
I
PILOTI "REALI" NELLE STORIE
DI MICHEL VAILLANT
RUBENS
BARRICHELLO
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Rubens Gonçalves Barrichello è nato
il 23 maggio 1972 a San Paolo del Brasile. La sua
famiglia è di origini italiane (i bisnonni erano
di Castello di Godego, in provincia di Treviso).
Dopo aver vinto cinque titoli nazionali di Kart,
partecipa al campionato brasiliano di
Formula Ford 1600 e quindi effettua dei test per la
Formula Opel europea. Qui viene notato ed inizia la
sua carriera professionale. Nel 1990 vince il
Campionato di Formula Opel e quindi, in Inghilterra,
quello di Formula 3. Nel 1992, con una vettura poco
competitiva, è comunque terzo nel campionato
di Formula 3000. L'anno successivo esordisce in F.1
con la squadra Jordan - Hart . Concluderà quel suo
primo campionato mondiale al 17° posto. Nel 1994,
durante le prove del G.P. di San Marino è
vittima di uno spaventoso incidente. Il connazionale
Ayrton Senna lo va a trovare in ospedale
inconsapevole che per lui il fato più tragico, solo
due giorni dopo, quando perderà la vita.
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In
quella stagione conquista un terzo posto nel G.P.
del Pacifico. Nel 1995 Rubens, sempre con la Jordan
(motorizzata Peugeot), conquista un bel secondo
posto nel G.P. del Canada. Nel 1996 conclude
l'esperienza in Jordan arrivando ottavo nel
mondiale. L'anno seguente firma per la Stewart -
Ford con la quale conquista un secondo posto a
Monaco. Nel 1998 non arriva mai sul podio e conclude
12° nel mondiale. Il 1999 è decisamente più
positivo: conquista tre podi, arriva 7° nel mondiale
e, sopratutto, viene notato dalla Ferrari che lo
sceglie per rimpiazzare Eddie Ivine. Nel 2000,
quindi, Rubens approda nella scuderia del cavallino
a fianco di Michael Schumacher dove, finalmente, ha
a disposizione una vettura decisamente competitiva.
Conquista in totale ben nove podi. A metà
campionato, nel G.P. di Germania, dopo una
incredibile rimonta dal 18° posto, Barrichello
riesce a vincere il suo primo G.P.. Termina il
campionato al 4° posto in classifica generale ed è
importante per la vittoria della Ferrari nel
campionato costruttori (come lo sarà negli anni
seguenti). L'anno dopo si conferma come compagno
ideale per Schumacher: i podi conquistati sono
addirittura 10. Arriva secondo in Ungheria dove
Schumi conquista il titolo mondiale con quattro gare
di anticipo. Alla fine è terzo nella classifica:
solo il pilota tedesco e Coulthard gli sono davanti.
Il 2002 è ancora migliore: altri 10 podi tra i quali
4 sono le vittorie (G.P. d'Europa, G.P. d'Ungheria,
G.P. d'Italia e G.P. degli Stati Uniti). Al termine
è secondo nel mondiale dietro al solo Schumacher. La
stagione felice con la Ferrari continua nel 2003:
con 2 vittorie (Gran Bretagna e Giappone), 8 podi
totali ed un quarto posto finale nel mondiale; nel
2004:con due vittorie (Italia e Cina), ben 14 podi
totali e nuovamente secondo nel mondiale dietro al
solo Schumi. Il 2005 è l'ultimo anno con la rossa.
Non è un anno fortunato come i precedenti : solo 4
podi ed un ottavo posto nel mondiale Il suo
ciclo in Ferrari si conclude (viene sostituito da
Massa) così Rubens firma con la Honda (erede della
BAR) dove rimane senza grossi acuti per tre anni.
Nel 2006 termina settimo nel mondiale (senza podi e
con solo due quarti posti). L'anno seguente è
disastroso: la macchina non è all'altezza e Rubens
non riesce, per la prima volta in carriera, ad
ottenere punti iridati. Nel 2008 arriva il tecmico
Ross Brown, che Barrichello aveva conosciuto in
Ferrari. Le cose migliorano di poco: un terzo posto
e qualche piazzamento. Nel 2009 Ross Brown rileva il
team della Honda che aveva deciso di ritirarsi dalle
competizioni. Nasce così la squadra Brown. La monoposto
ideata dal tecnico inglese si rivela la migliore del
lotto e Rubens ritorna per sei volte sul podio e
spesso a punti. Vince nuovamente a Monza e rimane in
corsa per il titolo fino alla fine del
campionato.
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Al
termine della stagione è il compagno di squadra
Jeson Button ad essere incoronato campione del
mondo, con Barrichello buon terzo. Nel campionato
2010 Rubens firma per la Williams. La monoposto a
sua disposizione è deficitaria ma viene sviluppata
grazie anche alla sua esperienza, i risultati
migliorano un po' nella seconda parte del
campionato e Rubens conclude al 10° posto. Il 2011
è semplicemente disastroso: la vettura non è
affidabile e Barrichello riesce ad andare a punti
solo in due occasioni pur battendo regolarmente il
compagno di squadra Maldonado. Nonostante ciò la
Williams decide, per l'anno successivo, di
trattenere Maldonado affiancandogli il giovane
Bruno Senna. Dopo 323 Gran Premi disputati, Rubens
Barrichello rimane senza un volante in F.1. Decide
così di provare l'avventura americana e nel 2012
corre nel campionato Indy Car Series. Nel 2013
ritorna in Brasile dove, al momento della
creazione di questa scheda, partecipa al
campionato Stock-Car V8.
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Rubens
Barrichello è apparso nelle storie di Michel Vaillant:
nell
episodio n° 62 della s.n.
"Le
Sponsor" (1999) "Lo
sponsor"

Barrichello
ed Herbert con la Stewart -Ford
nell
episodio n° 68 della s.n.
"China
moon" (2005) "China
moon"

Barrichello
e la sua Ferrari
I PILOTI "REALI" - RUBENS BARRICHELLO
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