I PILOTI "REALI"  NELLE STORIE 

DI MICHEL VAILLANT 

 

 

NIKI LAUDA


Andreas Nikolaus Lauda è nato in Austria, a Vienna, il 22.02.1949. Viene da una famiglia agiata e non ha molte difficoltà per dare sfogo alla sua passione per i motori ed iniziare la carriera di pilota. Parte, nel 1968, dalle gare in salita e negli anni immediatamente successivi fa esperienza con le monoposto delle formule minori. Nel 1971 si autofinanzia per ottenere un posto alla March  in F. 2 ed in F.1. Quando questa casa fallisce riesce, sempre a sue spese, a correre con la BRM. I risultati non arrivano e Niki è praticamente sull' orlo della bancarotta  quando, nel 1974, Luca Cordero di Montezemolo lo chiama alla Ferrari. Finalmente ha a disposizione un' ottima vettura, riesce a vincere i suoi primi due G.P. e ad ottenere  9 pole restando in corsa per il mondiale assieme al compagno di squadra Regazzoni.


Il titolo non gli sfugge l' anno successivo nel quale conquista 5 vittorie ed un notevole margine di punti sul secondo classificato. Anche il 1976 sembra avviato sullo stesso binario dell' anno precedente: la Ferrari è un' ottima vettura e Lauda vince in totale 5 G.P. ma, sul circuito del vecchio Nurburgring, Niki è vittima di un pauroso incidente. Imprigionato nell'abitacolo avvolto dalle fiamme, con i mezzi di soccorso lontani (il vecchio circuito misurava quasi 23 Km !), viene salvato dal tempestivo intervento dei colleghi Edwards, Eartl e, soprattutto, Merzario, che si fermano e lo strappano da morte certa. Resta in coma per alcune ore, ha ustioni gravi, un principio di asfissia ma, nonostante le ferite, riesce a riprendersi. Incredibilmente ritorna alla guida della Ferrari solo dopo sei settimane. Ma il "freddo calcolatore" Lauda non sarebbe stato più lo stesso di prima. E' ancora in testa alla classifica quando all' ultima gara di campionato, dopo soli due giri sotto la pioggia torrenziale, ritiene la corsa poco sicura e si ritira. Il secondo in classifica Hunt ha via libera e vince il mondiale per un solo punto. Enzo Ferrari non lo perdonò mai per questa sua decisione. I rapporti all' interno della squadra si incrinano, tanto che nel 1977, nonostante riesca a conquistare il suo secondo titolo (con tre G.P. vinti), abbandona il "Cavallino" prima della fine della stagione. Nel 1978 corre per la Brabham con la quale riesce a vincere due G.P. L' anno dopo invece non ottiene nemmeno questi risultati parziali e decide di ritirarsi per dedicarsi alla gestione della sua compagnia aerea. Passano due anni e la situazione economica di Lauda è nuovamente in crisi. Niki decide così di rientrare nel circo della Formula 1.  Nel 1982 firma per la Mc Laren e ritorna al successo in due Gran Premi. L' anno dopo non riesce a vincere nessuna gara ma, nel 1984, si rifà aggiudicandosi ben  5 G.P. e riconquistando per la terza volta il titolo di campione mondiale piloti. Nel 1985 corre il suo ultimo campionato. Riesce a vincere ancora un G.P. ma ad Adelaide, alla fine di un rettilineo, si accorge che i freni della sua Mc Laren non rispondono. Riesce comunque a fermarsi in una via di fuga, scende dalla vettura e, senza il minimo ripensamento, si ritira per sempre dalle competizioni. Lauda aveva corso 171 G.P. vincendone 25, e conquistando 3 mondiali, piazzandosi inoltre una volta 2°, due volte 4° e una volta 5°. Ritornato in Ferrari come consulente, successivamente partecipa al rientro della Jaguar in F.1. 


Gli scarsi risultati lo costringono ad abbandonare questa scuderia. Nel 2012 gli viene affidato il prestigioso ruolo di presidente onorario della Mercedes AMG F1. Purtroppo i postumi del terribile incidente del Nurburgring non lo avevano mai abbandonato. Lauda, che negli anni successivi al ritiro aveva già subito due trapianti di rene, nel 2018 viene ricoverato a Vienna a causa di un infezione polmonare per la quale subisce un trapianto di polmone. Dopo un anno di degenza, a causa di un'insufficienza renale, si spegne nella notte tra il 20 ed il 21 maggio 2019. Tutto il circus della F1 gli tributa, tra le altre manifestazioni di affetto, l'omaggio di indossare il suo mitico cappellino rosso nella settimana del successivo G.P. di Monaco. Secondo il suo desiderio viene sepolto con la tuta dei suoi anni migliori in Ferrari.


 

Niki Lauda è apparso nelle storie di Michel Vaillant:

  (qualche esempio per ogni storia dive è apparso)  


nell episodio n°  26 della s.n.

"Champion du monde"  (1974)  (puntate Corrierino) - "Campione dl mondo"

 

 

Lauda scende dalla Ferrari 312 B3 e si ritira a Watkins Glen

 


nell episodio n°  47 della s.n. 

"Panique a Monaco"  (1986)  "Panico a Monaco"

 (nota: la storia, pubblicata solo nel 1986, non è collocata in modo cronologicamente corretto nella serie . L'episodio dovrebbe essere collocato temporalmente nel 1975)

 

alla partenza del G.P. di Monaco in prima fila accanto a Michel

 


nell episodio n°  28 della s.n. 

"Le secret de Steve Warson"  (1975) "Il segreto di Steve Warson" 

 

 Lauda con la Ferrari 312 T alla partenza del G.P di Zolder

 


nell episodio n°  30 della s.n. 

"Le prince blanc"  (1977) "Il principe bianco" 

 

 primo piano a Monza

 


nell episodio n°  31 della s.n. 

"Les jeunes loups"  (1978) "II giovani lupi" 

 

Niki alla guida della Ferrari 312 T2

 

 Lauda assieme ai colleghi

 


nell episodio n°  32 della s.n.

"La revolte des rois"  (1979) "La rivolta del re" 

 

Lauda davanti al "giovane lupo" Fabri

 


nell episodio n°  34 della s.n.

"K.O. pour Steve Warson"  (1979) "K.O. per Steve Warson" 

 

Lauda alla guida della Brabham - Alfa Romeo in lotta con Brambilla

 


nella storia breve 

"Pocker à Zolder"  (Zack Parade 1979) "Poker a Zolder"

 

Lauda con la Brabham BT48 n.5 a Zolder

 


nella storia breve "fantastica" 

"Un certain Gran Prix" (1979) "Un certo Gran Premio" 

 

Niki nella storia "fantastica" con la sua F1 "fantastica"

 


nell episodio n°  35 della s.n.

"Le galerien"  (1980) "Il forzato"  

 

Lauda alla guida della Brabham - Alfa Romeo

 


nell episodio n°  41 della s.n.

"300 a l' heure dans Paris"  (1983) "300 all' ora a Paris"  

 

Lauda con la Mc Laren in lotta con Michel al G.P. di Parigi

 

 





 

 

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