
I PILOTI "REALI" NELLE STORIE
DI MICHEL VAILLANT
GERHARD BERGER
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Gerhard
Berger è nato il 27 agosto 1959 a Wörgl in Austria.
Inizia come meccanico ed autista presso l'impresa di
autotrasporti del padre. Contro il volere di
quest'ultimo fa il suo esordio nelle corse nel 1979
con una Ford Escort di un amico. Successivamente
partecipa a gare di Formula Ford 1600. Nel 1982
arriva terzo nel campionato tedesco di Formula
3 e corre qualche gara in Formula 2000. Nel
1983 partecipa al campionato europeo di Formula 3.
L'occasione di esordire in Formula 1 gli viene data,
nel 1984, dalla scuderia ATS, con la quale partecipa
a 4 Gran Premi. Nel 1985, a causa del ritiro dell'
ATS, passa alla Arrows e a partecipa all'intero
campionato mondiale conquistando i suoi primi tre
punti. L'anno successivo è alla Benetton con la
quale, in Messico, vince il primo Gran Premio della
sua lunga carriera regalando la prima vittoria a
questa scuderia ed arrivando al settimo posto nella
classifica finale del campionato mondiale
piloti.
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La
Ferrari lo mette sotto contratto nel 1987
affiancandolo ad Alboreto. Nella sua prima
stagione con la casa di Maranello, dopo un secondo
posto in Portogallo, vince i G.P. del Giappone e
di Australia. L'anno seguente arriva per quattro
volte sul podio prima di conquistare una storica
vittoria a Monza ed il terzo posto finale nel
mondiale. Nel 1989, assieme a Mansell, sembra un
serio pretendente alla conquista del titolo, ma la
superiorità della Mc Laren non gli permette di
raccogliere grosse soddisfazioni. La sua vittoria più grande
però è sicuramente legata a quest'anno: a Imola
infatti, dopo un pauroso "dritto" al Tamburello,
urta un muretto restando intrappolato
nell'abitacolo mentre la vettura prende fuoco.
Fortunatamente la prontezza e grande
professionalità dei commissari di pista lo salvano
da una fine orribile. Berger se la cava con
ustioni alle mani. L'anno si conclude con due
secondi posto e la vittoria in Portogallo. Nel
1990 passa alla Mc Laren, la squadra più forte del
momento; è la grande occasione solo che il suo
compagno di squadra si chiama...Ayrton Senna. Nei
tre anni con la Mc Laren conquista diciotto podi
con tre vittorie (Giappone, Canada ed Australia),
due quarti ed un quinto posto nella classifica
finale del mondiale, non riuscendo però
minimamente a scalfire la grande superiorità del
brasiliano. Berger ritorna alla Ferrari nel 1993,
anno in cui arriva solo una volta sul podio.
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L'
anno successivo, il primo della gestione Todt alla
Ferrari, ha un'altra bella stagione: con una
vittoria ad Hockenheim e otto podi arriva
nuovamente terzo nel campionato mondiale . Dopo un
ulteriore anno a Maranello, con sei podi ed un
sesto posto finale in classifica, ritorna alla
Benetton. Nel 1996 partecipa al suo penultimo
campionato mondiale e si aggiudica due podi. Nel
1997 conclude la carriera con un secondo posto in
Brasile ed una vittoria in Germania. Berger rimane
rimasto nel giro della F.1 collaborando con la BMW
e la Williams fino al 2003. Nel febbraio 2006 acquisisce dalla Red
Bull il 50% delle quote della neonata Toro
Rosso, quote che cede nuovamente alla Toro Rosso
nel 2008. Al momento della stesura di questa
scheda Berger è presidente della Single-Seater
Commission, una commissione creata dalla FIA per
mettere ordine nelle varie categorie di
monoposto.
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Gerard Berger è apparso nelle storie di Michel
Vaillant:
nell' episodio n° 50 della
s.n.
"Le défi des remparts" (1988) "Sfida tra i bastioni" - "La sfida dei
bastioni"
E'
l'asso di quadri del famoso poker d'assi composto anche da
Alliot, Alboreto e Boutsen
nell
episodio n° 51 della s.n.
"Le
caid de Francorchamps" (1988) "Il
boss di Francorchamps"

Berger ed Alboreto con le
Ferrari
I
PILOTI "REALI" - GERHARD BERGER
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