Nel
2003, con 17, punti alla fine del mondiale è nono.
Nel 2004, finalmente arrivano i primi podi (è 3° in
Malesia, Barhein, nel G.P. d'Europa al Nurburgring,
in Canada, a Monza ed in Giappone) ed è anche al 3°
posto finale nel campionato. L'anno successivo è più
modesto, Jenson ottiene, infatti soltanto due terzi
posti (in Germania ed in Belgio). Nel 2005 la
scuderia viene rilevata dalla Honda e Button oltre a
due nuovi podi (Malesia e Brasile) finalmente, in
Ungheria, vince il suo primo Gran Premio. Nei due
successivi campionati la Honda non riesce a
produrre una monoposto competitiva così Button è
costretto a lottare nelle retrovie. La scuderia
sembra sul punto di sparire e lo stesso futuro del
pilota, per qualche mese, è in discussione.
Fortunatamente Ross Brown rileva la squadra facendo
così nascere la Brown GP. La nuova monoposto,
motorizzata Mercedes, si rivela vincente. Jenson
domina il campionato: con 6 vittorie (Australia,
Malesia, Barhein, Spagna, Montecarlo e Turchia) un
secondo (Monza) e due terzi posti (Cina ed Abu
Dhabi) conquista il titolo mondiale. Nel 2010 il
campione passa alla McLaren dove, dopo un inizio
promettente con 2 vittorie (Australia e Cina), un 5°
posto ed un ritiro, va a punti consecutivamente in
una serie di gare ma in classifica viene superato
dal compagno di squadra Lewis Hamilton che lo
precede sempre sul traguardo. Due battute di arresto
(8° in Ungheria e ritiro in Belgio) lo allontanano
dalla testa del campionato. Alla fine, dopo un
deludente 12° posto in Corea ed un 3° ad Abu Dhabi,
arriva 5° nel mondiale vinto dal Sebastian Vettel.
Il 2011 inizia con buoni piazzamenti, un 2° posto in Malesia e due terzi
posti a Barcellona e Monaco.
In Canada il pilota inglese conquista la
prima vittoria stagionale al termine di una gara
rocambolesca. Scattato in settima posizione,
Button effettua cinque pit-stop, viene penalizzato
con un drive-through per aver mantenuto una
velocità eccessiva in regime di safety car e viene
anche coinvolto in due collisioni con il compagno
di squadra Hamilton e con Alonso,
rimontando poi dal fondo del gruppo e
sopravanzando Vettel, in testa dall'inizio
della gara, nel corso dell'ultimo giro. Dopo due
gare deludenti ritorna alla vittoria in Ungheria,
va sul podio anche in Belgio, Italia e a
Singapore. Vince nuovamente in Giappone e sale al
2° posto in classifica proprio nella gara che
consacra matematicamente Vettel campione del
mondo. Button ottiene altri podi e consolida la
sua seconda posizione in classifica. Nell''anno
seguente il suo
rendimento è molto altalenante. Inizia bene il
mondiale vincendo in Australia. In Malesia è
soltanto 14°. E' nuovamente sul podio in Cina ma
poi colleziona una serie di gare deludenti. Solo
nella seconda parte della stagione si
toglie qualche soddisfazione (2° in Germania, 1°
in Belgio, 2° in Brasile), alla fine chiude in
quinta posizione il suo mondiale. La macchina
del mondiale 2013 non gli permette di correre
per le posizioni di punta. Il suo miglior
risultato, infatti, è un 4° posto. Con soli 73
punti alla fine è 9° nel mondiale. La stagione
2014 inizia positivamente con un 4° posto
divenuto poi 3° per squalifica di Ricciardo, in
Australia. Nelle gare seguenti, però, la
McLaren perde competitività e il pilota
inglese, dopo aver chiuso il Gran Premio della
Malesia in sesta posizione, non conquista
altri punti nelle tre gare successive. La
situazione migliora a Monaco ed in Canada, dove
Button, sfruttando anche l'elevato numero di
ritiri, coglie un 6° e un 4° posto. Nel resto
della stagione il pilota britannico riesce quasi
sempre ad andare a punti, non cogliendo, però,
ulteriori podi. Chiude il campionato all' 8°
posto. Nella stagione 2015 la McLaren si accorda con la Honda per la
fornitura dei motori. La stagione è complicata,
il rendimento di Button ne è condizionato e
rimane quello delle ultime due stagioni. I primi
punti stagionali arrivano a Monaco, chiuso in
ottava posizione. Torna a punti solo in Ungheria
e in Russia. Nel
successivo Gran Premio degli Stati
Uniti Button conquisa il miglior risultato
stagionale, giungendo 6°. A fine campionato
conclude 16°, con soli 16 punti. Nel mondiale
2016 viene confermato dalla McLaren. Nelle prime tre gare non riesce a
giungere in zona punti. Nel Gran Premio di
Russia ottiene i suoi primi punti
stagionali, chiudendo 10° mentre
in Spagna e a Monaco chiude
9°. Dopo due gare senza punti, conquista il 6°
posto in Austria.
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