I PILOTI "REALI"  NELLE STORIE 

DI MICHEL VAILLANT 

  

 

  ANDREA DE CESARIS

Andrea De Cesaris è nato a Roma il 31 maggio del 1959. Inizia giovanissimo con i kart con i quali, nel 1976, conquista il titolo mondiale juniores e quello nazionale classe 125 cc. Grazie alla sponsorizzazione della Marlboro può crescere correndo in Inghilterra nelle formule minori con ottimi risultati. Il suo debutto in F.1 avviene grazie all'Alfa Romeo che gli offre l'occasione di partecipare alle ultime due corse del mondiale del 1980. Dopo due buone qualifiche, in entrambe le gare è però costretto al ritiro. Nel 1981 viene ingaggiato dal Team Marlboro McLaren. Andrea è veloce ma commette ancora troppi errori. A Imola, comunque, grazie ad un sesto posto conquista i suoi primi punti nel mondiale. L'anno successivo ritorna all'Alfa Romeo con la quale, al G. P. degli Stati Uniti Ovest, conquista la sua prima e unica pole-position della Carriera davanti a Lauda. 

Al G.P. di Monaco finalmente arriva sul podio con un ottimo terzo posto dietro a Patrese e Pironi. Nel 1983 l'Alfa Romeo 183T si rivela veloce ma poco affidabile. De Cesaris riesce ad aggiudicarsi un secondo posto ad Kockenheim dietro ad Arnoux con la Ferrari. La stagione si conclude con un buon quarto posto a Brands Hatch , un altro secondo posto a Kyalami e l'ottavo posto in classifica finale. Nel 1984 De Cesaris passa alla Ligier  che gli mette a disposizione una monoposto piuttosto "problematica". Inizialmente surclassa il compagno di squadra Hesnault e diventa prima guida. L'anno dopo ottiene il rinnovo del contratto e conquista gli unici punti per la scuderia arrivando quarto a Monaco. Il nuovo compagno di squadra però, l'esperto Jacques Lafitte, lo surclassa e De Cesaris viene appiedato dopo il G.P. di Zandvoort per cedere il posto al giovane Philippe Streiff. E' la Minardi che, nel 1986, gli offre un volante affiancandolo al debuttante Alessandro Nannini. La nuova monoposto presenta numerosi problemi, così l'unico piazzamento della stagione è un miracoloso ottavo posto in Messico. L’anno successivo De Cesaris passa alla Brabham. La scuderia è però ormai sul viale del tramonto e Andrea, solo grazie alla sua grinta, riesce a conquistare un terzo posto al G. P. del Belgio. A fine anno, la Brabham chiude temporaneamente i battenti e De Cesaris, nel 1988, passa alla nuova Scuderia Rial (ex Team ATS). Nonostante le modeste potenzialità della monoposto, De Cesaris riesce ad arrivare quarto a Detroit. Nel biennio 1989/90, Andrea va alla Dallara dove è in coppia con Gianni Morbidelli. Ottiene un ottimo terzo posto nel G.P. del Canada ma le due stagioni si rivelano comunque difficili. Nel 1991 firma per la neonata squadra Jordan con la quale disputa un ottimo campionato. In Canada conquista il quarto posto. Si ripete due settimane dopo in Messico e, successivamente, in Francia e in Germania arrivando nono nella classifica finale del mondiale. L'anno successivo, viene affiancato dal giovane debuttante Michael Shumacher ed arriva nuovamente nono nel mondiale. Nel 1992 passa alla Tyrrell con la quale disputa una buona stagione, con due quinti, un sesto ed un quarto posto. L'anno dopo però si rivela deludente così De Cesaris viene tagliato per far posto a Blundell. Nel 1994 doveva restare appiedato ma la Jordan lo ingaggia per sostituire lo squalificato Irvine nei G.P. di San Marino e Monaco dove conquista un quarto posto.

Al rientro di Irvine viene, poco dopo, ingaggiato dalla Sauber per sostituire lo sfortunato Wendlinger vittima di un incidente a Montecarlo. A Montreal, Andrea festeggia i 200 G. P. entrando nell'elite dei piloti di F.1 più anziani. Dopo un sesto posto a Magnu-Cours, corre la sua ultima gara in F. 1 al G.P. d'Europa a Jerez. Ritiratosi, De Cesaris può dedicarsi ai suoi hobby che sono il windsurf , il golf e l'allevamento di animali. Nel 2006, ha partecipato al campionato GP Masters assieme ad altri grandi ex piloti  di F.1. Il 5 ottobre 2014 Andrea perde tragicamente la vita a causa di un incidente stradale con la sua moto.

Andrea de Cesaris



Andrea De Cesaris è apparso nelle storie di Michel Vaillant:

 


nell episodio n° 42 della s.n.

"300 à l'heure dans Paris" (1983)"300 all'ora a Paris"  

 

...con l'Alfa Romeo 182 T

 



 


 

 

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