IL RIMONTAGGIO QUESTO SCONOSCIUTO di
Giacomo Pueroni (pag. 1 di
1)
A volte può capitare che una storia debba essere pubblicata in formati differenti. Generalmente i formati base nel mondo dei Comics internazionale sono due: quello gigante "alla francese" composto da quattro strisce, e quello "pocket" (tascabile) alla Topolino, con tre strisce sovrapposte. In questo caso con un semplice lavoro redazionale la pagina viene "rimontata". La regola generale è molto semplice. Un rettangolo da 3x4 (=12) quadretti diventa due rettangoli da 2x3 (=6). Quindi ogni pagina normale diventerà due pagine formato pocket.
Per ottenere questo rimontaggio il disegnatore deve tenere presente questa formula nel momento in cui lavora alla tavola definitiva. Deve calcolare gli spazi in maniera da rendere agevole il montaggio. Chiaramente una "gabbia" di 12 vignette quadrate permette un rimontaggio molto semplice. Vediamo nel dettagli alcune pagine. Tralasciamo le differenze nei testi: si tratta di traduzioni fatte in tempi e modi differenti. In questa sede vogliamo dedicarci solo a esaminare la struttura della pagina. Prendiamo l' ultima pagina della storia breve "L'ipocrita" (1970 - Albo Ardimento anno II numero 2). La stessa storia appare col titolo "Quel bel tipo di Payntor" nell' albo pocket "Zack Avventura", del 1974, rimontata. Esaminiamo la pagina nel formato gigante e ricaviamone la struttura.
Quattro strisce. Cominciamo col dividerla in due. La parte superiore comporrà una pagina, quella inferiore l'altra.
E adesso guardiamo il rimontaggio: una grossa vignetta A affiancata da B e C nel formato originale, che nel formato pocket finiscono tranquillamente in basso, a comporre la striscia inferiore.
Ancora più facile la composizione della pagina successiva. Una striscia doppia D, due quadretti E/F e un'altra striscia doppia G. Rimontata si mantiene praticamente inalterata. Qui però è evidente che già in origine il disegnatore ha calcolato il rimontaggio. Una striscia doppia inserita nel punto sbagliato avrebbe reso difficoltosa questa operazione.
Tutto facile sembrerebbe... e invece no. Ci sono i dettagli da osservare, i piccoli peccati. Innanzitutto si vede chiaramente che la vignetta F è ingrandita e tagliata alle estremità. Chiaro, essendo la storia stampata in un formato più piccolo, si è pensato di ingrandire una scena (i meccanici che parlano di schiena) già di per se piccola.
E se guardiamo la doppia D, e ci soffermiamo sulla didascalia, osserviamo, nella pagina in formato pocket, un piccolo scalino nella riga inferiore della didascalia.
Perchè? E' evidente che si è intervenuti sulla didascalia tagliando via lo scalino inferiore presente nella tavola originale.
Tutte le didascalie e le
nuvolette presentano dei ritocchi, per adattarle alla
nuova forma della pagina. Tutto sembrerebbe semplice.
Ma ci sono chiaramente le eccezioni. Prendiamo l' ultima pagina, dalla storia breve "Incidente al Rally" (1971 - Albo Ardimento anno III numero 4).
Dividiamola in due parti: una superiore ed una inferiore.
La parte superiore ha la stessa struttura della parte inferiore della pagina analizzata prima (là era D-E/F-G, qui diventa A-B/C-D). Assolutamente identica.
Ma la
parte sotto non corrisponde. Abbiamo E
ed F
che "sballano" la struttura. Anzichè un quadretto
preciso o un suo multiplo, sono in realtà un quadretto e
mezzo. Sovrapposte ad una tripla G.
Come si rimonta il tutto? Senza troppi problemi evidentemente. Le due vignette superiori vengono tagliate alle estremità e rimontate affiancate. La tripla diventa un quadrettone gigante, con i personaggi nella parte inferiore e il testo ingrandito riposizionato in alto.
Eppure... in questo caso la tavola lascia una strana impressione. Perchè a differenza della pagina esaminata prima, in questo caso è la pagina pocket a sembrare completa così, mentre la pagina gigante è un po' "sballata". Guardate le due vignette E ed F nella pagina pocket. Sono praticamente uguali. Abbiamo Steve e Michel alle due estremità, con Steve che sta spalando mentre Michel osserva l'altra auto allontanarsi. Sembra perfetta.
Se invece esaminiamo la tavola gigante dell' Albo Ardimento, le stesse due vignette hanno delle estremità assolutamente inutili. La F ha un'estensione esagerata a sinistra in cui vediamo semplicemente il resto della roccia, ma che non pare giustificata da esigenze di narrazione. Non deve ospitare spazio aggiuntivo per il testo, che invece è sufficente al centro della vignetta, e non centra l'azione, che invece è spostata su Steve e Michel all' estremità destra.
E il quadrettone G inferiore? Pare perfetto nel formato pocket. Tutta la parte superiore dedicata al grido di Steve.
Mentre nella tavola gigante quel testo spostato sulla sinistra pare così "sballato". Non dà lo stesso effetto dirompente della tavola pocket.
Facciamo un'ipotesi? Che questa storia sia in realtà nata apposta per il formato pocket? La risposta è si. Se guardiamo attentamente in basso a destra della vignetta G della versione pocket troveremo il numero di tavola scritto a mano dal disegnatore: si tratta del numero 10.
Proprio il numero di pagine della versione pocket, mentre nell' Albo Ardimento (che come abbiamo detto ha dimensioni grandi "alla francese") le pagine sono diventate 5. Possiamo quindi sottolineare che, se
alcune storie sono state pubblicate in formato rivista e
quindi adattate alle versioni pocket, altre sono nate
espressamente per il formato pocket (Tintin Selection,
Tintin Pocket Selection, Epi Pocket, Zack) e
successivamente rimontate in formato rivista per la
pubblicazione in volume.
IL RIMONTAGGIO QUESTO
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