
I PILOTI "REALI" NELLE
STORIE
DI MICHEL VAILLANT
AYRTON SENNA
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Ayrton Senna da Silva nasce il
21 marzo 1960 a San Paolo in Brasile. Figlio di un
ricco uomo di affari, non seguirà le orme del padre
nella conduzione delle attività di famiglia ma, fin
dall'età di 4 anni, è attratto dalla guida di un
kart ricevuto in regalo proprio dal genitore.
All'età di 13 anni partecipa, vincendola, alla sua
prima corsa sul circuito di Interlagos. Nel 1977 e
nel 1978 si aggiudica il campionato sudamericano di
kart. Negli anni successivi vincerà quattro titoli
del campionato brasiliano ed arriverà due volte
secondo nel campionato mondiale di questa categoria.
Nel 1981 corre in Formula Ford con la scuderia Van
Diemen. Ayrton vince il titolo britannico ma, per
terminare gli studi, rientra in patria. Capisce ben
presto che le corse sono la sua vita e, nel 1982,
ritorna in Inghilterra dove, in Formula Ford 2000,
conquista il titolo britannico e quello europeo
aggiudicandosi ben 22 gare delle 28 cui ha
partecipato,
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Nel 1983 viene ingaggiato
dalla West Surrey Racing, scuderia con la quale si
aggiudica il campionato di F.3. Nello stesso anno
Franck Williams gli offre l'occasione di provare la
F.1 con la quale Keke Rosberg ha vinto il mondiale.
Ayrton effettuerà anche delle prove con la Brabham,
la Lotus e la Toleman. Nella stagione 1984 è proprio
con quest'ultima scuderia che Senna inizierà la sua
strabiliante carriera in F.1. Alla sua seconda gara,
in Sudafrica, si aggiudica il primo punto e, a
Monaco, arriva secondo dietro a Prost: colui che
diverrà il suo più grande rivale. Al termine del suo
primo campionato mondiale Senna arriva al nono posto
in classifica. Rompe il contratto con la Toleman e,
nel 1985, è alla guida di una Lotus-Renault. Al
secondo G.P. Ayrton conquista la prima delle sue
incredibili 65 pole-position. Vince il suo primo
G.P. in Portogallo, vince nuovamente a
Spa-Francorchamps ed arriva per sei volte sul podio
concludendo al quarto posto in classifica. Resta
alla Lotus ancora per due stagioni, conquistando
altri quattro G.P., numerosi podi, e classificandosi
prima quarto e poi terzo nella classifica finale del
mondiale. Non è certo con questa grande scuderia
"decaduta" che Senna potrà vincere il titolo così,
nel 1988, firma con la Mc Laren. Si ritrova, però, a
fianco del grande rivale Alain Prost. La Mc
Laren-Honda è una macchina vincente ed i due si
aggiudicano tutte le gare della stagione, tranne una
vinta dalla Ferrari. Con 8 vittorie e 11 podi in
totale, Senna vince il suo primo titolo mondiale.
L'anno successivo, nonostante le 6 vittorie ed i 7
podi, è Prost che si prende la rivincita
aggiudicandosi il suo terzo titolo. Nel 1990 Prost è
alla Ferrari. La rivalità tra i due cresce gara dopo
gara. Ayrton vince 6 G.P. ed arriva 11 volte sul
podio ma, all'ultimo G.P. in Giappone, mette fuori
gara Prost ancora in corsa per il titolo. Vince così
il suo secondo campionato mondiale ma Balestre,
presidente della FISA, lo ha nel mirino per il suo
comportamento. Nel 1991 Senna non ha rivali: la
Ferrari di Prost non è più così vincente e Mansell,
altro grande pretendente al titolo, non ha troppa
fortuna. Con 7 vittorie e 12 podi arriva il terzo
titolo mondiale. Nel 1992 Senna si ritrova in pista
senza il rivale di sempre: Prost infatti ha deciso
di prendersi un "anno sabatico". La sua vettura però
non è all'altezza della Williams di Mansell. E'
proprio il pilota inglese che vince il titolo,
mentre Senna, con 3 vittorie e 7 podi, deve
accontentarsi del quarto posto finale, dietro a
Patrese e ad un certo Michael Schumacher. Il 1993 è
l'ultimo anno con la McLaren oltre che quello del
ritorno in pista del suo rivale Prost alla Williams.
Senna vince 5 G.P. ed arriva per 7 volte sul podio
ma questo non impedisce a Prost di conquistare il
suo quarto ed ultimo titolo mondiale. I due piloti
hanno imparato a rispettarsi e la loro amicizia si
cementa quando, in Australia, all'annuncio del
ritiro definitivo dalle competizioni da parte di
Prost, Senna lo fa salire assieme a lui sul gradino
più alto del podio. E' il 1994 quando Senna sceglie
di andare alla Williams, vettura che aveva permesso
a Prost di batterlo l'anno prima. La monoposto però
non lo convince. Ayrton la trova difficile da
guidare, quasi pericolosa. Quell'anno il grande
avversario è l'astro nascente Michael Schumacher con
la BenettonFord. Senna, dopo un testa-coda, si
ritira in Brasile e in Giappone non supera la prima
curva facendosi tamponare da Hakkinen. Arriva il
maledetto week-end di Imola. Il venerdì, all'inizio
delle prove libere, Rubens Barrichello è vittima di
un impressionante incidente che lo costringe
all'ospedale con un ferite al labbro, al naso ed ad
un braccio. Sabato l'austriaco Ratzenberger esce di
pista, perde un elemento aerodinamico della sua
monoposto e, sbattendo contro un muro, muore sul
colpo. Senna è uno dei primi ad accorrere sul luogo
dell'incidente mortale e ne rimane scosso. Domenica
1 maggio 2004 Senna è in pole-position, come nelle
precedenti due sfortunate gare. Dopo il giro di
ricognizione il plotone delle monoposto si schiera e
prende il via. Nelle ultime file però avviene uno scontro
che obbliga la safety-car a scendere in pista. Dopo
cinque giri la corsa riprende con Senna ancora in
testa.
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Il sesto giro, incalzato da
Schumacher, Senna affronta le curve del
Tamburello. La sua Willams accelera fino a 305
Km/ora poi tocca il fondo sconnesso e cambia
traiettoria. Ayrton frena disperatamente per un
ottantina di metri rallentando di quasi 100
Km/ora, poi, dopo un tratto sterrato, vede
avvicinarsi inesorabilmente il muro. Il sistema
idraulico del servosterzo ha perso pressione.
Senna accelera per un paio di decimi di secondo e
muove lo sterzo nel tentativo di far cambiare
assetto alla vettura modificando così l'angolo
d'impatto. Tutto è inutile: il piantone del
volante, modificato all'inizio della stagione,
aveva ceduto rendendo inutili tutti i tentativi
del campione di salvarsi la vita. Senna va a
sbattere a 200 Km/ora contro il muro esterno alla
pista e un elemento della sospensione anteriore lo ferisce
mortalmente alla testa. Il brasiliano lascia così
il mondo terreno ma entra nella leggenda come uno
dei più grandi campioni che, in assoluto, abbia
mai avuto l'automobilismo sportivo.
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Ayrton
Senna è apparso nelle storie di Michel Vaillant:
nell episodio n° 51 della s.n.
"Le caid de Francorchamps" (1988) "Il boss di
Francorchamps"

Senna con la McLaren sotto la pioggia a
Spa-Francorchamps
nell episodio n° 56 della s.n.
"Le maitre du monde" (1993) "Il padrone del
mondo"
(solo alcune delle immagini dove è presente)

I meccanici effettuano alcune
regolazioni sulla McLaren di Senna

Senna sale sulla sua monoposto

Senna vittorioso con la bandiera
brasiliana
nell episodio n° 58 della s.n.
"Paddock" (1995) "Paddock"

alla fine dell'episodio Steve e Michel
si recano sulla lapide che ricorda
le gesta di Senna per rendere omaggio al
grande campione.
Ricordiamo inoltre che il
6° volume della serie Dossiers Michel Vaillant
è stato dedicato proprio al campione brasiliano.
Di questo volume esistono
anche le versioni italiane di Editoriale Domus
e di RCS Mediagroup (Gazzetta dello Sport)
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Ayrton Senna
Le feu sacre
(2003)
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Ayrton Senna
Una leggenda a
fumetti
(2004)
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Ayrton Senna
Una leggenda a
fumetti
(2014)
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I PILOTI "REALI" -
AYRTON SENNA
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