover, nei pressi del Bonneville Salt Flats
nello Utah, accolto da Helen sorella dell’ amico
pilota Chuck Danver. L’ incontro evidentemente non
è ben accetto da Frankie e dalla sua banda
motociclistica, i Devil Rowler' s, che accerchiano
Steve. Fortunatamente l’ intervento di Chuk mette
fine alla pericolosa situazione. Ben presto Steve
viene messo al corrente dei motivi per i quali era
stato chiamato da Helen: il padre stava
progettando il tentativo di record mondiale di
velocità terrestre da effettuarsi a bordo del
mostro a reazione “Sonic bird”. L’ obiettivo era
quello di superare il muro del suono. Purtroppo
Chuck aveva subito pressioni da un misterioso, e
facoltoso, personaggio: il Leader, il quale
intendeva essere il primo ad ottenere questo
record, per dimostrare la superiorità del suo
impero finanziario basato proprio sull’ industria
automobilistica. Chuck avrebbe dovuto rinunciare
al suo progetto e passare alle sue
dipendenze. Dopo aver rifiutato Chuck era stato
investito da una guardia del Leader a bordo di una
motocicletta e si era rotto una gamba. Steve a
questo punto si offre di pilotare, al suo posto,
il Sonic Bird. Michel raggiunge Steve e si mette a
disposizione per appoggiare il tentativo. Per
cogliere di sorpresa il Leader viene deciso di
tentare di superare il muro del suono già nella
prima seduta senza effettuare la settimana di
prove prevista. Alla mattina Steve si mette ai
comandi del bolide a reazione e inizia la prova.
Nello stesso istante, sul lato opposto del
rettilineo destinato al tentativo, un commando di
guardie del Leader assale
e si impadronisce dell’ altra postazione. Steve è
ormai lanciato a folle velocità, il record viene
infranto ma in lontananza, in direzione opposta,
un altro bolide a reazione, quello del Leader, sta
correndo diritto verso di lui. Il pilota del
Leader viene espulso dalla cabina di guida grazie
ad un sedile a reazione, il
mostro sta per piombare, come un missile, sul
Sonic Bird ma Steve riesce miracolosamente a
spostarsi dalla traiettoria di
impatto. La limousine del Leader abbandona la
scena attraversando pericolosamente lo spazio di
frenata di Steve il quale, con una manovra
eccezionale, riesce finalmente a bloccare il
potentissimo mezzo.
Michel, a bordo di un pic up, raggiunge Steve; i
due decidono di inseguire il Leader ma vengono
intercettati dalle guardie del fantomatico
personaggio che sono a bordo di potenti
motociclette. La situazione si fa decisamente
difficile quando, all’ improvviso, sopraggiungono
in loro aiuto i Devil Rowler's capeggiati da
Frankie. Le due
schiere si affrontano e i Devil hanno
la meglio. Michel e Steve raggiungono l’ ingresso
di un rifugio segreto del Leader, all’ interno di
una montagna, dove vengono accolti dalla voce del
Leader che, dopo una specie di proclama, dice che
il rifugio sarebbe saltato in aria di li a poco.
Grazie all’ aiuto di Frankie i nostri amici
riescono a mettersi in salvo poco prima dell'
esplosione. Sopraggiunge Helen la quale, davanti
al fratello, dichiara il suo amore per Frankie che
si era dimostrato di grande aiuto nella pericolosa
avventura. Michel e Steve ancora frastornati già
pensano al futuro ed avvisano Chuck che deve esser
pronto a far parte dei prossimi progetti
Vaillante.
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LE CIRQUE INFERNAL
IL
CIRCUITO INFERNALE (Mondadori)
IL CIRCO INFERNALE
(Repubblica - Panini )
IL CIRCO INFERNALE (Gazzetta
dello Sport)
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Chuck Danver batte il
record di velocità terrestre a bordo del suo
Sonic Bird. In casa Vaillant si segue l' evento
alla televisione e si tracciano i programmi per
il futuro: la partecipazione ad alcune
gare americane di stock-cars proprio assieme
all' amico Danver. Le Vaillante battezzate "Gil"
(in ricordo dello scomparso Gil Delamare)
per l' occasione saranno motorizzate Ford, Jean
Pierre provvederà alle modifiche. Prima della
partenza , durante una festa, Michel
incontra Françoise che gli comunica che anche
lei si recherà negli U.S.A. per un reportage. La
prima gara si svolge sul circuito di Riverside
dove, già durante le prove, Michel si rende
conto della durezza di questo tipo di
competizioni. Tra i partecipanti i nostri amici
incontrano alcune vecchie conoscenze tra le
quali Roy Johnson (già Roy Carter nella
vers. italiana de "Il pilota n° 8" edita da
Mondadori), ex allievo della scuola piloti
Vaillante, e soprattutto Payntor . Il pilota dei
Texas Drivers, in crisi di coscienza per i suoi
comportamenti del passato, avvisa Michel e
Steve che a Daytona sarà presente anche
Bob Cramer. La gara di Riverside ha inizio e
Michel, dopo un avvio guardingo per evitare la
bagarre, rompe gli indugi rimontando posizioni e
giungendo alla fine quinto dietro a Steve. Chuck
Danver arriva secondo dietro al vincitore Dan
Gurney. Mentre si allontanano dal circuito i
nostri eroi vengono raggiunti, con l' aiuto
della polizia locale, da Françoise la quale si
aggrega alla comitiva. A Daytona, come
previsto, trovano Cramer. La gara è ancor più
dura della precedente e Michel, ad un certo
punto, finisce in un pauroso testa coda ma
riesce a restare in corsa. Françoise,
"abusivamente" ai box, incoraggia Michel durante
i rifornimenti. Steve e Danver, a perfetto loro
agio, riescono a concludere la gara
rispettivamente al primo e al secondo
posto mentre Michel, sul "filo di lana", riesce
a battere proprio Cramer per l' ottavo
posto. Il nuovo boss dei Texas si arrabbia
con Payntor e Cramer per gli scarsi risultati
della loro guida troppo corretta. Ritornati in
Francia Michel e Steve si allenano per le gare
di F.1 prima di effettuare, in settembre, la
terza gara di stock car. Ritornati negli U.S.A.
per la gara di Darlington, incontrano Danver il
quale li avvisa che un misterioso personaggio
aveva messo in palio un premio di centomila
dollari per chiunque li avesse battuti. I
nostri amici la prendono male, e pur rassicurati
dal direttore di gara e dagli altri piloti
contrari a certi "condizionamenti", non si
attendono una gara facile. Fino a metà corsa le
Vaillante rimangono nelle retrovie. A rompere
gli indugi, e per ridurre il numero dei
possibili vincitori del premio, un Texas Driver
commette la prima irregolarità che mette fuori
gioco un bel po' di vetture. E' l' inizio della
lotta a suon di "sportellate" sul filo dei
trecento Km all'ora. Quando è il momento di
contrattaccare purtroppo anche Danver e, subito
dopo, Warson, escono di scena. A quattro giri
dal termine Michel è terzo dietro alle due Dodge
di Cramer e Payntor. La Vaillante-Ford sembra
essere più veloce, allora i due Texas, tentano
una manovra pericolosissima: Cramer "spinge"
Payntor il quale aumenta velocità e nel contempo
"risucchia" il compagno. Ma basta un
attimo di imprecisione per rompere il sottile
equilibrio. Payntor staccatosi per un attimo
costringe Cramer al tentativo di riaggancio. Le
due vetture si urtano troppo forte sbandando e
finendo fuori pista. Michel vince ed è portato
in trionfo dai compagni. Fortunatamente i due
Texas non subiscono conseguenze dal pauroso
incidente. Al termine dell'emozionante giornata
i nostri amici si chiedono ancora chi fosse il
misterioso personaggio dei centomila dollari.
Sulle gradinate vuote della pista un uomo giura
che si vendicherà dell' ennesimo "affronto"
subito. Si tratta del Leader.
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KM 357
SABOTAGGIO AL KM 357 (Crespi))
KM 357 (Gazzetta dello Sport)
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In una vecchia fattoria della
campagna francese gli uomini della famiglia Morin
cenano in silenzio. Alla fine della cena due di loro
escono nel buio della notte furtivamente. L'
indomani Henri, Jean-Pierre, Michel e Steve, durante
una riunione per programmare la prossima stagione di
corse, apprendono che uno dei bulldozer Vaillante
impiegati nella costruzione dell' autostrada
Parigi-Bordeaux è saltato su di una mina. Michel e
Steve, che stavano per partire per un periodo di
vacanza, vengono mandati sul posto da Henri.
Arrivati al cantiere dell' autostrada A-10, nei
pressi del Km 357, incontrano l' ingegner Jean Louis
Moutier, responsabile dei lavori. Proprio in quel
momento avviene un' esplosione: un altro bulldozer
era saltato su una mina. Vicino al luogo dello
scoppio Michel raccoglie un pezzo di legno bruciato
. Gli operatori dei mezzi pesanti, a questo punto,
si rifiutano di continuare in quelle condizioni e
minacciano di licenziarsi. L' ingegner Moutier è un
uomo che non ha molto polso e si trova in
difficoltà. A calmare gli animi arriva il
caposquadra Padureau il quale invita tutti a
riprendere il lavoro il lunedì successivo. Michel e
Steve decidono di fermarsi un paio di giorni nel
vicino paese per poter risolvere il mistero. La
mattina seguente il timido ingegner Moutier racconta
ai nostri due amici che l' autostrada stava
avvicinandosi alla fattoria dei Morin i quali si
erano rifiutati di vendere la loro terra e quindi ne
erano stati espropriati. Michel spiega che il pezzo
di legno, ritrovato il giorno prima, era il resto di
una rudimentale mina fabbricata per far saltare solo
i mezzi pesanti. A questo punto i nostri amici
decidono di fare una visita alla fattoria. Qui
intravedono Maria, la più giovane della famiglia, la
quale alla loro vista si nasconde immediatamente.
L'ingegner Moutier ammette di aver conosciuto la
ragazza durante gli incontri per tentare l' acquisto
del terreno necessario a far passare l' autostrada,
e nei quali era stato sempre malamente scacciato dal
vecchio dei Morin . Arriva la madre di Maria
e, subito dopo, gli altri uomini della famiglia.
Michel, convinto della loro responsabilità negli
attentati, prova a chiedere qualche spiegazione ma
viene affrontato violentemente dal vecchio
capofamiglia che brandisce un forcone. Steve
interviene togliendo il pericoloso attrezzo di mano
dall' anziano. Per non scontrarsi ancora con l'
ostilità dei Morin i nostri decidono di
allontanarsi. La domenica mattina l' ingegner
Moutier spera di incontrare Maria all' uscita dalla
messa. A sorpresa, i nostri amici vengono invece
invitati ad un incontro con Julien, il più giovane
dei Morin, il quale ammette che erano stati suo
padre e suo zio, su indicazione del vecchio, a
collocare le due mine. Sia lui che Maria si
dissociavano dal comportamento dei famigliari.
Michel chiede a Moutier se c' era "qualcosa" tra lui
e Maria . L' ingegnere confessa i suoi sentimenti
per la giovane e la preoccupazione perché la sua
attività lo portava ad essere in contrasto con la
sua famiglia. Il lunedì successivo gli autisti si
rifiutano ancora di riprendere il lavoro. Michel
allora si mette alla guida di un grosso bulldozer
per dimostrare che non c' erano più mine.
Avvicinatosi al Km 357, però, viene fatto oggetto di
una fucilata che per fortuna non provoca danni. L'
avanzamento viene così rinviato al giorno successivo
con la protezione della polizia. Martedì mattina,
per riconquistare la fiducia delle maestranze, l'
ingegner Moutier, su invito del caposquadra
Patureau, si mette alla guida di un bulldozer.
Michel e Patureau ne guidano altri due. L' avanzata
ha inizio sotto la protezione dei gendarmi. Arrivato
sulla terra dei Morin, proprio davanti al grosso
scavatore che sta guidando, l'ingegnere trova
schierata tutta la famiglia dei contadini. Il
vecchio capofamiglia prende per un braccio Maria ed
avanza verso il bulldozer. La timida e remissiva
Maria, a sorpresa, si divincola e raggiunge
Moutier abbracciandolo. Michel è felice
dell'accaduto e l' ingegnere, rinfrancato, avanza
con la pala meccanica che spiana la terra davanti a
lui. La lama arriva a pochi metri dal vecchio Morin
che resta immobile quando, all' improvviso, scalza
un tronco dal terreno. A questo punto il vecchio si
lancia nella buca provocata dallo scavatore e,
gridando come un forsennato, ne estrae una cassetta.
Il clan dei Morin scompare velocemente lasciando
libero il campo. Solo Julien rimane e racconta la
storia del tesoro che i suoi stavano cercando da
venticinque anni. Il tesoro che il padre del vecchio
aveva nascosto durante la guerra e del quale non si
conosceva l' esatto nascondiglio. Era questo il vero
motivo per il quale i suoi famigliari difendevano
così strenuamente la loro terra ! L' ingegner
Moutier ha riconquistato la fiducia delle maestranze
e può farsi un futuro assieme a Maria, che aspetta
un figlio da lui. I lavori del cantiere riprendono.
Il Km 357 dell' autostrada Parigi-Bordeaux verrà
presto superato e dimenticato. Michel e Steve si
dirigono sulla Costa Azzurra per la tanto agognata
vacanza.
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LE FANTÔME DES 24 HEURES
IL
FANTASMA DI LE MANS (Crespi)
IL FANTASMA DELLA 24
ORE (Gazzetta dello Sport)
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Durante le prove per la
partecipazione alla 24 ore di Le Mans, Quattro
vetture rosse della sconosciuta scuderia "Gengis
Khan", guidate da piloti mongoli, battono il
record della pista. La sorpresa tra gli addetti ai
lavori è grande. Il divario con le Vaillante e con
le altre pretendenti alla vittoria è notevole.
Henri informato del fatto decide di recarsi, il
giorno successivo, sul circuito per rendersi conto
di persona della situazione. Michel nel frattempo
riceve un messaggio anonimo che lo invita a
recarsi quella notte, da solo, sulla pista per
conoscere il segreto della scuderia Gengis Khan.
E' quasi l' una di notte quando Michel arriva sul
circuito deserto e buio come non lo aveva mai
visto. Una voce lo chiama dalle tribune. Qui
viene accolto da una sorta di spettro vestito di
bianco la cui identità è nascosta da un cappuccio
e da un mantello. Il personaggio gli racconta la
sua vita: orfano, era stato allevato da monaci
tibetani. L' inizio della sua fortuna era
derivato proprio dall' apprendimento delle
antiche filosofie orientali che lui aveva
impiegato per dar sfogo alla sua sete di potere,
oltre allo sfruttamento di alcune sconosciute ed
inesplorate miniere del Tibet. Il suo scopo ora
era quello di sbalordire l' occidente proprio nel
campo motoristico. Il segreto della superiorità
delle sue vetture era nella nuova lega con la
quale erano stati costruiti i motori. Vincendo
avrebbe potuto "inondare" il mondo con le sue
macchine. A quelle parole Michel capisce chi ha di
fronte: si tratta del Leader. Il nostro eroe si
lancia per cercare di smascherarlo ma deve
affrontare una dura colluttazione con alcune
guardie che proteggono il loro capo, il quale
fugge a bordo di una limousine. Arriva un' altra
macchina con a bordo Steve Warson e Chuck Danver.
I tre si lanciano all' inseguimento ma,
improvvisamente, si trovano di fronte una barriera
di legno chiusa sul circuito contro la quale vanno
a sbattere. Il giorno successivo Michel decide di
nascondere al padre l' accaduto. Durante la
sessione di prove Henri attende inutilmente le
vetture della Gengis Khan: i mongoli non
proveranno più fino ai giorni della
competizione. Arriva il sabato della gara,
le vetture della Gengis Khan, che ora
portano le insegne del Leader, nelle giornate
precedenti hanno scoraggiato tutti i
contendenti girando con tempi
irraggiungibili. I mongoli si portano in testa fin
dall' inizio e riescono a staccare anche di una
decina di giri gli inseguitori. Michel, durante la
sua rincorsa, vede ai margini della pista la
figura bianca del Leader che lo minaccia
innervosendolo. Jean Pierre intanto controlla i
movimenti del box del Leader per scoprire qualche
punto debole o qualche mossa falsa. Arriva la
notte e la figura bianca appare solo durante i
turni di guida di Michel e di Steve. Alla
mattina successiva il distacco delle Leader
stranamente non è aumentato, anzi si è
ridotto a soli cinque giri. Durante la notte
avevano avuto noie con i freni. Improvvisamente,
poco dopo le 14 sul rettilineo di Hunadières, il
motore di una delle vetture rosse esplode.
Le Leader superstiti vengono pian piano
riavvicinate dalla Ford GT 40 di Ickx-Danver e
dalle Vaillante. Nel tentativo di sdoppiarsi
Michel chiede strada alla terza delle Leader che
cercando di impedire la manovra finisce fuori
strada. E' la volta di Steve a tentare il sorpasso
sulla seconda delle Leader: il pilota mongolo, con
una manovra ostruzionistica, provoca un incidente.
Per fortuna tutti i piloti ne escono incolumi ma
le macchine sono fuori gioco. Manca ormai mezz'
ora al termine della gara; in testa l' unica
macchina rossa rimasta: sembra che ormai non ci
sia nulla da fare. Jean Pierre ha però notato che
al box dei mongoli non hanno cambiato i dischi dei
freni durante l' ultima sosta. Michel e Chuck
infatti recuperano vistosamente sulla Leader, la
folla è entusiasta della rimonta. La vettura rossa
che è in testa infatti, a causa dei freni
ormai usurati, è costretta a decelerare con largo
anticipo prima delle curve consentendo alla
Vaillante ed alla Ford GT 40 di portarsi ormai a
ridosso. Al penultimo giro il pilota mongolo non
riesce più a tener testa agli inseguitori e, nell'
inutile tentativo di resistere, finisce contro le
barriere di protezione. Michel e Chuck, dopo aver
combattuto contro l' avversario comune, ora
si disputano la gara all' ultimo giro, secondo la
legge dello sport. Chi avrà vinto quella
fantastica 24 ore ? Del Leader, comunque, più
nessuna notizia: scomparso nel nulla.
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DE L'HUILE SUR LA PISTE
BRIVIDO A MONZA (Crespi)
BRIVIDO A MONZA (Gazzetta dello
Sport)
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Jean Pierre riunisce la
squadra che parteciperà al prossimo campionato
del mondo di F. 1. Oltre a Michel ed a Steve la
Vaillante ha ingaggiato Jacky Ickx. Le novità
della stagione Vaillante sono gli alettoni con
comando "automatico" e i primi caschi integrali.
Durante le sessioni di collaudo Michel riceve la
visita di Françoise, alla quale esprime la sua
gelosia per Yori che la ragazza ha incontrato
durante una visita in Giappone. Françoise gli
ribadisce che l' uomo della sua vita dovrà
considerarla più importante di un bolide di
formula uno. Il campionato inizia benissimo per
i nostri amici: Steve vince a Monaco, Michel in
Olanda, Jacky in Francia. Arrivati in Italia per
il Gran Premio di Monza, i tre piloti si
dirigono in macchina all' autodromo. Durante la
strada vengono sorpassati da una Fiat che, poco
dopo, esce di strada. A bordo c'è una avvenente
ragazza: Monica (Monique nella versione italiana) la quale
rimane indenne. Steve, al solito, non resta
indifferente alla bellezza della giovane cui da
appuntamento a Monza. Durante le prove del Gran
Premio Warson fa segnare tempi deludenti, ma
sembra non preoccuparsene molto. Come promesso
Monica incontra Steve per un drink. Prima di
lasciarlo si apparta con lui e gli confida
qualcosa. Il giorno successivo sul circuito
Warson ha un umore pessimo. Effettuati alcuni
giri senza ottenere grossi risultati Steve
accusa apertamente Jean Pierre di boicottarlo
avendogli affidato una vettura non all' altezza.
Michel e Jacky lo assicurano sulla inconsistenza
dei suoi sospetti, ma i meccanici ammettono che
qualcosa nella vettura dell' americano non va
come al solito. Jean Pierre è su tutte le furie
per non essere stato avvertito. Steve rimane
inquieto dal dubbio e si chiude in se stesso. L'
armonia della squadra sembra compromessa. Il
Gran Premio ha inizio e le tre Vaillante vanno
subito in testa. Steve che ha la macchina non
perfettamente a posto rimedia con una guida al
limite. Proprio per questa sua condotta, nel
tentativo di sorpassare Michel, va in testacoda
finendo davanti alla monoposto dell' amico il
quale "vola" letteralmente, atterrando
fortunatamente indenne. Steve fermatosi, si
rende conto dell' assurdità della situazione e
dei suoi sospetti. Rinfrancato da Michel
riprende la corsa. Jacky Ickx vince la gara
trionfando sulle Matra, le Ferrari, le Brabham.
Ai box Steve spiega che Monica lo aveva messo in
guardia da di una specie di congiura nei suoi
riguardi, avente lo scopo di far vincere il
titolo a Michel. I due amici decidono di
raggiungere Milano per chiedere spiegazioni alla
ragazza. Arrivati all' albergo dove risiede
Monica, Michel e Steve si accorgono che la
giovane si sta allontanando a bordo di una Fiat
124 assieme a due uomini. Inizia l' inseguimento
al termine del quale il terzetto di fuggitivi
viene raggiunto. Monica confessa la
macchinazione: voleva mettere discordia all'
interno della squadra Vaillante per favorire un
altro pilota ben piazzato in classifica. Monica
dice di essere stata costretta dalle minacce dei
due uomini che sono con lei: il manager ed
il capo meccanico del pilota Sam Lynton. I due
al contrario accusano Monica. La ragazza
abbraccia Steve pregandogli di essere creduta.
Steve sembra cedere al fascino della ragazza ma,
appartatosi in un cortile vicino, le da una
sonora lezione. I due uomini vengono diffidati
dal farsi vedere ancora in giro per gli
autodromi. Miche e Steve ritornano a Monza
giusto in tempo per assistere al rientro di Ickx
dall' abbraccio della folla. Terminata la
giornata di gara, allontanandosi in
macchina dal circuito, i nostri amici vengono
sorpassati da una Mercedes a bordo della quale
c'è una bellissima ragazza mora. Steve invita
Michel a seguirla, ma, al primo bivio, l' amico
svolta per l' altra strada ...
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5 FILLES DANS LA COURSE !
IL
RALLY DELLA PAURA (Crespi)
5 RAGAZZE IN GARA (Gazzetta dello Sport)
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Portogallo, Rally
della TAP (la compagnia Trasporti Aerei
Portoghesi). La Vaillante si presenta con tre
equipaggi composti da Michel e Françoise, da
Steve e la portoghese Candida Maria de Jesus (de Rotaz
nella versione italiana) e da Jackie Ickx con la
canadese Brigitte Le Charme. Tra i favoriti
della gara la coppia Gilbert Stepelaere e Nicole
Sol su Ford. Durante la ricognizione del
percorso le navigatrici prendono nota dei
riferimenti. In una sosta Warson viene quasi
investito da una vettura concorrente.
Infuriato Steve raggiunge in un hotel l'
equipaggio responsabile e fa conoscenza con
Billy e la sua incredibile cugina: Betty. Una
ragazza, a dir poco, "sgraziata" e
particolarmente decisa a vincere il rally a
tutti i costi. Steve ha uno scontro verbale con
Betty durante il quale la chiama
"merluzzo". Durante la prima prova di
velocità su circuito sono in pista le ragazze e
Betty con la sua guida spericolata rischia già
di venir squalificata. Iniziano le prove
speciali su strada, gli uomini che sono alla
guida devono districarsi tra strade strette
invase pericolosamente dai tifosi. Betty,
sentendosi incalzata dall' equipaggio di
Steve e Candida, maltratta il cugino incitandolo
ad andare più forte. Durante un controllo la
tremenda ragazza sgambetta Candida facendola
cadere, fortunatamente senza conseguenze. Le
strade sterrate ed il buio mettono a dura prova
i concorrenti. Bobby, tormentato dalla cugina,
travolge il tavolo dei commissari prendendosi
due minuti di penalizzazione. Sulla salita del
monte Junto i ritiri si susseguono, tra questi
purtroppo quello di Michel e Françoise. Il rally
continua, tra vittorie di tappa e ottimi
piazzamenti di Ickx e di
Steve. Steve e Candida ormai
tallonano da vicino Betty e Bobby che erano
partiti davanti a loro. Betty si mette alla
guida al posto dello scoraggiato e maltrattato
cugino tenendo testa a Warson e non
permettendogli il sorpasso. Durante uno dei
tentativi le macchine sono affiancate ma sulla
strada davanti a Betty vi è un cavalletto che
segnala buche e cumuli di terra per dei
lavori in corso. La tremenda ragazza non
cede e prende in pieno l' ostacolo sbandando e
danneggiando la macchina. Arrabbiatissima da la
colpa al cugino il quale finalmente reagisce
dandole uno schiaffo. I due allora si placano ed
abbracciati restano sul posto con il loro
problemi umani e meccanici. Il rally volge al
termine, Gilbert Stepelaere e Nicole Sol che
erano tra i possibili vincitori devono anch'
essi arrendersi per noie meccaniche. Nessuno
ormai può contendere a Steve e Candida la
vittoria ed infatti dopo 2500 Km è la Vaillante
n° 100 dell' americano che arriva prima. Quando
Steve crede di poter godersi il meritato trionfo
arriva Bobby il quale lo avverte che la cugina
lo stava cercando perchè voleva sposarlo !
Betty aveva scelto l' unico uomo che era stato
in grado di tenerle testa ! Steve allora risale
velocemente in macchina e fugge inseguito dall'
incredibile e pestifera ragazza. Gli
organizzatori attendono invano per la
premiazione ...
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20
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RODEO SUR 2 ROUES
RODEO
SU DUE RUOTE (Nona Arte)
RODEO SU DUE
RUOTE (Gazzetta dello
Sport)
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Michel, accompagnato
da Françoise, va a trovare Joel Robert (vero
campione belga di motocross ha vinto 6 titoli
iridati), per fargli una proposta da parte
della Vaillante. Otto giorni dopo Henri
riunisce nel suo ufficio Jean Pierre e Michel
oltre a Joel Robert e Jean Pierre
Beltoise (vero pilota di moto e,
successivamente, di auto. In F. 1 ha
corso 86 GP vincendone uno). La Vaillante ha deciso
di dedicarsi alla costruzione di motociclette
e quindi la consulenza di questi campioni si
dimostrerà preziosa. Henri, che contava di far
correre soltanto i due campioni delle due
ruote, a malincuore accetta di far
pilotare anche a Michel le nuove moto nelle
gare che serviranno al lancio del marchio
Vaillante sul mercato motociclistico. Steve
che inizialmente non ha un buon rapporto con
Joel decide orgogliosamente di partecipare per
conto suo alle competizioni. La prima è una
gara di "trial" alla quale Warson si presenta
con una Harley Davison. Beltoise si comporta
bene, Michel se la cava, Joel, avezzo al
cross, dopo un inizio promettente abbandona la
gara. Steve dimostra di non essere proprio
tagliato per queste competizioni di equilibrio
e cade in un ruscello. In programma c'é una
trasferta negli Stati Uniti, Beltoise, che
deve mettere a punto le 500, non può
partecipare ed il suo posto questa volta viene
preso da Warson. In una corsa di preparazione
Joel, che è nel suo elemento, vince facilmente
mentre Michel si comporta benissimo finendo
quinto. Steve cade nuovamente ed aiutato dalla
folla finisce nuovamente in un acquitrino
subendo poi le battute sarcastiche di
Joel. I nostri tre amici arrivano negli
U.S.A. dove vengono sfidati da alcuni piloti,
capitanati da un certo Jack, a partecipare ad
una gara di "hillclimb" che consiste nel
superare una forte salita di circa 150 metri
che termina con un muro quasi verticale.
Nonostante i dubbi di Michel, Joel accetta la
sfida. Le cadute si susseguono e il
superamento dell' ultimo tratto sembra
impossibile. Joel dà dei buoni consigli ai
compagni di squadra ed affronta la prova
riuscendo ad arrivare in cima. Anche Michel e
Steve incredibilmente ce la fanno lasciando
gli americani con un palmo di naso. Jack
allora sfida Joel ad una gara di "short track
" (conosciuto da noi come "speed way"). Ormai
il campione belga non si tira più indietro e,
alla sera, è sulla linea di partenza della
pista in terra battuta. Michel e Steve fanno
il tifo in tribuna. Nonostante le scorrettezze
di Jack, Joel riesce a vincere facendo cadere
l' avversario. Per lo smacco subito i compagni
di Jack assalgono Joel. Ma Steve, che ha
imparato ad apprezzare il valore del compagno,
si getta in sua difesa. La zuffa viene
bloccata dalla polizia mentre Jack minaccia
ancora i nostri amici per la prossima gara.
Viene il giorno della corsa di cross. Joel dà
altri buoni consigli a Miche e a Steve che
evitano così le cadute. Il campione belga è in
testa ma Jack lo tallona, Steve è terzo e
Michel quarto. Dopo una lotta senza quartiere
Joel e Jack cadono rovinosamente lasciando via
libera a Steve che vince seguito da Michel.
Joel arriva terzo dopo una rimonta. Tre
Vaillante sul podio. Riappacificatosi anche
con Jack, Joel deve ora lasciare i compagni
per difendere il suo titolo di campione
mondiale di cross. Michel e Steve invece vanno
ad Hockenheim dove si ritrovano con Beltoise
per partecipare al Gran Premio delle 500. Alla
gara partecipano tutti i più grandi campioni
del momento. Beltoise grazie alla sua bravura
ed alla potenza della Vaillante si porta nel
gruppo di testa con i migliori. Michel e
Steve, praticamente digiuni di queste gare,
sono in coda al gruppo ma, pian piano,
abituandosi alla guida risalgono le
posizioni. Michel, però, affrontando una
curva, urta un avversario e cade
rovinosamente. Davanti alla televisione
qualcuno lo sta guardando: suo padre,
che aveva avuto ragione nel giudicare
imprudente la sua partecipazione alle gare di
moto. Henri riunisce Michel e Steve per
esprimere tutto il suo disappunto e per
annunciare loro un prossimo progetto che non
riguarderà la partecipazione ai GP di
formula 1. Jean Pierre Beltoise,
intanto, lasciate le moto, partecipa al G.P.
di Monaco con la Matra Simca. Altre avventure
sono in arrivo per i nostri amici.
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MASSACRE POUR UN MOTEUR
IL
COMMANDO MISTERIOSO (Crespi)
MASSACRO PER UN
MOTORE (Gazzetta dello Sport)
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Cramer
ed Hawkins attraversano il deserto messicano e
raggiungono una località segreta dove il
Leader li attende. I due piloti sono stati
assunti dall' enigmatico e potente personaggio
proprio per sfruttare il loro odio nei
confronti di Michel e Steve. Dentro un vulcano
spento il Leader ha creato una incredibile
fabbrica di automobili, altamente tecnologica,
con piste di prova invisibili dall' esterno.
Cramer ed Hawkins sono impressionati dalla
potenza di un simile alleato il quale, pima di
congedarsi, presenta loro l' agente 012, una
ragazza dagli occhi di ghiaccio, che avrà una
parte importante nella prossima sfida contro
Steve e Michel. Nello stesso momento, a
Detroit, Jean Pierre illustra ai nostri amici
il progetto di costruzione, assieme alla Ford,
di una vettura per affrontare "la corsa del
secolo": il Raid Canada - Terra del fuoco. I
motori forniti dalla Ford dovranno essere
messi a punto per poi venir assemblati sul
nuovo modello di Vaillante. Jean Pierre ha
organizzato una trasferta negli U.S.A. per
completare la messa a punto e partecipare alla
12 ore di Sebring. Michel e di Steve con
grande sorpresa scoprono che dovranno
gareggiare a bordo di una Ford Mark IV. Due
settimane più tardi i migliori meccanici
Vaillante sono in America, presso un
padiglione segreto, al lavoro sui nuovi motori
che provvisoriamente verranno montati sulla
Mark IV per la gara di collaudo. Jean Pierre
assume per l' occasione una nuova segretaria:
Judith Perez. Durante un trasferimento, il
camion che trasporta la vettura alla pista di
collaudo viene fatto oggetto di un tentativo
di attentato fortunatamente sventato da Steve.
Purtroppo però il programma di lavoro subisce
un rallentamento: i meccanici sono
improvvisamente diventati lenti e svogliati.
Michel scopre che un elettricista della
squadra li ha coinvolti in serate a base di
alcool e partite di poker nelle quali molti di
loro hanno perduto grosse cifre. L'
elettricista viene immediatamente allontanato
e il personale riceve una gratifica speciale.
Tutto ritorna alla normalità. Arriva così il
week end della 12 ore di Sebring. Tutto sembra
filare liscio ma, alla vigilia della gara i
meccanici Vaillante, coinvolti in una rissa,
vengono arrestati. Solo grazie al versamento
di una cauzione il personale viene scarcerato.
La gara ha inizio e la Mark IV di Michel e
Steve è in lotta con le Ferrari e le Porsche.
Il nuovo motore si comporta talmente bene che
Jean Pierre, a tre ore dalla fine, decide che
il collaudo poteva considerarsi finito e che
si poteva pensare alla vittoria. I nostri due
amici rimontando posizione su posizione
riescono così a conquistare il primo posto
battendo Gonzales su Porsche 917 e Andretti su
Ferrari 512 S. Gli "strani problemi"
incontrati durante i giorni precedenti
sembrano dimenticati. Terminata la corsa,
Michel e Steve si prendono un giorno di relax
per andare a Dallas. Il giorno
successivo, prima dell' alba, la fabbrica del
Leader, all' interno del vulcano spento, viene
assaltata da un commando che distrugge gran
parte dell' impianto. Il Leader, rientrato
immediatamente in sede, trova a terra un
distintivo della Vaillante. Michel e Steve al
ritorno da Dallas scoprono di essere
sospettati dell' accaduto. Arriva Eddy Mc
Grath (l' agente FBI amico di Steve) il quale
chiede ai nostri amici di provare, con un
alibi, la loro estraneità al fatto criminoso.
Michel e Steve non possono difendersi per non
rivelare un progetto che deve restare ancora
riservato. Mc Grath comunque riesce a
trovare l' alibi segreto dei nostri due eroi:
è Roy Johnson, il quale può confermare di
averli incontrati a Dallas. Jean Pierre alla
fine della giornata, poco prima di lasciare l'
ufficio, scopre che la sua segretaria ha
complottato contro la Vaillante. Grazie ad
indagini viene a scoprire che la ragazza fa
parte della squadra dei "Kamikaze" composta da
uomini di diverse nazionalità e pronti a tutto
per vincere la prossima "corsa del secolo". I
Kamikaze erano i responsabili di quanto
accaduto durante la trasferta americana della
Vaillante e anche dell' assalto agli impianti
del Leader. Jean Pierre decide di
neutralizzare questi concorrenti sleali e
riesce ad individuare il loro punto di
ritrovo: un locale di Miami. Arrivati sul
posto Michel, Steve e Jean Pierre scoprono che
il ritrovo è stato devastato e che i Kamikaze
ne erano usciti malconci. Nella confusione,
vicino al luogo dell' incendio che sta
bruciando il locale, Michel si sente chiamare
da qualcuno all' interno di una limousine. E'
il Leader che gli spiega come, avendo
appurato l' estraneità della Vaillante nell'
assalto alla sua fabbrica, aveva scoperto che
il suo agente 012 lo aveva tradito. Si
trattava di Judith Perez: la segretaria di
Jean Pierre. La ragazza aveva tradito per
amore di uno dei Kamikaze ed ora sarebbe
stata punita dal Leader come era già successo
agli altri componenti dei Kamikaze. Michel
cerca di aprire la portiera della vettura del
Leader ma questa si allontana velocemente. L'
avventura si conclude con la presentazione dei
nuovi prototipi che parteciperanno alla "corsa
del secolo". Le bellissime Vaillante del raid
Canada - Terra del fuoco verranno affidate (e
questo era il progetto segreto di Michel e
Steve) anche ai nuovi Texas Drivers capitanati
da Roy Johnson e da Donald Payntor.
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RUSH
IL
TERRIBILE RAID (Crespi)
RUSH
(Gazzetta dello Sport)
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Whitehorse
(Canada), alla partenza della "corsa del
secolo" sono schierati 120 equipaggi
provenienti da tutto il mondo. Le Vaillante ha
affidato i nuovi modelli ("Commando" GTC) ad
alcuni equipaggi ufficiali ed ai nuovi Texas
Drivers (ora gestiti da Payntor e Johnson). Le
due vetture di punta (le Vaillante "Rush")
sono pilotate da Michel Vaillant e François
Cevert e da Steve Warson e Chuck Dander. Alla
gara partecipano anche le due Leader
superstiti dell' attacco dei Kamikaze, una
delle quali è affidata alla coppia Payntor -
Hawkins. Sono presenti anche i fratelli di
Judith Perez, della scuderia dei Kamikaze,
decisi a vendicare la sorella verosimilmente
eliminata dal Leader. Michel sembra ancora
scosso dalla sorte della ragazza e parte
piuttosto demoralizzato. La gara parte dal
Canada, attraversa gli Stati Uniti, il
Messico, il Guatemala, l' Honduras, il
Nicaragua, Costarica, Panama, la Colombia, l'
Ecuador, il Perù, la Bolivia ed il Cile dove
termina alla Terra del Fuoco. Si passa dalla
neve ed il ghiaccio, alle strade di sterrate,
ai lunghi tratti asfaltati con turni di gara
estenuanti che fanno la selezione tra gli
equipaggi meno preparati e fortunati. In
Messico i fratelli Perez sono in testa con
grande disappunto dei piloti del Leader.
Cramer e Hawkins recuperano e passano in testa
all' arrivo in Guatemala. Michel con Cevert
sono al secondo posto, Warson e Danver al
terzo. Le altre Vaillante non sono
distanti. Il tratto che attraversa l'
Honduras, il Nicaragua e Costarica è
particolarmente estenuante e difficile e l'
arrivo a Panama è una liberazione per i 72
equipaggi superstiti. Sul traghetto, che
trasborda i concorrenti e le macchine per
attraversare il canale di Panama, Cramer ed il
suo socio sono accolti dal Leader in persona
il quale ordina loro di eliminare, in gara, le
Vaillante e i fratelli Perez. La pioggia
battente ed il fango accompagna i concorrenti
alla ripresa della corsa. Sulle Ande i piloti
sono costretti a servirsi delle bombole di
ossigeno. Durante la tappa che porta a Lima i
fratelli Perez cadono nel tranello di Cramer
ed Hawkins i quali cercano di mandarli fuori
strada. Ne segue una colluttazione durante la
quale, grazie all' arrivo dell' equipaggio
della seconda Leader, i Perez hanno la peggio.
Uno dei due fratelli, Roberto, viene costretto
con la forza a mettere la mano sul tubo di
scappamento rovente rimanendo ustionato.
Sopraggiunge una Vaillante Commando e, mentre
le due Leader prendono la fuga,il ferito viene
curato. Michel e Cevert venuti a conoscenza
dell' accaduto decidono di farla pagare ai
responsabili. La Vaillante Rush con una
rimonta eccezionale raggiunge la seconda delle
due Leader e la supera. Ora nel mirino c'è la
Leader di Cramer ed Hawkins. Durante l'
attraversamento di una linea ferroviaria la
seconda Leader, nel tentativo di stare
attaccata alla Vaillante, viene urtata da un
treno in corsa e finisce la sua gara
ingloriosamente contro una baracca. All'
arrivo a Lima Cramer ed Hawkins
subiscono le ire degli altri piloti. I
fratelli Perez nonostante tutto continuano la
corsa. Superate le Ande, alla penultima tappa,
gli equipaggi superstiti sono ridotti a
undici. In testa due Vaillante Commando, terza
la Torino dei fratelli Perez, poi la Leader di
Cramer ed Hawkins, quindi le due
Vaillante Rush di Michel Vaillant e
François Cevert e di Steve Warson e Chuck
Danver. L' ultima tappa è di velocità pura e
quindi sembra avvantaggiare le Rush, Michel è
considerato il favorito. Ma Cramer non si
smentisce e non permette il sorpasso anzi
manda la Vaillante contro le rocce. Per Michel
e François la corsa è finita. La Leader sta
per riprendere la strada, dopo la manovra che
ha eliminato Michel, ma all' improvviso appare
la macchina dei fratelli Perez. Con fredda
determinazione Roberto Perez, che è alla
guida, centra la Leader distruggendola ed
autoeliminandosi a sua volta. Michel corre in
aiuto dei Perez e scopre che ,
incredibilmente, alla guida non c' era Roberto
ma bensì Judith. La ragazza era sfuggita
miracolosamente alla vendetta del Leader ed
aveva deciso di vendicarsi e, a quel punto, di
vendicare Michel. Mentre Cramer ed Hawkins
finiscono all' ospedale la coppia Warson -
Danver vince la "corsa del secolo" seguita
dalle altre Vaillante Commando ai posti d'
onore.
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SERIE NOIRE
SERIE
NERA (Nona Arte)
SERIE
NERA (Gazzetta dello
Sport)
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La
stagione del mondiale di F. 1 inizia con
grandi speranze per i colori Vaillante. Al
G.P. del Sudafrica, all' ultimo giro, Michel
ha 50 metri di vantaggio sugli immediati
inseguitori ma, a poche curve dal traguardo
nel tentativo di superare alcuni concorrenti
doppiati, finisce sulle barriere rompendo una
sospensione posteriore. Per Michel è l' inizio
di un incredibile periodo fatto di delusioni.
Alla 1000 Km di Brands-Hatch, nei primi due
giri, il prototipo di Michel è in testa ma al
terzo passaggio è costretto al ritiro per
rottura del cambio. Riprende il mondiale
piloti. Al via del G.P. di Spagna un
esitazione e la monoposto di Michel slitta
venendo investita dai concorrenti che
partivano dietro. Cosa succede al nostro eroe?
I colleghi lo consolano ma è solo sfortuna?
Michel ritorna a casa preoccupato. Sua
madre gli consegna una lettera di Françoise,
che si trova in Giappone, e lo invita a
prendere in considerazione l' idea di sposare
la ragazza mentre Henri lo sprona a reagire.
1000 Km di Monza, Michel è nettamente in testa
ma, poco prima di dare il cambio a Steve,
viene tradito dal motore del suo prototipo:
ritiro. Henri convoca i figli ed analizzando i
fatti accaduti decide di seguire in prima
persona la situazione. A Montecarlo Michel,
durante le prove, batte il record sul
giro e a metà gara ha 30 secondi di
vantaggio sugli inseguitori. Nel tentativo di
doppiare un concorrente urta un marciapiede e
finisce in testacoda travolgendo anche l'
altra vettura che si rovescia. Il grave
incidente turba Michel il quale è molto
preoccupato per la sorte del collega. Vista la
situazione di classifica Jean Pierre propone
di nominare Steve prima guida e di dargli la
macchina migliore. Henri si oppone concedendo
al figlio minore ancora due gare per
risollevarsi. Al G.P. del Belgio il morale del
nostro eroe è decisamente a terra: tra i suoi
pensieri anche quello del ritiro dalle
competizioni. Poco prima del via un assistente
lo informa che il pilota che aveva investito
al G.P. di Monaco è fuori pericolo. Ma la
sfortuna non lo abbandona: dopo aver condotto
a lungo deve ritirarsi per surriscaldamento
del motore. Tutta la stampa specializzata
sprona Michel a non mollare. Si arriva così al
G.P. di Olanda. In classifica Stewart è sempre
in testa seguito a due punti da Warson, Michel
è ancora a zero punti. La gara, che si svolge
sotto la pioggia battente, vede Michel
ingaggiare un duello con Jacky Ickx. L'
ennesimo concorrente doppiato sbanda davanti
ai due contendenti. L' impatto è inevitabile e
la Vaillante prende fuoco. Michel,
avvolto dalle fiamme, riesce ad uscire ed a
rotolarsi a terra spegnendole: la misura era
colma, tutto quanto avrebbe potuto succedergli
gli era successo. Michel ride amaramente sotto
la pioggia pensando a quanto lontana fosse in
quel momento Françoise. Riunione di famiglia
in casa Vaillant: la decisione di
affidare a Warson la vettura migliore è
inevitabile, Michel non è più il primo
pilota. Alla vigilia della 1000 Km dell'
Austria i meccanici Vaillante ricevono la
visita del vecchio Joseph il quale li riprende
e li sprona a dare il massimo per cercare di
migliorare la vettura di Michel. La squadra
ascolta gli aneddoti del vecchio
capo-meccanico ed acquistano entusiasmo
scoprendo come, in passato, egli abbia sempre
superato le difficoltà e cercato di fornire
una vettura all' altezza al nostro eroe. La
corsa vede il prototipo Vaillante in settima
posizione e Jean Pierre decide di affidare a
Steve la vettura per il finale di gara
considerandolo più in forma. La delusione di
Michel è grande. Si arriva così al G.P. di
Francia al Paul Richard. Nemmeno la visita da
parte del pilota coinvolto nell' incidente di
Monaco, e perfettamente ristabilito, riesce a
sollevare il morale di Michel. All' improvviso
però arriva Françoise la quale lo abbraccia e
gli dichiara di essere disposta a sposarlo
anche se deciderà di continuare a correre.
Michel decide allora che quella sarebbe stata
la sua ultima gara e avvisa Steve della sua
decisione. Non c'è tempo per le spiegazioni:
si parte. In testa c'è Stewart seguito da
Warson ma la vettura di Michel è decisamente
all' altezza. I meccanici avevano fatto
miracoli. Il nostro eroe può lottare alla pari
con gli altri due campioni. Il trio di testa
stacca tutti gli avversari quando, ad un
certo punto, la macchina di Stewart ha delle
noie e deve raggiungere i box. La lotta si
restringe a Michel e Steve. E' una lotta
serrata ed entusiasmante, corretta ma
durissima. Le vetture si sfiorano, Warson è
superbo ma Michel questa volta è superiore. A
due giri dal termine Steve deve cedere la
testa al nostro campione il quale finalmente
vince ! Michel aveva compreso che il suo
migliore amico non lo avrebbe mai lasciato
vincere facilmente proprio per costringerlo a
ritrovare tutto il suo valore e la fiducia in
se stesso. Un grande amico, la vicinanza
di Françoise, l' impegno dei meccanici avevano
fatto il miracolo. Occorreva analizzare le
cause dei mali del passato ? No, la "serie
nera" era finita e Jean Pierre annotava i
primi nove punti mondiali per
Michel.
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CAUCHEMAR
IL
MISTERO DEL LUNAR (puntate
Corrierino -Crespi)
INCUBO
(Gazzetta dello Sport)
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Nell'
ambito della collaborazione
europea-americana per le esplorazioni
spaziali, la Vaillante ha costruito un
veicolo lunare (il Lunar) per conto della
Nasa. Michel lo sta provando in un
territorio della Francia scelto per emulare
le asperità della Luna. Tutto procede per il
meglio fino a quando la comunicazione radio
con la base, dove si trovano Jean Pierre e
gli scienziati responsabili del programma,
si interrompe. Immediatamente scattano le
ricerche ma del Lunar e di Michel non c'è
nessuna traccia. Il nostro eroe si risveglia
rinchiuso in una stanzetta buia rammentando
ben poco di quanto gli era accaduto. La voce
di uno dei sequestratori lo avverte che,
all' interno del Lunar, non c' era l'
apparecchiatura per la quale era stato
organizzato il sequestro. A Jean Pierre ed
allo staff di scienziati arriva una missiva
con la richiesta, in cambio della libertà di
Michel, dell' apparato per trasformare l'
energia solare che non era stato ancora
montato sul Lunar. Intanto nella cella di
Michel entra un uomo con qualcosa da
mangiare. Il nostro eroe lo immobilizza ma
si accorge che l' uomo è a sua volta, in
pratica, vittima dei veri rapitori i quali
sono armati e di guardia all' esterno .
Arriva la notte quando il personaggio
ritorna da Michel e lo avverte che può
scappare. Michel è costretto a colpirlo per
non far insospettire i rapitori sulla sua
collaborazione nella fuga. Si scatena un
temporale e il paesaggio attorno è
spettrale. La Camargue è una zona
acquitrinosa e la fuga si rivela difficile
anche perchè la macchina con i suoi rapitori
è già sulle sue tracce. Fortunosamente,
grazie al passaggio da parte di un
automobilista, Michel raggiunge il
pontile di un traghetto ma i suoi carcerieri
lo raggiungono. Con un balzo riesce a
saltare e ad aggrapparsi al natante che
stava lasciando la banchina, ma i malfattori
lo prendono di mira con la pistola. Proprio
quando stanno per sparare interviene Boule,
un autista della società di autotrasporti
dello zio Benjamin Vaillant(apparso
anche nel n° 4 s.n."Operazione Jaguar" con
il nome di "Bocia"...) , trovatosi sul posto per caso, il
quale ingaggia una colluttazione con i
malviventi venendo sopraffatto ma salvando
Michel. Il nostro eroe viene tratto a bordo
del traghetto ed aiutato. Quando giunge a
terra telefona subito al fratello.
Boule avverte dell' accaduto il suo padrone
Benjamin Vaillant il quale contatta la
polizia. Jean Pierre, contattato Benjamin,
decide di raggiungere immediatamente il
fratello. Proprio prima di partire viene
raggiunto da Françoise mentre Michel a sua
volta viene raggiunto da Boule. Ritrovatisi
tutti assieme i nostri amici decidono di
cercare i sequestratori e recuperare il
Lunar. Grazie alle indicazioni dell'
automobilista che lo aveva aiutato nella
fuga Michel riesce ad individuare la zona
dove avrebbe dovuto trovarsi la sua
prigione. Mentre Benjamin attende la
polizia I nostri amici si dividono nella
ricerca: Jean Pierre ed un collega di Boule
da una parte e Michel assieme a Boule e
Françoise dall' altra. Il nostro eroe
riconosce il tragitto della sua fuga ed
individua il luogo della prigionia. Un
lamento richiama la sua attenzione: si
tratta dell' uomo che lo aveva aiutato a
fuggire il quale stava subendo la vendetta
della banda dei rapitori. Boule parte a
testa bassa appoggiato da Michel, ne nasce
una colluttazione con i malfattori. Uno
estrae un coltello ma è Françoise a
neutralizzarlo. Vista la malaparata i
fuorilegge scappano mentre Michel libera il
malcapitato. Finalmente Michel riconosce in
lui Régis Blancardo (n° 4 s.n. "Operazione
Jaguar" e n° 7 s.n."I piloti del brivido"). Il
personaggio, che era stato per ben due volte
sulla sua strada e che era finito in carcere
per le sue malefatte, questa volta lo aveva
aiutato per riscattare il suo passato.
Michel lo rassicura che avrebbe fatto di
tutto per aiutarlo. Jean Pierre si
ricongiunge con il fratello e lo avvisa che
la banda era stata catturata dalla polizia.
I due poi, entrando in un granaio, scoprono
come era stato effettuato il sequestro del
Lunar: i malfattori avevano usato un enorme
hovercraft con il quale lo avevano
"incapsulato" e trasportato fino al
nascondiglio. Régis Blancardo, prima di
salire a bordo del cellulare della
polizia, riferisce a Michel che, pur
non sapendo chi fosse il capo della banda,
conosceva un particolare che poteva aiutare
ad individuarlo: il misterioso ideatore del
sequestro zoppicava. A questo punto Jean
Pierre ha una illuminazione: anche uno dei
tecnici presenti alla base di controllo
zoppicava. I due fratelli raggiungono l'
hotel dove si trovavano i responsabili del
progetto e vedono un' auto allontanarsi
velocemente. La inseguono fino alla "valle
dell' inferno" un luogo impervio che li
costringe, ad un certo punto, ad abbandonare
la macchina e a proseguire l' inseguimento a
piedi. Michel inizia a risalire uno
strapiombo quando viene sfiorato da
alcune rocce scagliate da un uomo. Jean
Pierre accorre in aiuto ed i due riescono a
bloccare l' uomo su uno spuntone di roccia.
Si trattava proprio di uno degli ingegneri
della base il quale, nell' estremo tentativo
di colpire Michel con un masso, cade nel
vuoto rimanendo gravemente ferito. Arrivano
i gendarmi e l' incubo sembra
finalmente concluso. Jean Pierre però
comunica a Michel che il prototipo pilotato
da Steve Warson, che stava effettuando le
prove per la 24 ore di Le Mans, aveva delle
noie e che sarebbe stato indispensabile una
sua presenza sul posto per verificare i
problemi. Michel accetta di mal grado ma,
recatosi in pista, viene a sapere da Steve
che la vettura andava benissimo. Françoise
allora spiega a Michel che quella era stata
un' idea di Jean Pierre per fargli
dimenticare la brutta avventura passata e
farlo ritornare il più velocemente possibile
nel suo elemento: il mondo delle corse.
Rassicuratosi, Michel dichiara che si
sarebbe concesso 24 ore di sonno, incurante
delle proteste dell' amico Steve ignaro
dell' accaduto.
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25
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DES FILLES ET DES MOTEURS
senza
titolo (puntate
Corrierino - Crespi)
DONNE E
MOTORI (Gazzetta
dello Sport)
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Tutto il mondo delle corse è riunito per la
cerimonia dell' annuncio del matrimonio di
Michel Vaillant con Françoise Latour.
Piloti, dirigenti, stampa, televisione ed
alcuni tra i principali personaggi delle
storie che hanno visto come protagonista il
nostro eroe sono presenti. C'è persino
il maestro Jean Graton nelle vesti di
maestro di cerimonia. Henri presenta
Margaret Randson alla moglie Elisabeth e
racconta l' episodio che, nel lontano 1939,
gli era costato il ritiro alla sua prima
partecipazione con la Vaillante alla 24 ore
di Le Mans. Margaret, che era sua copilota e
stava effettuando un' ottima prova, era
uscita di pista per evitare di investire un
coniglio... questo ovviamente aveva
scatenato le ire di Henri. Elisabeth
naturalmente dimostra tutta la sua
solidarietà a Margaret. Steve Warson nel
frattempo fa conoscenza con la nipote di
Margaret: Ruth, una bellissima fanciulla che
si dichiara estranea al mondo degli sport
pericolosi ed interessata alla musica
classica. Il ricevimento si conclude con l'
omaggio di Jean Pierre e dei tecnici
Vaillante a Françoise: il primo modello di
una bellissima cabriolet che prenderà
proprio il nome della moglie di Michel. Due
giorni dopo la coppia convola a nozze e
parte per la luna di miele. Nel frattempo,
alla Vaillante, Jean Pierre ed Henri
programmano la prossima stagione di corse:
Michel proverà a vincere il mondiale piloti
di F. 1, Steve parteciperà ai G.P. ed avrà
come obiettivo la 500 miglia di
Indianapolis, oltre che la 24 ore di Le Mans
con Michel ed alcune gare Can Am. Jean
Pierre annuncia che Yves Doulac intendeva
rinunciare alle gare prototipi per correre i
rally assieme a Gabrielle Spangenberg. A
gennaio Michel e Françoise sono
invitati a Villars sur Ollon dove si svolge
il festival dei piloti. Una serie di
divertenti gare sulla neve durante le quali
Steve deve vedersela con un simpatico ma
irriducibile Clay Regazzoni. I due se ne
fanno di tutti i colori ed è Steve che
sembra avere la peggio. L' arrivo di Ruth
però sembra risollevarlo. Durante la serata
i due si vedono e Steve si rende conto di
quanto distante dal suo mondo fosse la
ragazza. Deluso Warson viene però informato
che Ruth sarà presente a Indianapolis. Il
giorno successivo le scaramucce con
Regazzoni continuano. Ci spostiamo a
Francoforte, una delle città di partenza del
Rally di Montecarlo. Nella squadra
Honerplast la coppia Gabrielle Spangenberg -
Yves Doulac, a bordo della bellissima
Vaillante Cevert, è al centro dell'
attenzione dei fotografi e della stampa. Il
padre di Gabrielle è piuttosto contrariato
dall' idea che fra i due ci sia qualcosa di
più che una semplice amicizia e minaccia di
dividerli. I due partono per una corsa
massacrante con in testa mille pensieri.
Gabrielle si rende conto che Yves era
diverso da tutti i ragazzi snob che aveva
incontrato mentre Yves pensa all' abisso
sociale che li divide. La loro ottima gara
attira sempre più i giornalisti che li
descrivono come una vera coppia più che come
semplici colleghi. Alla fine arrivano
secondi. Il padre di Gabrielle decide allora
di ritornare in Germania assieme alla
figlia. Gabrielle, delusa, da
appuntamento a Yves per la 24 ore di Le Mans
e prima di lasciarlo gli da un bacio. Yves
ritornato a casa si confida con la madre e
decide, nonostante il divario sociale,
di convincere il padre di Gabrielle delle
sue sincere intenzioni e del suo valore.
Finita la luna di miele Michel inizia il
campionato del mondo di F. 1., Françoise per
la prima volta gli è a fianco, in gara, da
quando sono sposati. La giovane
ripensa alla "serie nera" durante la quale
aveva deciso di restare vicina a Michel
contro tutto e tutti e contro la sfortuna.
Adesso gli sembrava più difficile. I
potenziali rischi che avrebbe corso suo
marito la rendevano nervosa. La paura e l'
angoscia l' accompagnano nei primi gran
premi del mondiale, soprattutto a Barcellona
dove Michel evita per poco di essere
coinvolto in un pauroso incidente. Alla fine
di ogni corsa deve ostentare un volto
sereno. Gabrielle nel frattempo riceve
il netto rifiuto del padre riguardo una sua
relazione con Yves. Yves dal canto suo
vuole dimostrare al signor Spangenberg di
essere un uomo di valore e, ritornando sulle
sue decisioni, chiede a Jean Pierre di poter
partecipare alla 24 ore di Le Mans in coppia
con un altro giovane pilota
(nota: Hugues De Fierlant, pilota reale).
Warson e Regazzoni continuano i loro duelli
in pista. Al G.P.del Belgio la nuova
monoposto Vaillante,che avrebbe dovuto
debuttare, non è ancora pronta. Durante la
gara Steve ha un incidente ed il
provvidenziale intervento di Regazzoni lo
salva dalle fiamme. I due così si
riappacificano. Quanto a Françoise
disperatamente, lottando con se stessa,
nasconde i suoi turbamenti. Michel non deve
sapere che lei ha avuto paura: la lotta per
il titolo non ne gioverebbe.
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26
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CHAMPION DU MONDE
senza
titolo (puntate Corrierino
-Crespi)
CAMPIONE DEL
MONDO (Gazzetta dello Sport)
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L'
episodio è la diretta continuazione del
precedente. Michel partecipa al G.P. di
Monaco con la nuova monoposto ed ingaggia
una lotta con Peterson (pilota reale). Françoise, sua moglie, segue la
gara con apprensione. Passato in testa
controlla il ritorno di Fittipaldi (pilota reale) e vince la gara.
Steve, dall' altra parte dell' oceano, è
impegnato nella 500 miglia di Indianapolis.
E' di cattivo umore perchè la bella Ruth non
è venuta. Se Cramer e Payntor si
classificano per un pelo, è un certo Jo
Barret la sorpresa delle prove. La gara è
entusiasmante. Cramer e Payntor si eliminano
a vicenda mentre, a metà gara, Steve sferra
l' attacco decisivo e va in testa superando
Unser e Foyt (piloti reali). Con
un vantaggio di mezzo giro sugli avversari
Steve già assapora il trionfo e pensa a
Ruth. Ma il suo box segnala che il vantaggio
stava diminuendo: Jo Barret stava
rimontando. L' avversario si avvicinava a
vista d' occhio e Steve, a tre giri dal
termine, non poteva spingere oltre il
motore. Ad un giro dal termine, quando
Barret era ormai sulla sua scia, è con
grande sollievo che vede nello specchietto
retrovisore il motore dell' avversario
cedere con una grande fumata. Steve vince la
500 miglia e viene portato in trionfo, ma la
sua testa è altrove: dove sarà Ruth? Jo
Barret gli si avvicina per complimentarsi e,
togliendosi il casco, rivela la sua vera
identità: era Ruth ! La ragazza gli
confessa che, a differenza di quanto gli
aveva fatto credere, lei non era una
musicista tenera e riservata ma una donna
che da anni bazzicava per i circuiti. Le
loro strade professionali si dividevano e
Steve veniva portato via dai commissari per
il giro d' onore. La sua vittoria era al
tempo stesso una sorta di sconfitta. Arriva
la 24 ore di Le Mans: una Matra è in testa
seguita dalla Vaillante di Michel e
Steve, dalle due Vaillante Honerplast
e dall' altra Vaillante ufficiale guidata da
Yves Douleac e Hugues De Fierlant (pilota
reale). Jean Pierre si rende conto che
Yves non sembra in gran forma. Il giovane
pilota pensa al padre di Gabrielle, ed al
suo rifiuto di concedergli la figlia in
sposa. La Vaillante n. 1 di Michel e Steve
passa a condurre la gara ma, a due ore dal
termine, quando aveva quattro giri di
vantaggio sugli avversari è costretta al
ritiro. Al comando della gara sono ora le
due Vaillante Honerplast seguite da
quella ufficiale di Douleac-De Fierlant.
Yves ha la responsabilità di portare la
squadra alla vittora. Il signor Spangenberg
è soddisfatto dell' andamento delle sue due
vetture quando arriva ai box sua figlia.
Gabrielle, con uno sguardo di sfida, gli
dichiara di aver deciso di sposare Yves
anche contro la sua volontà. Jean-Pierre si
collega via radio con Yves che stà
rimontando sulle Honerplast e lo mette in
contatto con Gabrielle. La ragazza gli
dichiara il suo amore e gli chiede se voleva
sposarla. Il giovane pilota si scuote dalla
sorpresa e si scatena nella rimonta.
Agganciate le due Honerplast Yves ne supera
una ed ingaggia una lotta serrata con quella
di testa. All' ultimo giro riesce a
superarla a Mulsanne ed a vincere. Dopo il
trionfo, con grande sorpresa, il signor
Spangenberg dice alla figlia ed a Yves che
era favorevole al loro matrimonio. La sua
posizione rigida voleva solo mettere alla
prova i reali sentimenti della figlia nei
confronti di Yves. Torniamo al campionato
mondiale di F.1. Dopo Monaco si sono
disputati altri G.P. e Michel ha solo 4
punti di vantaggio su Ickx e Steve. A
Watkins Glen sotto la pioggia battente si
corre l' ultima gara. Il nostro eroe a causa
di problemi ad una gomma ha perso terreno
dai diretti rivali. Rimonta ma a pochi giri
dal termine è terzo dietro Ickx che è al
comando e Warson che è secondo. Il mondiale
piloti sembra sfuggire e Françoise è
disperata. Jean-Pierre vuole segnalare a
Warson di lasciar passare Michel,
assicurandogli così i punti necessari per la
vittoria del titolo, ma Henri Vaillant si
oppone con estremo spirito sportivo. Warson
si rende però conto che il vantaggio di Ickx
è ormai incolmabile e che le sue possibilità
di vincere sono nulle. Inizia così a
rallentare permettendo a Michel di
conquistare la seconda piazza. Ickx vince la
gara ma Michel, arrivando secondo, vince il
mondiale per un solo punto. Sul podio Steve
si scusa con il pilota belga il quale
comprende che l' americano aveva agito per
esigenze di scuderia. Michel sembra non
apprezzare molto il titolo vinto in quel
modo ma Françoise lo consola dicendogli che
comunque se l' era meritato e che l' anno
successivo avrebbe vinto più nettamente. Due
giorni dopo si ritorna in Francia e Steve
viene accolto da una bionda con la quale
parte in auto per Parigi. Michel e
Jean-Pierre, assieme alle rispettive mogli
sono a cena alla villa della fattoria di
famiglia. Mentre Michel e Françoise si
congedano Jean-Pierre dice di voler restare
per parlare di un nuovo progetto con il
padre Henri. Michel parte ma è costretto a
ritornare indietro per recuperare gli
occhiali da sole di Françoise. Rientrato
alla villa sente, suo malgrado, cosa
gli stava preparando il fratello. Quando
ritorna all' auto, dove lo attendeva la
moglie, dice che Jean-Pierre aveva in
progetto di "mandarlo all' inferno !".
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27
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DANS L'ENFER DU SAFARI
NELL'
INFERNO DEL SAFARI (Comic
Art)
NELL'INFERNO DEL
SAFARI (Gazzetta dello
Sport)
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Jean-Pierre
ha riunito Michel e Steve, alla presenza del
padre Henri, per proporre loro la
partecipazione all' East African Safari.
Michel questa volta è deciso a rifiutare per
potersi concentrare solo sul campionato di
F.1. Steve al contrario accetta subito
entusiasta. Mentre Yves e Gabrielle, che
correranno con le Vaillante della Honerplast,
completano la ricognizione del percorso, in
casa Vaillante viene rinvenuto un modellino
della Commando tutto pieno di spilloni.
Jean Pierre inizialmente pensa ad uno scherzo
e riceve nel suo ufficio un nuovo sponsor per
la gara. Dopo alcuni giorni Yves racconta di
aver ricevuto anche lui quello strano
avvertimento e di aver trovato il mattino
successivo le gomme anteriori della macchina a
terra. Nella settimane seguenti arrivano
ancora modellini della Vaillante Commando
danneggiati o bruciati , tutti trafitti da
spilloni. L' ultimo è accompagnato da un
messaggio minaccioso nel quale si diceva che
un fantomatico stregone aveva fatto il
malocchio alle vetture e invitava a desistere
dalla partecipazione al rally. Jean-Pierre
rivela a Michel che la vittoria nella gara
rappresentava qualcosa di più di un semplice
veicolo pubblicitario. Michel allora decide di
partire anche lui, assieme a Françoise, per l'
Africa. Partiti da Nairobi gli equipaggi
Warson - Staepelaere, Douleac - Spangenberg e
Vaillant - Shiyuka affrontano la polvere delle
piste del Kenia. Sulle loro teste, a
bordo di un bimotore, Jean-Pierre in contatto
radio fornisce l' assistenza
necessaria. Dopo la polvere, la pioggia
ed il fango mettono fuori causa numerosi
equipaggi. Proprio impantanata nel fango
finisce l' auto di Warson il quale non riesce
a convincere gli indigeni ad aiutarlo. I
locali anzi fuggono atterriti e solo con l'
aiuto di Michel la vettura di Steve può
ripartire. A Dar Es Salaam è in testa la
Commando di Yves e Gabrielle. Michel, in
albergo, riceve il solito modellino di
"avvertimento" e la mattina successiva tutte
le Vaillante hanno le gomme a terra.
Nonostante il sabotaggio i nostri amici
riprendono in tempo la corsa. Questa volta è
la Commando di Yves ad uscire di strada. I
locali impauriti rifiutano di dare una
mano e solo grazie all' aiuto di
Steve Yves riesce a ripartire. Durante un
rifornimento la vettura di Steve scampa ad un
altro sabotaggio: una delle taniche di benzina
conteneva acqua e per poco questa non sarebbe
finita nel serbatoio. Gli equipaggi Vaillante
sono al 2°, 4° e6° posto quando arrivano sotto
il Kilimangiaro, Durante la notte Michel,
attraversando un sentiero ai margini della
jungla, vede apparire la sinistra figura di
uno stregone che agitando le braccia lo
minacciava. Stremati dalla fatica e
preoccupati dai sabotaggi e dalla inquietante
apparizione del misterioso stregone (anche
Steve l' aveva visto) i nostri amici arrivano
nuovamente a Nairobi. Al mattino seguente
Michel, ricordando che gli indigeni
scappavano indicando la parte posteriore delle
macchine, si accorge che proprio in quella
zona erano stati apposti gli adesivi del nuovo
sponsor. La figura rappresentata negli adesivi
era un simbolo del malocchio di cui i locali
avevano il terrore. Ecco così spiegato il loro
comportamento. Tolti gli adesivi si riparte.
Numerosi i ritiri e gli incidenti ma le
Commando tengono duro. Ad un certo punto i
nostri amici si accorgono che molti animali
stavano attraversando disperati il tracciato.
Stavano scappando da un incendio che ben
presto aveva raggiunto il margine della pista.
Fortunatamente Jean Pierre a bordo dell'
aereo, indica via radio a Michel e agli altri
la strada per uscire dalle fiamme. Il caldo è
insopportabile ma tutte e tre le vetture
escono senza danni da quell' inferno. Proprio
Jean Pierre si accorge che un uomo a bordo di
una jeep stava allontanandosi velocemente
dalla zona dell' incendio e decide di
inseguirlo. Il misterioso personaggio,
evidentemente colpevole dell' accaduto, si
dirige in una gola. Jean-Pierre allora
spaventa un branco di animali selvatici i
quali entrano nella gola e travolgono la jeep
del fuggitivo. Il misterioso personaggio viene
catturato e consegnato alle autorità. Jean
Pierre deve continuare a seguire la gara .
Michel, che non voleva nemmeno partecipare,
finisce col vincere il rally seguito da Warson
e da Yves. Jean-Pierre svela che lo scopo
della partecipazione alla gara era quello di
portare tutte e tre le vetture ai primi tre
posti. Era infatti questa la condizione per
battere due grandi marche nella costruzione di
una fabbrica di vetture, con una grossa
ordinazione di partenza, in loco. Raggiunto l'
obiettivo non restava che andare a far
conoscenza con il sabotatore. Giunti dalla
polizia locale Steve, Michel e Jean Pierre
riconoscono Franz Honer, l' ex fidanzato di
Gabrielle ed ex direttore della squadra corse
della Honerplast (vedi storia breve " Ritorno
a Konigsfeld"). L' uomo voleva aprire un
impresa di import-export di macchine ed aveva
degli interessi con un altra marca. La
partecipazione della Vaillante alla gara aveva
scombussolato i suoi piani, così aveva messo
in scena la storia dello stregone ed
organizzato i sabotaggi. Franz Honer confessa
tutto e Michel, rinunciando di
presentarsi come parte civile, gli offre una
possibilità: ritornare a casa dal padre . L'
unico mistero irrisolto della storia era l'
apparizione dello stregone nella notte, visto
sia da Michel che da Steve: di questo Franz
Honer non ne sapeva niente ...!?!
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LE SECRET DE STEVE WARSON
IL
SEGRETO DI STEVE WARSON
(Comic Art)
IL SEGRETO DI STEVE
WARSON (Gazzetta dello
Sport)
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Durante
il G. P. di Zolder, Michel, per
cercare di evitare due vetture che sono
andate in testacoda, urta il guardrail e poi
viene centrato dalla monoposto di Steve.
Fortunatamente ne esce con la sola rottura
di un polso, fatto che gli impedirà però di
partire per la 500 Miglia di Indianapolis.
Riunione in casa Vaillante: Warson propone a
Henri e a Jean-Pierre di far correre Ruth in
sostituzione dello sfortunato Michel. La
proposta viene accettata e i due si
incontrano a Indianapolis, un anno dopo.
Ruth, che partecipa con il solito pseudonimo
di Jo Barret, si qualifica e, la sera prima
della gara, va a cena con Steve per
festeggiare il suo 25° compleanno. La
ragazza arriva all' appuntamento sconvolta:
aveva ricevuto una lettera da suo padre che
non aveva mai conosciuto e racconta la
storia della sua vita a Steve. Era nata in
India. Sua madre, figlia di un diplomatico
inglese, si era innamorata di uno scienziato
originario di quella terra. Dopo aver
promesso di sposarla, alla nascita di Ruth,
l' uomo non aveva mantenuto la promessa e,
con il pretesto di continuare le sue
importanti ricerche, aveva lasciato che la
donna allevasse da sola la figlia. Quando
Ruth aveva dodici anni, sua madre perì in un
incidente e lei era stata affidata
alla zia Margaret Randsom. Ogni anno però
riceveva un congruo assegno da parte di un
notaio. Il danaro, che immaginava provenisse
dal padre che non aveva mai conosciuto, gli
aveva permesso di praticare l' automobilismo
sportivo che nel frattempo era divenuto la
sua grande passione. Ed ora, in occasione
del suo 25° compleanno, la lettera nella
quale suo padre le esprimeva il pentimento
per quanto aveva fatto e, affermando di
averla sempre adorata, la avvisava che dopo
aver versato per l' ultima volta una grossa
somma a suo conto, che le avrebbe permesso
una vita agiata, non si sarebbe più
fatto vivo. Steve resta vicino a Ruth in
quel momento così triste e a mezzanotte la
riaccompagna alla sua camera d' albergo.
Nello stesso momento, in un' auto ferma al
buio nei pressi del circuito, Bob Cramer
chiede a Hawkins cosa stesse complottando
assieme a Sergio il loro capo meccanico.
Hawkins non rivela la sua tresca e il
meccanico, al suo ritorno presso la vettura,
conferma di aver messo le mani sull' auto di
Warson. Cramer chiede spiegazioni ma viene
invitato a farsi gli affari suoi. La
domenica mattina Steve, mentre è nell'
anticamera di Ruth attendendo che si vesta,
vede la lettera che la sera prima la ragazza
gli aveva fatto leggere. Questa volta la
osserva con più attenzione e si accorge di
una cosa che lo fa trasalire. In quell'
istante Ruth lo raggiunge e gli confida di
voler ritrovare suo padre ad ogni costo
chiedendogli di aiutarla. Steve accetta e,
rimandando ogni chiarimento, la invita a
concentrarsi per la gara. Poco prima della
partenza Warson va al box di Cramer
chiedendogli di poter vedere il Leader. Per
convincerlo gli grida una frase che
viene coperta dal rombo dei motori. La gara
parte e, da subito, la vettura di Bob Cramer
si rivela non all' altezza
costringendo il suo pilota al ritiro.
Steve si trova in testa mentre Ruth
rimontando dalle retrovie raggiunge la
decima posizione. Bob si sfoga con Sergio il
suo capo-meccanico il quale gli confida che
nemmeno la Vaillante n° 12 sarebbe arrivata
all' arrivo. Cramer si rende conto che la
Vaillante n° 12 non apparteneva a Warson ma
bensì a Ruth così decide di avvisare
telefonicamente il fantomatico Leader che si
trovava poco distante all' interno di un
motor-home. Cramer gli rivela quanto
aveva saputo da Warson poco prima della
partenza e l' errore di Sergio che avrebbe
messo in pericolo la vita Ruth. Il Leader è
sconvolto e grida a Cramer di rimediare. Bob
quindi si reca ai box Vaillante dove avvisa
Jean-Pierre del sabotaggio. Via radio
Jean-Pierre comunica a Ruth di rallentare
progressivamente senza frenare bruscamente.
La ragazza, pur non comprendendo
completamente, esegue ma la frenata sembra
interminabile. Proprio sul rettilineo d'
arrivo però la Vaillante sbanda
paurosamente, urta il muretto ai bordi della
pista e viene investita proprio dalla Leader
pilotata da Hawkins che stava
sopraggiungendo. L' impatto è tremendo e la
macchina di Hawkins letteralmente esplode
prendendo fuoco. Ruth fortunatamente non
riporta danni mentre Hawkins viene
trasportato all' ospedale con gravi ustioni.
La corsa riprende e alla fine viene vinta da
Mario Andretti (pilota reale) mentre
Warson arriva secondo. Steve raggiunge
Cramer il quale lo attendeva per condurlo
dal Leader. L' uomo aveva seguito l'
incidente dallo schermo della televisione.
Steve non crede ai suoi occhi quando vede
il fantomatico personaggio distrutto e con
i capelli completamente bianchi dal forte
stress subito. Si era reso conto che Ruth
era sua figlia e che, per i suoi
complotti, aveva quasi rischiato di
ucciderla. Warson spiega come, osservando
la filigrana con la sigla del Leader della
lettera che Ruth aveva ricevuto, aveva
capito che era lui il padre della
ragazza. Il Leader chiede a Warson
di non rivelare a Ruth quanto aveva
scoperto. Steve promette di mantenere il
segreto. Quando ritorna ai box e
vede la ragazza si rende conto che
soltanto evitando di incontrarla sarà in
grado di mantenere la promessa fatta. Ruth
però confida a Steve i suoi sentimenti e
che era disposta ad abbandonare le corse
pur di stargli vicino. Steve è combattuto:
se la giovane gli avesse fatto questo
discorso un anno prima sarebbe impazzito
di gioia, ma ora doveva rinunciare per
mantenere un segreto che l' avrebbe
sconvolta. Warson lascia la pista di
Indianapolis triste come l' anno
precedente concludendo la giornata con una
sbornia per cercare di dimenticare. La
mattina successiva trova una lettera di
Ruth che lo saluta e gli dichiara che se
un giorno lui vorrà rivederla lei sarà ne
felicissima. Jean-Pierre attende Warson
per le prove del G.P. di Svezia. L'
americano è in forte ritardo e tocca a
Pierre Dieudonnè (pilota reale) mettere
a punto l' auto di Steve. Warson arriva solo
il venerdì prima della gara Sembra
rilassato e in forma, ma dentro di lui c'è
ancora Ruth e il dannato Leader che
rappresentava un ostacolo insormontabile.
Riusciranno le corse a distrarlo da questi
pensieri? Oppure dovrà un giorno dire tutto
a Ruth per liberarsi da quel tremendo
segreto ?
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29
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SAN FRANCISCO CIRCUS
SAN
FRANCISCO CIRCUS (Comic
Art)
SAN
FRANCISCO CIRCUS
(Gazzetta dello Sport)
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La
Vaillante ha motorizzato due Ford per
partecipare alla stagione di stock-car negli
Stati Uniti. Una delle due Ford-Vaillante, per
motivi di marketing, si esibisce in Giappone
prima di una gara di formula 2 nella quale
vince una delle nuove monoposto
Vaillante. Yori Yoshisa ha organizzato
l' esposizione della stock-car, e della
monoposto vittoriosa, al racing-show di Tokio.
Terminata l' esposizione, la vettura viene
caricata su un aereo cargo ed inviata a
Los Angeles. All' aeroporto un losco figuro
tenta invano di avvicinarsi alla macchina. Le
due Ford-Vaillante pilotate da Michel e da
Steve partecipano alla prima gara a Riverside.
L' uomo dell' aeroporto tenta, anche in questa
occasione, di avvicinarsi alla macchina giunta
da Tokio ma non riesce ad individuarla tra le
due Ford-Vaillante identiche. La corsa vede la
vittoria di Warson ma, cosa strana, Michel
durante il giro d' onore rimane senza benzina
ed è costretto a ritornare a piedi ai box.
Jean-Pierre non si spiega il motivo dell'
accaduto. A Laguna Seca i nostri amici
ritrovano due vecchie conoscenze: Roy Johnson,
l' ex allievo della scuola piloti Vaillante, e
Donald Payntor. Dopo le prove i quattro vanno
a mangiare un boccone nei pressi dei box.
Improvvisamente si accorgono che due uomini
stanno rubando le Ford-Vaillante. Michel e
Steve saltano a bordo dell' Alfa Montreal di
Roy, il quale parte assieme a Payntor a bordo
della sua Ford Mustang. I fuggitivi
raggiungono la statale 101 dove il grosso
camion che doveva servire per trasportare le
auto sequestrate è sottoposto ad un normale
controllo della polizia stradale. Questo fatto
fa cambiare piano ai due i quali decidono di
raggiungere il nascondiglio previsto
direttamente a bordo delle auto da corsa. La
polizia vedendo le due stock-car
sfrecciare a folle velocità si mette all'
inseguimento. L' auto rubata a Michel
raggiunge San Francisco. Sui saliscendi della
città si svolge un indiavolato inseguimento
con tanto di classico pauroso "incrocio" con i
famosi tram della metropoli americana. Michel
e Steve rimangono attardati proprio dai tram,
mentre il fuggitivo si allontana.
Fortunatamente l' uomo è costretto a
fare il pieno di benzina e quando riparte è
tallonato anche dalla polizia locale. Roy e
Payntor sono anch' essi sulla scia della
seconda Ford-Vaillante. La vettura imbocca un
molo sulla baia di San Francisco seminando il
panico tra i pescatori. Il guidatore, ormai
circondato, tenta una reazione ma viene
neutralizzato da Roy poco prima dell' arrivo
dei poliziotti. Anche per l' uomo alla guida
della prima Ford-Vaillante non c'è più scampo.
Imboccata una curva troppo velocemente finisce
in una scarpata. Michel e Steve lo raggiungono
mentre tenta di impadronirsi di qualcosa dal
bagagliaio posteriore. La polizia arresta
inseguiti ed inseguitori e li conduce alla
centrale. La folle corsa, con tutta la serie
di infrazioni commesse, aveva messo nei guai
anche i nostri amici. La situazione era
comunque più grave perché nella macchina di
Michel era stato scoperto un pacco con una
ventina di chili di droga. Arriva un
commissario della narcotici. Fortunatamente è
un vecchio amico texano di Warson e i
chiarimenti arrivano in un clima allegro da
rimpatriata tra amici. Una banda di
trafficanti aveva usato l' auto di Michel per
trasportare la droga e, nel tentativo di
recuperala, aveva sequestrato entrambe le
vetture da corsa. Il pacco della droga,
essendo nascosto tra la carrozzeria ed il
serbatoio in materiale plastico, aveva
compresso quest' ultimo riducendone la
capacità. Era questa la causa della mancanza
di benzina denunciata da Michel a Riverside.
L' avventura si conclude positivamente con un
buffo "balletto tradizionale texano" tra Steve
e l' amico commissario che ricordano le
avventure della loro gioventù.
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LE PRINCE BLANC
IL
PRINCIPE BIANCO (Comic
Art)
IL PRINCIPE
BIANCO (Gazzetta dello Sport)
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 |
Il
campionato del mondo di F.1 è già iniziato
quando, al G.P. d' Olanda, viene
iscritta una nuova vettura. Si tratta
della Princess, guidata da Sir Douglas
Whyte, soprannominato "il principe bianco",
un curioso personaggio dagli atteggiamenti
aristocratici e snob. Inizialmente nessun
addetto ai lavori crede alle possibilità di
questo pilota esordiente. In gara invece,
nonostante sbandate ed errori, il "principe
bianco" riesce a battere Michel proprio
sulla linea d' arrivo. Sir Douglas Whyte,
assediato dai giornalisti, loda le qualità
aerodinamiche della sua monoposto non
convincendo i più esperti, i quali hanno
notato che la vettura ha una enorme potenza
all' uscita delle curve e non solo nei
rettilinei. Al G.P. di Francia la storia si
ripete: la potenza della Princess permette
al suo pilota di vincere nonostante le sue
lacune di pilotaggio. I costruttori nutrono
sospetti sulla regolarità della nuova
vettura e qualcuno propone lo smontaggio e
la verifica del suo propulsore. Michel e
Steve si oppongono a tale decisione
confidando nell' onestà del nuovo collega.
Al G.P. d' Inghilterra un incidente mette
fuori gioco il "principe bianco", il quale è
apparso stranamente stanco e deconcentrato,
e la gara finisce con la vittoria di Lauda (pilota
reale) davanti
a Michel. Gli exploit del pilota esordiente
non convincono nemmeno Henri il padre di
Michel. Al Nurburgring Sir Douglas Whyte
arriva in pista a bordo di una lussuosa auto
d' epoca scatenando l' ammirazione e l'
interesse dei suoi già numerosi fan. Tutti
ormai lo credono un ricco aristocratico che
corre, senza sponsor, per pura passione. La
gara si svolge sotto la pioggia e, questa
volta, Whyte non è in grado di opporsi alla
bravura dei piloti più esperti. La vittoria
va a Warson, seguito da Ickx (pilota reale) e Michel. Il "principe" arriva
solo al dodicesimo posto. Ormai le voci
sulla irregolarità del motore della Princess
sono insistenti e il suo pilota dichiara di
essere disposto a far verificare il suo
motore a proprie spese. Henri, è convinto
che Whyte stia bluffando e decide di
presenziare al G.P. d' Austria. La gara è
serrata e il duello tra Whyte e Michel si
conclude con la vittoria di quest' ultimo
sul filo di lana . Il "principe bianco" è
infuriato ed è lui addirittura ad insinuare
la irregolarità del motore delle Vaillante.
A questo punto Henri perde la pazienza e
chiede ufficialmente lo smontaggio del
propulsore dalla Princess. Douglas Whyte
perde la sua boriosità e tenta inutilmente
di fare desistere Henri dal suo proposito.
In effetti, a verifica avvenuta, il
motore della Princess risulta avere una
cilindrata di tre litri e mezzo. Il
"principe" da la colpa dell' accaduto alla
disonestà dei suoi meccanici e, al
successivo G.P. d' Italia a Monza, invita
Michel e Steve a controllare la sua vettura.
I nostri amici sembrano credere alla sua
buona fede mentre Jean-Pierre ne è poco
convinto. I tempi delle prove riportano il
"principe" con i piedi per terra e la gara
non lo vede mai nelle prime posizioni.
Lottando con accanimento, e grazie ai ritiri
di molti dei migliori, riesce comunque ad
arrivare al quarto posto. Ma è in arrivo un
colpo di scena. Rientrato ai box, Douglas
Whyte ha una brutta sorpresa: un ispettore
di Scotland Yard assieme ai commissari di
gara gli chiedono, questa volta, di
far smontare il motore del suo muletto. All'
interno dei cilindri della monoposto di
riserva vengono scovati dei diamanti
rapinati la sera prima in una gioielleria di
Milano. L' ispettore inglese Nichols,
appassionato di corse automobilistiche, si
era accorto che numerosi furti con scasso
avvenivano sempre in occasioni dei G.P. e
nei pressi dei circuiti. Aveva così
sospettato che il fantomatico "principe
bianco", apparso improvvisamente nel mondo
della F. 1, ne fosse coinvolto. In
effetti Whyte confessa tutto: era un
ladro internazionale ed un truffatore. I
proventi delle sue rapine però venivano
investiti tutti in quella che era la sua
grande passione e cioè l' automobilismo
sportivo. Jean Graton, stufo di essere
accusato di "idealizzare" troppo i suoi
personaggi e di renderli poco reali, questa
volta trova un finale della storia "poco
morale": ci dice che Sir Douglas Whyte,
condannato a sei anni di prigione, ne esce
dopo due soltanto per buona condotta e
pubblica le sue memorie guadagnando un sacco
di soldi. Il tutto smentendo il detto "il
delitto non paga".
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31
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LES JEUNES LOUPS
I
GIOVANI LUPI (Alessandro)
I
GIOVANI LUPI (Gazzetta dello Sport)
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|
II
"giovani lupi" sono i giovani piloti di
Formula 2, 3 e Europa Renault che
ambiscono ad entrare nel grande circo della F.
1. In questa storia, fatta di brevi flash
collegati dalle gare in pista, ne seguiamo le
gesta di alcuni. Si inizia: Steve che aveva
raccomandato l' ingresso nel team Vaillante di
Serge Maudit, fratello della sua momentanea
"fiamma" Letizia, confida alla ragazza di
dubitare della professionalità del giovane.
Michel riceve nel suo ufficio Joseph Renier,
il suo fedele primo capo meccanico,
attualmente in pensione, e gli confessa di non
credere che suo figlio, Freddy Renier, possa
diventare un pilota di prima grandezza.
Jean-Pierre, che aveva contattato il pilota
Karl Muhlen per affidargli una Vaillante
ufficiale di F.2, riceve il suo rifiuto. Nello
stesso momento, in un locale della Francia del
sud, il vecchio Fabri, un personaggio
chiaramente mafioso, con toni minacciosi
sta parlando al capo meccanico di suo nipote
Alfredo. Il vecchio Fabri, pilota mancato,
vuole che sia suo nipote a raggiungere la
gloria nell' automobilismo sportivo al suo
posto. In tutta Europa i "giovani lupi" delle
formule minori si stanno preparando . Patrick
Tambay e Pierre Dieudonné (piloti
reali), piloti ufficiali della squadra
Vaillante di F.2, provano le monoposto. Dopo è
il turno del giovane Serge Maudit, il fratello
di Letizia, con la F. 3. I suoi risultati sono
buoni. La sera Steve e Letizia vanno in un bar
di Parigi. Nello stesso locale c'è Serge il
quale sta facendo lo sbruffone con gli amici.
Magnificando le sue gesta dice che per Vaillant
e Warson era tempo di ritiro. Steve, che aveva
sentito tutto, si fa avanti e consiglia al
giovane di andare a casa a riposarsi piuttosto
che passare le serate a bere. Il giorno seguente
in pista Serge non è in forma e viene ripreso da
Jean-Pierre. Steve non dice nulla sulla serata
precedente e, anzi, difende il giovane. Inizia
il campionato di Formula Renault e Alfredo
Fabri, partito a fianco di Freddy Renier, vince
la prima prova guidando in modo decisamente
scorretto. Inizia anche la F. 3; Serge Maudit ha
trovato nel flemmatico inglese Mike Brown il suo
rivale. I due hanno caratteri molto diversi e in
gara si affrontano con senza esclusione di
colpi. Serge per la sua irruenza però finisce
fuori pista distruggendo la sua
vettura. Inizia anche la F. 2, quì i
"giovani lupi" trovano anche qualche ex pilota
di F.1. e si gareggia molto più lealmente.
Patrick Tambay vince la prima gara davanti a
Karl Muhlen e a Pierre Dieudonné. Anche la
stagione di F. 1 ha inizio, Michel e Steve
monopolizzano le prime piazze dimostrando che il
momento del loro ritiro è ancora lontano. I
nostri amici seguono anche le formule minori per
conoscere anticipatamente quali dei giovani
piloti si troveranno ad affrontare l' anno
successivo. Intanto in Formula Renault Fabri fa
il bello e il cattivo tempo, in F. 3 Maudit e
Brown sono gomito a gomito ed in F. 2 Tambay è
lanciato verso la conquista del titolo. Nel
prosieguo del campionato di F. 2 Serge Maudit
distrugge troppo spesso le macchine che ha a
disposizione. Steve si reca a casa sua per
invitarlo ad una condotta di vita, e di gara,
più consona ad un pilota professionista. L'
incontro è burrascoso e, successivamente, il
giovane pilota continua nel suo comportamento
"poco ortodosso". Un giorno arriva
addirittura ubriaco sul circuito. I giudici di
gara, evitando lo scandalo, gli proibiscono di
partire. In Formula Europa Renault il giovane
Fabri continua a vincere grazie ad una guida
sempre al limite, ed oltre, del regolamento. I
campionati sono al termine: Patrick Tambay vince
quello di Formula 2 e l' anno successivo guiderà
una F. 1 Vaillante. Serge Maudit fa il bilancio
della sua stagione in Formula 3 con Jean-Pierre.
Il giovane riconosce i suoi errori e sa che la
Vaillante farà delle proposte al suo rivale Mike
Brown. Chiede solo di avere un' altra
possibilità in F. 3, Jean-Pierre non può
garantirglielo ma il giorno successivo Serge
viene a sapere che proprio Warson lo aveva
difeso e che la prossima stagione avrebbe corso
in F. 2. Non resta che seguire le ultime gesta
di Alfredo Fabri in Formula Renault al G.P. di
Imola. Lo zio lo minaccia che in caso di mancata
vittoria avrebbe dovuto rimborsarlo di tutte le
spese. A Imola Alfredo guida in modo ancor più
spericolato, esce di pista, rientra tagliando la
traiettoria delle altre macchine e provoca un
brutto incidente. Freddy Renier, il figlio di
Joseph, ne rimane coinvolto fratturandosi una
gamba. Alfredo Fabri, per poter vincere, deve
impedire che l' austriaco Folker, il leader
della classifica, arrivi al secondo posto.
Fingendo di lasciarlo passare lo urta mandandolo
in testacoda e facendogli perdere un sacco
di posizioni. Fabri vince la gara ed il titolo
sotto i fischi del pubblico. Gli altri piloti,
esasperati per la sua condotta di gara lungo
tutto l' arco del campionato lo affrontano e ne
segue una enorme rissa. I giudici di gara lo
squalificano ma lo zio, esaltato dalle sue
gesta, gli garantisce ugualmente una vettura per
il prossimo campionato di F. 1. Il
prossimo campionato di F, 1 vedrà così la
presenza dei "giovani lupi" Patrick Tambay, Karl
Muhlen, Mike Brown e Alfredo Fabri.
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LA REVOLTE DES ROIS
LA
RIVOLTA DEI RE (Alessandro)
LA
RIVOLTA DEI RE (Gazzetta dello
Sport)
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|
I
"giovani lupi" sono arrivati in F. 1. I
"re", i piloti già affermati, devono
difendersi. In Brasile il campionato inizia
con Michel e Steve che si ritirano e con un
buon secondo posto di Tambay, alla guida
della terza Vaillante, dietro a James Hunt (pilota
reale).
Fabri alla guida di una Ferrari privata,
acquistatagli dallo zio, giunge al terzo
posto. In Sudafrica vince Niki Lauda (pilota
reale) e
Alfredo Fabri arriva secondo mentre per le
quattro Vaillante è un disastro: nessun
pilota va a punti. A Long Beach ritiri per
Mike Brown e Patrick Tambay mentre la gara è
dominata da Warson, con Mario Andretti (pilota reale) al secondo posto. Fabri, con la sua
solita guida spericolata guadagna il terzo
posto superando Michel che aveva problemi al
motore. In Spagna Michel reagisce a vince
davanti a Hunt e Lauda mentre Fabri giunge
sesto. Al G.P. del Belgio nuova vittoria di
Michel ma Fabri arriva comunque secondo. A
Monaco vince Lauda davanti a Michel, Fabri,
Hunt e Warson. In Svezia trionfa Patrick
Depailler (pilota reale) e Michel deve
intraprendere una dura lotta con Fabri per
arrivare secondo. Il pubblico ed i critici
si dividono tra il giovani piloti e gli
affermati assi del volante. Al G.P. di
Francia la classifica del campionato vede in
testa Lauda con Michel al secondo posto e
Fabri al terzo, a soli 4 punti di distanza.
Per Michel è una gara molto importante: deve
recuperare su Lauda e difendersi dall'
assalto dei "giovani lupi" come
Fabri. Le Vaillante di Michel,
Steve, Tambay e Brown sono state messe a
punto nel migliore dei modi, come le Ferrari
di Niki Lauda e Carlos Reutemann (pilota reale), ma la sorpresa viene
proprio da Fabri che si aggiudica la prima
fila di partenza accanto a Patrick Depailler
(pilota
reale).
La gara è tiratissima e Fabri riesce a
superare Michel quando questi è in testa.
Michel non molla e tallona da vicino
la vettura del giovane pilota. Fabri, in
tutti i modi, cerca di rintuzzare gli
attacchi della Vaillante ma, a due giri dal
termine commette un errore ed esce di pista.
Michel vince e la folla gli tributa
tutto il suo affetto mentre Alfredo deve
subire le ire e le minacce di suo zio. Al
G.P. d' Inghilterra la Vaillante presenta
due monoposto nuove di zecca. Qualche
addetto ai lavori è scettico circa l'
affidabilità dei nuovi modelli, presentati a
metà stagione, ma i giornalisti rispettano
l' esperienza di Jean-Pierre e sono sicuri
che le vetture saranno competitive. Così si
dimostrano: Steve e Michel sono entrambi in
prima fila ma la gara la vince Hunt davanti
a Michel. Fabri è deludente ed arriva solo
ottavo. Michel passa in testa al campionato.
Al G.P. di Germania anche a Tambay e Brown
vengono assegnate le nuove Vaillante. Fabri
ora deve guardarsi anche dai suoi colleghi
più giovani ed infatti finisce fuori gara in
un duello con Brown. Michel è l' uomo da
battere e vince anche il G.P. d' Austria
dove Tambay arriva secondo superando Lauda.
Fabri arriva solo decimo. A Monza la
pazienza dello zio di Alfredo è al limite.
Piove e la gara è molto difficile: Michel e
Steve sono in testa e Brown vuole
raggiungerli per realizzare una tripletta
Vaillante. Purtroppo commette un errore ed
urta Regazzoni. Nell' uscita di pista che ne
consegue coinvolgono anche Hunt. Alfredo Fabri così
ne approfitta arrivando al terzo posto. In
Canada, fin dalla partenza, Fabri si mette a
duellare con Steve Warson, non sapendo con
chi avesse a che fare ! Il caso non li aveva
ancora messi a diretto confronto. Dopo la
terza "porta in faccia" chiusagli da
Alfredo, Steve lo passa all' interno di una
curva con decisione. Fabri, che non ha
certamente i riflessi e l' esperienza del
campione, nel tentativo di disperata
chiusura, tocca con la sua ruota anteriore
la Vaillante e vola paurosamente fuori
pista. La Ferrari si incendia, Steve e
Michel bloccano le loro macchine ed
estraggono il pilota dall' abitacolo. I due
amici riprendono la corsa che viene vinta da
Patrick Depailler davanti alle due Vaillente
di Brown e Tambay. Per lo zio di Fabri la
misura è colma: per Alfredo Fabri non ci
sarà più un futuro nella F. 1. La stagione
continua obbligando sempre i "re" a
resistere agli assalti dei "giovani lupi".
Al G.P. degli Stati Uniti Michel si è ormai
già aggiudicato il titolo ma Warson vuole
vincere per arrivare al secondo posto in
classifica generale. La gara è però vinta,
sul filo di lana, da Andretti. Si arriva
così all' ultima prova del campionato: il
G.P.del Giappone. Quattro piloti sono in
gara per il secondo posto nel campionato:
Warson, Lauda, Hunt e Depailler. Jean-Pierre
riunisce il team: bisogna che Steve vada in
testa e Michel con i compagni di squadra si
mettano tra lui e i concorrenti
proteggendolo, in modo corretto, dagli
assalti dei rivali. Non sapremo come finirà
la gara: i "giovani lupi" ormai si sono
guadagnati la stima dei colleghi più
affermati. Nel prossimo campionato
inizieranno ad affermarsi e, pian piano,
diverranno essi stessi dei "re". Dei
"re" che dovranno, a loro volta, difendersi
dagli assalti dei nuovi "giovani lupi". E'
una ruota che gira...
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LA SILHOUETTE EN COLERE
NERVI
A FIOR DI PELLE (Alessandro)
NERVI
A FIOR DI PELLE (Gazzetta dello
Sport)
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La
nuova Vaillante Commando con doppio
turbocompressore è pronta per il campionato
europeo marche. Jean Pierre riunisce i
piloti: la prima vettura sarà guidata da
Pierre Dieudonné (pilota reale) e Mike Brown, la
seconda, sponsorizzata dalla Honerplast, da
Yves Douleac e Gabrielle Spangenberg. La
prima prova, sul circuito di Digione, si
conclude con la vittoria di Jacky Ickx e
Jochen Mass (piloti reali)
con
la Porsche che batte la prima Vaillante. La
vettura di Yves e Gabrielle è costretta al
ritiro per noie meccaniche. Le due prove
successive vedono la supremazia della
Porsche ma alla quarta, finalmente, la
coppia Dieudiounné-Brown vince, mentre
Yves e Gabrielle arrivano terzi. Yves però
non sembra soddisfatto ed il suo umore
è pessimo. Al Nurburgring, vista l'
importanza della gara, Jean-Pierre chiama
Michel e gli chiede di guidare in coppia con
Dieudiounné, lasciando Mike Brown come
riserva. Durante le prove il motore della
prima Vaillante, guidata da Michel, cede.
Jean-Pierre decide di far guidare la sola
Vaillante rimasta a Michel e a Dieudonnè
lasciando fermi Gabrielle e l'
arrabbiatissimo Yves. La gara vede Ickx
sempre in testa con Dieudonné a ruota. Solo
dopo il cambio dei piloti Michel riesce a
sopravanzare e a distaccare la Porsche.
Prima della fine Jean-Pierre vuole far
portare alla vittoria la macchina da Yves il
quale si rifiuta. Jean-Pierre decide di
sospendere il giovane pilota fino a nuovo
ordine. Per alcune settimane Gabrielle e
Yves, il cui umore è pessimo, attendono le
decisioni del team. In Austria viene
affidata loro una terza Vaillante. Durante
le prove Jean-Pierre nota che Yves spinge
troppo e vuole riprenderlo ma, appena
finito il turno, il giovane abbandona il
circuito. La gara vede Douleac partire in
testa seguito dalle Porsche, da una BMW,
dalla seconda Vaillante assegnata a
Deux-Semoulin (piloti reali) e da una
Toyota. Gabrielle gli da il cambio ma non
riesce a mantenere la posizione. La gara a
quel punto è condotta dalla prima Vaillante e,
quando la Porsche è costretta al ritiro,
Gabrielle cede il volante al suo compagno in
seconda posizione. Yves riparte come una furia
e ben presto recupera. Al pit-stop,
addirittura, rischia di investire un
commissario di gara, con grande disappunto di
Jean-Pierre. Cosa ha causato l' intrattabilità
del giovane, perchè si comporta in quel modo ?
Yves ripensa all' incontro, avuto tempo prima,
con padre di Gabrielle. Il dott.
Spangenberg gli offriva un posto nel gruppo
industriale della Honerplast, in cambio dell'
abbandono delle corse, per poter garantire
alla figlia un futuro migliore. Il giovane
rifiutava l' idea di dover dipendere dallo
suocero e voleva dimostrare che, correndo e
vincendo, sarebbe stato in grado di
provvedere, con le sue forze, a Gabrielle. I
pensieri di Yves vengono interrotti dalla
segnalazione di Jean-Pierre dai box: per le
esigenze del campionato, ed il bene della
squadra, la vittoria sarebbe dovuta andare
alla prima Vaillante condotta da Dieudonné e
Brown. Il giovane marsigliese si ribella alla
decisione e, con una condotta di gara
assolutamente irresponsabile, tampona più
volte la vettura che lo precede costringendo
Brown a dargli strada e vincendo la gara. Dopo
i festeggiamenti Jean-Pierre comunica ad Yves
che non avrebbe più guidato una Vaillante. Il
compagno di Gabrielle va in escandescenze
lasciando la giovane disperata. Dopo alcune
settimane, ad Hockenheim, si arriva all'
ultima prova del campionato. Yves ha trovato
una guida con la BMW mentre la seconda
Vaillante viene affidata alla coppia Deux -
Semoulin. Gabrielle rifiuta la proposta di
Jean-Pierre per la stagione successiva dicendo
di non voler guidare senza Yves. La gara è
molto tattica, nessuno vuole rompere il motore
prima dell' attacco finale. A metà gara inizia
la bagarre. Ickx aumenta la velocità e prende
un leggero vantaggio. A quaranta giri dal
termine al secondo posto non c'è la Vaillante
di Dieudonné ma la BMW di Yves Douleac. Il suo
unico pensiero è quello di impedire alla
Vaillante di conquistare i punti necessari per
vincere il campionato. Dietro Dieudonnè si
rende conto dell' impossibilità di recuperare
i cento metri di distacco. Ickx con la Porsche
ha praticamente le mani sul titolo e
Jean-Pierre non nutre rancore verso Yves che
sta facendo una gara eccezionale. E' l' ultima
tornata: Ickx passa sul traguardo con quindici
secondi sulla BMW che è seguita, a due
secondi, dalla Vaillante. Ma c'è un ultimo
colpo di scena: a poche curve dal termine Yves
sbaglia la frenata e va in testa-coda.
Dieudonné ne approfitta per passare al secondo
posto. Yves rientra in pista e disperatamente
lotta per riprendersi la posizione. Mentre la
Porsche di Ickx vince la gara, sul rettilineo
di arrivo si consuma la sfida tra Douleac e
Dieudonnè che sono affiancati. La Vaillante
riesce a sopravanzare di un soffio la BMW e,
conservando la seconda piazza, vince il
campionato europeo marche. Dopo i
festeggiamenti Gabrielle sconfortata si
confida con Jean-Pierre. Cinque giorni dopo
Jean-Pierre incontra nel suo ufficio Yves. Lo
avvisa di essere stato messo al corrente dei
suoi problemi e delle motivazioni che lo
avevano portato a ribellarsi agli ordini di
scuderia. Gli ribadisce che le sue decisioni
di direttore tecnico sono sempre in buona fede
e nell' interesse della corsa. Poi, con grande
sorpresa di Yves, gli comunica la decisione
della Vaillante e della Honerplast di
rinnovargli il contratto per l' anno
successivo. Yves, sospettoso,chiede a quali
condizioni e Jean-Pierre lo avvisa che l'
unica condizione era dettata dal padre di
Gabrielle: doveva sposarla entro l' anno
successivo. Yves dice che era troppo tardi:
lui e Gabrielle avevano già deciso di sposarsi
entro l' estate, con o senza contratto. Non
voleva nessun gruppo chimico da dirigere. A
costo di tornare a guidare i camion di
Benjamin Vaillant voleva la sua dignità: non
sarà il giovane di provincia a sposare la
ricca ereditiera ma il contrario. Jean-Pierre
gli dice che non sarà necessario tornare a
guidare un camion: il regalo di nozze per i
due giovani sarebbe stato un posto sulla
Vaillante prototipo per la prossima 24 Ore di
Le Mans.
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K.O. POUR STEVE WARSON
KO
PER STEVE WARSON (Alessandro)
KO
PER STEVE WARSON (Gazzetta dello
Sport)
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Warson
sta dominando il campionato mondiale
conduttori. A Brands Hatch Steve, secondo
dopo Mario Andretti (pilota reale), consolida la sua
posizione in classifica e Michel, con un
buon quarto posto, rende soddisfatto
Jean-Pierre. Due giorni dopo viene
presentata la nuova Vaillante "Stratos" che
parteciperà alla prossima stagione rally. Ma
la novità che attira l' attenzione degli
addetti ai lavori è un comunicato stampa che
annuncia il ritorno alle competizioni della
squadra del Leader, con due monoposto per il
prossimo G.P. di Germania. Per Steve è un
ritorno indietro nel tempo: al dramma di
Indianapolis, a Ruth che aveva cercato di
dimenticare e alla quale non aveva mai
svelato che suo padre era il Leader. Le loro
strade si erano divise ma adesso Steve aveva
un presentimento. La sera stessa infatti, a
Parigi, incontra Ruth la quale gli dice di
aver abbandonato le competizioni. A cena
Steve si rende conto che il suo attaccamento
per la ragazza era solo assopito e tornava
prepotentemente. I due si separano e ad
Hockenheim Steve è in apprensione per l'
arrivo delle nuove Leader. Le due
monoposto sono al centro dell' interesse.
Uno dei piloti è un asiatico sconosciuto
mentre il direttore della squadra è uno
strano personaggio dai movimenti
rigidi e dal viso coperto da una maschera.
Un solo uomo del team è un volto noto: si
tratta di Bob Cramer, ma la sorpresa più
grande per Warson è la presenza di Ruth la
quale gli dice di aver deciso di rimanere
per il weekend. Steve è sollevato, la
ragazza sembrava aver dimenticato
Indianapolis, la presenza delle Leader non
la turbava e lui non avrebbe avuto problemi
a nasconderle il segreto di suo padre. Le
prove danno un chiaro responso: le Leader
dominano sopravanzando tutti gli altri
concorrenti. Domenica i ventiquattro
bolidi partono e Warson riesce ad andare in
testa. La lotta è durissima e le due Leader
che lo inseguono non mollano. Quella che lo
insegue da vicino però tampona la macchina
di Lafitte (pilota reale) che era uscito dai
box ed innesca una carambola tra gli
inseguitori. Cramer, Michel e Didier
Pironi (pilota reale) riescono ad evitarla
ma James Hunt (pilota reale) la
centra in pieno. A due giri dal termine la
Leader di Cramer passa in testa e Steve deve
ritirarsi per cedimento del motore. Bob
Cramer vince ma Michel limita i danni
arrivando secondo. Jean-Pierre è preoccupato
e nei giorni successivi si chiude in
officina per preparare al meglio le vetture
per la prossima gara. Steve, tra una seduta
di prove e l' altra, frequenta Ruth. Lei
ogni tanto si assenta per brevi viaggi ma ad
ogni ritorno i due si ritrovano con
crescente piacere. Alle prove libere del
G.P. d' Austria le Leader si rivelano ancora
le più veloci e Jean-Pierre sembra
scoraggiato. Steve non sembra preoccupato
anzi è felice perchè Ruth lo aveva
raggiunto. Dopo una cena romantica questa
volta la ragazza non lo congeda ed i due
passano la notte assieme. Anche le prove del
sabato confermano la superiorità delle
Leader. La gara di domenica è una vera
bagarre: Andretti, partito bene, va in
testa ma non può resistere alla potenza
delle Leader che lo superano. La corsa è
tutta una successione di uscite di strada, i
primi a farne le spese sono Brambilla e
Lauda (piloti reali) seguiti
da molti altri, compreso Steve, che si fa
buttar fuori al ventesimo giro. I due piloti
delle Leader, anche con modi piuttosto
energici, vincono la corsa. Il pubblico
sembra non gioirne mentre gli altri
partecipanti sono abbattuti. Ruth consola
Steve e lo accompagna all' albergo. I due si
danno appuntamento per la cena. Alla
reception Steve trova una lettera: era
scritta dal Leader che lo invitava ad un
appuntamento a Ginevra per il giorno
successivo. Warson è scosso: non avrebbe mai
immaginato di potersi incontrare nuovamente
faccia a faccia con il misterioso
personaggio. Alla sera Steve si incontra con
Ruth che sembra un po' triste. Anche la
ragazza sembra notare che Steve è
preoccupato e lo invita a dimenticare i
problemi e a passare bene assieme quegli
ultimi momenti prima della sua nuova
partenza. Steve a questo punto chiede a Ruth
di sposarlo. Ruth, che sembra felice ma al
tempo stesso sorpresa, gli chiede di
potergli rispondere l' indomani dandogli
appuntamento a Parigi. Warson la
avvisa che non gli sarebbe stato possibile
essere a Parigi il giorno successivo e la
ragazza allora gli dice che dopo sarebbe
stato troppo tardi. Steve allora accetta ma
dentro di lui sentiva che una forza
incontrollabile lo avrebbe portato all'
appuntamento con il Leader. E' così infatti:
il giorno successivo Steve, sapendo di
mettere a rischio la sua felicità, non va
all' appuntamento con Ruth ma si reca
a Ginevra. Accompagnato nell' ufficio del
misterioso personaggio riconosce Bob Cramer
e l' enigmatico direttore della squadra
corse. La poltrona del Leader si gira verso
di lui e incredibilmente gli si presenta
davanti Ruth ! Una Ruth dai lineamenti duri
e quasi trasfigurata dalla rabbia, che gli
si rivolge con estrema durezza rivelandogli
chi si nascondeva sotto la maschera del
direttore di corsa: si trattava di Hawkins
il quale, reduce dal terribile incidente di
Indianapolis, era costretto a portare una
maschera per coprire il volto devastato
dalle ustioni. Steve inorridisce e non si
capacita di come la sua dolce Ruth fosse
divenuta così cattiva nei suoi confronti. La
ragazza con estrema durezza gli racconta
che, quando lui l' aveva respinta a
Indianapolis, si era dedicata anima e corpo
a ricercare suo padre fino a che,
minacciando il notaio che si occupava di
fornirle l' assegno di mantenimento, era
riuscita a rintracciarlo nel suo rifugio in
Tibet. Adesso sapeva tutto: sapeva che suo
padre era il Leader, conosceva il suo grande
progetto di conquistare il mondo con le sue
macchine, sapeva che, per questo, aveva
persino rischiato di ucciderla. Lei lo
aveva perdonato, poco prima che morisse tra
le sue braccia, ed ora ne aveva preso il
posto. Ruth aveva deciso di vendicarsi
con Steve che le aveva nascosto questi
segreti e l' aveva respinta. Lo aveva voluto
incontrare nuovamente, gli si era concessa
per poi farlo cadere nella disperazione: era
questa la sua vendetta. Adesso era la figlia
del Leader, doveva portare avanti il
progetto del padre, combattendo contro tutti
gli avversari che le si opponevano. La
ragazza grida a Steve che adesso non aveva
più davanti a lui la Ruth che lo amava ma la
figlia del Leader che lo odiava. Steve è
K.O., abbandona l' ufficio barcollando, si
mette al volante sotto una pioggia battente.
Non sa dove andrà, vuole solo mettere
migliaia di chilometri tra lui e Ruth.
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LE GALERIEN
IL FORZATO (Alessandro)
IL
FORZATO (Gazzetta dello Sport)
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Warson
è sparito e Jean-Pierre è fuori di
se. La partenza per Monza è ritardata e
Michel non sa cosa dire al fratello. A
Monza, mentre Michel effettua le prove
libere, non c'è traccia dell' americano
che così verrà sostituito il giorno
successivo da Pierre Dieudonné (pilora reale). Jean-Pierre tenta di dare
consigli alla nuova guida che non riesce a
trovare un feeling con la monoposto.
Jean-Pierre sente tutta la responsabilità
della gestione della squadra sulle sue
spalle. Sabato, nell' ultima tornata di
prove cronometrate, Deudonné riesce a
portare i suoi tempi su quelli dei
migliori e a qualificarsi ma, per troppa
foga, va in testacoda e sbatte contro un
guard rail distruggendo la sua vettura.
Jean-Pierre non prova rancore nei suoi
confronti, egli infatti rispetta i piloti
che danno tutto per imporsi ma, per
quella gara, ci sarebbe stata una sola
Vaillante al via. La gara vede alternarsi
in testa la Ferrari di Reutemann (pilota reale) e la Lotus di Jarrier (pilota
reale)
con le Leader e la Vaillante all'
inseguimento. Ma verso la fine è Michel a
condurre. Le due Ferrari però lo pressano
ed è costretto a cedere la posizione
arrivando secondo dietro Reutemann.
Jean-Pierre adesso pensa di trovare un
pilota americano (così vogliono gli
sponsor) per le prossime trasferte a
Watkins Glen e a Montreal. Warson nel
frattempo spedisce un biglietto, senza
spiegazione di dove fosse, a Michel che lo
fa vedere al fratello. Adesso erano
sicuri: Steve non sarebbe più ritornato.
Jean-Pierre ritorna al suo duro lavoro
dividendosi tra il suo ufficio e le
officine, tra le ordinazioni del
materiale, i capricci degli sponsor, la
direzione della fabbrica e il centro
studi. Insomma un impegno duro che lo fa
trascurare un po' la moglie Agnese ed il
figlio Jean-Michel. In America, alla
vigilia del G.P. di Watkins Glen arriva il
nuovo pilota proposto da Dan Gurney (pilota
reale).
Il suo nome è Frank "Indy" Wood ed è
il fratello di Julie Wood, la famosa
pilota motociclistica. Il giovane si mette
di buona lena ed ascolta i consigli di
Michel e quelli di Jean-Pierre che, ogni
tanto, ricorda i momenti nei quali era lui
stesso a pilotare le Vaillante e a tirarne
fuori tutta la potenza ...ah se potesse
mettersi di nuovo al volante ! Ma il G.P.
degli Stati Uniti è alla partenza, Michel
è in pole position a fianco della Ferrari
di Carlos Reutemann mentre "Indy" Wood, al
suo esordio in Formula 1, è in penultima
fila. La gara parte e i migliori sono al
comando con Wood chiuso nelle retrovie.
Jean-Pierre sa che anche questa volta
Michel dovrà fare tutto da solo per
conquistare la vittoria che lo farebbe
ancora sperare nel titolo. La gara è però
vinta da Niki Lauda (pilota reale), con Michel al secondo posto e
Reutemann al terzo. Frank Wood è
dispiaciuto di non essere stato di aiuto
ma Michel lo rincuora. Si arriva così al
momento della verità: il G.P. del Canada.
Michel per conquistare il titolo deve
assolutamente vincere la gara. Durante le
prove "Indy" Wood migliora nettamente le
sue prestazioni e riesce a partire in
quinta fila. Jean-Pierre, poco prima del
via, gli sussurra qualcosa all' orecchio.
La gara parte con le due Ferrari in testa.
Gilles Villeneuve (pilota reale) vorrebbe
vincere sulla pista di casa ma sa che deve
fare la sua gara per il compagno Reutemann
che vuole conquistare il titolo. Michel è
in terza posizione e la corsa è molto
tattica. Tutti si controllano fino a che,
incredibilmente, "Indy" Wood passa all'
attacco e va in testa. Il dubbio assale
Reutemann: la Vaillante di Wood terrà qual
ritmo ? A lui serve solo la vittoria e non
può rischiare di lasciarlo andare. Così a
metà gara attacca, superando Villeneuve, e
mettendosi all' inseguimento dello
scatenato Wood. Jean-Pierre aveva giocato
il tutto per tutto lanciando Wood all'
attacco per far "scoppiare" la Ferrari di
Reutemann. Michel tiene il suo passo e non
spinge. Sarà un azzardo? e se la Ferrari
riuscisse a resistere ? Sarebbe finita. In
effetti Reutemann guadagna lentamente su
Wood e gli si porta in scia. Wood resiste
in modo eccezionale fino a che vede
rallentare la monoposto di Reutemann il
quale è costretto a rientrare ai box. Il
motore aveva retto benissimo ma la ruota
anteriore destra aveva ceduto. Per il
campione argentino era finita. A questo
punto "Indy" Wood si rilassa e
Villeneuve e Michel lo raggiungono e lo
superano. A Michel farebbe piacere
attaccare il canadese ma deve pensare ai
punti che lo separano dal titolo. Così
lascia che Villeneuve prenda il largo e
vada a vincere, accontentandosi del
secondo posto che gli fa conquistare il
mondiale conduttori. Wood, che aveva
spremuto oltre ogni limite i pneumatici,
finisce settimo. Jean-Pierre con la sua
tattica rischiosa aveva avuto ragione e si
complimenta con il giovane americano
riproponendosi di ricontattarlo per il
futuro. Rientrato soddisfatto nel suo
ufficio di Parigi un Jean-Pierre
finalmente allegro programma una breve
vacanza con la moglie, ma è la sua
segretaria a riportarlo alla realtà:
incontri con i concessionari, check up dal
suo medico, l' ufficio ricerche, la nuova
iniezione elettronica, la contrattazione
sindacale, le sedi di Detroit, Amsterdam,
Tokio,... Povero Jean-Pierre
! Era ritornato a remare nella sua
"galera" !
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36
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UN PILOTE A
DISPARU
IL PILOTA
SCOMPARSO (Alessandro)
UN
PILOTA E' SCOMPARSO (Gazzetta
dello Sport)
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Le
Mans: tutto è pronto per la 24
ore. La Vaillante schiera tre vetture,
la n° 1 è pilotata da Michel, Yves
Doulac e Gabrièle Spangenberg, la n° 2
da Alain Semoulin, Alain Dex (piloti
reali) e
dal giornalista Willy Braillard, la n° 3
dai fratelli belgi Martin e da Pierre
Diedonne (piloti reali). Alla gara partecipa anche il
pluri-vincitore Jacky Ickx con la
Porsche e Didier Pironi con la Renault (piloti
reali). E' presente anche
la squadra del Leader, con Cramer alla
guida di uno dei prototipi rossi. Ruth,
i cui atteggiamenti sono cambiati da
quando ha preso il posto del padre,
segue i preparativi e con modi
arroganti respinge la stampa. Nemmeno la
visita di Michel le fa cambiare
atteggiamento, dichiara soltanto che
vuole vendicare il padre e
distruggere i suoi avversari con tutti i
mezzi. Michel resta sbalordito da tutto
quell' astio. La gara ha inizio e, dopo
un giro, una delle Leader va in testa
seguita dalla Renault di Pironi e dalla
Vaillante n°2. Il ritmo delle prime tre
è forse troppo sostenuto ma Jean-Pierre
ha tutto sotto controllo: la corsa si
prospettava senza problemi. Tutto
precipita però dopo il primo cambio
pilota della Vaillante n° 1. Michel
rientra e cede il volante a Yves, dopo 1
ora e quaranta Jean-Pierre invita
Gabriéle a prepararsi perchè avrebbe
dovuto dare il cambio a Yves di li a una
ventina di minuti. La ragazza si avvia
al suo caravan ma deve sottoporsi all'
assalto dei fotografi. Due inviati di
una radio le chiedono un' intervista.
Gabriéle rifiuta dicendo di non
aver molto tempo ma i due, asserendo che
la stazione radio si trovava proprio
vicino al suo camper, si offrono di
accompagnarla e di fargli la breve
intervista. La ragazza si allontana con
i due individui. Jean-Pierre dopo un
po', non vedendola ritornare, manda
Michel a cercarla. Gabriéle era sparita
! Michel chiede a un poliziotto, il
quale conferma che una stazione radio
mobile si era allontanata dal
circuito. La situazione era chiara:
Gabriéle era stata rapita. Michel sale
velocemente su una moto, prestatagli da
un tecnico della Good Year, esce dal
circuito e percorre la stradina che lo
costeggia. Ad un certo punto vede, nel
piccolo aeroporto vicino alla pista, due
individui che caricano Gabriéle su un
aereo da turismo. Il nostro eroe,
impossibilitato a raggiungere il
velivolo, decide di inseguire la
stazione mobile che stave lasciando l'
aeroporto. Fortunatamente, però,
incontra Didier Pironi, che aveva ceduto
il suo volante ad un compagno e doveva
sbrigare qualche pratica nel piccolo
aereoporto, e gli chiede di inseguire l'
aereo dei rapitori con il suo aereo
personale. Pironi capisce la situazione
e fa salire immediatamente l' amico sul
suo velivolo. Partiti, i due raggiungono
in volo i fuggitivi i quali si rifiutano
di atterrare. Sopra il circuito di
Le Mans, davanti agli occhi sbalorditi
degli spettatori e dei commissari,
si svolge un pericoloso inseguimento
aereo. In pista si consuma il "dramma"
del povero Yves il quale, assetato e con
un impellente bisogno fisiologico, non
può avere il cambio previsto ed è
costretto a continuare a pilotare. Il
regolamento, comunque, non gli avrebbe
permesso di continuare oltre le 4 ore
consecutive pena la squalifica. I
rapitori continuano la loro fuga fino a
quando decidono di atterrare, molto
pericolosamente, su un' autostrada, dove
li attende un complice a bordo di una
Mercedes. Pironi e Michel non possono
rischiare a loro volta e decidono di
seguire, dall' alto, la vettura che si
allontana. I fuggitivi escono a tutta
velocità dal casello autostradale, senza
fermarsi, mettendo in allarme il
casellante che avrebbe sicuramente
avvertito la polizia. L' aereo non li
mollava e quindi i rapitori decidono di
abbandonare la loro preda. Gabriéle
viene gettata giù dalla Mercedes e i
malviventi si allontanano. La ragazza
rassicura, a cenni, Michel e Pironi
sulla sua salute. I due amici
tranquillizzati, visto che mancavano
solo pochi minuti per poter riprendere
la corsa, rientrano al circuito.
Gabriéle, a piedi, raggiunge un casolare
dove uno degli abitanti si offre di
portarla a Le Mans a bordo della sua
auto. L' uomo, che vuole dimostrare di
sapercela fare al volante, fa invece
passare un brutto quarto d' ora alla
ragazza. Intanto Jean-Pierre, che è
fuori di se, pensa che il sequestro sia
opera della squadra del Leader. Michel
arriva di corsa e può dare il cambio a
Yves al quale, finalmente, viene
spiegato cosa era successo. Il
giovane smonta la tesi della
responsabilità di Ruth sul rapimento di
Gabriéle e dice di sapere chi erano i
veri colpevoli. Si trattava di
loschi figuri che avevano già in passato
cercato di corromperlo in cambio della
formula della nuova plastica della
Honerplast. Al suo ennesimo rifiuto,
evidentemente, avevano pensato di usare
le maniere forti, ma avevano fallito
grazie alla prontezza di Michel. I due
giovani fidanzati, finalmente, possono
abbracciarsi, per la felicità dei
fotografi. Intanto, in pista, Ickx è in
testa davanti alla Vaillante di
Michel e alla Renault di Pironi. Questi
ultimi, che poco prima erano stati in
azione fianco a fianco, si combattono
lealmente ma duramente. All' alba l'
ultima Leader in gara esce di strada
forse "aiutata" da uno dei piloti della
Vaillante n° 2 stufo di essere
ostacolato irregolarmente. Alle 14 e 30
Ickx rientra ai box con un
pneumatico esploso e la carrozzeria
danneggiata. Due giri dopo, quando
riprende la corsa, viene quasi ripreso
da Michel e da Pironi. La folla è in
delirio, lo scarto di Michel diminuisce
fino a 20 secondi ma, alle 15 e 30 colpo
di scena: la Vaillante n° 1 cede, deve
rientrare ai box e ritirarsi. Ickx
ormai ha la corsa in pugno, Pironi si
riprende il posto d' onore mentre la
Vaillante n° 2 di
Braillard-Semoulin-Dex è al terzo
posto del podio. Jacky Ickx, il "signor
24 ore" si aggiudica per la quinta volta
la più importante e famosa gara di
endurance del mondo.
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37
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L' INCONNU DES
1000 PISTES
LO
SCONOSCIUTO DELLE 1000
PISTE (Alessandro)
LO
SCONOSCIUTO DELLE 1000
PISTE (Gazzetta dello Sport)
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G.
P. di Francia: Michel, dopo un'
entusiasmante lotta con Gilles Villeneuve,
riesce a vincere la gara. Jean-Pierre
soddisfatto propone al fratello di andare,
finalmente, a fare una breve vacanza
assieme alle rispettive mogli. I giorni di
vacanza sul lago di D'Annency volano via e
la sera prima della partenza Michel riceve
una misteriosa telefonata. Dopo una
discussione col fratello chiede a
Françoise di ritornare con Jean-Pierre ed
Agnés. Lui avrebbe dovuto raggiungere una
misteriosa località a sud della Francia.
L' indomani infatti Michel arriva in una
base militare a Canjuers. Qui si stanno
svolgendo i preparativi per la partenza
del "Rally delle 1000 piste". Il pilota
Jean-Luc Therier e il navigatore Michel
Vial (personaggi reali) della prima
Vaillante-Stratos hanno avvisato Michel
della presenza di un pilota che, secondo
loro, era lo scomparso Steve Warson. Yves
Douleac e Gabriele Spangenberg, che sono
sulla seconda Vaillante-Stratos, non sono
in grado di confermarlo ma, proprio in
quel momento arriva una Ford Escort RS
1800 con a bordo un barbuto
personaggio affiancato da una bella
ragazza mora: si tratta proprio di Steve.
L' amico lo tratta con distacco. Dice di
divertirsi di più a correre i rally, senza
la pressione dei G.P. di F.1., presenta a
Michel la sua navigatrice, e nuova
compagna, Sophia . A pranzo gli racconta
la tremenda delusione ed il dolore avuto
da Ruth. Dolore che lo aveva indotto a
rompere col passato e a sparire per un
anno. Michel non riesce in nessun modo a
convincerlo a tornare con lui a Parigi.
Alla fine del pranzo, incredibilmente,
Steve lancia una sfida a Michel: se lo
avesse battuto nel Rally delle 1000 piste
lui lo avrebbe seguito e sarebbe ritornato
alla vita di prima. Yves, che assiste alla
scena, decide di cedere il suo volante a
Michel che così si trova a dover
partecipare ad una gara fuori
programma. Non avendo provato il
percorso per Michel la gara sarebbe stata
dura, ma Gabriéle era una compagna esperta
in cui riporre piena fiducia. La gara
inizia e il percorso si rivela subito
molto ostico e pieno di difficoltà. Le
uscite di strada e i cedimenti meccanici
iniziano a decimare i partecipanti.
Alla fine della prima tappa la
Vaillante-Stratos di Therier è prima ma
Michel è sesto proprio dietro alla
Ford di Steve che gli ha preso 52 secondi.
Steve, con la sua finta allegria, va a
stuzzicare Michel chiedendogli se si
stesse divertendo. Miche gli risponde che
non si divertiva ma che stava solo al
gioco di uno "sporco individuo" che gli
aveva lanciato una stupida sfida. La
seconda giornata inizia e Michel segue
fiducioso le precise indicazioni di
Gabriéle. La rincorsa dà i suoi frutti e,
prima dell' ultima prova, la seconda
Vaillante ha guadagnato 20 secondi. Nell'
ultimo tratto Michel spinge per recuperare
i 32 secondi che lo separano da Steve.
Improvvisamente si trova davanti la Ford
dell' amico che si ferma ai bordi del
tracciato. Michel lo supera ma Gabriéle
gli grida di fermarsi. Michel non capisce
ma blocca la vettura. Gabriéle gli spiega
che, molto probabilmente, Steve stava
facendo finta di avere delle noie per
poter invece ripartire alla loro ruota e
controllare più facilmente il loro
tentativo di rimonta. Michel è
indeciso ...sarà questa l'
intenzione dell' amico? Quando Steve tira
fuori gli attrezzi dal cofano della sua
Ford decide di ripartire e Gabriéle si
adegua alla sua scelta. Steve e la
compagna allora saltano velocemente a
bordo della loro vettura: aveva ragione
Gabriéle era stato proprio un bluff e
Michel si era fatto ingannare. Michel, con
Steve incollato, si scatena prendendo un
sacco di rischi. Ad un certo punto la
Vaillante-Stratos sbanda, capota e rotola
per un declivio. Steve blocca
immediatamente la sua auto e corre
disperato sul ciglio della strada. Michel
e Gabriéle escono dalla vettura distrutta
incredibilmente illesi. I due amici si
guardano silenziosi poi Steve riparte con
la testa piena di dubbi: era stato per
colpa sua che Michel aveva accettato
quella sfida insensata e che era successo
l' incidente. La gara continua ma la
superiorità di Jean-Luc Therier non viene
mai messa in discussione ed infatti
è questo specialista, con la
Vaillante-Stratos, che vince per la sua
quarta volta il Rally delle 1000 piste.
Fichel si accinge a ripartire ma viene
raggiunto da Steve che, incredibilmente,
gli chiede se nella sua auto ci fosse un
posto per lui. Aveva deciso di partire
assieme all' amico e, anzi, gli
confessa che in ogni caso, vincitore o
vinto, aveva già deciso di seguirlo.
Aveva solo voluto divertirsi ancora una
volta prima di rituffarsi nella Formula 1.
Michel lo rassicura dicendo che era pronta
una terza monoposto per lui. Raggiunto l'
ufficio di Jean-Pierre però i due hanno
una brutta sorpresa. Il fratello, dopo i
problemi che la sua improvvisa scomparsa
gli aveva procurato, non sembra disposto
ad accogliere Steve a braccia aperte.
Aveva ormai deciso di affidare la terza
macchina a "Indy" Wood in segno di
riconoscenza per l' aiuto avuto in
passato. Steve capisce, si alza, ringrazia
Michel e dichiara che avrebbe sicuramente
trovato un posto in un altro team. Vedeva
già i titoli dei giornali: "Steve Warson
contro Michel Vaillant", e si congeda.
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STEVE WARSON
CONTRE MICHEL VAILLANT
STEVE WARSON
CONTRO MICHEL VAILLANT (Alessandro)
STEVE WARSON CONTRO
MICHEL VAILLANT (Gazzetta
dello Sport)
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Michel
non riesce a credere che l' amico
fraterno Steve Warson possa, da un
momento all' altro, presentarsi in F.1
come suo rivale. Per distrarsi assiste
alla 24 ore di Spa Francorchamps, dove
si distinguono le Vaillante, ma il
pensiero va sempre a Steve e ai rapporti
con Jean-Pierre che sono divenuti un po'
difficili. Michel, però, comprende bene
i motivi che hanno indotto il fratello a
rifiutare a Steve un posto in squadra
così, pur evitando di parlare di quella
scelta, tra i due si ha una distensione.
C'è il titolo mondiale da conquistare e
la stagione di gare è in pieno
svolgimento. Michel ha come compagni
Didier Pironi (pilota
reale) e Indy Wood. L'
avversario più accreditato per la
vittoria finale è Gilles Villeneuve (pilota reale). Nel G.P. d'
Inghilterra Michel aveva guadagnato
punti sul canadese ed ora gli era alle
spalle. Nel G.P. di Germania, giungendo
al secondo posto, riguadagna ancora
punti sul ferrarista. A Zeltweg, dopo
una lotta durissima, vince Renè Arnoux (pilota
reale) con la Renault mentre Michel
raggiunge Gilles al primo posto in
classifica. Mancano tre G.P. alla fine
del campionato e di Steve nessuna
traccia. Mentre Didier Pironi si
distingue, dando un concreto aiuto al
nostro eroe, Indy Wood sembra non
trovare lo smalto giusto e si piazza
sempre in posizioni di retroguardia. A
Zandvoort, al G.P. d' Olanda, le
Vaillante partono in testa. Pironi copre
Michel dagli assalti delle Ferrari. Alla
fine Michel vince e Pironi deve cedere
il secondo posto a Villeneuve dopo un'
aspra lotta . La bravura di Pironi però
era stata talmente limpida da far
comprendere a Jean-Pierre come l' anno
successivo non sarebbe stato giusto
tenerlo come secondo pilota nella
squadra. Proprio mentre Michel assapora
la vittoria viene avvicinato da Gerard
Crombac (personaggio reale, decano dei
giornalisti di F.1) il quale gli
sussurra una notizia. Notizia che solo a
Imola diviene di dominio pubblico: Steve
Warson era stato ingaggiato, per gli
ultimi due G.P., come terzo pilota della
Ferrari ! L' ingegner Forghieri (personaggio
reale - ex direttore tecnico Ferrari) lo
aveva affiancato a Gilles Villeneuve e a
Jody Scheckter per pareggiare il numero
di monoposto Vaillante e avere un aiuto
determinante nella vittoria del titolo
mondiale. Jean-Pierre avrebbe potuto
prevederlo ma ormai non c' era nulla da
fare se non lottare al massimo fino alla
fine. Steve durante le prove dimostra di
non aver perso il suo smalto. La gara
inizia con i due contendenti al titolo
che vanno in testa. Warson è al terzo
posto e stringe in una morsa Michel che
è dietro a Villeneuve. Il nostro eroe sa
che non deve commettere errori . Ad un
certo punto Steve rompe gli indugi e
supera Michel portandosi in seconda
posizione a protezione del canadese.
Michel reagisce e tenta di
affiancare nuovamente Steve. In
rettilineo le monoposto di Gilles, Steve
e Michel si trovano alla stessa altezza,
chi mollerà per primo ? La curva si
avvicina sempre più e Michel aspetta la
frenata di Steve per superarlo all'
esterno, l' amico però stacca al limite
e per Michel non resta altro da fare che
evitare il testa-coda andando dritto
sull' erba. Perse numerose posizioni il
nostro eroe è costretto ad una difficile
rimonta. Quando raggiunge nuovamente
Warson, l' americano lo lascia passare:
ormai era troppo tardi per contrastare
la vittoria di Villeneuve . Michel non
demorde ma riesce solo ad arrivare a
mezza lunghezza dal rivale che vince la
gara. Non restava che l' ultima corsa:
il G.P. del Canada. Per conquistare il
titolo Michel deve assolutamente
vincere. Il canadese, che gioca in casa,
si porta subito in testa seguito dalle
due Vaillante di Michel e Pironi e dalla
Ferrari di Warson. A metà gara
Villeneuve non è riuscito a staccare
Michel mentre Steve ha sopravanzato
Pironi. Villeneuve, davanti al suo
pubblico, decide di rilanciare l' azione
e guadagna qualcosa sul Michel che viene
raggiunto da Warson. Il nostro eroe sta
rinunciando al titolo? No, la sua è una
decisione ponderata infatti a 8 giri dal
termine Villeneuve, che aveva spinto
troppo, è costretto a rientrare ai box
per sostituire i pneumatici.
Michel è in testa e, a quel punto,
virtualmente campione del mondo. Mancano
7 giri ed ora il compito di Steve era
quello di contrastare ad ogni costo la
cavalcata dell' amico . Cosa che accade:
con una manovra al limite del
regolamento l' americano supera la
Vaillante e va in testa. Michel risponde
con grinta riprendendosi la prima
posizione. Mancano 4 giri. Villeneuve
con un disperato inseguimento è al terzo
posto ma troppo lontano dal duo di
testa. Michel impegna tutte le sue forze
per rispondere agli attacchi di Steve.
Quando l' amico sembra rassegnarsi alla
sua superiorità succede l'
imprevedibile: dal motore di Michel esce
del fumo. Perdita d' olio. Il titolo di
Michel sembra sospeso ad un filo. Tutto
dipende ora da Steve che lo ha superato
ed è in testa. Tocca a lui decidere
quale sarà il campione del mondo. Una
vera lotta con la propria coscienza: l'
amico fraterno Michel ne aveva diritto
ma non sarebbe stato giusto tradire la
Ferrari, l' ingegner Forghieri, il
commendatore, che gli avevano dato
fiducia e lo aveva accolto con
spontaneità. La Vaillante intanto
perdeva terreno e veniva superata dalla
Ferrari di Gilles Villeneuve. Ultimo
giro, Steve non spinge più, Michel
comprende e pensa che lui, al posto di
Steve, avrebbe fatto la stessa cosa. L'
americano lascia passare Villeneuve che,
davanti al suo pubblico, vince la corsa
e conquista il mondiale piloti. Nel dopo
corsa non c'è rancore nelle parole di
Jean-Pierre: l' anno precedente Michel
aveva vinto grazie all' aiuto di Indy
Wood, quella volta la Ferrari si era
presa la rivincita, niente da dire.
Michel pensa già alla prossima stagione:
cosa farà Steve Warson? Resterà alla
Ferrari o passerà ad un' altra squadra?
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39
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RALLYE SUR UN
VOLCAN
RALLY
SU UN VULCANO (Alessandro)
RALLY
SU UN VULCANO (Gazzetta
dello Sport)
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Michel,
per scaricare la tensione del mondiale
appena finito e la delusione della
partenza di Warson, accetta la proposta di
Jean-Pierre di partecipare ad un rally che
si svolgerà a Reunion, nell' Oceano
Indiano: un' isola vulcanica al
largo del Madagascar, abitata da un vero e
proprio crogiuolo di razze. Il rally
sarebbe servito per sviluppare un progetto
che vedeva la Vaillante partner della
Ford. Durante il primo briefing dei piloti
Michel riceve un biglietto anonimo con la
richiesta di raggiungere la sua
vettura. Li, al buio, viene
avvicinato da una donna che lo abbraccia.
Michel la allontana, credendola un'
indigena in cerca di avventure. La
ragazza, che si chiama Daniéle ed è l'
agente turistica dell' albergo di Michel,
lo invita a salire in macchina per
raggiungere una località segreta e gli
raccomanda di fingere di essere una coppia
di innamorati. I due arrivano in una
capanna dove li attende un indigeno
chiamato Joseph Lon Mon Poy. L' uomo sa
che il vero scopo della trasferta della
Vaillante è quella di sperimentare, fuori
da occhi indiscreti, un nuovo motore e
quindi avvisa Michel di un complotto teso
a sequestrare la sua vettura da corsa. L'
uomo mette in guardia Michel: tra i
partecipanti al rally, tra i commissari e
addirittura tra gli organizzatori
potrebbero annidarsi i suoi nemici. Prima
di congedarsi da Michel lo avverte di
stare attento anche al vulcano. Il giorno
successivo il nostro eroe e il suo
navigatore provano il percorso. Arriva la
Ford Escort con il nuovo motore Vaillante.
Michel è preoccupato dalle verifiche dei
commissari. Avrebbe dovuto dare
spiegazioni? Il segreto del nuovo motore
sarebbe divenuto di dominio pubblico?
Inaspettatamente i commissari non fanno
domande considerando semplicemente
"regolare" il propulsore. Inizia il rally
, Michel si difende bene arrivando secondo
nella prima prova speciale. Le prove si
susseguono e, alle 3 di notte, Michel è
terzo in classifica generale. Coloro che
vogliono impossessarsi della Escort
agiranno al buio, quella notte? La corsa
riprende e Michel si getta nella mischia.
Il ritardo dai primi si riduce quando, ad
un punto di controllo, il suo navigatore
scende per farsi contrassegnare il foglio
di verifica. L' uomo rientra in vettura,
Michel riparte e gli chiede indicazioni
sul percorso, il navigatore gli indica di
svoltare a destra. Michel esegue ma,
trovandosi improvvisamente nel fitto di
una boscaglia, ferma la vettura. Quando si
gira verso il compagno, si accorge di
avere al suo fianco un uomo che lo
minaccia con una pistola. Michel è
costretto a proseguire fino a quando
incontra altri due complici a bordo di una
motocicletta. Uno dei due, armato di un
machete, gli si mette a fianco al posto
del primo assalitore che nel frattempo
Michel ha riconosciuto: si trattava del
navigatore della Opel n° 20 che
partecipava al rally e che, evidentemente,
faceva parte del complotto. L' uomo con il
machete invita il nostro eroe a
proseguire, Michel ubbidisce ma ha
intenzione di frenare violentemente per
fargli sbattere la testa contro il
parabrezza. Un attimo prima di mettere in
pratica il suo piano, succede l'
imprevisto: un grosso camion appare all'
improvviso ed abbaglia con i suoi fari l'
uomo con il machete. Michel si butta fuori
della Escort una frazione di secondo prima
del colpo di machete che inevitabilmente
arriva ferendolo solo leggermente. In suo
soccorso, a bordo del camion, era arrivata
Daniéle con alcuni amici che nel frattempo
rendono inoffensivo il sequestratore.
Michel ormai non può più sperare di
riprendere la corsa ma, spronato da
Daniéle, decide di raggiungere l'
equipaggio del suo primo assalitore per
fargliela pagare. Guidando come un matto
supera gli ultimi concorrenti e raggiunge
la Piana delle sabbie, sotto il vulcano.
Cerca la Opel numero 20, la individua e la
insegue alle pendici del vulcano. Gli
occupanti abbandonano la vettura e
scappano a piedi. Ad un certo punto il
navigatore della Opel si gira e punta la
sua pistola ma, incredibilmente, proprio
in quel momento, con una impressionante
esplosione il vulcano inizia ad eruttare
da un nuovo cratere. Michel si allontana
velocemente dalla furia di fuoco e
lapilli. Quando spunta l' alba dell'
equipaggio della numero 20 non c'è più
traccia. Michel racconta tutti gli
avvenimenti all' organizzatore della
corsa, il quale gli svela di essere al
corrente del programma di collaudo segreto
del nuovo motore Vaillante. La Escort
sarebbe comunque stata squalificata al
termine della gara ma, intanto, avrebbe
potuto sperimentare le innovazioni
tecniche progettate da Jean-Pierre per un
nuovo modello di Vaillante. L'
organizzatore, tra il serio ed il faceto,
dice che avrebbe proposto di dare il nome
"Michel Vaillant" al nuovo cratere del
vulcano dell' isola. Il rally finisce,
Michel va a ringraziare la bella Daniéle e
Joseph Lon Moi Poy. Come ricompensa l'
uomo desidera che Michel rimanga a cena
e sigli il suo libro degli ospiti.
Michel legge i nomi degli altri ospiti di
Lon Moi Poy e rimane esterrefatto: si
tratta dei nomi più importanti del mondo
dell' arte, del giornalismo e della
politica del mondo intero. Michel
trascorre così una delle sue più belle
serate prima di rientrare in patria.
Ritornerà un giorno a Reunion e al suo
vulcano?
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40
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RIFIFI EN F.1
RIFIFI IN F.
1 (Alessandro)
RIFIFI
IN F1
(Gazzetta dello Sport)
|
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Il
quarantesimo episodio della serie
normale è una storia immaginaria.
Siamo alla fine degli anni '80: Jean
Marie Balestre presidente della FISA e
Bernie Ecclestone presidente della FOCA
(personaggi reali) sono ai ferri
corti circa le norme tecniche che
dovrebbero regolare la prossima stagione
di F.1. In particolare sono sotto
discussione le famose "minigonne", le
appendici che, con un esasperato
"effetto suolo", permettevano
incredibili velocità in curva ma, a
causa della loro fragilità, erano fonte
di eccessivi pericoli per i piloti. Il
campionato mondiale si spacca in due: da
una parte le squadre che hanno accettato
le modifiche imposte dalla FISA, dall'
altra le altre che continueranno a
correre con le "minigonne" nel
campionato FOCA. Jean-Pierre, in una
conferenza stampa, annuncia che la
Vaillante non avrebbe partecipato a
nessuno dei due campionati, preferendo
investire nello sviluppo di una nuova
vettura di serie. Michel comunque
avrebbe continuato a correte guidando
per la Renault nel campionato FISA.
Altra sorpresa è rappresentata da Steve
Warson che avrebbe corso con la Lotus
nel campionato FOCA. La stampa
scandalistica inizia ad attaccare
Michel, definendolo un campione finito,
che si accontentava di fare il terzo
pilota alla Renault. Il campionato FISA
inizia a Buonos Aires dove vince Lafitte
(pilota reale) e Michel arriva
quarto. La settimana successiva, a
Kyalami Steve Warson vince il primo G.P.
della FOCA. La stampa scandalistica ne
approfitta per osannare a Steve e
denigrare Michel. I campionati
proseguono: Steve vince nuovamente
a Long Beach mentre , a Zanvoort,
Michel arriva secondo dietro al compagno
di squadra Prost (pilota reale). Le cose però non
vanno per il meglio: i piloti che
corrono nelle gare FOCA iniziano a
lamentarsi della pericolosità delle
monoposto. Ci sono poi i problemi fisici
legati alle velocità in curva. La
Vaillante nel frattempo deve affrontare
un' altro attacco della stampa
scandalistica, la quale insinua una
crisi ed una cessione dell' azienda.
Henri deve intervenire
personalmente, andando a
rassicurare i suoi dipendenti in
fabbrica. I due campionati non
decollano: le vetture in gara sono
poche, il pubblico non riesce a seguire
e ad appassionarsi ad entrambe le
manifestazioni. I piloti stessi sentono
il momento di malessere ed auspicano che
succeda qualcosa per uscire da quella
situazione. E' il Jacky Ickx a dare la
svolta: l' ex campione di F. 1 convoca
una conferenza stampa e propone un super
Gran Premio, da disputare a fine
stagione, tra i migliori 12 piloti di
ciascuno dei 2 campionati. La sola
condizione era il divieto di usare le
"minigonne". Tutti i piloti approvano
l'iniziativa ed anche le case che
correvano per la FOCA non trovano grosse
difficoltà. In pratica tutti ormai
stavano provando nuovi modelli senza le
discusse appendici. E' il rinnovato
circuito di Francorchamps ad ospitare il
super Gran Premio. Alcuni piloti si
ritrovano dopo mesi, Michel e Steve, per
il momento, si ignorano. La gara è bella
e combattuta, seguita con passione da un
pubblico entusiasta. Viene animata dai
migliori piloti del momento: Jones,
Prost, Arnoux, Pironi, Villeneuve,
Andretti (tutti piloti reali) oltre,
naturalmente, che da Michel e Steve.
Sono proprio i nostri due eroi che si
disputano, in un incredibile ultimo
giro, la vittoria finale. I due
transitano sulla linea di arrivo
contemporaneamente e neanche il
photo-finish riesce a separarli
dal primo posto sul podio. Delirio ai
box e sugli spalti. I responsabili delle
due federazioni si rendono conto dell'
inutilità di continuare nella
separazione. Michel e Steve avranno
fatto apposta ad arrivare assieme? I
dissidi, in ogni caso, si ricompongono.
Ma, come detto, questa è stata solo una
storia immaginaria. Nella
"realtà" della nostra saga sappiamo solo
che: Steve, che non si è ancora
incontrato con Michel dopo la sua
stagione in Ferrari, scrive un
telegramma all' amico. Jacky Ickx si
iscrive ad una misteriosa corsa assieme
all' attore Claude Brasseur (personaggio
reale).
Alla stessa corsa si
iscrivono anche le campionesse di
motociclismo Martine De Cortanze (personaggio
reale) e Indy Wood. La gara di cui si
parla alla fine di questo episodio ci
porterà, nel prossimo, in Africa.
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41
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PARIS - DAKAR
PARIS -
DAKAR (Alessandro)
PARIGI
- DAKAR Gazzetta
dello Sport)
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Durante
una sessione di prove, sul circuito
privato della Vaillante, Michel riceve
un telegramma da Steve che lo
invita a partecipare assieme a lui alla
Parigi-Dakar. Jean-Pierre, pur
contrariato, deve lasciare che Michel
ritrovi l' amico. Anche Indy Wood gli
confessa di essere coinvolto nella gara:
la sorella Julie Wood, che corre in
moto, (personaggio cui Graton aveva
dedicato una serie a se stante) lo aveva
incaricato di organizzarle l'
assistenza. Qualche giorno dopo Michel e
Françoise hanno ospiti Indy e Julie Wood
oltre a Martine de Costanze assieme al
marito (personaggi real). Dopo un po', arriva allegro e
in forma smagliante, Steve Warson. Si
comporta come se nulla fosse accaduto e
Michel preferisce non rivangare i
problemi del passato e accoglierlo con
il solito affetto. L' incontro tra Steve
e Julie si rivela un vero e proprio
colpo di fulmine: i due fin dal primo
momento sentono una strana attrazione.
Il giorno della partenza, da Place de la
concorde a Parigi, Julie ritrova un
vecchio avversario: Sam Collo. L' uomo è
convinto che la moto Yamaha, guidata da
Julie, spettasse a lui e che la ragazza
lo avesse "spodestato" con mezzi poco
chiari. Julie non riesce a convincerlo
che la scelta del team manager era stata
ponderata. Sam Collo la minaccia
promettendole che si sarebbe vendicato
durante la gara. La corsa inizia e molti
concorrenti vengono esclusi ancor
prima di toccare il suolo africano. Ad
Algeri inizia il vero e proprio raid.
Julie vuole scrollarsi di dosso la moto
di Collo ma non ci riesce, in classifica
sono rispettivamente al 12° e al 15°
posto. Le tappe si susseguono e le
difficili piste del Sahara sono piene di
trappole. Alla quarta tappa Julie,
fidandosi del concorrente che la
precede, perde l' orientamento in mezzo
ad una distesa di sabbia. La ragazza
però, con l' aiuto della bussola riesce
a raggiungere l' arrivo perdendo
posizioni in classifica. Michel e Steve
invece, a bordo della loro Range Rover,
vanno in testa. Il giorno seguente Julie
deve partire poco dopo Sam Collo, il
quale le lancia uno sguardo minaccioso.
La prova è decisamente difficile ma
Julie procede bene, fino a quando non si
trova davanti la vettura di appoggio di
Collo. Prova a superarla ma, con uno
scarto improvviso, la macchina urta la
sua moto. Julie è sbalzata a terra e gli
amici di Collo, scesi dalla
vettura, svitano il tappo del
serbatoio della moto della ragazza. Il
carburante esce copioso e quando Julie
riparte sa che non riuscirà mai a
raggiungere i camion cisterna. Resta
infatti a secco e deve fermarsi in mezzo
al deserto. Il destino vuole che la
Range Rover di Michel e Steve, percorra
esattamente quella pista. I nostri amici
si fermano immediatamente per prestarle
soccorso. Julie si getta piangendo nelle
braccia di Steve che la conforta, mentre
Michel rifornisce di carburante la moto
della ragazza. Rincuorata, Julie può
ripartire non prima di aver ricevuto una
affettuosa pacca sul sedere da parte di
Steve. Alla sera Warson vuole dare una
lezione a San Collo ma Julie lo invita a
soprassedere. Quella notte, nei
rispettivi sacchi a pelo, Julie e Steve
dormono vicini. La corsa riprende e,
apparentemente, San Collo sembra aver
rinunciato ai suoi propositi. Al termine
di una tappa però, durante un raro
momento di relax, Collo avvicina Julie e
la minaccia nuovamente. Steve questa
volta raggiunge l' uomo e lo invita a
lasciare in pace la ragazza evitando
così una bella lezione. Julie è al
settimo cielo, sente che anche Warson
prova un certo sentimento nei suoi
confronti. I giorni successivi la corsa
è sempre più combattuta: Michel e
Steve cercano di staccare l' equipaggio
composto da Jacky Ickx e dall' attore
Claude Brasseur (personaggi reali).
Al confine con il Senegal c'è da guadare
un fiume ma il livello dell' acqua
consiglia i motociclisti a raggiungere
un ponte ferroviario. Lo spazio a lato
delle traversine è angusto e Julie, pur
procedendo con cautela, resta incastrata
a metà del ponte. Mentre cerca di
liberarsi sopraggiungono i loschi amici
di Collo i quali, invece di
aiutarla, tentano di scaraventarla
dal ponte assieme alla sua moto.
Fortunatamente arriva il marito di
Martine de Costanze assieme ad un
poliziotto. La banda di Collo fugge
precipitosamente e Julie, che era appesa
nel vuoto, viene aiutata a risalire e a
riprendere la corsa. Alla sera Steve,
appoggiato da Michel, da Ickx e da
Brasseur, dà una sonora lezione a Collo
ed ai suoi soci, che d' ora in avanti
non daranno più noie a Julie. Le due
tappe successive portano finalmente
Julie e gli altri concorrenti alla
spiaggia che conduce all' arrivo.
Julie conclude l' ultima tappa ed
arriva a Dakar classificandosi al 14°
posto, mentre l' americano Sam Collo,
quasi in una nemesi, non conclude la
gara. Martine de Costanze arriva
quinta (prima delle donne). Dopo un
testa a testa Michel e Steve riescono a
mantenere il vantaggio su Ickx e
Brasseur arrivando primi assoluti. La
corsa era stata, come sempre,
massacrante ed il solo fatto di averla
conclusa era considerato dai superstiti
una vera e propria vittoria. Dopo
i festeggiamenti arriva l' ultimo giorno
prima del ritorno in Europa. Julie vuole
far colpo su Steve e, assieme a Martine,
va ad acquistare un abito per l' ultima
serata a Dakar. Julie fa il suo ingresso
trionfale all' albergo e gli altri
concorrenti rimangono affascinati.
Nessuno infatti, nelle tre settimane di
gara, aveva notato la sua grande
bellezza. Mentre un brusio di
approvazione accompagna l' arrivo di
Julie e Martine, Steve scoppia in una
sonora risata. Con ironia commenta l'
eccentricità del vestito di Julie
la quale abbandona la sala con le
lacrime agli occhi. Ma come era
possibile che Steve non avesse
apprezzato la bellezza della ragazza e
la preferisse agghindata in tuta da
motociclista ? Il giorno successivo,
sull' aereo che riportava i nostri amici
in Europa, Warson va a sedersi vicino a
Julie, che finge di ignorarlo. Steve si
volge verso la ragazza e con un sorriso
le confessa che, la sera prima,
quel vestito le stava proprio bene...
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42
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300 A L'HEURE
DANS PARIS
300 ALL' ORA A
PARIS (Alessandro)
300
ALL'ORA A PARIS (Gazzetta
dello Sport)
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Parigi,
le strade della capitale francese sono
state trasformate in un vero e proprio
circuito cittadino ed ospiteranno un G.P.
del campionato mondiale di F.1. Michel
Vaillant è chiamato ad onorare il grande
evento con una prestigiosa vittoria. Il
nostro
campione
però, durante le prime prove libere, non
sembra essere particolarmente in forma
e, sotto gli occhi di un incredulo
Jean-Pierre, fa segnare solo l'
undicesimo tempo. La concentrazione di
Michel non era la solita, infatti non
poteva fare a meno di ripensare all'
incontro avuto, la sera prima, con Louis
Latour il padre della moglie
Françoise. Il suocero gli aveva
fatto vedere due foto nelle quali Michel
baciava una sua ex segretaria. Le foto
erano accompagnate da una lettera che lo
invitava a non vincere domenica, pena la
consegna di una copia delle foto alla
stampa. Michel ammette di aver avuto una
breve storia con la segretaria prima del
matrimonio ma esclude di aver mai
tradito Françoise. Le foto erano un
fotomontaggio. Louis Latour gli crede e
Michel vorrebbe raccontare tutto alla
moglie: la sua vecchia storia con la
segretaria, la conclusione, il fatto che
talvolta , in pubblico in occasione di
ricevimenti l' ex segretaria sia stata
presente, il ricatto. Louis Latour però
lo invita a non raccontare per il
momento nulla a Françoise. Cosa
doveva fare il nostro eroe? Vincere ed
aspettare che la moglie venga a sapere
tutto dai giornali ? Oppure rinunciare e
tradire la squadra ? Nemmeno durante le
prove ufficiali Michel riesce a
concentrarsi e a prendere una decisione.
Il suo tempo lo farà partire solo dalla
quinta fila mentre il "figliol prodigo"
Steve Warson sarebbe partito dalla prima
fila avendo fatto segnare il secondo
tempo dietro ad Alan Prost (pilota reale).
Jean-Pierre
avvisa Michel che quella sera, oltre che
ai genitori e a Louis Latour, sarebbero
arrivate anche Agnés e Françoise. Michel
sembra ancora più preoccupato. La sera a
cena la famiglia Vaillant è
apparentemente serena ma gli sguardi tra
Michel e Latour sono tutto un programma.
Il nostro eroe, con la scusa di volersi
riposare per la gare dell' indomani
lascia la comitiva. Françoise, quando è
da sola con il padre, gli confida di non
saper capacitarsi dell' umore del
marito. E' a questo punto che Louis
Latour mostra le foto alla figlia e le
dice di essere sicuro dell' onestà di
Michel, invitandola però a giudicare da
sola. Il mattino seguente la giovane
donna è disperata e decide di andare ad
affrontare l' ex segretaria di suo
marito per chiedere spiegazioni. Si
ferma con la macchina sotto la casa
della donna ma improvvisamente scoppia a
piangere: come aveva potuto dubitare
solo un istante della sincerità di
Michel? Comprende il dramma che in quel
momento stava tormentando il marito e
decide di raggiungerlo prima della
partenza della gara. La sua vettura però
rimane bloccata dall' enorme folla che
stà raggiungendo il circuito. Continua a
piedi e raggiunge un cancello di accesso
ma un addetto la blocca. Non ce l' aveva
fatta. In pista ormai le procedure di
partenza sono state avviate e manca solo
un minuto al via. Michel, chiuso nell'
abitacolo, aveva preso la sua decisione:
per la prima volta nella sua vita non
voleva vincere. Improvvisamente però la
mano di uno sconosciuto meccanico gli
mette davanti alla visiera un foglietto.
Era una breve missiva di Françoise che
lo avvisava di essere al corrente di
tutto e lo invitava a vincere per lei.
Michel finalmente sorride, la moglie
aveva creduto alla sua fedeltà e al suo
amore. La gara, con il nostro eroe
trasformato, è particolarmente
combattuta. Tutti vogliono conquistare
il prestigioso, e inusuale,G.P. di
Parigi. Ma Michel è determinatissimo ed
effettua una spettacolare rimonta dalle
retrovie, combattendo con Tambay,
Lafitte, Lauda, Cheevert (piloti reali). Steve Warson, dopo essere
anche andato intesta, deve rinunciare ai
suoi propositi di vittoria causa una
toccata con Prost (pilota reale). E'
proprio con Prost che Michel ingaggia un
memorabile duello all' ultimo giro,
riuscendo ad infilarlo all' uscita dell'
ultima chicane e vincere la gara per un
soffio. Sul podio viene raggiunto da
Françoise ed il premio più bello è un
suo abbraccio appassionato . La moglie
gli spiega che, fortunatamente, un
commissario di gara l' aveva
riconosciuta e l' aveva fatta entrare
permettendole di scrivere il biglietto
che aveva affidato ad un meccanico della
Renault. Chi aveva creato tanti
grattacapi al nostro eroe ? La risposta
arriva qualche giorno dopo in una
lettera di Ruth che ammetteva di aver
tentato di colpirlo nella sua vita
privata e che lo sfidava in un prossimo
appuntamento: a Macao.
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43
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RENDEZ-VOUS A
MACAO
APPUNTAMENTO
A MACAO
(Alessandro)
APPUNTAMENTO
A MACAO (Gazzetta
dello Sport)
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Michel,
Steve, Julie e Paul Belmondo (pilota reale
figlio del noto attore) arrivano ad Hong
Kong. Giunti all' albergo si accorgono di
essere spiati da Bob Cramer il quale,
scoperto, cerca di fuggire. Michel e Paul,
dopo un indiavolato inseguimento lo
raggiungono. Dietro alla sua presenza c'
era Ruth, così Michel lo avvisa che era
meglio se la sua padrona li avesse
lasciati in pace. Successivamente, all'
albergo, Michel incontra Teddy Yip, un
grosso industriale appassionato di
automobilismo che ha creato il Gran Premio
di Macao e ha accettato di aiutare la
Vaillante a stabilire importanti contatti
finanziari in quella parte del mondo. L'
operazione era top secret e Michel avrebbe
contattato i futuri partners nella massima
riservatezza. Il giorno successivo i
nostri amici si trasferiscono a Macao. Quì
Michel riceve un messaggio con l'
indicazione di presentarsi l'
indomani in una agenzia di viaggi.
Il giorno successivo Michel ritira presso
l' agenzia un biglietto di viaggio a nome
suo e di Julie Wood. Nella stessa
mattinata il nostro eroe si reca presso il
circuito dove, assieme a Steve e a Paul,
avrebbe dovuto correre con le F. 2
Vaillante del team di Teddy Yip. Intanto
Julie effettua le prove con la sua moto.
La ragazza realizza ottimi tempi sotto gli
occhi deliziati di Steve che non pensa più
a Ruth nonostante la presenza ai box delle
monoposto della squadra Leader. il giorno
dopo Michel e Julie, fingendo di essere
due sposini in viaggio di nozze, partono
per il misterioso viaggio. Con un autobus
attraversano la frontiera ed arrivano
nella Cina Popolare. Quì, come una normale
coppia, visitano località turistiche fino
a quando non vengono avvicinati da un
emissario che li conduce in un luogo
segreto. Finalmente Michel incontra un
responsabile del governo cinese il quale
gli illustra i progetti di
costruzione di fabbriche di
automobili nel suo Paese. L' uomo conferma
che la Vaillante era stata individuata
come miglior partner ma, a seguito delle
interessanti offerte della Leader,
alcuni rappresentanti del governo
volevano una dimostrazione della
superiorità tecnica della marca francese.
Per concludere l' affare era necessaria
una chiara vittoria a Macau. Michel, il
quale era convinto che l' incontro avrebbe
portato alla firma del contratto, deve di
buon grado accettare la nuova condizione
posta. Il giorno successivo Julie
partecipa alla prima manche motociclistica
arrivando al secondo posto. In finale la
ragazza è al centro delle attenzioni dei
diretti avversari i quali, nel tentativo
di contrastarla con ogni mezzo, si urtano
causando anche la caduta della ragazza.
Steve tenta di consolarla invitandola a
passare alle quattro ruote ed offrendosi
di procurarle una vettura. La domenica
mattina parte la gara delle vetture gruppo
5. Le nuove Vaillante "Commando", condotte
da piloti cinesi, si comportano bene
classificandosi al secondo e al terzo
posto. Parte il G.P. di Macau di F.2:
Michel, Steve e Paul sono determinati a
vincere. Alla partenza una delle tre
Leader va in testa seguita dalla Vaillante
di Michel. Dietro seguono le altre due
Leader e la seconda Vaillante di Steve
mentre Paul è nel gruppo. Michel attacca
la Leader e la manovra sembra riuscire ma,
quando la sua vettura è affiancata a
quella dell' avversario, il pilota
asiatico che la conduce tenta, troppo
tardi, di "chiude la porta" causando
un incidente che mette fuori causa
entrambi. Dopo quattro giri sono in testa
le due Leader superstiti seguite dalla
Vaillante di Steve. Dopo altri dieci giri
finalmente Steve riesce ad andare al
comando. Intanto Michel pensa che anche la
vittoria dell' amico non sarebbe stata
sufficiente per dimostrare la superiorità
della Vaillante: anche Paul avrebbe dovuto
sopravanzare le due Leader. Giro dopo giro
il giovane pilota francese recupera
terreno e, quando mancano otto
tornate alla fine, si trova dietro alle
due Leader. Paul è scatenato e riesce a
superare la seconda delle due vetture
rivali. A due giri dal termine supera
anche l' altra Leader finendo alle spalle
di Steve. La sera stessa Michel riceve una
telefonata che gli indica l' ora ed il
luogo della firma dell' importante
contratto. Recatosi ad Alberdeen, viene
fatto salire su un motoscafo che raggiunge
una grande giunca ancorata nel porto. Quì,
con grande sorpresa, si accorge che Ruth,
assieme ad un manipolo di suoi sgherri,
aveva neutralizzato gli uomini dell'
equipaggio e stava costringendo il
rappresentante del governo cinese a
firmare il contratto in suo favore. Michel
tenta di ribellarsi ma, colpito, perdendo
i sensi. Si risveglia su una spiaggia
sconosciuta e non sa come ritornare ad
Aberdeen quando, incredibilmente, incontra
la troupe televisiva francese di un
programma che si chiama "Caccia al
tesoro". Spiega la situazione al
protagonista delle trasmissione il quale
gli mette a disposizione l' elicottero
della produzione. Con il velivolo
sorvolano la baia fino a quando non
individuano la giunca. Michel avverte via
radio Teddy Yip il quale manda sul posto
un aliscafo con Steve, Paul e Julie.
Michel, assieme a parte della troupe,
riesce a salire a bordo dell' aliscafo.
Con un vero e proprio abbordaggio i nostri
amici riescono a salire a bordo della
giunca ed affrontano gli uomini di Ruth.
Dopo una breve scazzottata i nostri hanno
la meglio e il rappresentante del governo
cinese ed il suo equipaggio vengono
liberati. Ruth, sconfitta, si rivolge a
Steve ricordandogli i bei momenti passati
assieme. Tenta di convincerlo a schierarsi
dalla sua parte offrendogli il potere e la
gloria. La reazione di Julie non si fa
attendere: affronta la rivale dicendole
che a Steve non importavano potere e
gloria e che solo lei avrebbe potuto farlo
felice. Steve fa la sua scelta confermando
il suo attaccamento a Julie e provocando
le ire e le minacce di Ruth. Alla sera
viene firmato l' importante contratto e
tutti brindano al successo ottenuto ed ai
rispettivi amori.
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STEVE &
JULIE
STEVE
& JULIE (Alessandro)
STEVE
E JULIE
(Gazzetta dello Sport)
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Steve
e Michel raggiungono una località di
montagna dove Julie sta partecipando ad
alcune gare sulla neve nelle quali corre
con una Honda ATC 250 a tre ruote. Steve
snobba quel tipo di veicolo ed è geloso di
Richard, un corridore che è partner di
Julie nella manifestazione. Per orgoglio
accetta di correre anche lui con l' ATC
ma, al contrario di Michel, si rifiuta di
ascoltare i consigli della ragazza. Alla
prima prova Steve cade miseramente e nella
seconda il risultato non cambia di molto.
Dopo una settimana si svolge la terza
prova, questa volta su fondo sterrato.
Steve, che per l' occasione si è allenato
seriamente, riesce a vincere la gara. Dopo
un paio di giorni, in un ristorante di
Parigi, Steve e Julie si ritrovano per
parlare del loro futuro. L' americano
inizialmente comunica alla ragazza il
rifiuto di Jean-Pierre di concederle la
guida di una Vaillante. Julie non ne
sembra sorpresa e dice che sarebbe stata
lei stessa a chiederla quando si sarebbe
sentita pronta e competitiva per le
quattro ruote. L' argomento poi si sposta
sul loro rapporto. Steve, nonostante sia
fortemente attratto dalla giovane,
le esprime le sue perplessità su un
eventuale storia assieme, dichiarandosi un
tipo instabile ed un inguaribile
donnaiolo. Julie, dal canto suo, gli fa
capire di non essersi mai illusa e che la
sua reazione nei confronti di Ruth a Macao
era stata solo un modo per difenderlo. I
due si lasciano sapendo, dentro il loro
cuore, di aver mentito ai propri
sentimenti. Julie, che inizialmente vuole
tornare in America, accetta invece la
proposta del suo sponsor, la ELF, di
partecipare ad un corso intensivo di guida
sportiva. Steve, dal canto suo,
inizia la nuova stagione di F. 1 correndo
in Brasile. Julie si dimostra la più brava
del corso e brucia letteralmente le tappe
tanto che la ELF e la Ford le mettono a
disposizione una monoposto per partecipare
al campionato di Formula Ford. La ragazza
quasi si pente di non aver deciso prima di
abbandonare le moto e prova una grande
soddisfazione nel guidare la nuova
vettura. Corsa dopo corsa si mette in luce
e sta per vincere il campionato. Le
notizie dei successi della giovane
arrivano in casa Vaillante. L'ultima prova
del campionato di Formula Ford si svolge
su circuito Bugatti di Le Mans e tutti i
rivali di Julie sono
agguerritissimi. Nello stesso momento a
Monza si sta per svolgere il penultimo
G.P. del mondiale di F. 1. Michel è
fiducioso mentre Steve, che non ha
disputato un campionato esaltante, è
preoccupato e ha uno strano presentimento.
La gara di Julie si svolge sotto una
pioggia incessante. A Monza Michel è in
lotta per la vittoria con la Ferrari di
Arnoux mentre Steve non è concentrato e
perde la quarta posizione. Julie, a Le
Mans, è al secondo posto e resta incollata
alla vettura di testa aspettando il
momento propizio per attaccare. A Monza
Steve tenta di riprendersi la quarta
piazza azzardando un sorpasso all'
esterno. In quello stesso momento il
pilota che conduce davanti a Julie
commette un errore e sbanda mettendosi di
traverso. La giovane non può evitarlo e la
collisione è violenta. L' urto sbalza le
due monoposto ai lati della pista. Julie
finisce contro un guard rail e subisce un
terzo urto da una vettura che la seguiva.
A Monza il tentativo di sorpasso di Steve
non va a buon fine e l' americano finisce
"lungo" verso l' esterno della curva.
Invece di preoccuparsi della sua
incolumità, ha netta la visione di quanto
sta succedendo a Julie a 700 Km di
distanza. Fortunatamente Warson, dopo un'
escursione sull' erba, riesce a rientrare
in pista e a concludere la gara al quinto
posto. Michel, dal canto suo, deve
accontentarsi del secondo dietro ad
Arnoux. Steve confida a Michel di essere
sicuro di aver avuto, nitida nella sua
mente, la visione dell' incidente accaduto
a Julie. La conferma gli arriva con una
telefonata e Steve accorre a Le Mans con
l' aereo privato della Vaillante. Arrivato
all' ospedale, corre al capezzale di Julie
che è priva di conoscenza. Qui Steve,
disperato e credendo di non poter essere
ascoltato dalla ragazza, le dichiara
finalmente ed incondizionatamente tutto il
suo amore. Entra un medico che lo invita
ad uscire ma, inaspettatamente, Julie apre
gli occhi e chiede a Steve di continuare
la sua dichiarazione d' amore: aveva
sentito tutto. Finalmente un bacio
tra i due suggella il sentimento che
entrambi provavano. Il dottore nel
frattempo, leggendo i risultati delle
analisi, comunica con soddisfazione che la
ragazza non aveva lesioni gravi e che di
li ad un paio di giorni avrebbe potuto
essere dimessa. La notizia rende felice
Steve che rimane al capezzale di quella
che era divenuta la sua donna. Una
telefonata di Jean-Pierre informa Julie
che l' anno successivo per lei ci sarebbe
stata una Vaillante Formula 3 che l'
aspettava. Steve "disperato" per i nuovi
rischi che la sua compagna avrebbe corso,
rimane in adorazione della ragazza che
invece, a quella notizia, è raggiante e
sembra ancora più bella del solito.
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L' HOMME DE
LISBONNE
L' UOMO DI
LISBONA (Alessandro)
L'UOMO
DI LISBONA (Gazzetta
dello Sport)
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Steve
e Julie, come due normali fidanzati,
stanno visitando le bellezze di Lisbona.
La loro però non è una vacanza: i due
stanno per disputare il Rally del
Portogallo. Steve piloterà una delle tre
nuove Vaillante Commmando e Julie sarà al
suo fianco come navigatrice. Alla partenza
della gara Steve ha una sorpresa: ritrova
Betty, la sua sgraziata "spasimante" dei
tempi de "Il rally della Paura", la quale
nel frattempo si è sposata e corre con il
marito. Il rally inizia e Julie è
incredula dallo spettacolo che le si
presenta davanti agli occhi: lungo tutto
il percorso c'è un muro di folla
pericolosamente vicina alle traiettorie
delle macchine. I più spericolati fanno
addirittura i "toreri" spostandosi all'
ultimo momento prima del passaggio delle
vetture in gara. Nonostante il pericolo
che si presenta ad ogni curva i nostri
amici si comportano bene e dopo la
sedicesima prova speciale sono ben
piazzati in classifica. Nell' ufficio di
Jean-Pierre, Michel comunica al
fratello che la prima delle Commando è in
seconda posizione mentre Steve e
Julie sono in sesta proprio davanti
alla terza Vaillante. Jean-Pierre che,
come al solito, doveva rimanere sul
lavoro, invita il fratello a tenerlo
continuamente al corrente delle novità dal
Rally. Mentre Steve e Julie iniziano la
ventesima prova speciale è Jean-Pierre a
chiamare urgentemente Michel in sede. Era
successo un fatto grave: aveva
trovato un foglio dei piani segreti del
prossimo modello, la Vaillante "Saturne",
nella fotocopiatrice. Uno dei dipendenti
dell' ufficio progetti li stava tradendo.
Il giorno successivo infatti un uomo, che
stava tentando di recuperare il foglio
dimenticato, viene bloccato e messo alle
strette. Questi confessa e dice che il
dossier segreto lo aveva dato ad uno
sconosciuto che sarebbe partito
immediatamente per Lisbona per consegnarlo
a sua volta. Jean-Pierre, grazie ai
servizi di informazione di cui anche la
Vaillante si serve, ha individuato l' uomo
che doveva ricevere il dossier segreto:
Tony Cardoza, un californiano già noto
nell' ambiente dello spionaggio
industriale, che sarebbe dovuto giungere
in Portogallo via New York il giorno
successivo alle 12. Michel parte
immediatamente per Lisbona dove incontra
il rappresentante portoghese della
Vaillante al quale chiede un aiuto per l'
operazione di recupero dei documenti. Per
prima cosa, incredibilmente, chiede l'
indirizzo di un buon barbiere ed inoltre
vuole l' appoggio di due-tre elementi
capaci e decisi. Appurato, in tutti
gli alberghi, che Cardoza non era ancora
arrivato in città, alle ore 12 Michel è
nuovamente all' aeroporto dove lo
riconosce in un individuo biondo con i
baffi che sbarca dall' aereo da New York.
Con l' appoggio degli uomini di fiducia
riesce a seguirne le tracce e a scoprirne
l' albergo. Nel pomeriggio Michel riceve
un pacco nella sua stanza all' Hotel Ritz
. Dopo due ore si presenta allo
Sheraton nella camera di Cardoza il quale
trasale dalla sorpresa non
aspettandosi di essere stato scoperto.
Poco dopo qualcuno si presenta alla
reception dello Sheraton attendendo
Cardoza per condurlo alla consegna del
dossier. In quello stesso momento, al
Rally del Portogallo, Betty sta
maltrattando il marito che, a causa di un
indicazione errata, l' aveva costretta ad
uscire di strada. Steve e Julie dal canto
loro, dopo aver evitato più volte per
miracolo di investire gli spettatori più
incoscenti, per non mettere sotto un cane
randagio vanno a sbattere contro le rocce
a lato della strada. Riescono però a
ripartire e a finire la corsa. Sabato
sera, all' autodromo dell' Estoril, sulla
pedana dei vincitori sale, prima, la
Vaillante pilotata dall' equipaggio
Ragnotti-Thimonier . La seconda Commando
di Ortigao-Batista era giunta terza mentre
Steve e Julie, che si erano piazzati ad un
onorevole quinto posto, ricevono la visita
da un misterioso uomo biondo. Steve, dopo
un attimo di esitazione, scoppia a ridere:
si trattava di Michel travestito con
parrucca e baffi. Michel spiega il
perchè della sua presenza in Portogallo e
di quel travestimento. Racconta del
dossier segreto trafugato e del suo piano
per recuperarlo. Appena arrivato si era
fatto preparare la parrucca e i baffi che
lo avrebbero fatto somigliare a Cardoza.
Poi sostituitosi all' uomo, grazie all'
aiuto degli colleghi del concessionario
Vaillante in Portogallo, si era presentato
all' appuntamento per lo scambio dei
documenti. Solo che, al posto del danaro
che Cardoza avrebbe dovuto consegnare in
cambio del dossier, Michel si era portato
dietro una pistola con la quale si era
fatto restituire il progetto della nuova
Vaillante. Tutto era finito nel migliore
dei modi ed i nostri eroi potevano
riprendere a pensare alla loro attività.
Il lunedì successivo erano già in pista
per provare le nuove monoposto Vaillante
per il prossimo campionato di F. 1,
mentre per Julie era pronta una
sfavillante Vaillante Formula 3.
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I RIASSUNTI DEGLI
EPISODI DELLA SERIE NORMALE
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