I PILOTI "REALI" NELLE STORIE
DI MICHEL VAILLANT
PEDRO RODRIGUEZ
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Pedro Rodriguez nacque a Mexico City, il
18 gennaio 1940. Il padre, Don Pedro Rodriguez, ex
acrobata motociclista, era a capo delle pattuglie
motorizzate della polizia messicana e, si dice,
anche dei servizi segreti di quel Paese. Di fatto
conduceva una vita agiata che gli permise di
assecondare la voglia di correre, prima con le
moto e poi con le auto, del figlio primogenito
Pedro e del più giovane Ricardo. Nel 1958 Luigi
Chinetti fece esordire Pedro a Le Mans con una
Ferrari della scuderia NART. Nel 1960, sempre con
una Ferrari 250 TR della NART, Pedro partecipò
nuovamente a Le Mans assieme al fratello e solo la
sfortuna gli negò la vittoria. I fratelli Rodriguez ritornano a correre
nella Formula Junior Messicana ma, mentre Ricardo
accettò l'invito della Ferrari per correre in F.1,
Pedro fu costretto a rinunciare per impegni di
affari.
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Dopo
la perdita del fratello, avvenuta nel 1962 durante
le prove del G.P. del Messico, pensò di ritirarsi
dalle competizioni. Continuò però a correre con le
vetture sport. Nel 1963 fece il suo esordio in F.1,
nel G.P. degli U.S.A., con la Lotus. Nei tre
anni seguenti corse solo saltuariamente in F.1 con
le Ferrari della NART e nuovamente con la Lotus
ottenendo però successi, con le sport, a Daytona e
Reims. Nel 1967 finalmente, partecipò ad un'intera
stagione nel mondiale piloti con una Cooper-Maserati
con la quale si aggiudicò il suo primo G.P. in
Sudafrica. L'anno successivo passò alla BRM con la
quale arrivò due volte sul podio. Pedro, nello
stesso anno, continuò a partecipare anche a gare di
F.2, alla Coppa Tasmania, al campionato Can-Am e in
quello sport, correndo non meno di 40 gare ed
aggiudicandosi, tra l'altro, la prestigiosa 24 ore
di Le Mans a bordo della Ford GT 40 pilotata in
coppia con Lucien Bianchi.
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Nel
1969 iniziò il mondiale piloti con la BRM poi
passò alla Ferrari non riuscendo però a togliersi
grosse soddisfazioni. Nel 1970 ritornò alla BRM e
colse il suo secondo successo in F.1 a
Spa-Francorchamps, oltre ad un secondo posto negli
U.S.A.. Le maggiori soddisfazioni arrivarono nel
mondiale marche, con le sport, nel quale vinse
quattro prove con la Porsche. Anche l'anno
successivo vinse per quattro volte con la Porsche
oltre allo Spring Trophy ed ad un G.P. di F.1 non
valido per il mondiale. Nello stesso anno arrivò
anche secondo nel G.P. di Olanda a Zandvoort
dietro a Ickx. L' 11 luglio 1971 Pedro Rodriguez
venne invitato a partecipare, con una Ferrari 512
M privata, ad una gara minore d'Interserie sul
circuito di Norisring in Germania. Un avversario
lo fece uscire di strada e sbattere contro un
muro. La vettura si incendiò. Per le ustioni, ma
sopratutto per le lesioni riportate, Pedro morì
dopo poco a soli 31 anni.
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Pedro Rodriguez è apparso nelle storie di Michel Vaillant:
nell episodio n° 21 della
s.n.
"Massacre pour un
moteur" (1972) "Il
commando misterioso" - "Massacro per un motore"
Pedro Rodriguez
... alla guida
i...della Porsche
917 inseguito da Michel Vaillant
I
PILOTI "REALI" - PEDRO RODRIGUEZ
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