HANNO SCRITTO...
Raccolta di
recensioni, critiche, articoli, e...tutto quello
che è stato scritto in Italia su Michel Vaillant, sul
suo creatore,
sugli attuali realizzatori e sulle nuove storie.
(pag. 3 di 6)
-
TRA FINZIONE E REALTA' PER
IL GRANDE RITORNO DEL PERSONAGGIO
Nel giugno 2012 numerosi
siti web dedicati allo sport automobilistico dedicano ampio
spazio all'impresa di Alain Menu nella quinta gara del WTCC
(il campionato mondiale vetture da turismo). La ragione
principale di questo interesse è rappresentata dal fatto che
il pilota svizzero ha corso e vinto nelle vesti di Michel
Vaillant. Anche parte della squadra Chevrolet è stata stata
trasformata con i colori della Vaillante. La livrea della
vettura Chevrolet Cruze di Menu, le divise dei meccanici, il
camion trasporto, l'interno box, ecc. , tutto con il logo ed
i colori rosso bianco e blu della Vaillante.
L'operazione pubblicitaria della Dupuis per lanciare il
prossimo album della serie, in accordo con l'organizzazione
del WTCC, ha avuto un insperato successo. Ecco, di seguito,
alcuni tra gli articoli apparsi sul web dove si è parlato
del nostro eroe dei fumetti proprio grazie a questa vittoria
in una gara "reale".

www.megamondo.com
CHEVROLET
E VAILLANTE, PARTNERSHIP A PORTIMAO
Dopo l’emozionante
tornata del Salzburgring in Austra, il WTCC
inaugura la seconda metà della stagione 2012
con l’ultima gara europea a Portimão in
Portogallo. Con i tre piloti Cruze ai vertici
della classifica e Chevrolet saldamente in
testa al mondiale Costruttori, l’obiettivo
principale per il team sarà quello di evitare
i problemi all’anteriore sinistro sofferti in
Austria.Non sarà semplice, dato che si tratta
di un circuito tecnico che sollecita in
particolare proprio quella gomma. Yvan Muller,
Campione del Mondo in carica, ha visto ridurre
a soli otto punti il vantaggio sul secondo in
classifica, il compagno di squadra Rob Huff.
Al terzo posto si trova Alain Menu, ancora in
corsa con 175 punti, 31 in meno di Muller. La
gara portoghese vedrà anche il debutto nel
WTCC del famoso pilota dei fumetti Michel
Vaillant e del team Vaillante in un progetto
inedito che unisce finzione e realtà e rende
unica la due giorni di Portimão. Vaillant, il
personaggio dei fumetti creato negli anni
Cinquanta del secolo scorso dall’artista
francese Jean Graton, sarà interpretato da
Alain Menu, la cui Chevrolet Cruze avrà i
colori della Vaillante.“Sono felice ed
emozionato allo stesso tempo, perché Michel
Vaillant mi ha tenuto compagnia per gran
parte della mia giovinezza. Da bambino e
adolescente leggevo tutti i suoi fumetti,
sognando di diventare un giorno un pilota di
Formula 1. Non mi sarei mai aspettato di
vestire i panni di Michel Vaillant,” ha
dichiarato Menu.Parte del team Chevrolet
parteciperà alla trasformazione del fumetto in
realtà, con Eric Nève, Responsabile sportivo
Chevrolet, nei panni di Jean-Pierre Vaillant,
fratello maggiore di Michel e Team Manager
della Vaillante, come spiega egli stesso: “Abbiamo
trasformato completamente la tuta di
Alain/Michel, le uniformi del team, la
livrea della vettura, il camion e il garage.
Visiteremo anche il Club Michel Vaillant a
Bruxelles. L’obiettivo principale è la
promozione del campionato, perché sappiamo
che i fumetti di Vaillant resteranno nelle
librerie degli appassionati per molti anni a
venire.” Philippe, figlio di Jean
Graton e direttore dello Studio Graton,
presenzierà all’evento WTCC in Portogallo per
vedere di persona il suo eroe partecipare per
la prima volta a una gara vera.“La cosa
più incredibile di Michel Vaillant è che la
sua esistenza si posiziona ai confini tra
finzione e realtà. Le sue storie sono sempre
state così precise e realistiche che i
piloti professionisti hanno detto più volte
che non sarebbero rimasti sorpresi nel
vederlo comparire su un circuito. Beh, sta
per accadere! Nessun altro fumetto ha mai
descritto un mondo con lo stesso realismo,
né è stato fonte di ispirazione per un
numero così elevato di piloti, giornalisti e
progettisti. L’influenza di Michel Vaillant
sul mondo dei motori è indiscussa e questo
incredibile evento portoghese riveste un
grande significato simbolico,” ha
commentato Graton.Il progetto si accompagna al
lancio di una nuova serie delle avventure di
Michel Vaillant da parte della casa editrice
Dupuis e dello Studio Graton. La serie partirà
a novembre con una storia ambientata nel
WTCC.Graton ha dichiarato: “Volevo far
ripartire Michel Vaillant. Se resta al
timone della Formula Uno e la Vaillante
continua ad essere il costruttore di maggior
successo, manca l’avventura. Ci sono momenti
in cui un eroe ha bisogno di nuove sfide,
deve tornare nella fossa dei leoni, trovarsi
da solo e dimostrare ancora il proprio
valore.Il Mondiale Turismo è il palcoscenico
perfetto per questo tipo di storia, dato che
i piloti in competizione sono tra i migliori
e allo stesso tempo non sono vittime della
popolarità. Sono tosti e il campionato si
fonda sulla competizione in pista, non sulla
celebrità o sul denaro. Le vetture del WTCC
non sembrano navicelle spaziali; sono simili
a quelle che si vedono per strada. E’ il
luogo ideale per mettere nuovamente alla
prova Michel Vaillant e scoprire se la sua
passione per le corse è ancora intatta.”

(foto: Chevrolet)

www.omnicorse.it
Menu correrà con i colori
Vaillante a Portimao
La sua Chevrolet Cruze
avrà la livrea del personaggio dei
fumetti
Alain Menu parteciperà al
round di Portimao del WTCC sfoggiando una livrea
decisamente particolare. La sua Chevrolet Cruze
ufficiale avrà i colori di Michel Vaillant, noto
personaggio dei fumetti. Recentemente, infatti,
gli organizzatori del WTCC hanno raggiunto un
accordo di partnership con lo Studio Graton, la
casa fumettistica che ha dato vita al
personaggio negli anni '50. Questo vuol dire che
in futuro avremo modo di vedere le sue avventure
nel Mondiale Turismo, ma nel frattempo toccherà
al pilota elvetico vestire i suoi panni. "Sono
felicissimo perchè Michel Vaillant è stato una
parte importante della mia gioventù. Quando
ero un teenager leggevo sempre le sue
avventure, sognando di diventare un pilota
anche io. Dunque, non mi sarei mai aspettato
di avere l'onore di impersonare Michel
Vaillant" ha detto Menu.
(28 maggio 2012)

www.omnicorse.it
"Neve:
A Portimao debutta anche Michel Vaillant"
Il
responsabile Chevrolet vestirà i panni del
fratello dell'eroe dei fumetti di Graton
(di Eric Neve -
Responsabile Chevrolet Motorsport )
Cari amici di OmniCorse.it in questo week end
portoghese del WTCC non sarò il solito Eric
Nevè, responsabile della Chevrolet Motorsport:
in realtà sto vestendo i panni di Jean Pierre
Vaillant, fratello maggiore dell'eroe dei
fumetti creato da Jean Graton. Pertanto sarò il
team manager della Vaillante, la squadra
bianco-rosso-blu che torna quest'anno alle corse
e schiera a Portimao una vettura per Michel
Vaillant.
ALAIN MENU E' MICHEL VAILLANT Non è uno scherzo,
ma una cosa molto seria pensata da Eurosport,
promotore del campionato mondiale turismo, e
Philippe Graton. Alain Menu, infatti, è stato
sottoposto ad una sessione di... trucco per
trasformarsi in Michel Vaillant. Il pilota
svizzero, che in gioventù era un assiduo lettore
dei fumetti di Graton, ha accettato con
entusiasmo l'idea di vestire i panni del
campione transalpino e si è reso disponibile ad
un radicale cambio di look per interpretare il
ruolo in modo credibile.
C'E' TUTTA LA DINASTIA La Chevrolet Cruze 1.6
Turbo dell'elvetico è stata trasformata nella
“Vaillante” che è arrivata all'Autodromo
Internacional do Algarve con una bisarca
bianca-rossa-blu. Se guardate l'elenco degli
iscritti FIA figura a tutti gli effetti Michel
Vaillant fra i partecipanti alla trasferta
portoghese. E l'ingegnere di pista di Alain,
Albert si trasformerà in... mio figlio, Jean
Michel Vaillant. È rappresentata tutta la
dinastia...
BELLA PROMOZIONE PER IL WTCC La cosa, quindi, è
stata presa tremendamente sul serio, per quanto
sia tutto un bel gioco: la finalità è l'uscita
di una nuova collana di fumetti che sarà
ambientata nel WTCC dopo l'ultima gara del
campionato in programma a novembre a Macao. E
non è escluso che in futuro la Vaillante entri
sul serio nel campionato mondiale turismo con
una sua vettura e partecipi al WTCC. Questa di
Portimao, quindi, diventa una sorta di gara test
per vedere se l'ambizioso progetto potrà avere
un futuro.
USCIRA' UNA COLLANA SPECIALE La Chevrolet ha
aderito con piacere all'iniziativa nella
convinzione che il progetto può avere grandi
riflessi promozionali a favore del campionato.
Sappiamo che questi fumetti rimarranno per tanto
tempo nelle librerie degli appassionati e che
tutti hanno sognato almeno una volta nella vita
di essere questo eroe. ....Omissis
(1 giugno 2012)
|

www.paddock.it
WTCC:
ARRIVA MICHEL VAILLANT
Michel Vaillant
e la sua Vaillante
sono pronti a debuttare nel WTCC a Portimao,
settima prova del mondiale turismo, in una
originale forma di promozione del
campionato. La parte del pilota, dal 1957
disegnato in innumerevoli avventure
automobilistiche da Jean Graton, sarà
interpretato da Alain Menu, alla guida di una
Chevrolet Cruze “truccata” da Vaillante.
Coinvolto tutto il team Chevrolet, con Eric
Nève nel ruolo del fratello maggior
Jean-Pierre Vaillant.

www.omniauto.it
Michel Vaillant debutta
nel WTCC (ma è Alain Menu)
Michel Vaillant, il celebre pilota
protagonista dell'omonimo fumetto creato nel
1957 dal disegnatore belga (ndw:
francese) Jean
Graton, debutterà nel round di Portimao del WTCC.
Si tratta di un progetto che unisce finzione e
realtà lanciato dall'organizzatore del
Mondiale Turismo, da Chevrolet e dall'editore
degli albi del driver, Studio Graton, che a
novembre lancerà una nuova serie ambientata
proprio nel WTCC. A impersonarlo nella vita
reale sarà Alain Menu,
mentre la sua Chevrolet Cruze diventerà una
Vaillante, il marchio cioè di tutte le vetture
protagoniste delle storie di Graton. "Sono felicissimo perchè
Michel Vaillant è stato una parte importante
della mia gioventù. Quando ero un teenager
leggevo sempre le sue avventure, sognando di
diventare un pilota anche io. Dunque, non mi
sarei mai aspettato di avere l'onore di
impersonare Michel Vaillant"
ha detto il pilota
elvetico. Particolarmente popolari in
Francia e Belgio, le storie di Michel Vaillant
hanno ispirato una serie TV nel 1967 e un film
di Luc Besson del 2003, uscito in Italia con
il titolo Adrenalina
blu - La leggenda di Michel Vaillant .

(foto: Philippe Graton)

www.omnicorse.it
Menu
conduce al successo la Chevy "Vaillante"
Sul podio di gara 2
insieme allo svizzero sono saliti Oriola e
Coronel, seguiti dalle altre due Cruze
I
colori della Vaillante sembrano aver portato
bene ad Alain Menu, che in gara 2 a Portimao è
riuscito ad onorarli al meglio, conducendo la
sua Chevrolet Cruze industurbata verso la
vittoria. In virtù dell'inversione della
griglia, che lo vedeva scattare dalla prima
fila, il pilota elvetico ha preso immediatamente
il comando delle operazioni ed ha subito scavato
un solco importante tra sé ed il resto del
gruppo, involandosi solitario al traguardo. ....Omissis
(3 giugno 2012).

www.422race.com
PORTIMAO, GARA 2: VINCE
ALAIN "VAILLANT" MENU
Dominio assoluto di
Alain Menu, che taglia il traguardo davanti
all’ottimo Oriola, per la prima volta sul podio.
Terzo Coronel, con alle spalle Huff e Muller in
rimonta. Buon sesto Cerqui, Tarquini messo KO
dalle due Chevrolet .....(omissis)
(foto: wtcc - Chevrolet)

www.paddock.it
WTCC: ALAIN MENU VINCE
GARA 2 CON LA VAILLANTE
Dopo
il successo di Yvan Muller in gara 1 a
Portimao,
la Chevrolet ha fatto il
bis con Alain Menu, che ha
portato al successo la sua Chevrolet Vaillant.
Menu
ha preso subito il
comando della gara per poi accumulare un ampio
vantaggio sugli avversari. Alle sue spalle,
Pepe Oriola e Tom Coronel hanno lottato per
tutta la gara alternandosi al secondo posto,
ed alla fine a prevalere è stato Oriola, al
suo primo podio nel WTCC, ma anche il primo
17enne a salire sul podio di una gara FIA.
....(omissis)

(foto: Chevrolet-WTCC)

www.italiaracing.net
PORTIMAO, GARA 2: MENU
VINCE PER VAILLANT
dall'inviato Dario Sala
Dopo
tutto il battage pubblicitario, le conferenze
stampa e chi più ne ha più ne metta, è
arrivata anche la vittoria. Alain Menu ha
onorato nel migliore dei modi Michel Vaillant
ovvero il personaggio che ha interpretato in
questo fine settimana per la gioia degli
appassionati che hanno letto il fumetto in
passato, e per Philippe Graton figlio del
grande Jean, l'inventore del personaggio.
Menu-Vaillant, sfruttando la partenza in prima
fila donatagli dalla griglia invertita, è
scattato bene prendendo subito la prima
posizione ai danni di Pepe Oriola che invece
partiva in pole. Da quel momento la sua Cruze
ha preso il largo. Una volta acquisito il
vantaggio, Alain saggiamente ha amministrato
onde evitare problemi alle gomme. Bella
vittoria di cui vedremo le gesta in un album a
fumetti che uscirà a novembre. Al secondo
posto si è piazzato Pepe Oriola al suo primo
podio assoluto e forse il più giovane pilota
in una gara titolata FIA. Lo spagnolo per
buona parte della gara ha dovuto tenere a bada
Tom Coronel che lo aveva anche passato. Con
molta intelligenza, Oriola si è ripreso la
posizione e poi l'ha difesa strenuamente
meritandosela tutta. Tom Coronel gli ha fatto
i complimenti ed ha accettato il terzo gradino
del podio che corona il buon fine settimana
dei ragazzi della Roal Motorsport....(omissis)
|
Oltre al web anche le riviste
motoristiche hanno dato risalto all'arrivo, con
vittoria, di Michel Vaillant nel WTCC.
Questo è un articolo di
Alfredo Filippone pubblicato su Italia Racing Magazine
n. 184 dell' 11 giugno 2012.
UN GIORNO DA MICHEL VAILLANT
Scopriamo come è stato possibile
trasportare il mitico personaggio da fumetto
nella realtà delle gare di Portimao con
l’aiuto del pilota Menu e soprattutto del team
principal Chevrolet Neve che fin da bambino…
di Alfredo Filippone
|
In Italia, a chi ha meno
di quarant’anni, Michel Vaillant dice poco, ma
l’eroe del fumetto più corsaiolo della storia, è
notissimo a chi, sopra gli “anta”, da piccolo
sognava con gare e bolidi leggendo le avventure
di Vaillant (che in francese significa
“valoroso”), della casa automobilistica di
famiglia, la Vaillante, del fido compagno di
squadra Steve Warson, della bella pilotessa
Julie Wood e di tutti gli altri personaggi della
saga presenti su giornali per adolescenti come
Classici dell’audacia e il Corriere dei Ragazzi,
oggi (purtroppo) spazzate via da TV e
video-giochi. Non più tradotto in italiano
(n.d.w.: no: al momento della scrittura
dell'articolo la serie è già ripubblicata in
Italia da due anni...), Michel Vaillant è ancora
vivissimo, soprattutto nei paesi francofoni e
dell’Europa centrale, anzi, non è invecchiato di
nemmeno un anno, come è di bon ton per gli eroi
leggendari, e continua a mietere successi in
qualsiasi categoria si cimenti. Il personaggio è
stato creato nel lontano 1957 da Jean Graton,
disegnatore francese emigrato in Belgio, la
patria indiscussa della B.D. (bande dessinée,
cioè i fumetti), per poter vivere la sua
passione. La ragione dell’immenso successo della
collana “Michel Vaillant” sta nel realismo più
assoluto sia dei disegni che delle storie.
Vaillant è fiction, ma la realtà in cui si
muove, è quella vera: categorie, piste,
avversari e vetture sono quelli veri, dei vari
periodi attraversati dal personaggio, dando così
al tutto credibilità e una dimensione in bilico
permanente tra finzione e documentario. In anni
in cui stampa e media erano allo stato
embrionale, Michel Vaillant è stato per varie
generazioni di adolescenti un mezzo unico per
avvicinarsi al mondo delle corse. Giunto ormai
al 73esimo album, Michel Vaillant (portato sugli
schermi più volte, l’ultima una decina di anni
fa, da Luc Besson, in una storia ambientata a Le
Mans, ma sempre con scarso successo) si appresta
a sbarcare nel WTCC, dove cala deluso dalla F.1
(n.d.w.: ?). Il volume, attualmente in
preparazione, uscirà in concomitanza con la gara
di chiusura a Macao. Nasce da questa circostanza
tutto sommato banale, l’operazione Vaillant
andata in scena a Portimão. Con l’accordo di
Philippe Graton, che ha raccolto il testimone
dal padre, e dell’editore Dupuis, Eurosport ha
voluto approfittare dell’occasione per
un’operazione di promozione del WTCC che
gestisce insieme alla KSO di Marcello Lotti.
L’intenzione iniziale era semplicemente di
schierare in ultima fila una vettura qualsiasi,
dipinta coi colori Vaillante, per un paio di
giri nella gara portoghese. Ma, sull’onda della passione per
Vaillant di molti addetti ai lavori, il progetto
ha assunto tutt’altre proporzioni.Sentito dell’idea di Eurosport, Eric
Nève, il patron del team Chevrolet, cresciuto in
Belgio e grande appassionato di Vaillant sin
dall’infanzia, ha alzato il tiro: “Se si fa
qualcosa, lo si fa sino in fondo e per davvero”,
riuscendo a convincere la Casa madre americana a
‘cedere’ a Michel Vaillant una delle tre Cruze,
abilmente taroccata da Vaillante..Trovare il pilota che volesse fare da
Vaillant non è stato difficile: Alain Menu,
anche lui divoratore di album di Vaillant da
piccolo, era il più adatto al ruolo, vista la
somiglianza fisica, e ha subito detto di sì,
piegandosi di buon grado a qualche ritocco
estetico: tintura dei capelli per ritrovare il
nero corvino, rasatura quotidiana e lenti a
contatto per sostituire gli occhiali da vista.
|
 
 
|
La ‘trasformazione’ è avvenuta il
martedí prima della gara, a Bruxelles, al “Club
des V”, ritrovo di piloti, giornalisti e gente
delle corse, nonché ufficioso “museo Vaillant”,
che trae il nome da un locale citato in una
delle avventure di GratonA Portimão, in ogni caso, l’illusione
era perfetta: attorno alla macchina e al pilota,
la Chevrolet aveva ricreato alla perfezione
l’universo Vaillant: dal camion, alle pareti del
box, dalla struttura del muretto
all’abbigliamento dello staff e dei meccanici,
tutto era nei colori della Vaillante, con grande
gioia di Eric Nève, perfettamente calatosi nei
panni di Jean-Pierre Vaillant, fratello di
Michel e team principal della scuderia. E se la
FIA gliel’avesse consentito, Nève avrebbe
iscritto ufficialmente la vettura come Vaillante
e Menu come Vaillant, ma i solerti commissari
hanno consentito soltanto di apporre il nome di
Vaillant sotto a quello di Alain sul vetro della
Cruze...Le reazioni sono state di vario tipo.
Giornalisti di lungo corso hanno ammesso un
pizzico di infantile emozione (“fa un certo
senso ritrovarsi sul serio davanti a un camion
con un’immensa scritta Vaillante...”) mentre
Fabio Ravaioli, l’efficace addetto-stampa del
WTCC, rimbrottava affettuosamente Philippe
Graton (“se son finito a lavorare nello
sport-auto, la colpa è di tuo padre!”) e piloti
come Tarquini, Monteiro, Muller e Coronel si
rallegravano di correre, almeno una volta in
vita loro, contro Michel Vaillant (l’olandese ne
ha fatto addirittura un simpatico filmino
visibile su Youtube). Tanto entusiasmo
contrastava con la reazione del tutto stranita
di coloro a cui Vaillant non dice molto, primi
fra tutti gli uomini RML della Chevrolet,
completamente allibiti dalla ricaduta in
infanzia dei continentali (Vaillant non è mai
stato tradotto in inglese) e inorriditi nel dopo
gara dalla caccia a qualsiasi cosa, adesivi,
cappellini, T-shirt, avesse il mitico logo con
la V... Alain Menu, corteggiato da tutti i
media, ha tenuto il ruolo alla perfezione,
raccontando mille volte: “Sono cresciuto, e mi
sono appassionato per l’automobilismo, con le
avventure di Michel Vaillant; sarebbe eccessivo
dire che ho sognato di essere come Vaillant,
volevo soprattutto diventare pilota, ma senza
dubbio Vaillant e i suoi valori, come la lealtà,
mi hanno segnato, e ritrovarmi nei suoi panni è
una bellissima esperienza”. Che gli ha pure
portato fortuna, visto che ha vinto gara-2 (con
qualche commento malizioso in sala-stampa),
rendendo così onore ai tanti successi del suo
personaggio. Sul podio, a rappresentare la
...Vaillante, è salito ovviamente Philippe
Graton, quasi stordito nel vedere che era tutto
vero: “Qui, realtà e finzione si sono
abbracciati, non so più dove inizia l’una e
finisce l’altra, ho avuto l’impressione durante
questo weekend che il fumetto si sia
incarnato...”
|
...e non potevano, ovviamente,
mancare Autosprint con un articolo pubblicato nel numero del
5
giugno 2012 e Quattroruote con un articolo del 3 giugno
2012.
IL NUOVO ALBUM SEGNALATO SUL
WEB
Il nuovo album di Michel
Vaillant viene naturalmente segnalato anche sul web
italiano.
Nel luglio 2012 AF
NEWS ( www.afnews.info ), www.afnews.info ),il
prestigioso sito di informazione e divulgazione
fumettistica, ci ha nuovamente citati, con parole molto
positive, in occasione della presentazione della
cover del nuovo album del nostro eroe dei fumetti. Non
possiamo che esserne orgogliosi visto che il giudizio
viene da una "voce" veramente autorevole nel campo della
nona arte.
 |
Nuovo Michel Vaillant in
arrivo ! |
I fan di Michel Vaillant
(www.michel-vaillant-fan.it) possono fare
affidamento su un sito attento, affidabile
e sempre sulla notizia.
Stavolta nel citato
sito arriva, insieme all’editore francofono
Dupuis la cover del nuovo albo in uscita,
che vedrà la luce anche in Italia in
contemporanea.
Di più non vi
diciamo: fate click qui
e saprete tutto quel che c’è da sapere su
questa notevolissima storica serie.
|

|
Anche il sito www.sbamcomics.it)www.sbamcomics.it presenta l'uscita del nuovo
album attraverso l'annuncio del nostro sito.

News: torna nelle
edicole italiane Michel Vaillant
(n.d.w.: non nelle edicole
ma nelle fumetterie)
|
Il sito del fans club
dedicato al pilota automobilistico più famoso
dei fumetti ha lanciato la notizia: il prossimo
novembre 2012 uscirà il 71° albo (di fatto il
primo della seconda stagione) dedicato alla
serie di Michel Vaillant, per i tipi di
Dupuis.
L’albo sarà pubblicato
contemporaneamente anche nella versione
italiana.
Parliamo del personaggio creato da
Jean Graton negli anni Sessanta (n.d.w.: nel 1957-58), e poi proseguito dal figlio
Philippe, che Gianfranco Castellana presenta
così sul sito del fans club che citavamo
sopra: “Anno 1963, cinque anni dopo la sua
prima pubblicazione in Belgio e Francia (a
puntate sul settimanale Tintin),
esce anche nelle edicole italiane La
grande sfida; sulla copertina
coloratissima due piloti attraversano di
corsa la pista di Le Mans: è
l’inizio dell’affascinante saga di Michel
Vaillant creata dal grande maestro della bande
dessinée Jean Graton
...
-OMISSIS-
|
ANCORA WEB
Questo è un articolo apparso
sul blog Il Quintuplo.it l'11
ottobre 2012

Michel Vaillant,
bolidi da corsa e donne serissime
di Roberto
Zannini
Jean Graton aveva 24 anni
quando, con na matita in tasca e una valigia
piena di ambizioni, giunse a Bruxelles dalla
natia Nantes. Era il 1947 ed era reduce da
un’esperienza che non lo aveva affatto
soddisfatto. Per evitare la deportazione nella
Germania nazionalsocialista, durante gli ultimi
anni della Seconda guerra mondiale aveva dovuto
lavorare in fabbrica come meccanico
aggiustatore. Finalmente però, a conflitto
terminato, poté dedicarsi alla sua vera
passione: il disegno. Quando comprese che Nantes
non gli consentiva di ritagliarsi uno spazio
importante, pensò a Parigi e a Bruxelles. Nella
capitale belga viveva sua nonna e così la scelta
divenne obbligata; né Graton poteva esserne più
felice
Qui conobbe e collaborò
con Jean Michel Charlier e con Victor Hubinon,
due mostri sacri del fumetto d’autore. Dopo
cinque anni di gavetta, finalmente nel 1952
Graton disegna il suo primo albo, Oncle
Paul.
«All’epoca eravamo un
gruppo di giovani disegnatori a cui piaceva
lavorare perché era un buon ambiente. E poi si
aveva il grande vantaggio di guadagnare,
imparando a disegnare. Perché per il disegno
occorre lavorare e lavorare, perfezionarsi. I
giovani d’oggi, invece, devono presentare cose
già valide commercialmente, prima di toccare un
solo franco. Allora si imparava guadagnando e
non ci si preoccupava di sapere quanto si
guadagnava». Così rifletteva Graton in
un’intervista rilasciata nel 1987.
Esaurita la voglia
dell’editore di pubblicare Oncle Paul,
il nostro, appassionato di corse sportive fin
da bambino, inizia a disegnare storie che
mettono al centro della narrazione un pilota
automobilistico, Michel Vaillant, con tanto di
scuderia, la Vaillante. Graton s’inventa auto
da corsa personali, prendendo ispirazione
quasi sempre dai modelli italiani, e inaugura
una longeva e fortunata serie di albi che
faranno la storia del fumetto.Nel 1975 nasce
poi il personaggio di Julie Wood, che, oltre a
essere una donna assai diversa da quelle
presenti in Michel Vaillant (nel
consiglio di redazione c’era un prete, e per
questo motivo le donne di quella testata erano
tutte molto “serie”), appartiene ella stessa
al mondo dei motori, ancorché di quello a due
ruote. Dopo sette album, con il
ritorno negli Stati Uniti di Scott, che
disegnava le moto, il personaggio di Julie
confluisce in Michel Vaillantdivenendo
uno dei protagonisti principali della
serie.Nel 1981 nasce infine la casa editrice
Graton Editeur. Il terzogenito di Jean,
Philippe, è ancora oggi dei suoi più stretti e
validi collaboratori. Un futuro ancora radioso
attende questo pool formidabile. (continua)
|
LA NUOVA COLLANA DELLA
GAZZETTA DELLO SPORT SUL WEB
Il 21
novembre 2012 la notizia della nuova collana
economica di Michel Vaillant viene data sul web sul sito
della Gazzetta dello Sport nella pagina Gazzetta Store.

La Gazzetta dello Sport presenta
"Michel Vaillant", il più famoso fumetto
sportivo mai realizzato, il migliore sul tema
motori. Sabotatori, spie, donne fatali, corse
all' ultima curva e, soprattutto, auto e
circuiti che sembrano veri, senza effetti
fotografici. Ogni albo contiene 64 pagine con
una storia auto-conclusiva e approfondimenti
inediti in Italia. Dal 5 dicembre, ogni
mercoledì in edicola. Prime tre uscite a solo 1
€, le seguenti tutte 2,99 €. Online le singole
uscite costano tutte 5,99 €, la collana completa
(per ora composta da 35 albi) ha lo stesso
prezzo dell'edicola (98 €).
|
|
La notizia della nuova
collana, dopo essere stata data dal sito Gazzetta
Store e ovviamente dal nostro sito dei fan, viene diffusa
nei mesi di novembre
e dicembre 2012 anche sul web da vari siti
fumettistici e motoristici (alcuni parlano anche di noi...).
Michel Vaillant in edicola con la
Gazzetta dello Sport
Dal 5 dicembre
2012, in edicola con la Gazzetta dello Sport
troverete gli albi del mitico Michel Vaillant, “il
più bel fumetto sportivo mai realizzato, il migliore
sul tema motori”. Sabotatori, spie, donne fatali,
corse all’ultima curva e, soprattutto, auto e
circuiti che sembrano veri, senza effetti
fotografici: le storie disegnate da Jean Graton
negli anni ‘50 hanno avvicinato all’automobilismo
diverse generazioni e sono ancora attuali e
appassionanti. Il fumetto, un must per tutti gli
appassionati di motori, è in un’edizione esclusiva
per la Gazzetta: ogni albo, infatti, non contiene
solo una storia auto-conclusiva ma contenuti
editoriali extra inediti in Italia (storie brevi e
testi di approfondimento). Ogni mercoledì sarà in
edicola un nuovo albo: i primi tre costeranno solo
1€, gli altri 2,99€. La prima storia sarà
interamente ambientata a Monza, ripercorrendo le
emozioni e i luoghi simbolo dell’emozionante Gran
Premio d’Italia. Dal 5 al 9 dicembre La Gazzetta
dello Sport sarà inoltre presente al Motorshow di
Bologna, dove ci sarà l’esposizione della macchina
di Michel Vaillant realizzata da Chevrolet, che ha
corso e vinto il WTCC di Portimao quest’anno. Tutti
i dettagli su questa iniziativa li trovate nelle
immagini in questo articolo: fateci click per
ingrandirle (ndw:...omissis) e buon divertimento!
Michel
Vaillant, la Gazzetta e il suo traduttore
di
Diego Cajelli
Michel Vaillant è uno di
quei fumetti che ho sempre visto e mai frequentato.
So chi è, so che cosa fa, so che è importante, ma
non ho mai letto neanche uno dei mille tomi
pubblicati fino a oggi. Sarà anche l'argomento:
l'automobilismo. Per me la macchina è un coso che mi
deve portare da "A" fino a "B". Basta. Ci metto la
benza, e ci cambio l'olio quando mi ricordo. La
Formula Uno l'ho vista una volta. A casa di mio
cugino a Como, più o meno a metà degli anni '80.
Fine del mio rapporto con l'automobilismo. Poi mi
dicono che Michel Vaillant uscirà in allegato con la
Gazzetta dello Sport. E io mi dico: mi sa che sono
soltanto io a non averlo mai letto. Perchè non l'ho
letto mai mai? Non è che mi sono perso qualcosa?
Quando ho le ignoranze, di solito io chiedo aiuto a
chi ne sa di più. Dato che il mondo è piccolo,
conosco molto bene Marco Farinelli. Suo
nonno aveva Enzo Ferrari per meccanico. Suo cugino è
l'unico italiano ad aver vinto il Gran Premio di
Monza alla guida di un Rossa (credo, eh, poi
controllo meglio!) ma sopratutto: è lui che traduce
Michel Vaillant. Poi mi sono detto: Perchè non si
intervistano quasi mai i traduttori? Ho
rimediato.
Dato che non ne capisco una
mazza di motori e i cartonati francesi li spacco
contro gli angoli, mi spieghi perchè Michel Vaillant
è figo?
Discorso
Michel: Perché riesce ancora oggi a veicolare
valori antichi senza sembrare ridicolo. Michel
Vaillant è un personaggio con i pregi del
vecchio Superman senza averne i difetti. Come
ci riesca lo sa solo lui. Discorso motori: Uno
degli elementi di forza della serie è proprio
quella di riuscire a rendere protagonisti
alettoni, piste e regolamenti anche per un
profano. Come ci riesca, lo sa solo lui.
Discorso cartonati francesi: Arredano molto
meglio dei Bonelli. Come si faccia a tenere
nella propria cameretta il faccione deforme di
Brad Barron lo sapete solo voi!
Che cosa
hai fatto nell’edizione di Michel Vaillant in
edicola con la Gazzetta?
Ho dato
italica voce ai loquaci pupazzilli che si
aggirano per le vignette. Con la preziosa
consulenza tecnica e storica di Gianfranco
Castellana, mi piace precisare.
E’ stato difficile
tradurre e adattare il fumetto all’epoca
contemporanea?
Uff… in
realtà no, perché Graton, il papà di Michel,
ha cercato sin dall’inizio di rivolgersi ai
lettori con un linguaggio molto diretto,
evitando quei toni didascalici ancora in voga
in quegli anni (Michel nasce sul finire degli
anni ’50). Anzi, è stato anche questo elemento
di freschezza a contribuire al suo
successo.
Quanto è cambiato
il linguaggio?
Vedi sopra. Essendo “avanti” rispetto
ai suoi contemporanei, anche le sue avventure
più datate non “suonano” vetuste. In quelle
situazioni Michel si poneva più come un fratello
maggiore che come un nonno o un genitore, tanto
più essendo figlio e fratello minore all’interno
del cast. Le avventure recenti, naturalmente,
non pongono alcun problema.
Quanto incide il
lavoro di un traduttore su un’opera come
questa?
Molto poco. Graton ha una “tono” ben preciso,
forte, che fa parte di un messaggio complessivo
che va solo rispettato. Il contesto
internazionale in cui si muovono i personaggi,
poi, ha scongiurato tanti francesismi. Nelle
avventure a cavallo del ‘60 avrò dato una
spolverata qua e là, e ogni tanto avrò snellito
qualche dialogo riepilogativo risalente alla
prepubblicazione a puntate… troppo poco perché
si possa parlare di “incidere”. Ahhh, perché
queste domande non me le fanno quando traduco
Goscinny o un’opera Vertigo?
E’ vero che ti è andata di
lusso perchè Vaillant è uno dei tuoi personaggi
preferiti?
Oggi sì. Un tempo no, non
lo era… come poteva? Per lui la Ferrari era
un’avversaria da battere! Molte sue avventure
riesco ad apprezzarle solo ora, da bambino ero
accecato dal tifo! Però c’era già Steve
Warson… e alcune delle sue tecniche di
rimorchio funzionano! Giuro!
Che rapporto hai
con lui?
Più che
con il personaggio, con la serie. La serie è
una vecchia compagna, a tratti un po’ magica.
Michel corre su circuiti “veri”, contro piloti
“veri”, con macchine “vere”… e questo da anni
e anni, aggiornandosi costantemente (meglio
non interrogarsi sulla sua età)… insomma, le
sue avventure sono legate a tanti “presenti”
coesistenti con i miei, con quelle più
vecchiotte che diventano a quel punto
altrettante petites madelaines che mi fanno
letteralmente ripiombare accanto a mio nonno
per fare il tifo davanti a un televisore in
b/n… o rivivere l’emozione della prima F1
vista a colori dai miei cuginetti… e così via,
fino ai giorni nostri. Risvegliando non
ricordi, ma quelle stesse precise
sensazioni.
Va bene,
mi hai convinto. La prima uscita la prendo.
Ricapitolando: Michel
Vaillant: dal 5 dicembre, ogni mercoledì in
edicola con la Gazzetta. Prime tre uscite a 1
euro, le seguenti tutte a 2,99 euretti. Maggiori
info cliccando qui!

Jean Graton e
Michel Vaillant
Ne avevamo raccontato in una
puntata di SCS dedicate alla corse, ora che
torna finalmente in edicola grazie alla Gazzetta
dello Sport, torniamo a parlarvi di Michel Vaillant,
serie a fumetti francese dedicata al mondo delle
corse automobilistiche. Apparso su Tintin nel 1957
in una storia breve, Michel Vaillant diventa una
serie a partire dal 1959, restando sempre su Tintin
fino al 1976. La serie creata, da Jean Graton,
prosegue quindi ininterrotta fino ad oggi, con un
passaggio di testimone dal padre al figlio,
Philippe, e allo Studio Graton, che ne prendono le
redini dal 1994. Bande dessinée di enorme
successo, Michel Vaillant conta al 2012 71 volumi,
di cui ancora 15 inediti in Italia, più altre
quattro serie parallele che approfondiscono
personaggi e altre situazioni (i cosiddetti spin
off), per un totale di altri 42 numeri. Oltre al
fumetto prendono forma una serie televisiva, del
1973 — Michel Vaillant (Les
aventures de Michel Vaillant) trasmesso in
Italia dalla Rai —, una serie animata del
1990 — Michel Vaillant: tute, caschi e
velocità (Michel Vaillant), trasmessa in
Italia da Canale 5 —, un film cinematografico —
Adrenalina blu – La leggenda di Michel Vaillant,
del 2003 diretto da Louis-Pascal Couvelaire —,
nonchè innumerevoli comparsate in spot pubblicitari
per diverse case automobilistiche, ovviamente.
Michel Vaillant è un pilota automobilistico che non
disdegna di correre in diverse discipline
automobilistiche, primeggiando molto spesso, dalla Formula
1 al Rally, senza dimenticare la 24
ore di Le Mans. Le storie di pura avventura
sportiva sono comunque radicate nel realismo tanto
che spesso sono condite inserendo personaggi
sportivi realmente esistenti, strizzando l’occhio
agli appassionati di motori e agli esperti del
settore. Il suo creatore, Jean Graton si era
avvicinato a questo mondo fin da piccolo, seguendo
spesso il padre, commissario del Club motociclistico
nantese. La sua passione per i fumetti lo aveva
portato poi, in età adulta, a trasferirsi a
Bruxelles, patria della Bande Dessinée,
dove si mantiene lavorando in un cantiere navale.
Dopo una breve parentesi nella pubblicità inizia a
lavorare per Le Journal De Spirou.
Realizza diverse storie di ambientazione
automobilistica e motociclistica, fino a che non
raggiungeà un immenso successo proprio con il
personaggio di Michel Vaillant. In Italia,
nonostante la sua pubblicazione discontinua e il
materiale per ora inedito, Michel Vaillant ha saputo
crearsi uno zoccolo duro di appassionati, come
manifestato dal sito italiano ufficiale: http://www.michel-vaillant-fan.it
Michel Vaillant
Michel Vaillant, un classico
del fumetto automobilistico, sicuramente il fumetto
più noto di questo genere ed uno dei più importanti
nell'ambito del fumetto sportivo, firmato da Jean
Graton, approda nelle edicole italiane dal 5
dicembre 2012 grazie ad una bella iniziativa della Gazzetta
dello Sport. Procedono quindi senza sosta le
proposte a fumetti in abbinamento a quotidiani e
riviste, stavolta con un titolo insolito e forse non
troppo noto al grande pubblico, ma ad ogni modo un
intramontabile classico dei fumetti, inoltre
perfettamente in linea con la tematica sportiva del
quotidiano coinvolto nell'iniziativa, La
Gazzetta dello Sport. Anche il formato dei
volumi è parzialmente inedito, infatti gli albi di
questa collana saranno disponibili in edicola ogni
mercoledì ed avranno una foliazione di 64 pagine
comprendente un episodio del fumetto e vari
contenuti extra di approfondimento. Gli albi sono a
colori e sono in vendita al prezzo di 2,99 euro. I
primi tre albi sono però in vendita al prezzo
speciale di 1 euro. La collana prevede per il
momento la pubblicazione di 35 albi e non
costituisce quindi l'integrale del personaggio ma
una selezione dei migliori episodi, non pubblicati
in ordine cronologico di realizzazione. Si comincia
con Brivido a Monza, 18mo episodio della serie,
datato 1970, probabilmente per fare esordire il
personaggio nelle edicole italiane con una trasferta
nel nostro paese. Il primo episodio del fumetto Michel
Valliant si può leggere dopo poco essendo
pubblicato sul quinto albo della collana, La grande
sfida. Sebbene il fumetto sia di ambientazione
sportiva le storie di Michel Vaillant assumeranno
spesso connotazioni avventurose intrecciando trame
noir ed intrighi gialli nel variabile contesto di
corse automobilistiche e avventure tra bolidi e
motori. Resterà però sempre centrale il tema delle
corse, esaminato sia nel vivo dell'azione sulla
pista, con straordinaria cura per i dettagli, che
nella minuziosa ricostruzione di quello che ruota
intorno al mondo delle corse, con estrema cura anche
per gli aspetti tecnici. Non tutti gli episodi di
Michel Valliant sono ad oggi pubblicati nel nostro
paese (dove il fumetto è approdato nel 1963 con il
primo episodio La grande sfida pubblicato
come primo albo della collana Classici
dell'Audacia) e probabilmente questa collana
sarà utile per colmare alcune di queste lacune
(ricordiamo come 3 episodi precedentemente inediti
siano stati pubblicati sul 27mo volume della collana
I classici del fumetto di Repubblica - Serie Oro,
dedicato proprio a Vaillant). La collana è quindi
un'intrigante opportunità capace senz'altro di
entusiasmare i vecchi appassionati ed al tempo
stesso di coinvolgere nuove generazioni nelle trame
di un classico del fumetto di ogni tempo.
Michel
Vaillant, la serie in allegato alla Gazzetta dello
Sport
La Gazzetta dello Sport è
fumetticamente parlando un passo avanti! Dopo
tantissime iniziative, chiuderà questo 2012 con la
pubblicazione di una serie molto apprezzata: Michel
Vaillant, ovvero il più famoso fumetto sportivo mai
realizzato, il migliore sul tema motori. Il
quotidiano sportivo ha già inserito nel suo Gazzetta
Store l’elenco con tutti i volumi che saranno
proposti, storie che saranno caratterizzate dalla
presenza di sabotatori, spie, donne fatali, corse
all’ultima curva e, soprattutto, auto e circuiti.
Chi ha già letto questo fumetto sa bene che ogni
avventura è trattata con realismo e spettacolarità,
grazie a disegni che riproducono le vicende come se
fossero arricchite da effetti fotografici. L’autore
Jean Graton è un mago e i suoi capolavori saranno
rilasciati in albi da 64 pagine contenenti una
storia auto-conclusiva e approfondimenti inediti in
Italia. La prima uscita è prevista per il 5 dicembre
2012 (ogni mercoledì in edicola un nuovo numero). La
Gazzetta dello Sport, inoltre, non si limita ad
offrirvi un prodotto così raffinato, ma lo fa
proponendovi le prime tre uscite ad un prezzo
bassissimo: 1 solo euro! Le seguenti tutte 2,99 €
(acquistarle online non conviene poiché sono state
piazzate a 5,99 €, mossa che punta ad incentivare la
vendita in edicola). Dopotutto comprare online la
collana completa in una sola soluzione vi costerà
come il prezzo dell’edicola.
Ecco la lista con le uscite
annunciate: 1 - Brivido a Monza (De l’huile sur la
piste! #18 serie originale) - 05 dicembre; 2 - Il
muro del suono (Mach 1 pour Steve Warson #14 serie
originale) - 12 dicembre; 3 - Il circo infernale (Le
cirque infernal#15 serie originale) - 19 dicembre; 4
- Il fantasma della 24 ore (Le fantôme des 24 heure
s#17 serie originale) - 26 dicembre; 5 - La grande
sfida (Le grand défi #1 serie originale) - 2
gennaio; 6 - Km 357 (Km. 357 #16 serie originale) -
9 gennaio; 7 - 5 ragazze in corsa (5 filles dans la
course! #19 serie originale) - 16 gennaio: 8 - Rodeo
su 2 ruote (Rodéo sur 2 roues #20 serie originale) -
23 gennaio; 9 - Il pilota senza volto(Le pilote sans
visage #2 serie originale) - 30 gennaio
Michel Vaillant con la
Gazzetta
di Cris Tridello
La Gazzetta ormai da anni
offre allegati a fumetti, così come fanno tutti i
maggiori quotidiani. Raramente, però, un
accoppiata è stata così azzeccata come quella che
ci sarà a partire dal 5 dicembre: Michel
Vaillant
allegato alla
Gazzetta dello sport. Per chi non sapesse di cosa
stiamo parlando diciamo solo che Michel
Vaillant è uno dei migliori fumetti
sportivi al mondo. Creato da Jean Graton più di 55
anni fa, questo bèdé segue le avventure della
famiglia Vaillant e della loro scuderia
automobilistica. Gare mozzafiato piene di
intrighi, tensioni e lotte tra team avversari che
hanno appassionato i lettori d'oltrampe e hanno
fatto di questo titolo il più famoso fumetto sul
mondo dei motori mai realizzato. Il titolo consta
in oltre 70 volumi (71 contando la nuova serie da
poco varata), un film mediocre, una serie
televisiva e una serie a cartoni animati. Michel
Vaillant è già stato pubblicato, come
allegato, nel numeo 27 della collana I
classici del fumetto di repubblica - serie oro,
mentre Nona Arte lo sta ripubblicando in eleganti
volumi. La Gazzetta inizierà a pubblicare Michel
Vaillant a partire dal 5 dicembre con Brivido
a Monza (De l'huile sur la piste!
numero 18 della serie) al prezzo lancio di €1.
Ogni albo sarà di 64 pagine e oltre alla storia a
fumetti conterrà una serie di articoli di
approfondimento inediti. La serie proseguirà per
almeno 35 volumi, ogni mercoledì; i numeri 2 e 3
costeranno anch'essi un euro per poi assestarsi al
più che interessante prezzo di €2,99 a volume
(online il costo è di €5,99 a volume, e la collana
completa costa € 98). Di seguito la lista delle
prime uscite, presa dallo store Gazzetta; potrete
notare che le uscite non saranno in ordine
cronologico:
1 - Brivido a Monza (De
l'huile sur la piste! #18 serie originale) -
05 dicembre; 2 - Il muro del suono (Mach
1 pour Steve Warson #14 serie originale) - 12
dicembre; 3 - Il circo infernale (Le
cirque infernal#15 serie originale) - 19
dicembre; 4 - Il fantasma della 24 ore (Le
fantôme des 24 heures#17 serie originale) -
26 dicembre; 5 - La grande sfida (Le
grand défi#1 serie originale) - 2 gennaio; 6
- Km 357 (Km. 357 #16 serie
originale) - 9 gennaio; 7 - 5 ragazze in corsa(5
filles dans la course! #19 serie originale) -
16 gennaio; 8 - Rodeo su 2 ruote (Rodéo
sur 2 roues #20 serie originale) - 23
gennaio; 9 - Il pilota senza volto (Le
pilote sans visage #2 serie originale) - 30
gennaio

Michel Vaillant : Il pilota di
carta dal cuore di acciaio!
Oggi, noi di migliorblog,
vogliamo parlarvi del fumetto di Michel Vaillant,
il pilota di carta dal cuore di acciaio,
disponibile in edicola solo con la gazzetta dello
sport. Il fumetto, narra le vicende del
pilota Michel Vaillant, una leggenda italiana
(ndw: una
leggenda italiana ??? ma scherziamo ?)
delle corse ad elevate velocità (ndw: avete mai visto delle corse a
basse velocità ?). Sfide, adrenalina, emozioni,
colpi di scena, il tutto racchiuso in 64
pagine a colori. Il primo volume e i 2 successivi
hanno un costo di 1 euro mentre i restanti 2,99
euro! Il lancio del fumetto è previsto per il 5
Dicembre 2012, nelle migliori cartolerie (ndw: ...magari
edicole). Il fumetto
è stato ideato con lo scopo di immergere i
lettori nel fantastico mondo delle corse. La
Gazzetta dello Sport non si è lasciata sfuggire
il MotorShow di quest’anno, non solo è stata
presente all’evento ma ha anche raccolto
informazioni utili per la realizzazione di
questo splendido fumetto. (ndw: La Gazzetta ha "raccolto
informazioni utili per la realizzazione di
questo splendido fumetto" ??? Stai a vedere
che l'autore dell'articolo crede che il
fumetto sia appena stato ideato a che, magari,
un disegnatore italiano sia stato ingaggiato
dalla Gazzetta per fare le storie ? Ma non si
sono documentati per niente ???) Solitamente
un Manga ha un costo di 3-4 euro circa, Michel
Vaillant non solo è ben fatto ma ha anche un costo
decisamente molto basso (ndw: ma cosa centra Michel Vaillant
con i Manga ? ), stiamo parlando di
1 euro, un solo euro per un fumetto eccezionale,
che vi lascerà incollati alla sedia per delle ore
(ndw: per delle
ore ? Per leggere storie da 42 o al massimo da
62 pagine ? Ma cosa siamo tutti analfabeti ?). Manca una settimana al lancio del
fumetto, se acquistate giornalmente o
settimanalmente la gazzetta dello sport, non
potete lasciarvi sfuggire la possibilità di
portarvi a casa il fumetto del pilota di carta
dal cuore di acciaio. Vi invitiamo a lasciare un
commento su questo articolo una volta che avrete
acquistato e letto l’intero fumetto.
Assicuratevi di trovarvi fuori le cartolerie
(ndw: ma al
paese dell'autore si vendono i giornali solo
nelle cartolerie ??? boh!) a partire dal 5 dicembre per evitare di
non perdervi nemmeno un numero della saga di
Michel Vaillant.
Con la Gazzetta, torna
Michel Vaillant
Torna nelle edicole italiane
il mitico Michel Vaillant, il più famoso pilota
della storia dei fumetti, creato da Jean Graton nel
1957 sulla rivista Tintin. In Italia
arrivò negli anni Sessanta, sulle pagine del Corriere
dei Piccoli, del Corriere dei Ragazzi e
in altre edizioni. Eccellente pilota francese,
Michel si è cimentato negli anni su auto di tutti i
tipi, dalla Formula 1 ad ogni altra competizione.
Oggi è La Gazzetta dello Sport a
riproporlo, a partire dal prossimo 5
dicembre 2012, in una collana di albi di 64 pagine;
ogni albo presenta un’avventura autoconclusiva
corredata da approfondimenti inediti. Le prime tre
uscite proposte a 1 €, le successive a 2,99 €. Michel
Vaillant è probabilmente il più famoso
fumetto sportivo mai realizzato, e – dicono in Gazzetta
– il migliore sul tema motori. “Sabotatori,
spie, donne fatali, corse all’ultima curva e,
soprattutto, auto e circuiti che sembrano veri,
senza effetti fotografici”. La prima storia
sarà interamente ambientata a Monza,
ripercorrendo le emozioni e i luoghi simbolo
dell’emozionante Gran Premio d’Italia. Dal 5
al 9 dicembre 2012 La Gazzetta dello Sport
sarà inoltre presente al Motorshow
di Bologna: sarà esposta la macchina di Michel
Vaillant, realizzata da Chevrolet, che ha corso e
vinto quest’anno il WTCC di Portimao. Queste
le prime uscite previste per la serie: 1) Brivido a
Monza (5 dicembre 2012), 2) Il muro del suono (12
dicembre), 3) Il circo infernale (19 dicembre), 4)
Il fantasma della 24 ore (26 dicembre), 5) la grande
sfida (2 gennaio 2013), 6) Km 357 (9 gennaio), 7)
Cinque ragazze in corsa (16 gennaio), 8) Rodeo su
due ruote (23 gennaio), 9) Il pilota senza volto (30
gennaio). Giorgio Rosato, fondatore e direttore
della rivista motoristica Autoruote 4×4,
ha scritto per noi questo ricordo di Michel
Vaillant, suo eroe d’infanzia che univa la passione
per il fumetto con quella per i motori: Tra i
numerosi frammenti della mia infanzia, uno degli
episodi più indelebili tra quelli racchiusi
nell’archivio della memoria è legato senz’altro a
Michel Vaillant. Ricordo ancora l’emozione di
quando mio padre portò a casa una copia fiammante
del fumetto “La grande sfida”, il primo titolo
della serie, regalatagli da un amico camionista
che faceva la spola tra Pescara e Marsiglia. Era
la fine degli anni Cinquanta e frequentavo la
terza elementare. Naturalmente non capivo una sola
parola di francese, ma i disegni delle avventure
di Michel Vaillant, il mitico eroe a motore
scaturito dalla fantasia di Jean Graton,
catturarono subito la mia attenzione. Oltre a
innescare probabilmente i germi di quella passione
che, molti anni dopo, avrebbero avuto un ruolo
determinante nell’indirizzare mie scelte
professionali. Qualche anno più tardi, nei
“favolosi anni Sessanta”, arrivarono le prime
copie in italiano e grazie alla paghetta
settimanale il mio fumetto preferito divenne una
presenza abituale nella mia cartella di scuola
media, custodito gelosamente assieme al diario di
Jacovitti. In seguito, complici le turbolenze
ormonali dell’adolescenza e l’impegno richiesto
dagli studi al liceo, mi allontanai dalle
avventure del mio eroe dell’infanzia che,
purtroppo, ho finito col perdere di vista
nonostante le infinite riedizioni diffuse nel
corso degli anni fino ai giorni nostri. Finalmente
il tempo dell’amarcord sta per essere archiviato e
anch’io, come la sterminata schiera di fan e
appassionati sparsi in tutto il mondo, sono
entrato in trepida attesa per l’imminente ritorno
di Michel Vaillant, con le sue nuove avventure e
la sua immancabile polo rossa. La “grande sfida”
continua.
Giorgio Rosato
Michel
Vaillant: si torna a correre con i fumetti della
Gazzetta
di
Ciampax
Quando ero un pargolo
(e si parla di più di venti anni fa) ricordo che
andavo spesso a casa di mio nonno per avere la
possibilità di leggere i fumetti (principalmente
italiani) che lui e mio zio compravano: Tex, Zagor
e altri eroi le cui gesta sono rimaste nella
storia. Un bel giorno, spulciando tra le cataste
di albi presenti negli scaffali dove mio zio li
riponeva (a quel tempo non tutti avevano la
corretta idea di cosa volesse dire collezionare
fumetti!) trovai un albo particolare che mi
incuriosì. In copertina, un’auto di Formula 1 (per
me erano tutte Ferrari a quel tempo!) nel pieno di
un testa-coda spettacolare lungo la curva di una
strada costiera a strapiombo sul mare (e già di
per sé l’immagine aveva un che di
avveneristico) e un uomo, dal volto
sorridente, inguainato in una tuta da pilota, il
casco poggiato ai suoi piedi, in una posa che
ricordava tanto il più sbruffone James Bond 007
che al tempo faceva faville al cinema . Non
ricordo il titolo della storia, ciò che ricordo è
che lessi l’albo in due giorni (non ero ancora un
divoratore di fumetti come oggi) e rimasi
affascinato dalla trama: un assassino misterioso,
il mondo delle corse clandestine, una donzella in
pericolo e questo pilota, metà divo del cinema,
metà cavaliere di ventura, che sfidava tutto e
tutti per arrivare alla verità (ndw: ???). Un mix
di azione e intrigo ben narrato, se pensiamo
al fatto che la storia fosse del 1978 e venisse
pubblicata, in Italia, nel 1988 (ndw: ???) (ai
tempi in cui personaggi come Largo Winch o XIII
facevano la loro comparsa sulle pagine di
Lanciostory!), dove l’unico, indiscusso
protagonista di intrighi era all’epoca il ladro
mascherato Diabolik. Il fumetto con protagonista
il pilota dal sorriso ammaliante di cui vi ho
parlato portava, sul frontespizio della prima
pagina, il titolo nonché il nome del protagonista
(come consuetudine a quei tempi): Michel Vaillant
nato dalla fantasia e dalle matite di Jean Graton,
il pilota polivalente Michel (campione nella
Formula 1, come nel rally o nella 24 ore di Le
Mans) è l’emblema dello sportivo giusto e
corretto, capace di abbandonare una gara pur di
salvare un amico o di concedere la vittoria ad un
avversario che gli ha salvato la vita. Nato in un
periodo dove la maggioranza di eroi erano cow-boy
o avventurieri oppure, nella maggior parte dei
casi, esseri dotati di superpoteri (negli anni ’60
e ’70 l’Italia non aveva ancora avuto a che fare
con i manga!) la figura dell’eroe sportivo,
giusto, idealista, votato a proteggere i deboli e
rispettoso in maniera ferrea dei regolamenti si
fece, a poco a poco, strada nel cuore della gente,
riscuotendo un successo inaspettato per un tale
personaggio, tanto che le sue avventure,
inizialmente annuali (ndw: ???) e raccolte in
tipici tomi da meno di un centinaio di pagine in
tipico stile della Bande Dessinée francese, ci
accompagnano sin dal 1959 e sono state affiancate,
in tempi più recenti, da nuove pubblicazioni
ancora inedite in Italia. Per tutti gli amanti
delle storie sportive e dell’intrigo La Gazzetta
dello Sport presenta una pubblicazione unica
e mai vista prima delle storie del pilota della
scuderia Vaillant: a partire dal 5 dicembre,
in edicola con La Gazzetta, sarà possibile
acquistare il primo numero della collezione
“Michel Vaillant”, dal suggestivo titolo “Brivido
a Monza” al costo di 1 euro. Le successive
due uscite avranno lo stesso costo, mentre
dalla quarta uscita in poi, il prezzo si
assesterà sui 2,99 euro. Parallelamente a
questa iniziativa, inoltre, dal 5 al 9 dicembre La
Gazzetta dello Sport sarà presente al Motorshow di
Bologna, dove ci sarà l’esposizione della macchina
di Michel Vaillant realizzata da Chevrolet, che ha
corso e vinto il WTCC di Portimao quest'anno. Per
chi è interessato, inoltre, consiglio la visione
de “Adrenalina Blu – La leggenda di Michel
Vaillant“, film francese del 2003 che ripercorre
le gesta del pilota o, se siete abili e fortunati,
recuperare la serie televisiva, in 13 episodi,
“Michel Vaillant” che riscosse un discreto
successo di pubblico alla fine degli anni ’70 e
che, tuttavia, non mi pare sia mai stata trasmessa
in Italia (ndw: invece si, cliccate qui). Infine (e poteva
mancare viste le premesse?) vi consiglio di
ripescare la serie animata Michel Vaillant: tute,
caschi e velocità : ne ho una vaga
rimembranza, ma ricordo che gli episodi erano
alquanto avvincenti e, per essere un prodotto di
animazione francese degli anni ’90, non era
realizzato neanche male. Per cui, signori, vi
consiglio di preparare la vostra tuta, spolverare
il vostro casco e accendere i motori: con Michel
Vaillant la gara (e l’avventura) ha inizio!

dalla Redazione
Nel
mondo dei fumetti, se si fa riferimento ad un
pilota di automobili da corsa, il primo nome che
viene in mente è di certo Michel Vaillant: le
storie disegnate a partire dagli anni ‘50 da Jean
Graton hanno appassionato più generazioni di
lettori, con sabotatori, spie e donne fatali, ma
soprattutto auto e circuiti riprodotti con
dettagli realistici, senza dimenticare l’aspetto
emozionale. Ora gli albi di Michel Vaillant
vengono riproposti, con alcuni contenuti intediti
in Italia, grazie ad un’iniziativa della Gazzetta
dello Sport. Il fumetto viene infatti ristampato
in un’edizione esclusiva per Gazzetta: ogni albo,
contiene una storia, insieme ad altri contenuti
editoriali mai pubblicati nel nostro paese, come
storie brevi e testi di approfondimento;
L’ambientazione della prima storia è il Gran
Premio d’Italia a Monza. Ogni albo sarà in vendita
il mercoledì, a partire dal prossimo 5 dicembre
2012, giornata di apertura al pubblico del Motor
Show di Bologna: i primi tre avranno un costo di 1
euro, gli altri 2,99 euro; le singole uscite
online costano invece tutte 5,99 euro, anche se la
collana completa ha lo stesso prezzo dell’edicola.
Nei giorni del Motor Show, dal 5 al 9 dicembre, la
Gazzetta dello Sport sarà presente a Bologna, con
l’esposizione della macchina con i colori di
Michel Vaillant realizzata da Chevrolet grazie a
un accordo con Studio Graton, portata al successo
dallo svizzero Alain Menu nella tappa di Portimao
del WTCC.
MotoriSuMotori.it
Fumetto Michel
Vaillant con la Gazzetta dello Sport
Per
gli appassionati dei fumetti a temamotori, ecco
arrivare con la Gazzetta dello Sport Michel
Vaillant. Le
più belle storie disegnate
da Jean Graton negli anni ’50 rivivono nella
riedizione proposta dal quotidiano “in rosa”. La
prima uscita è il 5 dicembre e costa un euro, così
come le successive due. Dalla quarta in poi il prezzo sarà di
5.99 euro. Le uscite sono programmate per tutti i
mercoledì a partire dal 5 dicembre. Ogni fumetto
oltre a narrare un’entusiasmante storia
conterrà contenuti esclusi, mai apparsi in
Italia, quali storie brevi e testi di
approfondimento. La prima storia di Michel
Vaillant è
ambientata a Monza, città che affascina per il suo Gran
Premio. Ricordiamo inoltre che dal 5 al 9 dicembre
La Gazzetta dello Sport sarà inoltre presente al
Motorshow di Bologna, dove ci sarà l’esposizione
della macchina
di Michel Vaillant realizzata
da Chevrolet,
che ha corso e vinto il WTCC di Portimao quest’anno.
RECENSIONI
Giovedì 06 Dicembre
2012
Michel Vaillant #1: Brivido
a Monza
Scritto da Cris Tridello
I
fumetti allegati ai
quotidiani o ai periodici, ormai, non fanno più
notizia. Sono passati i tempi in cui "La
Repubblica", con il suo I
Classici del Fumetto di Repubblica inaugurò
un trend che ha coinvolto tutte le testate delle
nostre edicole. Però l'operazione compiuta da
"La Gazzetta dello Sport" con Michel
Vaillant ha
qualcosa di diverso. Come vi abbiamo già detto
nella news
fatta pochi giorni fa, la
particolarità di questa accoppiata è sotto gli
occhi di tutti e geniale per la sua semplicità:
il titolo creato da Jean
Graton 55
anni fa è il più famoso fumetto sui motori al
mondo e l'unione con "La Gazzetta", quotidiano
sportivo italiano per eccellenza, è ovvio e non
più artificioso come fu per collane come Dark
Side. Michel Vaillant è proprio "un
supereroe formato Gazzetta" (come scrive Umberto
Zappelon nell'introduzione
a questo primo volume, contenente la storia Brivido
a Monza) e si fatica a trovare una
collocazione più adatta per ripresentare al
grande pubblico questo storico titolo. Sulla
bontà della storia (o delle storie) e sulla
particolarità del fumetto in sé non ci vogliamo
dilungare: Michel
Vaillant ha fatto da apripista al
fumetto franco-belga in Italia già negli anni
sessanta e, pur non arrivando mai alla
popolarità raggiunta da altri titoli o
personaggi francofoni, si è saputo ritagliare un
posto particolare nel cuore degli appassionati
e, difatti, in Italia sono arrivati sia i
cartoni animati che i telefilm, oltre che il
film per il grande schermo "Adrenalina Blu - La
leggenda di Michel Vaillant" ma, degli oltre
settanta albi legati al personaggio (tra serie
principale, spin-off e altro), numerosi sono i
tomi ancora inediti (ndw: all'epoca dell'articolo: 15 su 71). Il motivo per cui la serie di Michel
Vaillant è
ancora oggi popolare nonostante gli anni passati
sono gli stessi che, in Italia, si trovano quando
si leggono Tex o Zagor.
Avventura (in questo caso nel mondo dei motori),
valori universali e mai superati come l'amicizia e
la famiglia e, ovviamente, la lotta del bene
contro il male (che nella serie sarà rappresentata
dal Leader, di cui faremo la conoscenza già dal
prossimo numero). Unendo questi valori e
temi all'accuratezza con cui Graton ha raffigurato
le gare, i veicoli e il mondo delle corse tutto
(dalla Formula 1, ai rally passando per
Indianapolis e Le Mans) l'autore ha saputo
affascinare le platee mondiali rendendo il suo
personaggio "reale" tanto che numerosi sono i
campioni che si sono detti a lui ispirati e che
sono voluti entrati nelle storie a fumetti nel
ruolo di comprimari (ne è un esempio Jacky
Ickx, che appare in questo volume).
Oggi si possono considerare alcune storie di Michel
Vaillant un po' datate
(non a caso è da poco iniziata in Francia una
nuova serie che cerca di catturare le nuove
generazioni) e sicuramente l'aver iniziato la
pubblicazione partendo da quello che
originariamente è il diciottesimo volume non giova
alla comprensione della trama da parte dei
neofiti. Brivido
a Monza, però, è un buon punto di partenza
per molti motivi primo tra tutti l'appeal che crea
nel potenziale lettore, casuale o meno, il leggere
una storia ambientata nel nostro paese. Pur avendo
quarantadue anni alle spalle e pur trattando,
sostanzialmente, di una Formula 1 totalmente
diversa da quella odierna, la storia è un ottima
finestra sul mondo di Michel
Vaillant, sulla scuderia Vaillante e sulla
serie in generale. Certo
quello di allora era un altro modo di intendere il
fumetto, la didascalia veniva pesantemente usata e
l'autore era la voce narrante dell'intera storia
ma sono tutti difetti cui si può passare sopra,
soprattutto considerato l'altissimo rapporto
qualità/prezzo di questa edizione, curata dai tipi
di Nona Arte (che ne stanno proponendo la ristampa
cronologica in formato lussuoso). I motivi che
rendono irrinunciabile a ogni appassionato,
studioso o semplice curioso l'acquisto di almeno i
primi tre volumi della collana sono: l'alta
qualità del formato utlizzato (un brossurato a
colori di 19x27cm), un apparato redazionale
esplicativo adeguato che unisce alla storia
principale anche quattro delle cinque storie di
quattro pagine realizzate da Graton su Tintin nel
1957 per "rodare" il personaggio e, soprattutto,il
prezzo ridicolo di un euro. Dal
numero 4 la collana Le
storie di Michel Vaillant si
assesterà, sul comunque ottimo, prezzo di € 2,99
ma al prezzo attuale i primi tre volumi sono
regalati. Se la scelta di non proporre l'opera in
ordine cronologico potrà far storcere il naso a
molti collezionisti ma gli unici motivi per
lasciarsi sfuggire l'opportunità di provare ad
avvicinarsi al mondo di Michel Vaillant dovrebbero
essere imputabili soltanto ad un totale
disinteresse per l'argomento trattato o per il
fumetto in generale. In entrambi i casi un giorno
potreste pentirvene.
Motore
a fumetti. La gazzetta dello Sport, lancia in
edicola la serie di albi a fumetti "Michel
Vaillant". Presenti anche al Motor Show.
Siete appassionati
del fantastico mondo delle auto sportive e delle
corse? Magari lo siete anche del mondo del mondo
del fumetto: se così fosse c’è una ottima notizia
per voi. A partire dal 5 Dicembre, ogni mercoledì,
la Gazzetta dello Sport, in allegato al
quotidiano, propone ai suoi lettori un’imperdibile
collezione di albi a fumetto dedicata al mitico
pilota Michel Vaillant che vi consentirà di
scoprire le più belle storie di questo campione di
carta dal cuore d’acciaio.Verrete catapultati
nelle avventure abitate da sabotatori, spie, donne
fatali, corse all' ultima curva e, soprattutto,
auto e circuiti che sembrano veri, senza effetti
fotografici: le storie disegnate da Jean Graton
negli anni ‘50 hanno avvicinato all’automobilismo
diverse generazioni e sono ancora attuali e
appassionanti. Questo popolare fumetto ricopre una
certa importanza nell’immaginario collettivo:
molti piloti reali hanno dichiarato, in passato,
che la loro passione per le corse automobilistiche
è nata cresciuta grazie alla passione per il
personaggio in questione. L’opera, inoltre, ha
ispirato serie tv, cartoni animati e addirittura
un lungometraggio, “Adrenalina Blu”, realizzato in
Francia ed uscito nelle sale cinematografiche nel
2003. Il fumetto, un must per tutti gli
appassionati di motori, è in un’edizione esclusiva
per Gazzetta: ogni albo, infatti, non contiene
solo una storia auto-conclusiva ma contenuti
editoriali extra inediti in Italia (storie brevi e
testi di approfondimento). Ogni mercoledì sarà in
edicola un nuovo albo: i primi tre costeranno solo
1€, gli altri 2,99€. La prima storia sarà
interamente ambientata a Monza, ripercorrendo le
emozioni e i luoghi simbolo dell’emozionante Gran
Premio d’Italia. Queste le prime uscite previste
per la serie: 1) Brivido a Monza (5 dicembre
2012) 2) Il muro del suono (12 dicembre) 3)
Il circo infernale (19 dicembre) 4) Il fantasma
della 24 ore (26 dicembre) 5) la grande sfida (2
gennaio 2013) 6) Km 357 (9 gennaio) 7) Cinque
ragazze in corsa (16 gennaio) 8) Rodeo su due
ruote (23 gennaio) 9) Il pilota senza volto (30
gennaio) Per maggiori informazioni consultate il
minisito dedicato all’opera all’indirizzo
http://bit.ly/Wtasvm
E per chi volesse provare
dal vivo il brivido del mondo Vaillant, dal 5 al 9
dicembre La Gazzetta dello Sport sarà presente al
Motorshow di Bologna, dove ci sarà l’esposizione
della macchina di Michel Vaillant realizzata da
Chevrolet, che ha corso e vinto il WTCC di
Portimao quest’anno.
Michel
Vaillant in edicola con la Gazzetta dello Sport
Michel
Vaillant uno dei più bei fumetti sportivi mai
realizzati, il migliore sul tema motori torna in
azione grazie all'iniziativa de La
Gazzetta dello Sport che
ripropone la saga dell'eroe nato dalla penna di Jean
Graton. Figlio minore di Henri e Elisabeth Vaillant,
Michel è un pilota di enorme talento e bravura del
Team Vaillante, sempre in lotta contro l'eterno
rivale il Leadere, al suo ritiro, con la figlia del
Leader, Ruth e
contro Bob Cramer, proprietario della scuderia
Leader (n.d.w.: ??? Bob
Cramer proprietario della scuderia Leader ci
giunge nuova). I racconti di Michel
Vaillant apparvero per la prima volta su Tintin nel
1957, e fino al 1959 furono pubblicate solo quattro
storie (n.d.w.: cinque
storie brevi). Poi iniziarono le
pubblicazioni dei tomi, prima in Francia, poi dal
1963 anche in Italia, con il primo tomo intitolato
"La grande sfida". Da allora sono stati pubblicati
70 tomi in Italia, il 71° arriverà a breve, mentre
in Francia, terra del "papà di penna" Jean Graton,
vivente, nato a Nantes nel
1923, è già stato pubblicato col titolo di "Au nom
du fils". Ma sono state create anche 3 edizioni
speciali, sempre inedite in Italia ed un'edizione
speciale fuori serie (n.d.w.:
??? forse parlano dei vecchi albi speciali degli
anni '70 riguardanti l'automobilismo,il
motociclismo ed il 20° anniversario della serie).
Il fumetto, un must per
tutti gli appassionati di motori, è in un’edizione
esclusiva per Gazzetta:
ogni albo, infatti, non contiene solo una storia
auto-conclusiva ma contenuti editoriali extra
inediti in Italia (storie brevi e testi di
approfondimento). Ogni mercoledì sarà
in edicola un nuovo albo i primi tre costeranno solo
1 €, gli altri 2,99 €. La prima storia sarà
interamente ambientata a Monza, ripercorrendo le
emozioni e i luoghi simbolo dell’emozionante Gran
Premio d'italia. Dal 5 al 9 dicembre La
Gazzetta dello Sport sarà
inoltre presente al Motorshow di Bologna, dove ci
sarà l’esposizione della macchina di Michel Vaillant realizzata
da Chevrolet, che ha corso e vinto il WTCC di
Portimao quest'anno.
domenica
9 dicembre 2012
Michel
Vaillant
di
"Orlando Furioso"
Quando
esce un nuovo “allegato” sotto forma di albo/volume
a fumetti, in rete si scatenano le critiche. “Non
servono”, “non sono fumetti, ma allegati”,
“non spostano le vendite dei fumetti di una
virgola”, “non mi piace la ricolorazione”,
“non mi piace il rimontaggio”, “non ci
sono le copertine originali”, “non sono
cronologiche”, "la gente li compra ma non
li legge" ecc.ecc.
Avete tutti/e ragione, comunque io ho già
prenotato l’intera serie di “allegati” di Michel
Vaillant in edicola e ho già trovato il loro
posto nella nuova libreria "svedese" appena
comprata. E mi sono già divorato almeno un paio di
volte il primo albo della collana, uscito
mercoledì 5 dicembre. In questa collana da edicola
le storie di Michel Vaillant non saranno
pubblicate in ordine cronologico e non saranno
pubblicate tutte (il nostro compie quest'anno cinquantacinque
anni di vita editoriale!) (ndw: e invece si); si tratta dunque di una
selezione di cui non conosco i criteri e che, data
la mia ignoranza in materia, non mi sento di
criticare. D'altronde la mia risibile
“conoscenza” di Vaillant consiste in
qualche lontanissimo – ed estremamente piacevole –
ricordo delle storie pubblicate sul Corriere
dei Piccoli, e sul Corriere dei Ragazzi
poi, e della più recente lettura del volume a lui
dedicato nella serie di allegati a fumetti
conosciuta come “Repubblica Serie Oro”. Ma,
guarda i casi del destino, da alcuni mesi capitavo
sempre più frequentemente sul sito di Nona Arte
che ne sta pubblicando l’edizione integrale;
seguivo "da lontano", per così dire. Quindi alla
notizia della nuova serie di "allegati" della Gazzetta
mi sono precipitato in
edicola a prenotarli subito, tutti. La prima
storia pubblicata nel nostro albo di 64 pagine è "Brivido
a Monza" (originariamente serializzata a
partire dal n. 46 del 1968 della rivista
settimanale francofona Tintin) e parte
in media res, presupponendo da parte del
lettore la conoscenza di ambientazioni e
personaggi, visto che Michel Vaillant era all'epoca al suo undicesimo
anno di vita editoriale. Un'introduzione scritta
di Umberto Zappelloni provvede a ragguagliare il
neofita. Michel Vaillant è campione
mondiale di qualsiasi cosa si sposti -
velocemente - a motore, dalle due ruote in su:
Formula 1, rally, moto ecc.. Rampollo di buona
famiglia, è figlio dell'integerrimo Henri
Vaillant che guida con mano severa ma
giusta il team automobilistico col
quale corrono sulle fiammanti Vaillante azzurre
Michel e il suo amico americano Steve
Warson, tecnicamente seguiti dal fratello
di Michel, Jean-Pierre,
ingegnere della scuderia. Michel è
presentato come il classico eroe: bello, buono,
onesto, forte e generoso; dotato dunque di
qualità umane oltre che sportive. Forse un po' demodé,
ma non per questo meno affascinante. Lo stesso
dicasi per i comprimari delle sue avventure,
divisi senza tema di confusione tra buoni e
cattivi, dove i buoni vincono perché così
è giusto che sia. Brivido a Monza
(scelta come prima uscita per l'ambientazione
italiana, credo) è un perfetto esempio delle
storie classiche di Michel Vaillant:
buoni e cattivi, un giallo e relativa suspance
a intorbidire la scena, le corse
automobilistiche sempre in primo piano,
l'amicizia-fratellanza tra i protagonisti buoni
che viene messa in crisi da un fattore esterno,
la vittoria del bene e dei valori "buoni". E
tantissima velocità. Michel Vaillant
è un fumetto veloce: leggendolo si ha
l'impressione che le auto si muovano davvero e
par di sentire i potenti rombi dei motori
sferragliare nelle strade e su pista. Inoltre,
particolarità gustosa di questa storia, insieme
ai personaggi fittizi, troviamo anche il
realissimo Jacky Ickx, che all'epoca fu felicissimo
di comparire su una storia a fumetti di Michel
Vaillant, e per questo onore accettò
addirittura di... arrivare secondo ! L'autore
Jean
Graton -
oggi 89enne - disegna in modo molto accattivante
i personaggi e in modo strepitoso le vetture ed
è capace di imprimere loro la sensazione del
movimento e della velocità, aiutandosi anche con
grosse e vistose onomatopee che rendono rombi e
stridii di freni facilmente udibili alle
orecchie interiori del lettore. Lo stile di
Graton è chiaro e piacevolissimo,
l'inchiostrazione sempre pulita, il tratto
è definito e descrittivo, realistico
soprattutto nella definizione degli ambienti -
davvero curatissimi e frutto di una accurata
documentazione - e il tutto è completato con
colori brillanti. La scansione delle vignette è
molto regolare nelle sequenze in cui i nostri
(il Nostro, soprattutto) non sono al
volante; ma il montaggio si fa più ardito e
dinamico quando si accendono i motori. Con gran
soddisfazione per gli occhi. Dopo Brivido a
Monza, l'albo della Gazzetta presenta
quattro storie brevi (tre del 1957, l'ultima del
1958) di quattro tavole l'una. Anch'esse
frizzanti e divertenti, ci mostrano l'evoluzione
dell'autore negli undici anni che intercorrono a
ritroso tra la prima storia lunga e queste
quattro storie brevi: le tavole del 1957 sono
zeppe di coloratissime vignette e di lunghe
didascalie; ambienti e costumi riflettono
l'epoca; ma la cosa più bella è vedere
quant'erano diverse (stupendamente diverse!) le
vetture degli Anni 50: vale la pena soffermarsi
qualche minuto su certe vignette, che danno un
certo, delizioso brivido retrò. La
lettura di questo primo albo di Michel
Vaillant offre
un'esperienza spensierata e divertente, non
necessariamente riservata a chi è appassionato
di motori (anche se i suddetti appassionati
probabilmente si godranno le storie ancora di
più!). Jean Graton è stato capace di costruire
un team di personaggi che pur senza sfoggiare
una psicologia particolarmente profonda, sono in
grado - da ben cinquantacinque anni - di
attecchire, "fare amicizia" e appassionare
lettori e lettrici di tutto il mondo. E sempre a
proposito di esperienze piacevoli, consiglio
infine di consultare - di perdercisi
addirittura, come ha fatto il sottoscritto - il
bellissimo sito dei
fan italiani di Michel Vaillant, una vera miniera di
informazioni, immagini, racconti, interviste e
quant'altro possa riguardare il nostro eroe
motorizzato! sito dei fan italiani di Michel
Vaillant, una vera miniera di informazioni,
immagini, racconti, interviste e quant'altro possa
riguardare il nostro eroe motorizzato!
"Il migliore fumetto di sempre sui motori".

Le Storie
di Michel Vaillant #1 – Brivido a Monza (Graton)
di
Salvatore Cervasio
E’ uscito mercoledì con La
Gazzetta dello Sport il primo numero di una nuova
serie di allegati fumettistici: il protagonista è il
pilota Michel Vaillant, titolare della serie creata
da Jean Graton nel 1957, uno dei pochi fumetti
sportivi del mondo delle nuvole parlanti e perciò
una delle scelte più azzeccate che la “rosa” poteva
fare. Il volumetto, di buona fattura, brossurato
leggermente più piccolo del formato francese con
copertina in cartoncino e carta patinata, viene
offerto, fino al 3° numero, all’interessante prezzo
di € 1. La prima uscita propone Brivido a Monza,
storia originariamente pubblicata su Tintin a
cavallo tra il 1968 e il 1969 e successivamente
pubblicata in volume nel 18° albo della serie
omonima al suo protagonista. Si tratta di una delle
storie più briose e frizzanti del personaggio, un
perfetto starting point che mostra tutte le
caratteristiche del fumetto di Graton: cura e
dovizia di particolari tecnici automobilistici,
avventura e velocità, ma anche una minima attenzione
etnologica ai luoghi visitati dai vari Gran Premi
(fa piacere vedere il Duomo di Milano in tutto il
suo splendore protagonista di una grande vignetta a
pagina 38). Una bella iniziativa, anche per quel che
riguarda la grafica sia esterna che interna del
volume, squisitamente retrò e con degli ottimi
redazionali. Chiudono il volume alcune storie brevi,
il punto di partenza della carriera di Michel.

Michel
Vaillant corre in edicola
by
Giac
La Gazzetta dello Sport colpisce
ancora e lo fa portando stavoltain edicola una
serie di fumetti che più sportiva non
si può: il cuore corre a mille con le avventure di Michel
Vaillant, indimenticato personaggio che
anche in Italia ha avuto una sua storia editoriale
(e più tardi anche televisiva) tanti anni fa, come
diversi esponenti della old-school ricorderanno.Corse
automobilistiche ma non solo: è dal1957,
data del creatore Jean
Graton, adesso affiancato dall’alto dei
suoi 90 anni dal figlio Philippe,
che Michel Vaillant si batte per i nobili principi
di lealtà, onestà, sportività, legge e ordine.Come
un vero cavaliere d’altri tempi (e l’anagrafe,
beh, ci conforta) Michel e i suoi alleati
conducono una lotta all’ultimo rombo di motore e
non solo contro loschi figuri dalle intenzioni
molto poco nobili. E’ anche per questo suo gusto
squisitamente ‘retrò’ che il fumetto acquista una
sua ulteriore valenza: nelle tavole pur
modernissime e cinetiche di Graton, passiamo in
rassegna usi e costumi di diverse epoche, mode ed
eventi che hanno fatto la storia.Il primo racconto
scelto dalla Gazzetta (la pubblicazione delle
storie non è cronologica) è “Brivido
a Monza“, realizzato
ben oltre un decennio dopo l’esordio del
personaggio e scelto appositamente per
l’ambientazione italiana. Un racconto che fila via
come un’auto sportiva e capace di far immergere
subito anche i neofiti nell’universo-Vaillant. E
poi, ci sono i consueti redazionali di qualità che
introducono e completano il volume per chi volesse
farsi un’infarinatura del fumetto e conoscere
dettagli della sua vita editoriale più altre
curiosità.I volumi sono brossurati, da 64 pagine:
i primi tre hanno l’allettante prezzo di 1 euro,
poi 2,99 (ne sono previsti 35). Il nostro
consiglio è di andarvi a recuperare subito questa
prima uscita, tanto per “assaggiare”, e poi fare
un pensierino anche sulle prossime, se la lettura
vi aggrada. Siamo convinti che il vecchio Michel
saprà fare breccia in molti di voi! Qui trovate
il sito italiano dedicato al personaggio e ai suoi
autori… una vera miniera di informazioni!

Michel
Vaillant, un fumetto da Formula 1
di
Rossano Tassi
Correva l’anno 1963 e la casa editrice
Mondadori dava alle stampe una nuova serie di albi a
fumetti: i "Classici Audacia". Gli albi, di grande
formato, segnavano il definitivo lancio in Italia
del fumetto franco-belga. In poco tempo
i "Classici Audacia" acquistarono
una popolarità inimmaginabile. Ogni albo
pubblicava storie e racconti legati a eccezionali
personaggi che attraversavano tutti i generi della
letteratura a strisce. Il lettore poteva immergersi
nella mirabolanti avventure dell’aviatore
canadese “Dan Cooper”creato
da Albert Weinberg nel 1957 o
entrare con assoluto coinvolgimento nelle trame
“noir”del giornalista-investigatore “Ric
Hochet”, presentato in Italia con il nome
di “Ric Roland”, nato nel 1955 per merito
di Andrè-Paul Duchateau (testi)
e Tibet, pseudonimo di Gilbert
Gascard,(disegni) oppure viaggiare nel profondo
ovest americano partecipando alla saga western di
“Blueberry”, ideata da Jean-Michel
Charlier nel 1963 per i disegni di Jean
Giraud, oppure poteva provare il brivido della
velocità leggendo le avventure di “Michel
Vaillant”. E’proprio “Michel Vaillant” che
inaugura la neonata serie di albi monopolizzandone i
primi tre numeri. “Michel Vaillant” è un intrepido
pilota di Formula 1, alto, robusto e simpatico, che
non esita a prendere parte anche ai più difficili
rally internazionali, come la Parigi-Dakar e a
pilotare moto e motoscafi. Ha i motori nel
sangue: il padre ex pilota è il fondatore
dell’azienda automobilistica, mentre il
fratello Jean-Pierre, dopo il matrimonio,
lascia le corse per occuparsi della direzione
tecnica dell’azienda di famiglia. Anche se di tanto
in tanto si tingono di rosa o di giallo, nella vita
di Michel le corse sono al primo posto, anche se nel
1974, sposa Françoise
Latour. Un’accelerazione al ritmo avventuroso
delle storie si è avuto quando è entrato in
scena Steve Warson, rivale e poi fraterno amico
venuto dagli Stati Uniti. Le storie sembrano
cronache realistiche di gare realmente avvenute,
piuttosto che racconti immaginari. Le ragioni del
successo di questa serie creata nel 1957, per il
settimanale belga “Tintin”, da Jean
Graton (Nantes, 10 agosto 1923), che ha sempre
amato il mondo delle corse, vanno infatti ricercate
soprattutto nell’estrema precisione del disegno e
della sceneggiatura. Sono storie avvincenti,
ricche di riferimenti tecnici e dense di azione,
dove il nostro eroe si cimenta contro i veri piloti
del circo della Formula 1 dell’epoca, come fosse lui
stesso un pilota vero. E le storie ne traggono
un assoluto vantaggio. Il realismo, la dovizia
di particolari, le vicende narrate, ambientate negli
stessi circuiti della realtà e con gli stessi
piloti, danno agli albi di Vaillant una marcia in
più che conquisterà milioni di fans in tutto il
mondo. Come spesso accade ai personaggi di grande
successo, anche al pilota francese sono state
dedicate altre serie di grande successo. Si
comincia da una serie televisiva, realizzata negli
anni di maggiore successo del fumetto (1960-1970),
andata in onda sulla RAI nel 1973, a una serie di
cartoni animati, prodotti nel 1980 e trasmessa da
noi, dopo alcuni anni, da Canale 5 e infine anche il
grande schermo ha subito il fascino delle strisce
disegnate create da Jean Graton, producendo il
lungometraggio, diretto da Luc Besson,
“Adrenalina blu, la leggenda di Michel
Vaillant” (2003). In Francia e in Belgio
“Michel Vaillant” è una specie di eroe nazionale e
non solo la Renault, ma anche altre prestigiose
marche lo hanno scelto come testimonial nelle
proprie iniziative d’immagine. Agli inizi degli
anni ’90, il figlio di Jean
Graton, Philippe, inizia a collaborare con il
padre e nel 1994 scrive la sua prima sceneggiatura
per l’episodio “La piste de Jade”. Al sorgere del
terzo millennio Philippe Graton, raccoglie
l’eredità del padre e con la collaborazione dello
sceneggiatore Denis Lapière e dei
disegnatori Benjamin Bénéteau e Marc
Bourgne, da vita ad una nuova stagione di
“Michel Vaillant”, con la pubblicazione
dell’episodio “Au nom du fils”. Una nuova
stagione che sembra densa e frizzante, ricca di
infinite sorprese. Sono passati quasi cinquant’anni
dalle sue prime avventure “italiane” e nonostante la
popolarità del personaggio, la produzione a strisce
del nostro pilota sono uscite con il
contagocce. Dopo i “Classici Audacia”, le
avventure di “Michel Vaillant”, furono
pubblicate a puntate sul “Corriere dei Piccoli” e
poi ristampante sugli “Albi Ardimento” e solo
recentemente riproposte in pregevoli albi cartonati
per merito di “Alessandro Editore” (n.d.w.:
forse l'autore si riferiva a NONA ARTE che pubblica
gli albi cartonati dal 2010 e che ora gestisce
anche le versioni più economiche della Gazzetta .
Alessandro Editore aveva pubblicato albi brossurati
negli anni '80 e solo 4 cartonati nel
2000-2001) . Tutto questo nonostante molti
siano i fans del pilota transalpino presenti nel
nostro paese. Ma oggi per gli appassionati arriva
l’opportunità di tornare a respirare l’odore della
benzina, il grido della folla e l’adrenalina della
corsa. Da mercoledì 5 dicembre per terminare a
febbraio/marzo 2013, con cadenza settimanale, in
edicola con la “Gazzetta dello Sport”,
ritorna “Michel Vaillant” in albi brossurati
composti da 64 pagine, ricche anche di materiale
inedito, notizie e aneddoti. Gli eroi non muoiono
mai e a volte ritornano. Bentornato Michel
|
...se ne parla anche fino alla
fine del 2013...

Prosegue
felicemente la pubblicazione delle avventure
di Michel Vaillant in allegato
alla Gazzetta dello Sport. Anche se l’ordine
di pubblicazione delle storie poteva sembrare
incomprensibile o perlomeno non in ordine
cronologico, in realtà si sono bilanciate le
storie nuove per lo più inedite con quelle più
vecchie e già pubblicate in Italia in passato.
Adesso, completata la fase di incastro, la
numerazione corrisponde a quella degli albi
originali. Manca solo qualche mese alla
conclusione dell’opera che costituirà la più
completa pubblicazione di un personaggio mito
della BD mai apparsa in Italia, a un prezzo
stracciato e di una qualità notevole. Con
l’inclusione delle storie brevi e di quelle
pubblicitarie, rappresenta una vera e propria
integrale, sulla falsariga dell'edizione francese
pubblicata negli anni scorsi in venti corposi
volumi. In più contiene anche le avventure della
serie spin-off di Julie Wood, pubblicata in ogni
albo a completamento delle avventure a partire dal
numero 43. Integrale? Non proprio, perché la
prima famosa avventura di Michel Vaillant, “La
grande sfida”, non è composta da 62 pagine come
appare anche nelle edizioni francesi dalla prima
pubblicazione in albo, ma da 63, tante sono le
tavole pubblicate su Tintin edizione belga dal
numero 1 al numero 43 del 1958. La tavola
sacrificata alla foliazione dell’albo è la
seguente: (...omissis) Si tratta della
trentaduesima, o della trentunesima bis se si fa
riferimento alle pagine della versione in albo.
Questa pagina “saltata” si trova tra le due pagine
seguenti, qui tratte dalla prima
apparizione in assoluto di Michel Vaillant in
Italia sul numero 1 dei Classici
Audacia della Mondadori nel dicembre
1963.(omissis) In quegli anni il rispetto
dell’integralità in una pubblicazione a fumetti
non era certo una preoccupazione primaria, e altri
personaggi famosi ne hanno sofferto ben di più…
Per un'ampia e approfondita analisi delle parti
modificate e mancanti nelle edizioni italiane di
Michel Vaillant basta andare alle
pagine "vignette mancanti" del sito
dei fan di Michel Vaillant, con tutto e più
di tutto per gli amanti di questo
personaggio.
(novembre 2013)
|
... e anche nel 2014...

Michel Vaillant
Michel Vaillant è
stata una gradita sorpresa, non pensavo di poter
trovare un fumetto legato al mondo dei motori,
ambiente e passione a me lontanissimi, così divertente
e appagante. La Gazzetta dello Sport, insieme alla
Cosmo (n.d.w.:
Nona Arte), ha aperto una grande
speranza negli appassionati di bedé, quella di poter
godere di alcuni classici del fumetto francese nel
loro formato originale (o quasi) a un prezzo del tutto
accessibile, confezionando degli ottimi albi nello
splendore della quadricromia. Albi che tra l'altro
presentano numerosi spunti e curiosità dalle quali sto
pensando di tirare fuori qualche post un po' diverso
dal solito, vedremo... Una delle osservazioni che si
possono muovere a iniziative come questa, comunque
lodevoli, è quella di non pubblicare le avventure dei
protagonisti (accade con Vaillant ma anche
con Lucky Luke) in ordine cronologico. Questa
scelta probabilmente dipende dal fatto di dover
attrarre il maggior numero di lettori fin dai primi
numeri, non a caso nella prima uscita di Michel
Vaillant viene presentato l'episodio Brivido
a Monza, titolo di sicuro richiamo per il pubblico
italico. Il grande pregio delle avventure del pilota
creato da Jean Graton è la freschezza.
L'episodio di cui parlavamo sopra, presentato nel
primo numero, risale addirittura al 1970 ma si lascia
leggere che è una bellezza creando anche un bellissimo
effetto nostalgia che si rivela un inaspettato valore
aggiunto. Michel Vaillant è un pilota di
Formula 1 (e non solo) e quindi va da sè che le auto
la fanno da padrone nell'economia delle storie
di Graton. Vedere riprodotte minuziosamente le
monoposto di fine anni '60, così come l'atmosfera
delle corse dell'epoca è un piacere per gli occhi,
veder comparire invece, in sequenze lontane dalle
piste, la Fiat 500, la Fiat 850, la Lancia Fulvia, la
Renault 4 o la Citroen DS diventa un piacere anche per
il cuore, almeno per chi è stato bambino nei '70.
Ottime anche le rappresentazioni degli scenari con
splendidi scorci di Milano e delle piste, grande
dinamismo invece nelle sequenze dedicate alle
corse, Graton ha una gran bella mano e già
dal primo numero, che presenta anche alcune tra le
prime storie brevi dedicate
a Vaillant (1957), se ne può studiare
l'evoluzione. Le storie della scuderia Vaillant,
di cui Michel è uno dei rampolli, mischiano
le imprese sportive a piccoli e grandi imprevisti,
trame dal lieve tono giallo e complotti a leggerezza e
divertimento. L'esperimento di Gazzetta non
può che dirsi riuscito e la scelta del materiale da
proporre del tutto felice, speriamo che il connubio
prezzo/qualità vada avanti di questo passo ma
soprattutto speriamo di continuare ad avere quei pochi
soldi necessari per sostenerlo, cosa che oggi, allo
stato delle cose, appare sempre meno scontata.
(12 marzo
2014)
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INTERVISTA A MARC BOURGNE
Nel gennaio
2014 Mauro Giordani intervista Marc Bourgne, il
nuovo disegnatore della serie, per il blog "Zona BD".
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ZBD: Marc, nonostante la lunga
carriera, nel nostro paese lei è un autore
ancora poco conosciuto. Vuole presentarsi ai
lettori italiani, che nel 2014
apprezzeranno i suoi lavori per il nuovo ciclo
di Michel Vaillant (Gazzetta dello Sport) e
per un’altra serie della quale, però, non
possiamo ancora rivelare l’editore ?
MB: Sono
felice che queste due serie saranno pubblicate
anche in Italia, lo apprendo solo ora. Sono
nato a Versailles e ho studiato Storia alla
Sorbonne prima che Dargaud pubblicasse il mio
primo album nel 1992, si trattava di Être
libre. Dopo altri tre volumi di questa serie,
per la quale curavo testi e disegni, ho
realizzato Histoire de Monaco (Dargaud), di
cui peraltro esiste un’edizione italiana. La
Dargaud mi ha affidato i disegni di quattro
volumi di Barbe-Rouge sceneggiati da Christian
Perrissin e parallelamente ho lavorato con la
Glénat, nel 2000, creando la serie Frank
Lincoln. Nel 2008/09, sempre da Glénat, sono
stati pubblicati quattro album di Voyageur che
ho disegnato su sceneggiatura di Stalner e
Boisserie. Nel 2010/11 due album di IR$-All
Watcher su sceneggiatura di Stephen Desberg
per l’editore Le Lombard. Nel 2012 ho
disegnato Michel Vaillant, il personaggio
creato da Jean Graton nel 1957, per una nuova
serie realizzata con Philippe Graton, Denis
Lapière e Benjamin Benéteau, (Dupuis).
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Poi,
ho ripreso Larry Max, l'eroe della serie IR$,
per un nuovo "spin-off" intitolato IR$-Team (Le
Lombard). Sono stato anche lo sceneggiatore del
dittico L’été 63, disegnato dal canadese VoRo
(Vents d’Ouest 2009/12), di un adattamento de Le
Dernier des Mohicans, disegnato da Marcel Uderzo
(Adonis, 2010) e della serie Les Pirates de
Barataria, disegnata da Franck Bonnet (sette
tomi dal 2009, Glénat). Ho illustrato alcuni
libri per l’infanzia e ho realizzato fumetti
pubblicitari come, per esempio, quelli per la
Michelin.
ZBD: Come è iniziata la
sua collaborazione con Philippe Graton per
Michel Vaillant ?
MB: Quindici
anni fa spedii degli studi sul personaggio
Julie Wood alla Graton Éditeur. Avevo saputo,
da un’intervista di Philippe, che l’editore
cercava un disegnatore per riprendere questa
serie da pubblicare parallelamente a quella di
Michel Vaillant. Poi, per vari motivi, il
progetto venne abbandonato e io ripresi a
disegnare Barbe-Rouge. Nel 2011, quando la
Dupuis cercava un disegnatore per il nuovo
ciclo di Michel Vaillant, Philippe si ricordò
di me e mi contattò per affidarmi il lavoro.
Philippe è un “erede” atipico nel mondo della
bande dessinée, altri esigono che coloro che
riprendono le serie si accontentino di copiare
servilmente lo stile dei loro padri e di
“congelare” le storie all’epoca in cui la
serie era stata lasciata. Philippe, invece,
volle rivitalizzare il personaggio proponendo
delle sceneggiature contemporanee e scritte
con un taglio più moderno. Al momento di
iniziare il lavoro mi chiese, quindi, di non
disegnare i personaggi con lo stile del padre
ma di adeguarli al mio.
ZBD: E’ più “difficile” il mestiere del
disegnatore o quello dello sceneggiatore ?
MB:
Impossibile rispondere a questa domanda. Poi,
in effetti, dipende dalle serie e dalle
storie. Diciamo che, generalmente, è molto più
lungo e laborioso disegnare che scrivere.
ZBD:
Come giudica la serie Voyageur (Voyager), una
delle poche, tra le sue, pubblicate in Italia
MB: Per me fu una
grande delusione. I soggetti erano molto
allettanti e promettenti ma le sceneggiature
non erano buone. Fin dal secondo album ho
cominciato ad annoiarmi mentre disegnavo. È
il mio solo dispiacere in più di vent’anni
di carriera.
ZBD: Abbiamo
ammirato alcuni suoi bozzetti di Blake e
Mortimer. Dopo Michel Vaillant, tra i
personaggi classici, a quali le piacerebbe
dedicarsi?
MB: Adorerei
disegnare Blueberry ma non ne sarei
all’altezza. Poi, Tif et Tondu!
ZBD: Conosce il
fumetto italiano ? Quali sono i suoi autori
preferiti ?
MB: Sì,
conosco un po’ il fumetto italiano, da
decenni in Francia sono tradotti e
pubblicati i grandi autori. Hugo Pratt non è
mai riuscito a coinvolgermi più di tanto, mi
piacciono molto di più gli autori erotici
come Guido Crepax e Enrico Marini. Il mio
autore preferito è, senza dubbio, Vittorio
Giardino.
ZBD: Quali sono i
suoi prossimi progetti ?
MB: Lavoro sul
quarto e ultimo album di IR$-Team e
sull’ottavo de Les Pirates de Barataria. La
serie Frank Lincoln è finita, il sesto ed
ultimo volume è uscito in Francia l’anno
scorso. Come disegnatore non mi resta che
Michel Vaillant. Questo mi lascerà un po’ di
tempo libero per la realizzazione di una nuova
serie o di un one-shot, non ho ancora deciso.
C’è un personaggio storico di cui mi
piacerebbe molto rappresentare la vita … ma
non è stato ancora firmato niente e quindi
preferisco non rivelare il suo nome.
(gennaio 2014)
|
UNA RECENSIONE DI "NEL NOME
DEL FIGLIO"
Il 2 aprile 2014
sul suo blog "Che cosa sono le nuvole" (http://lucalorenzon.blogspot.com/), Luca Lorenzon pubblica una
recensione di "Nel nome del figlio", il 1° album della Nuova
Stagione di Michel Vaillant (il 71° dell'intersa saga).
Che cosa
sono le nuvole
lucalorenzon.blogspot.com
Michel Vaillant Nuova
Stagione : Nel nome del figlio
di Luca
Lorenzon
Prova
superata, e alla grande, per la Nouvelle
Saison di Michel Vaillant, la sua versione
“ultimate” che ha esordito oggi in Italia nella
benemerita collana della Gazzetta dello Sport. Dalle
immagini che avevo visto online e da alcuni commenti
letti qua e là mi aspettavo il peggio e invece
questo Nel Nome del Figlio si è rivelato un
volume fantastico. L’opera di demolizione e
ricostruzione del mito ha lasciato tracce profonde,
soprattutto nelle fisionomie di alcuni personaggi
(Jean-Pierre Vaillant in particolare è
irriconoscibile) ma ne valeva la pena e la cosa non è
poi così negativa: ho trovato molto più affascinante
la Françoise invecchiata e dimagrita della sua
controparte classica, tipica bellezza un po’ anonima
di Jean Graton. Compatibilmente col cambio di registro
questa Françoise è pure stronza, visto che si infuria
con il figlio scomparso invece che preoccuparsi per
lui. Sul lavoro del “meccanico” Benjamin Benéteau (che
se non erro faceva già parte del team) nulla da
eccepire, segnalo solo come ormai le auto da corsa si
vedano a malapena sotto gli adesivi dagli sponsor
(impeto di realismo o critica al mondo delle corse? In
ogni caso un sacco di lavoro in più per Benéteau); la
grande incognita era Marc Bourgne, che però ha
rivoltato con successo lo stile di Graton preferendo
un segno marcato e deciso alle delicate silhouette del
maestro, e che (vivaddio) ha infuso nei personaggi
molta espressività e molto dinamismo, altro che
goccioline di sudore e linee cinematiche a simulare
sorpresa e movimento. Forse una vignetta estrapolata
dal contesto può sembrare poco interessante, ma
inserita nell’economia della tavola dimostra come
Bourgne sia pienamente padrone del proprio mestiere. E
anche se il volto di Michel cambia di vignetta in
vignetta si intuisce lo stesso il grande lavoro che
deve aver svolto Bourgne per trovare la faccia giusta
e rimanervi fedele, lavoro testimoniato anche dagli
schizzi preparatori stampati a pagina 57. Per quel che
riguarda i testi mi sembra che la politica di realismo
e disincanto, non disgiunta da elementi di critica
sociale, iniziata da Philippe Graton sin dall’inizio
della sua gestione sia giunta a piena maturazione,
creando quindi una forte continuità con gli ultimi
volumi. Quello che cambia rispetto all’ultimo episodio
di ben 5 anni prima è il cast e le sue dinamiche: non
solo i segni del tempo si vedono sul volti dei
personaggi più anziani, ma adesso la famiglia è
allargata e i fratelli Vaillant hanno entrambi due
figli adolescenti! E com’è intuibile sin dal titolo
uno dei due, Patrick figlio di Michel, avrà un ruolo
cardine nella storia. Storia che però verte
inizialmente su una delle periodiche crisi della
Vaillant, le cui cause e i cui effetti vengono
descritti con la consueta freddezza documentaristica a
cui ci ha abituato la serie negli ultimi anni, e che
costituisce un atto d’accusa più efficace di tanti
trasporti emotivi. Per tornare ad avere una chance sul
mercato globale la Vaillant deve farsi sponsorizzare
da una multinazionale per poter così partecipare al
WTCC e sperare di imporsi nuovamente. Purtroppo le
preoccupanti notizie che giungono dal collegio
esclusivo dove si trova Patrick fanno sì che Michel
Vaillant perda la testa e mandi al diavolo la corsa.
Il protagonista si dimostra ovviamente ancora una
volta tanto abile nella guida da sfiorare il
sovrannaturale, eppure non è mai stato più umano di
come viene dipinto in questa storia: anzi, proprio la
sua formidabile abilità al volante sembra sottolineare
quanto sia fragile e forse fallibile nella vita
privata. Al di là della storia, che nemmeno termina
con questo primo volume, è molto suggestivo il ritmo
che Philippe Graton e Denis Lapière vi hanno infuso,
creando sapientemente la giusta suspence nel
presentare i personaggi e farci vedere come sono stati
modernizzati, insomma la citazione che ho fatto
all’inizio dell’Universo Ultimate era blasfema ma non
campata in aria. Anche la montante attesa per
l’apparizione di questo benedetto Patrick è stata resa
con maestria, io temevo che non si sarebbe nemmeno
visto. E così, un colpo di scena dopo l’altro, si
arriva alla cinquantaquattresima tavola, dove un bel
cliffhangerone rimanda al prossimo volume, mai così
atteso come in questo caso. E per fortuna (almeno
questa soddisfazione a vivere in Italia) mancano solo
7 giorni.
In appendice, oltre a un reportage sull’incursione
della Vaillant nel mondo reale, vengono proposte le
cronologie di Michel Vaillant e Julie
Wood.
|
UN ARTICOLO DI GIORGIO
TERRUZZI SUL WEB
Il 25
giugno 2015, sul sito www.redbull.com , viene pubblicato questo articolo del noto
giornalista Giorgio Terruzzi.

Terruzzi racconta:
Michel Vaillant
|
UN'INTERVISTA DI MARCO DI
GERONIMO AL VOSTRO WEBMASTER PER IL SITO WWW.ITALIANWHEELS.NET
L'
1 ottobre
2015 , sul sito web www.italianwheels.net è stata messa on-line
un'intervista che Marco Di Geronimo (fan di Michel
Vaillant ed amico delle Pagine) ha fatto al vostro
webmaster.

Michel Vaillant, un
fumetto a 300 all'ora: ne parla Castellana
intervista
di Marco Di Geronimo
Ci
sono poche giustificazioni per far volare
piatti e stracci.
Una di quelle valide è per appurare chi sia il
più grande pilota di tutti i tempi. Certo,
nella vita reale abbondano i candidati:
Fangio, Schumacher, Senna. Per tacere di tutti
i piloti che li hanno preceduti. Ma basta
comprare un determinato fumetto, e tutti siamo
d’accordo. In
Formula 1 ha vinto 5
campionati del mondo e (almeno!)
34 Gran premi, più altri 74 podi. Cinque volte
primo a Le Mans, due volte a Indianapolis, due
volte a Daytona. Quattro vittorie in Sport
Prototipi e cinque nei Rally (tra cui una
Dakar). Guarnite il tutto con un’affermazione
in NASCAR e un bottino di oltre 500 punti in
F1, e diteci
un po’ se conoscete qualcuno con un
curriculum comparabile. Stiamo
parlando di Michel Vaillant, e se
avete seguito la recente collana edita dalla
Gazzetta dello Sport, saprete bene di cosa si
tratta. È
un fumetto francese partito nel lontano 1957,
e ha come protagonista l’omonimo campione e
tutta la sua famiglia, proprietaria della
Vaillante (marchio automobilistico e squadra
corse affermata in tutto il mondo). Un
fumetto che attraversa il Novecento, confrontando i suoi
personaggi con praticamente tutti i campioni
della storia delle corse dagli anni
Cinquanta a oggi. Con
lui alla guida hanno sognato tre generazioni
di ragazzi.
In Francia, scritto
e disegnato da Jean Graton,
è andato avanti per anni, prima di fermarsi
nel 2007. Il maestro, ormai molto anziano,
aveva lasciato la presa sulla sua creatura.
Ma il figlio Philippe è riuscito a far
ripartire l’opera del padre: nel 2011 è
stato pubblicato “Au nom du fils”, primo
albo della nuova
stagione,
co-sceneggiato con Denis Lapière e
illustrato da Marc Bourgne e Benjamin
Benéteau. Da
allora la saga ha assunto una nuova piega,
più drammatica, più entusiasmante, più
attuale.
Particolari accuratissimi, episodi pieni di
realismo e di emozione: peccato che in
Italia la sua storia editoriale sia stata
fin troppo travagliata. Almeno fino a quando Gianfranco
Castellana, storico fan della
serie, non ha cominciato a lottare per il
ritorno di Michel negli scaffali del
Belpaese. Dopo aver fondato un accurato
fansite nel 2001 (Michel
Vaillant – Le Pagine dei Fan Italiani) è
diventato il punto di riferimento italiano per
i fan (e gli editori) di questo fumetto. Sì,
perché Castellana è ormai un collaboratore
fisso di Nona Arte-Renoir per
Michel Vaillant, e ha contribuito a molte
iniziative editoriali. Scopriamo insieme la
sua esperienza!
IW: Ti
va di raccontarci come è nata e si è evoluta la
tua passione per Michel Vaillant, dall’albo al
sito?
GC:
Nel 1963 avevo 11 anni, leggevo tutti i
fumetti, anzi i “giornalini”, che mi
capitavano a tiro. Quando
nell’edicola sotto casa arrivò “La grande
sfida” ne rimasi colpito come quasi tutti i
miei coetanei. Innanzitutto per le dimensioni
(a parte il Corriere dei Piccoli e pochi altri
i nostri giornalini erano quasi tutti in
formato pocket o poco più), poi per la qualità
della stampa tutta a colori (molti fumetti
dell’epoca erano pubblicati su carta mediocre
e spesso solo in bianco e nero). Quello che,
però, mi ha decisamente “catturato” è stato
l’argomento della storia ed il modo preciso in
cui era stata disegnata. In un’epoca in cui
non esisteva internet ed in cui la televisione
solo raramente si occupava di corse
automobilistiche, potevo scoprire il “dietro
alle quinte” di questo affascinante mondo. Le
macchine, i
piloti, le piste
, il lavoro dei meccanici,
tutto era rappresentato con estremo
realismo ed una competenza da addetto ai
lavori in “inquadrature” che sembravano quelle
di un film. La magia di Graton, poi, faceva
diventare veramente famigliari i personaggi di
fantasia da lui creati. Anche a costo di
piccoli “sacrifici” (un albo dei Classici
dell’Audacia costava 250 lire che non erano
poche rispetto alla media degli altri giornali
per ragazzi dell’epoca) non mollai più questo
fumetto fino a quando, nel 1967, Mondadori
decise di chiudere la collana. Successivamente
tutto si fece più complicato: le storie
vennero pubblicate senza una precisa
regolarità sul Corrierino e negli Albi
Ardimento, poi Michel Vaillant
scomparve del tutto dalle edicole e lo “persi
di vista”. Un
giorno di molti anni dopo, passando davanti ad
una fumetteria (che scoprii essere il nuovo
“tempio” dei fumetti al posto delle semplici
edicole) vidi un albo di Michel Vaillant
sconosciuto. Si trattava di uno di quelli
pubblicati negli anni ottanta da Alessandro
Distribuzioni di Bologna. Entrai, ed acquistai
tutti i volumi disponibili in Italia che
ancora mi mancavano. La passione era riesplosa
da adulto. Mi “fiondai” su internet (che era
nata da poco) ed
iniziai la ricerca di tutto quello che
riguardava Michel Vaillant ed il suo creatore.
Nel 2001 decisi di vedere se c’erano ancora
altri appassionati come me in giro per lo
stivale e, timidamente, creai il sito web
“Michel Vaillant - Le Pagine dei Fan
Italiani”. Alcuni mi contattarono subito
fornendomi notizie utili ad integrare le
“pagine”. Decisi, così, di scrivere a Jean
Graton. Mi rispose il figlio Philippe
facendomi i complimenti ed inviandomi
la prima dedica del padre. Da allora tante
cose sono accadute: dalle poche pagine il sito
è cresciuto fino alle circa 250 attuali. Ho
collaborato con la traduzione del film, c’è
stata la mostra di Modena dove ho conosciuto
personalmente Philippe Graton e con il quale
ho instaurato
cordiali rapporti. La mia “testardaggine” nel
cercare di far ritornare stabilmente questo
fumetto in Italia è stata premiata nel
2010 quando sono stato contattato da
Andrea Rivi della casa editrice Nona Arte.
Andrea, grande esperto e cultore del fumetto
franco-belga, non solo ha riportato M.V. in
Italia ma, grazie all’iniziativa della
Gazzetta dello Sport, è riuscito a pubblicare
tutta la serie, completa degli episodi ancora
inediti e delle storie brevi. Il mio
“obiettivo” era stato raggiunto.
IW:
Hai collaborato con Nona Arte e la Gazzetta
dello Sport, e al doppiaggio del film Adrenalina
blu. Come sei riuscito a diventare un
ingranaggio della pubblicazione italiana del
fumetto?
GC:
Ricordo che nel 2003 la traduttrice del testo
del copione del film “Michel Vaillant” (titolo
originale del film. ndr) mi scrisse
chiedendomi aiuto sia per la mia conoscenza
del fumetto che per risolvere i suoi dubbi
relativi a termini “tecnici” e situazioni del
mondo delle corse automobilistiche (e della 24
Ore di Le Mans in particolare). Accettai
volentieri e il “premio” per la quella
collaborazione mi arrivò direttamente dalla
“01 Distribution” che mi invitò a Roma per
assistere all’anteprima italiana del film
(vedere anche: qui ). La mia
collaborazione con Nona Arte, come ho già
detto, è iniziata nel 2010 quando mi ha
contattato Andrea Rivi annunciandomi la sua
intenzione di riportare M.V. in Italia
approfittando della possibilità di
“agganciarsi” alle nuove edizioni della Dupuis
(che è l’attuale casa editrice in lingua
originale della serie). Inizialmente Andrea mi
ha chiesto una sorta di “consulenza /
supervisione” che, assieme alle ottime
traduzioni di Marco Farinelli, aveva lo scopo
di evitare gli “strafalcioni” presenti in
alcune edizioni italiane del passato. Quando
Nona Arte si è accordata con RCS Mediagroup
per la realizzazione della collana della
Gazzetta dello Sport, mi è stato chiesto di
tradurre direttamente parte dei volumi e delle
storie brevi. Da allora, in pratica, ho il
privilegio di tradurre
le storie del mio fumetto
“cult”.
IW:
Passiamo ai nuovi volumi: la Nuova stagione
lanciata da Philippe è caratterizzata da tanti
filoni, albi non autoconclusivi e una
drammaticità crescente. Con quattro volumi già
editi, e tanti fumetti tradizionali alle spalle,
qual è la tua opinione sul nuovo taglio imposto
alla saga?
GC:
Separerei il giudizio “estetico” da quello del
contenuto delle storie. Il
nuovo taglio mi trova abbastanza favorevole.
Credo, infatti, che sia stato giusto cercare
di tenere alto il livello qualitativo del
disegno (cosa che, forse, si era un po’ persa
in alcuni albi della “vecchia serie”)
piuttosto che imitare male lo stile (peraltro
inimitabile) del maestro Jean Graton,. Marc
Bourgne ha rivisitato i personaggi con estrema
efficacia e Benjamin Beneteau sta realizzando
le vetture e gli sfondi con la maestria e la
dovizia di particolari che era un marchio di
fabbrica della serie. Insomma, entrambi sono
decisamente all’altezza del compito.
Per quanto riguarda le sceneggiature,
devo dire che i soggetti di Philippe Graton,
già a partire dall’albo 68 della prima serie
(“China moon”), hanno preso una strada più
legata all’attualità. L’ecologia, lo
sfruttamento del lavoro minorile, i rapporti
conflittuali tra padri e figli, sono stati tra
i temi più “seri” delle sue storie. In
effetti, la nuova serie ha, decisamente, dei
toni più drammatici e forse, il fumetto non è
più solo una semplice lettura “di evasione”. I
tempi cambiano e, forse, è giusto così.
IW:
Arriviamo a “Collasso”: senza anticiparci le
sorprese, cosa pensi di poter dire in merito?
Hai già letto la pre-pubblicazione sull’Equipe?
GC:
Non ho avuto bisogno di leggere la
pre-pubblicazione sull’Equipe in quanto ho
tradotto la storia avendo a disposizione il
file con le tavole dell’album (parte delle
quali ancora in matita da inchiostrare e
colorare) già nel giugno di quest’anno. Il
quarto album della nuova stagione presenta
certamente l'episodio più drammatico di tutta
la serie. Non ci sono corse d'auto, nessuna
sfida sul filo dei 350 all'ora, ma un dramma
personale che poi coinvolge tutta la famiglia
Vaillant. La causa della sparizione di
Jean-Pierre dell'album precedente ci
viene svelata. Il fratello maggiore di Michel,
da tempo alla guida del marchio Vaillante, è
in procinto di compiere il più grande colpo
della sua carriera: tramite una complessa
manovra economico-industriale sta per
acquisire il marchio dell'eterna rivale
Leader. Finalmente anche lui si sentirà un
"campione del mondo", un fuoriclasse come il
fratello. Ma le cose non vanno come previsto
ed il suo sogno si trasforma in un vero e
proprio incubo...
IW:
Adesso che il fumetto ha imboccato una strada
più drammatica e con personaggi invecchiati, non
c’è da preoccuparsi della salute di papà
Vaillant?
GC:
No ! Almeno per ora, non
ci sono indizi che facciano temere per la
salute del vecchio “patriarca”. Approfitterei
del tema della domanda per augurare ancora
lunghi anni di salute al grande Jean Graton
che, da qualche mese, ha compiuto la bella età
di 92 anni ! (e anche noi della
redazione di Italian Wheels ci aggreghiamo a
quest'augurio nei confronti di uno dei pochi
fumettisti - se non l'unico - che hanno
celebrato con passione e competenza il mondo del
motor-sport! ndr)
IW: Il
ritorno della Vaillante in F1 è molto
caldeggiato, e tutti ci aspettiamo di rivedere
Michel sul gradino più alto del podio. Ma come
la McLaren-Honda insegna, non è facilissimo
vincere in questa nuova F1. Ti aspetti una
Vaillante in affanno, almeno nei primi albi?
GC:
Se consideriamo che, nella nuova serie, la
Vaillante ha ripreso a correre vincendo con
estrema modestia una manche del WTCC ed una
corsa dell’europeo rally, riterrei che, per
rimanere coerenti, non dovrebbe ripartire tra
le favorite in F1. Posso
anticipare, comunque, che il suo ritorno con
le monoposto dovrebbe passare prima per il
campionato di Formula E per vetture a
propulsione elettrica.
IW:
Torniamo al tuo fantastico sito. Hai mai pensato
di rinnovarlo, o di integrarlo con una pagina
Facebook? Magari con l’aiuto di Renoir per
sostenere il rilancio italiano della serie ?
GC:
Premesso che ho sempre preferito rimanere
indipendente, ho spesso pensato di dare una
“riverniciata” totale al sito ma per farlo ci
vuole tempo, tempo che per
ora non ho. Spero di averne di più quando, e
se, riuscirò ad
andare in pensione ;-). Riguardo
a Facebook, non ne sono proprio un
appassionato ma …vedremo
!.
IW:
Infine, una domanda un po’ più extra-fumetto. A
tuo parere, tra gli attuali piloti di Formula 1,
quali sarebbero rispettivamente l’osso più duro
e il compagno perfetto per Michel?
GC:
E facile dire che l’osso più duro per Michel, in questo momento,
sarebbe Hamilton, ma non dimentichiamo che il
nostro eroe dei fumetti ha già “messo in riga”
fior di campioni del mondo di varie epoche
quali Brabham, G. Hill, Clark, Surtees, Hulme,
Stewart, Rindt, Fittipaldi, Lauda, Hunt,
Andretti, Scheckter, Jones, Piquet, Prost,
Senna, Mansell, D. Hill, J. Villeneuve,
Hakkinen, Schumacher, Alonso, Raikkonen,
Button..Oggi, il compagno ideale per stare in
squadra con Michel credo sarebbe ……… Non lo
so! Esiste uno
Steve Warson tra i piloti attuali ?
IW:
L'intervista è conclusa: grazie mille per la tua
disponibilità, Gianfranco !
GC:
Grazie a te, Marco, e un caro saluto da parte
mia a tutti gli amici di Italian Wheels !
(Marco Di
Geronimo - ottobre 2015)
|
RECENSIONE DI "COLLASSO"
SUL SITO WWW.ITALIANWHEELS.NET
Il 25
novembre
2015 ,
sul sito web www.italianwheels.net è stata pubblicata questa attenta recensione di
"Collasso", il 74° album della saga (4° della nuova
stagione), firmata da Marco Di Geronimo.

Michel Vaillant, "Collasso" è mozzafiato
!
di Marco Di Geronimo
Il nuovo numero di Michel
Vaillant è una bomba Lo storico fumetto
francese è tornato alle stampe a inizio
novembre con Collasso («Collapsus» in
originale) e ha sconvolto tutte le carte
in tavola. Il tandem Graton-Lapierre ha
voluto segnare la svolta decisiva della Nuova
Stagione. Si tratta, senz’ombra di
dubbio, dell’albo più drammatico nella
storia della famiglia Vaillant. La
trama è ben scritta e si sviluppa
in un crescendo di tensione che incolla
il lettore alle vignette, senza
concedergli pause. In più, grazie al
talento di Marc Bourgne e
all’espressività dei suoi personaggi,
non si potrà che simpatizzare con i
protagonisti, nonostante la mancanza di
una voce narrante. Come già sapevamo da
un anno (Relazione
pericolosa è uscito all’incirca in questo
periodo nel 2014) Jean-Pierre Vaillant, fratello
maggiore di Michel e amministratore
della società di famiglia, è impegnato nel trattare
l’acquisto della Leader. Dopo anni di
rivalità sanguinosa, alla fine il
marchio cinese, avversario storico della
Vaillante, sta per passare in mano
transalpina. È un sogno che si avvera per il gestore dell’impresa,
da sempre subalterno del padre e del
fratello minore. Ma un imprevisto fa
naufragare l’affare, e trasforma
l’operazione nell’incubo più grande che i Vaillant abbiano mai
vissuto. Senza anticiparvi niente
(sarebbe davvero un crimine farlo),
possiamo dirvi che le quote azionarie Vaillante
finiscono in gravissimo pericolo, e c’è
il rischio concreto che l’azienda
scivoli via dalle mani della famiglia. A
questo disastro si aggiunge
l’irreperibilità di Jean-Pierre, che
intanto è segretamente impegnato a chiedere aiuto alle altre Case
automobilistiche europee… È un fumetto
che vale tutti i €16 che costa
(potete trovarlo qui). Philippe
Graton e Denis Lapierre narrano con una
perizia invidiabile, che sa alternare le
sezioni di calma e quelle di tensione
scandendo un ritmo da cardiopalma. Le
vignette silenziose, che nei tre albi
precedenti erano forse un po’ deboli,
sono in questo un’arma segreta per
alzare i livelli d’ansia. Il finale è
scioccante. (Non vi preoccupate, niente
spoiler). Chi non ha mai letto Michel
Vaillant lo troverà tragico, ma forse
non capirà la portata rivoluzionaria di
questo “numero quattro”: c’è una totale e definitiva forzatura
della tradizione Graton. Si raggiungono
livelli di drammaticità mai visti in
Michel Vaillant, e si rimettono in gioco
tutte le regole che hanno mosso per anni
questo fumetto. In poche parole, gli
sceneggiatori hanno fatto una scelta
vincente, ma coraggiosa e inaspettata,
che cambierà per sempre il DNA della
serie. Nulla sarà come prima.
Dopotutto il duo ha, fin dal primo
numero della Nuova Stagione, sempre rimesso in discussione i
valori storici della serie. Abbiamo
fatto conoscenza con un figlio ribelle e
insofferente all’atmosfera corsaiola
della famiglia (Patrick, che in Tensione
abbiamo anche intravisto nudo,
a letto con la fidanzata) e vittima di
un incidente gravissimo che lo costringe
su una sedia a rotelle. E l’inappuntabile Michel Vaillant
si è lasciato andare, giusto un numero fa,
in un bacio proibito con la copilota
Carole Ouessant – nonostante sia marito
fedele da decenni, ormai. Insomma, Graton
e Lapiere ormai quasi godono nel violare le
regole e i tabù che hanno sempre contraddistinto
la vecchia serie. Ed è un bene. Un po’ d’aria nuova che rende il
tutto più stuzzicante. Ottimo, come
sempre, il lavoro di Marc Bourgne e
Benjamin Benéteau. Il secondo si è potuto
sbizzarrire poco quest’anno, visto che non
c’erano corse (e macchine) da disegnare.
Ma il primo ha potuto dare libero sfogo
alla propria creatività. Bourgne è stato capace di
ritrarre un’intera tavolozza di stati
d’animo, enfatizzando la drammaticità
dell’albo. E quanto alle griglie e alle
pagine del fumetto, aumentare le vignette
nei momenti di tensione ha reso più
incalzante il ritmo. Ne è un esempio
pagina 20, che segna il momento di svolta
nella narrazione. Ed è molto efficace la
scelta di “inclinare” alcune vignette
proprio alle pagine 20 e 21, come se distorte dalla foga di
Jean-Pierre. Anche
i colori di Christian Lerolle giocano un
ruolo solido, suggerendo atmosfere e
tensioni interne ben studiate. Il suo
caratteristico ricorrere
al rosso nei momenti più critici è
davvero efficace. Non è un caso, poi, che
proprio alle suddette pagine 19, 20 e 21
il rosso diventi il colore dominante… con
un effetto molto suggestivo. Tanto
che viene da chiedersi perché Lerolle non
sia citato in copertina. In poche parole, Collasso è
un esperimento molto azzardato ma ben
riuscito. È un fumetto che riscrive la
storia dei Vaillant e fa schizzare in alto
il livello di tensione. È, insomma, un punto
di non ritorno dopo
il quale è impossibile predire i futuri
sviluppi della serie. Intanto, però,
gustiamoci la storia e i lati oscuri dei
personaggi che ci vengono presentati in
quest’albo. Al non vedere l’ora per il
prossimo numero, per quello abbiamo un
anno intero.
(Marco Di Geronimo -
novembre 2015)
|
L'ANNUNCIO DI "RENAISSANCE"
SEMPRE SU WWW.ITALIANWHEELS.NET
Il
14 gennaio 2016 ,
ancora sul sito www.italianwWheels.net a
cura di Marco di Geronimo, viene annunciata l'uscita di "Renaissance" ,
il 5° album della seconda stagione di Michel Vaillant.

Formula E : presentato il Paris ePrix,
correrà anche Michel Vaillant
di Marco Di
Geronimo
Si dice che Parigi sia la
città degli innamorati. E il 23 aprile
tanti innamorati dei motori potranno
gustarsi il primo round europeo della
stagione 2015/2016 della Formula E. Oggi,
in una conferenza stampa, è stato dato
il via libera: il tracciato è pronto, e
costeggia il complesso de Les Invalides.
...
omissis...
Le notizie però non
finiscono qui. A margine della conferenza
stampa in cui è stato divulgato il layout
del tracciato e il lancio dell’ePrix, si è
tenuto un altro importante annuncio. Gli
autori di Michel Vaillant hanno
approfittato dei riflettori dell’evento
per annunciare che il 3 giugno di
quest’anno uscirà Renaissance (letteralmente Rinascita),
il quinto albo della nuova serie che ha per
protagonista il pilota francese. A quanto
pare il
nostro beniamino debutterà in Formula E,
proprio all’ePrix di Parigi.
In copertina si notano infatti una Renault
e.dams e una DS Virgin: proprio le due
squadre con sponsorizzazione francese del
Circus elettrico. Philippe
Graton e la Formula E si fanno così una
grande cortesia, supportandosi a
vicenda.
Non sappiamo ancora
molto della trama, ma da quanto suggerisce
il titolo sarà
un numero decisivo.
Necessario per superare il carico di
tensione del precedente. E la buona notizia
è che esce con diversi mesi di anticipo.
|
L'ALBUM SPECIALE "ALTRE
PAGINE SCONOSCIUTE"
Nel mese di marzo
2016 numerosi siti danno l'annuncio della
presentazione, alla mostra " Collezionando" di Lucca,
dell'album speciale "Altre pagine sconosciute" edito da
RCS per la Gazzetta dello sport (curato come sempre da
Nona Arte e tradotto dal vostro webmaster).
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La
Gazzetta dello Sport – in
collaborazione con ReNoir
Comics/Nona Arte –
presenta in esclusiva a Collezionando un
albo speciale di Michel
Vaillant nel
formato e con la medesima grafica della
collana da edicola che tanto successo ha
riscosso a cavallo tra gli anni 2013 e
2014.
A parziale completamento degli 80
volumi di quella collana, questo albo – dal
titolo Altre
pagine sconosciute –
presenta ben cinque storie brevi inedite
ambientate nell’universo di Michel
Vaillant e
firmate da Jean
Graton.
La
tiratura è limitata a sole 700 copie, che
saranno commercializzate esclusivamente a Collezionando e
successivamente per mezzo dello store
della Gazzetta dello Sport.
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LA "HONDA CIVIC ART CAR"
CON LA LIVREA DELLA JEAN GRATON FOUNDATION
Il 22
giugno 2016 il sito del WTCC (https://www.fiawtcc.it) pubblica, in italiano, questo articolo dedicato
Honda Civic con la livrea della Jean Graton
Foundation (vedere anche "Le news").
Il
pilota dei fumetti Michel Vaillant è il
protagonista della livrea che Honda ha
scelto per il
WTCC
ART CARS del Goodwood Festival of Speed.
Honda
ha collaborato con la Jean Graton Foundation
per realizzare la livrea della Honda Civic
WTCC che sarà in azione al celebre raduno
motoristico del 23-26 giugno. Il WTCC ART
CARS è una delle novità del Goodwood
Festival of Speed e racchiude velocità e
inventiva artistica. I disegnatori
ingaggiati per questa iniziativa hanno
potuto lavorare partendo da carta bianca e
produrre una livrea totalmente nuova per le
vetture. Quella della Honda è stata ideata
da Dominique Graton (Direttore Artistico
della Jean Graton Foundation) e Philippe
Ghielmetti; i due si sono ispirati al mitico
personaggio di Jean Graton, Michel Vaillant.
Graton creò il personaggio per una serie di
fumetti legati al mondo dei motori nel 1957,
il quale ebbe un enorme successo. La
creazione della Honda Art Car Jean Graton ha
preso spunto dalla striscia di Michel
Vaillant denominta “A Fond!”, nella quale
Michel Vaillant sta inseguendo una Ferrari
dentro al tunnel di Monaco durante il GP del
1974. La Honda Civic WTCC verrà esposta nel
paddock di Goodwood, vicino a Chichester. La
vettura potrà essere votata tramite i social
network e un sito dedicato per la livrea e
quella che vincerà verrà premiata durante la
cerimonia di chiusura del Festival of Speed.
La Jean Graton Foundation si sta occupando
di mostrare al pubblico le opere del
disegnatore francese. Dominique Graton ha
commentato: “I lavori di Jean Graton sono
unici per due motivi: il primo è la velocità
rappresentata nelle sue opere, mentre la
seconda è l’incredibile vicinanza alla
realtà di disegni e storie. L’idea per la
Honda Art Car Jean Graton le racchiude
entrambe mettendole su una vera e propria
vettura da corsa”.
William
De Braekeleer, Autosport Manager di Honda
Motor Europe Ltd, ha aggiunto: “Siamo lieti di
aver collaborato con la Jean Graton Foundation
per creare un disegno unico da presentare al
WTCC Art Car Contest del Goodwood Festival of
Speed. Il marchio Vaillant e Honda hanno molte
cose in comune, in primis il DNA delle corse”.
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LA MOSTRA "DS E VAILLANTE
DUE MARCHI FRANCESI"
Nel giugno
2016 viene presentata anche sulle pagine in
italiano del sito della Citroen DS la mostra di Parigi dedicata alle vetture
Citroen che il maestro Jean Graton ha inserito nelle
storie di Michel Vaillant (vedere anche "Le news").
IL
MARCHIO DS PRESENTA UN' ESPOSIZIONE
INEDITA AL DS WORLD PARIS: «DS E
VAILLANTE, DUE MARCHI FRANCESI»
Dal 10 giugno
al 3 settembre 2016 i visitatori potranno
scoprire al DS WORLD PARIS l’esposizione
inedita «DS e Vaillante, due marchi
francesi», che svelerà i legami che
uniscono questi due marchi da quasi 60
anni. L'esposizione metterà in luce la
ricca storia di Michel Vaillant e dei suoi
creatori, Jean e Philippe Graton, nonché
la creazione di Rinascita, il nuovo
album delle avventure di Michel Vaillant
edito da Dupuis.Inoltre saranno esposte
una DS storica, che riecheggia gli inizi
di Michel Vaillant in gara e la DSV-01, la
monoposto 100% elettrica della scuderia DS
Virgin Racing impegnata nel campionato FIA
di Formula E. È in particolare contro
quest'ultima che gareggia Michel Vaillant
nell’ePrix di Parigi 2016 raccontato in
questo nuovo album, che sarà messo in
vendita in anteprima esclusiva già dal 10
giugno al DS WORLD PARIS prima della data
ufficiale di uscita prevista il 17 giugno
2016. «DS e Vaillante sono comunque due
marchi francesi intimamente legati e che
hanno lasciato il segno, anche se il primo
è reale mentre il secondo è
immaginario », commenta Julien Faux,
Direttore del DS WORLD PARIS. «Oggi sono
riuniti di nuovo nell'ultimo album delle
avventure di Michel Vaillant, un'occasione
ideale per permettere al pubblico di
scoprire quasi 60 anni di storia.»
L’ESPOSIZIONE
«DS E VAILLANTE»: DUE MARCHI FRANCESI,
UNA SAGA CHE CONTINUA
L’esposizione
evidenzia il legame tra due marchi
automobilistici francesi: DS e Vaillante -
il marchio creato nel 1957 da Jean Graton
per il suo fumetto Michel Vaillant. Nel
corso di quasi 60 anni le loro strade si
sono incrociate molte volte. La mostra
immergerà i visitatori in un universo
unico, dove realtà e finzione si fondono.
Nei diversi piani del DS World PARIS
scopriranno che DS ha sempre fatto parte
delle avventure di Michel Vaillant. Al
piano interrato, si potranno sfogliare
tutti gli estratti degli album nei quali
si vedono le DS a fianco delle Vaillante
come per esempio sulla strada,
nell'album Strada di notte, o
ancora in gara nell’album 5 Ragazze
in corsa. Al piano terra, sarà Jean
Graton con la sua DS ad avere il posto
d'onore, così come il suo lavoro
d'artista, in particolare con
l'esposizione di una tavola originale
realizzata a mano. Al primo piano, i fari
saranno puntati sul nuovo album delle
avventure di Michel
VaillantRinascita e sulla Formula E,
la competizione automobilistica del XXI
secolo. A questo piano sarà inoltre
esposta la DSV-01, la monoposto 100%
elettrica della scuderia DS Virgin Racing
impegnata nel campionato FIA di Formula E.
È in particolare contro quest'ultima che
gareggia Michel Vaillant in questo nuovo
episodio. Per Philippe Graton, figlio di
Jean e attuale sceneggiatore di Michel
Vaillant, «questa esposizione che
unisce il marchio reale e quello
immaginario è inedita. I legami sono
sorprendenti: DS e Vaillante sono
contemporanei, condividono audacia ed
eleganza del design, innovazioni
tecnologiche e know-how alla francese».
L’ALBUM RENAISSANCE E
LE ANTEPRIME DI «MICHEL VAILLANT ART
STRIPS»
L’album Renaissance sarà
proposto in esclusiva al DS WORLD PARIS
prima della pubblicazione a cura della
casa editrice Dupuis prevista il 17 giugno
in Francia, in Belgio, in Svizzera, nei
Paesi Bassi e in Canada. Quinto episodio
della nuova stagione, l'album porterà il
lettore nel cuore del Campionato FIA di
Formula E. A fianco di Michel Vaillant,
metterà in scena, tra gli altri, i membri
di DS Performance, la divisione sportiva
del marchio DS che ha come obiettivo lo
sviluppo della DSV-01, l'auto da corsa
usata nelle competizioni dalla scuderia DS
Virgin Racing. In occasione di questa
mostra, saranno inoltre messi in vendita
quattro «Michel Vaillant Art
Strips» (adattamenti di disegni in
grande formato). Pezzi di arte
contemporanea inediti in onore dell'opera
di Jean Graton.
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"AUTO & LUSSO"
PRESENTA LA HONDA ART CAR "JEAN GRATON"
Il 14
luglio 2016 sul sito www.autoelusso.it viene pubblicato un articolo
sulla Honda Civic con la livrea della Fondazione Jean
Graton.

|

|
Honda
Art Car Jean Graton: ispirata a Michel
Vaillant
di
Stefano Comella
Michel
Vaillant ha ispirato questa la Honda Art Car
Jean Graton. Il debutto nella gara di
questo weekend a Zandvoort Fresca
di un’importante vittoria al Goodwood
Festival of Speed, la Honda
Art Car Jean Graton farà
il suo debutto su pista al Circuito in
Olanda questo fine settimana, dal 15 al17 luglio. Una
versione TCR della Civic Type R è
entrata a far parte della the Jean Graton Foundation nell’ultimo
giro di TCR Benelux nello storico
circuito tedesco. Jean-Louis Dauger,
direttore dello sviluppo per la Jean
Graton Foundation, condividerà la Civic
TCR con Tiago Monteiro, pilota Honda
World Touring Car Championship.
|
In
omaggio alla più famosa creazione di Jean
Graton, l’eroe dei motori Michel Vaillant,
l’auto correrà con il numero 13.
Esattamente lo stesso numero dell’immaginario
pilota nelle ultime 5 decadi. (ndw: ???) L’ispirazione
per la Honda Art Car Jean Graton è stata
quindi la striscia a fumetti di Michel
Vaillant A Fond!. Questa lo ritrae
al volante della sua Formula 1
all’inseguimento di una Ferrari sotto
il tunnel di Monaco.La vettura, inoltre,
è apparsa anche al recente Goodwood Festival
of Speed come parte dell’Art
Car Contest del WTCC dello
scorso mese. Lo spettacolare design ha
riscosso subito il favore dei fans. Che
lo hanno poi votato come loro preferito
durante il contest.
Honda Art Car Jean
Graton: sarà un’altra vittoria?
Jean-Louis Dauger ha
poi commentato: Siamo molto felici che il debutto
della Honda Art Car Jean Graton sia
a Zandvoort. Il successo dell’auto
al Goodwood Festival of Speed è
stato incredibile. E vogliamo
ringraziare tutti coloro che ci hanno fatto
vincere il WTCC Art Car Contest
mostrandola in modo dinamico al TCR
Benelux. Michel Vaillant ha avuto
molti successi nella sua
carriera. E vogliamo aggiungere a
quella lista anche questo weekend. Avrò
un co-pilota eccezionale in Tiago
Monteiro. Lui è uno dei migliori e quindi
puntiamo in alto.
|
"MOTORSPORT.COM" E LA
HONDA ART CAR JEAN GRATON CHE HA CORSO AD ASSEN.
Il 13
ottobre 2016 sul sito www.motorsport.com viene pubblicato un articolo
che parla della partecipazione della Honda Art Car "Jean
Graton" ad una gara categoria turismo ad Assen.

Michel Vaillant sulla
Honda di Coronol ad Assen
di
Francesco Corghi
Per il
penultimo round stagionale la Boutsen Ginion
Racing ha invitato il pilota olandese, che
salirà sulla Civic "Art Car" con la livrea del
celebre fumetto di Jean Graton. La griglia di
partenza di Assen,
dove si correrà il penultimo appuntamento
della TCR
Benelux, si fa ricca di nomi
importanti del turismo. Dopo l'annuncio della
presenza di Norbert Michelisz, il team Boutsen
Ginion Racing questa
mattina ha confermato che sulla pista olandese
la prossima settimana (22-23 ottobre) ci sarà
anche Tom
Coronel. Il pilota di casa salirà
sulla Honda
Civic TCR "Art Car", ovvero con la
livrea presentata da Honda al Festival Of
Speed di Goodwood per il concorso dedicato. La
Civic di Coronel, che condividerà il volante
assieme aMichael
Verhagen, riporta le immagini del
celebre fumettoMichel
Vaillant, ideato dal francese Jean
Graton. Per Coronel si tratta della seconda
partecipazione ad un evento della TCR Benelux,
dopo che aveva presenziato alle gare di
Spa-Francorchamps con la SEAT preparata dalla
Nas Koeten Racing. Chissà che stavolta il
mitivo Michel Vaillant non riesca a dare una
spinta in più a Tom...
|
IL SITO "F1WEB.IT" CELEBRA
I 60 ANNI DI MICHEL VAILLANT
Il
7 febbraio 2017, il sito www.f1web.it celebra, con un breve articolo, i 60 anni
di Michel Vaillant..

Chi
è Michel Vaillant, il pilota di carta dal
cuore d’acciaio: sessant’anni e non
sentirli
Viso
squadrato, capelli neri e il piglio
dell’eroe: sul numero 433 di Tintin il
7 febbraio del 1957, in una storia
breve che si chiama Bon sang ne peut
mentir, Buon sangue non mente, fa la
sua prima apparizione Michel
Vaillant, francese di papà belga (n.d.w.:imprecisione
= Jean Graton è nato a Nantes in Francia)
"il pilota di carta dal cuore d’acciaio".
Nella realtà parallela dei fumetti
di Jean Graton che lo cura fino
al 1994 prima di lasciare matita e inventiva
al figlio e a Studio Graton, affronta
Andretti, Clark, Fangio, Fittipaldi, Ickx,
Hill, Lauda, Piquet, Prost, Regazzoni,
Schumacher, Senna, Stewart e Villeneuve, va
forte con ogni genere di macchina, di ogni
epoca e tecnica, su qualunque pista del
mondo. Per dire: Monza, Indianapolis,
Montecarlo, Le Mans. La sua è una carriera
brillante che abbraccia oltre mezzo
secolo di corse, gli consegna cinque
titoli e 33 vittorie, lo proietta all’apice
della popolarità al punto che Citroen, Ford,
Renault, Honda, Elf lo impiegano nelle
campagne promozionali in Francia e
all’estero. Le sue avventure diventano una
serie di telefilm nel 1967, un cartone
animato nel 1990, un film, Adrenalina
blu di Luc Besson con Segamore
Stevenin, nel 2003: di quella pellicola,
alcune scene vengono girate durante la 24
Ore di Le Mans dell’anno prima, la
produzione iscrive ufficialmente due
macchine, a marchio Vaillante e Leader, per
avere l’autorizzazione alle riprese. Non è
quella comunque la prima volta in cui il
team di Vaillant corre davvero. E nemmeno
l’ultima: a Le Mans quest’anno il 17 giugno
per la promozione del nuovo album corrono
due Vaillante Rebellion, la numero 13 con
Nelsinho Piquet, Mathias Beche e David
Heinemeier Hansson, la numero 31 con
Nicolas Prost, Bruno Senna e Julien Canal.
La trama dell’album è già sul web. Con due
polemiche parallele: la prima perché la casa
di produzione l’ha ufficialmente spoilerata,
la seconda per la scelta dei contenuti –
sconvolgenti – che distruggono tre
generazioni di Vaillant.
|
"INFORICAMBI.IT" PARLA DI
"RETROMOBILE PARIS" CON MICHEL VAILLANT
Il 13
febbraio 2017 sul sito www.inforicambi.it viene pubblicato un
articolo sul salone Rétromobile di Parigi dove si è c'è
stata anche una celebrazione del 60° anniversario della
sua creazione con la presenza di Benjamin Beneteau, uno
degli attuali disegnatori della serie.
.
Motul
partner del salone Rétromobile con Michel
Vaillant
Ieri,
presso il Parc des Expositions di Parigi, si è
inaugurata la 42esima edizione del Rétromobile,
tra i più importanti saloni europei dedicato
ad auto e moto d’epoca, con il quale Motul ha
stretto un'importante partnership. Motul,
azienda francese produttrice di lubrificanti
per auto e moto, è presente anche quest’anno
con la sua linea di prodotti specifici per
vetture storiche. Il legame tra Motul e
Rétromobil è rafforzato da un terzo elemento
caratterizzante: Michel Vaillant.
Per chi non lo sapesse, Vaillant è un pilota
di Formula1, immaginario protagonista di un
fumetto creato da Jean Graton. Con oltre 100
libri pubblicati, è uno dei più importanti e
longevi fenomeni editoriali mai dedicati al
mondo dell’automobilismo e della Formula1,
all’interno dei fumetti è spesso citato anche
Motul. A sancire questa collaborazione sarà la
presenza del suo attuale disegnatoreMarc
Bourgne presso
lo stand Motul (stand F30, padiglione 1), il
quale festeggerà 60 anni dalla nascita del
personaggio e l’uscita del libro dedicato a Le Mans (la
famosa gara annuale di automobilismo che si
svolge presso il Circuit de la Sarthe, proprio
nei pressi della città di Le Mans, in
Francia). Inoltre lo stand ha un’area dedicata
agli aspetti tecnici sull’utilizzo dei
lubrificanti Motul, il tutto avviene grazie
alla presenza ed al supporto di esperti del
mondo della lubrificazione che sono a
disposizione per dispensare consigli agli
interessati. Con la sua "Linea Auto
storiche", l’azienda offre una gamma
impeccabile di prodotti per vetture e
motocicli di ogni età.
omissis...
|
"PASSAGGIO A SUD" PARLA
DEL LANCIO DEL N° 6 DELLA NUOVA SERIE.
Il 18
febbraio 2017, l'amico Marco Di Geronimo pubblica
sul sito " www.talentilucani.it " (che ora si
chiama "Passaggio a Sud") un articolo sull'uscita
di "Rébellion", il 6° album della nuova
serie. Album che vedrà un imponente operazione di
lancio e che, come ricordato nelle nostre "news",
porterà il marchio Vaillante sulle piste del campionato
mondiale endurance compresa, ovviamente, anche la 24 ore
di Le Mans.

MICHEL VAILLANT
RITORNA A LE MANS… IN FUMETTERIA!
di
Marco Di Geronimo
L’unico
fumetto del mondo automobilistico ha iniziato
la rivoluzione. Anzi, una
ribellione. Perché in Francia sta per
maturare il grande progetto di Philippe Graton
e dei suoi collaboratori e la trama di
Michel Vaillant è giunta ormai a una svolta.
Che culminerà il prossimo maggio. Una
involontaria fuga di notizie ha anticipato un
numero di informazioni sul prossimo albo della
serie. Si
intitolerà Rébellion (ribellione, in
francese) e vedrà la Vaillante in pista sul
circuito della Sarthe. Sì, esattamente: dopo
dieci anni di assenza, le Vaillante
ritornano a gareggiare alla 24 ore di Le Mans.
Il lancio del fumetto è stato coordinato a
un’operazione marketing di tutto
rilievo. I fumettisti si sono messi a un
tavolo con un team del WEC e hanno trovato un
accordo. La scuderia Rébellion
Racing infatti vestirà i colori della
squadra francese di fantasia nella gara di
durata più famosa del globo. Il team svizzero
allineerà due vetture: la prima, numerata #13,
avrà al volante Mathias Beche, David
Heinemeier Hansson e Nelson Piquet Jr.; la
seconda, numerata #31 (13 al contrario), sarà
affidata alle cure di Julien Canal, Nicolas
Prost e Bruno Senna. «Sono felice e onorato
d’essere un pilota Vaillante alla 24 ore
di Le Mans e durante il Campionato mondiale
endurance» ha dichiarato Prost junior.
«Significa molto per me, Michel Vaillant è una
leggenda degli sport motoristici nei paesi
francofoni. Difenderemo i colori della
Vaillante». Suo padre è stato anche amico
di Jean Graton, ideatore del personaggio e
della serie e padre di Philippe. E Michel
Vaillant ha vinto il primo (e immaginario) GP
di Parigi proprio davanti ad Alain Prost
nell’albo 300 all’ora a Parigi. La
Rébellion Racing schiererà due Oreca 07 che
competono nella classe LMP2. Ma, come
ricorda il fan-site italiano del fumetto,
non è l’unica squadra ad aver difeso i colori
di Michel Vaillant sull’asfalto della Sarthe.
Il sito gestito da Gianfranco
Castellana ricorda l’Alpine-Vaillant del
1967, la Courage C41 del 1997 e la Lola B98/10
del 2003, protagonista del
film Adrenalina blu. Recentemente il
rilancio del fumetto ha visto anche la
Chevrolet collaborare, portando i colori
Vaillante nel WTCC 2012 all’appuntamento
portoghese. Pochi giorni fa il fumetto ha
compiuto sessant'anni. La prima storia è stata
infatti rilasciata il 7 gennaio
1957 e si intitolava Buon sangue non
mente. Adesso potete trovarla nella raccolta
della Gazzetta dello Sport, pubblicata qualche
anno fa, nel numero 1 della ristampa.
Castellana ha trovato e tradotto un brano con
cui l’editore anticipa la trama del fumetto.
Noi non ve lo riportiamo per non ‘spoilerarvi’
niente (volendo potete trovarlo, scendendo un
po’ più in basso: qui). Sono però
attesi colpi di scena davvero pesanti, che
hanno smosso le acque sui social network
francesi. In particolare, sembra ormai in
arrivo la grande battaglia da Henri Vaillant,
capostipite della famiglia corsaiola, ed Ethan
Dasz, il truffatore che ha tolto ai Vaillant
la loro industria familiare. Il fumetto, edito
da FNAC (n.d.w.: "edito
da Dupuis"), uscirà in Francia
il 26 maggio 2017 e sarà venduto a un
prezzo di 15,50 euro. Dal 28 aprile 2017
verranno invece messi in vendita 150 esemplari
al costo di 35 euro l’uno, chiamati Fan
Box: una versione work-in-progress dell’album
più un portfolio (con disegni inclusi) e anche
un portachiavi. Ancora da definire la
data dell’edizione italiana, probabilmente a
cura di Nona Arte-Renoir come da
qualche anno a questa parte.
|
I 60 ANNI DI MICHEL
Il 19
febbraio 2017, sul sito www.letudrive.com viene pubblicato un
articolo sui sessanta anni della nascita del nostro eroe
dei fumetti firmato da Enrico Gussoni.

Vaillante
Grand Defì
Un
ricordo per i 60 anni della Vaillante
di
Enrico Gussoni
Dopo aver spaziato in lungo e in
largo tra auto elettriche e rivoluzioni del
futuro automobilistico, si torna a
raccontare una storia che "puzza di
benzina", che spacca i timpani con rombi
assordanti, che ha la palpabile ebbrezza
bambinesca dell'attaccare le decalcomanie su
belve da corsa. Una storia di sogni così
forti da essersi realizzati, vetture balzate
fuori da una tavola per mordere il vero
asfalto della pista… In questo mese di
febbraio il mondo dell'automobile festeggia
un compleanno importante, diciamo unico. Si
tratta dei 60 anni di Michel Vaillant,
il fumetto a tema automobilistico più famoso
del mondo. Veniva pubblicato il 7
febbraio 1957, sul settimanale francese
Le Journal de Tintin, la storia
breve "Bon sang ne peut mentir"
("Buon sangue non mente"). Il suo
ideatore fu Jean Graton, fumettista
appassionato di automobili. In poco tempo
Michel Vaillant, distinguendosi in gesta
sportive senza pari, diventò un fumetto
apprezzatissimo dando vita ad una serie TV
nel 1967, ad una serie di cartoni
animati nel 1990 e al film "Adrenalina
Blu – La Leggenda di Michel Vaillant" del 2003.
Ma più che del pilota, di cui spero vogliate
leggere le avventure, sono le auto che guida
le protagoniste di questo articolo: le
leggendarie Vaillante. Jean Graton può, a
mio parere, essere definito un grandioso
disegnatore di automobili. Dagli anni '50 ha
inventato vetture di tutti i tipi: prototipi
per la 24 Ore di Le Mans, monoposto
da Formula1, gran turismo, berline di
lusso, cabrio seducenti e piccole utilitarie
da far sfrecciare nei rally.Ogni volta
interpretando e riassumendo, con la licenza
della fantasia irrealizzabile, le filosofie
di ogni periodo storico, le mode, gli stili…
Ma fin qui si tratterebbe solo di disegni,
schizzi senza applicazione al pari di
infiniti altri. Invece, come dicevamo, i
sogni di Graton sono stati così forti da
uscire dalla carta per dar forma alla
lamiera. Oltre ad essere apparso come
sponsor su alcune vetture da corsa reali
(come
la Courage nel 1997 o
la Chevrolet Cruze
WTCC del 2012) o su serie limitate
per la strada (come la Honda Civic
Vaillante e la Seat Ibiza
Vaillante), il marchio della V in campo
rosso-blu ha fregiato 16
berlinette Grand
Defì nel 1999. La Vaillante
Grand Defì prende il nome dall'episodio
"Le Grand Défi" (La Grande Sfida)
del 1959 e si ispira alle linee
sensuali e senza tempo della Vaillante
Le Mans GT del 1963. Ideata e
assemblata da alcuni appassionati si tratta,
in pratica, di una vettura da corsa
targabile. Il punto di partenza è
una Hommel Barquette, prodotta dal
piccolo costruttore francese attivo dal 1994
al 2005, mentre la meccanica è
della Peugeot 306 S16. Il motore XU10 4
cilindri in linea da 1998 cm3, in
posizione posteriore centrale trasversale,
fornisce 152 cv e circa 190
Nm di coppia per spingere 800
kg di piccola sportiva. Utilizzabile in
strada ma pensata per la pista, offre un
abitacolo con un quadro comandi elementare,
pannelli di lamiera a vista e roll-bar.
All'esterno, oltre alle varie livree
personalizzate, spicca il brillante tappo
del serbatoio a vista e le cinghie in cuoio
del vano motore, tributo "all'era d'oro"
degli anni '50 e '60. Oltre ad apparire nel
già citato film " Michel Vaillant" e
in unrecenti episodio della serie a fumetti,
la Vaillante Grand Defì fu protagonista
anche di un campionato: il 3Com Stars
Challenge 2000. A guidarla furono star del
cinema e sportivi francesi quali lo sciatore
e pilota Luc Alphand. Una vettura da
appassionati e collezionisti con cui
divertirsi in scalate manuali e guida senza
filtri. Capace di toccare i 230 km/h offre,
non avendo alcun tipo di aiuto alla guida,
un'esperienza per piloti capaci. Tende al
sovrasterzo in uscita, soprattutto su fondi
umidi, ma il motore "allegro" e il peso
contenuto permettono di sfruttare questa
caratteristica per un miglior divertimento.
Ma la cosa più unica rimane lo stile:
aggressivo e pulito con quei fari bassi come
sotto una fronte aggrottata di un toro
pronto alla carica, ma anche snello e
sinuoso come un pesce di fiume. Certo,
vorrei lanciare un dibattito su quale altra
Vaillante meriterebbe il privilegio di
diventare realtà. Dopotutto le meraviglie di
Graton non sono poche e, c'è da notare, non
sono mai così irrealistiche. L'artista si è
preso, infatti, la libertà concessagli da
chine e matita ma non ha mai trascurato la
tecnica e il realismo nelle sue vetture come
nelle trame delle sue fantastiche avventure.
Dipendesse da me partirei
dalla Vaillante Rush del 1972, con
quelle sue linea a cuneo in puro stile
Bertone anni '70, o
dalla Leader (l'acerrima rivale
delle Vaillante) Shoaguan del
2003, con i suoi fari anteriori a pezzo
unico e i due alettoni meravigliosamente
inseriti nella linea. Dopotutto l'interesse
per l'automobile nascerà anche dalle
pratiche necessità del vivere comune, dello
spostarsi e del viaggiare. Ma la passione
che ci spinge a migliorare creando
l'impensabile nasce ancora da quella
fantasia ingenua, quella voglia infantile di
sentire sempre più vicino e sempre più forte
quel grido: VROOAAW!
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RDS E LA
VAILLANTE-REBELLION
Nel mese di aprile
2017 sul sito di Radio
Dimensione Suono
viene pubblicato un articolo sulla presentazione della
livrea delle Vaillante-Rébellion che parteciperanno alla
24 ore di Le Mans ed alle altre successive gare del
mondiale Endurance 2017.

24
Ore di Le Mans: tornano le Vaillante. le
Ferrari del fumetto
Bruxelles – Le
mitiche Vaillante, le Ferrari del fumetto,
tornano a rombare in telaio e cilindri veri
alla 24 Ore di Le Mans, la più famosa gara
automobilistica di durata del mondo. Per
celebrare il 60esimo anniversario di Michel
Vaillant, il più celebre pilota del fumetto
internazionale, la scuderia Rebellion
Racing, in collaborazione con le edizioni
Graton, ha svelato la vettura che difenderà
i colori del personaggio sul circuito di Le
Mans nel prossimo giugno. Michel Vaillant è
un immaginario pilota automobilista
protagonista dell’omonimo e leggendario
fumetto creato da Jean Graton che fece la
prima apparizione nella rivista Tintin nel
1957. Il primo albo, “La grande sfida”, è
del 1959, l’ultimo, in una nuova serie, è
del 2016. L’autore è stato assistito dal
terzo figlio, Philippe Graton, che ha preso
il suo posto nel 1994.“È stato mio padre a
creare il personaggio nel 1957, esattamente
60 anni fa” ricorda Philippe. “È stato il
caporedattore del settimanale Tintin che gli
ha proposto di creare una sua serie, con un
suo protagonista. E lui ha scelto un pilota
da corsa visto che lo sport automobilistico
era la sua passione. ‘È una pessima idea,
farà tre albi e poi che cosa gli farà
fare?’, gli disse il caporedattore. Tutto
sommato, non è male parlarne ancora 60 anni
e 76 albi dopo” conclude Philippe.
Mischiando realtà e fiction a un eroe senza
macchia e senza paura, i 70 albi di Michel
Vaillant hanno scritto una pagina unica e
irripetibile nel mondo dei fumetti. Jean
Graton ha disegnato nelle sue tavole anche
83 veri piloti che hanno scritto la storia
delle corse in auto: Juan Manuel Fangio,
Jacky Ickx, Ayrton Senna, Nelson Piquet e
Alain Prost, quattro volte campione del
mondo di F1, il cui figlio Nicolas guiderà
la Vaillante a Le Mans. “Per me è una
bellissima sfida dato che ritengo che Michel
Vaillant abbia davvero fatto anche lui la
storia dello sport automobilistico francese”
sottolinea il figlio di Prost. “Sono molto
fiero di rappresentare la Vaillante alle 24
Ore di Le Mans”. In questo filo sottile tra
realtà e finzione, Nicolas Prost diventerà
protagonista di “Rébellion”, il prossimo
albo di Michel Vaillant in edicola
all’inizio di giugno prossimo e che avrà
come sfondo, per la tredicesima volta, la 24
Ore di Le Mans.
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MICHELE
ALBORETO E LA SUA APPARIZIONE NELLE STORIE DI MICHEL
VAILLANT: UN RICORDO DEL FRATELLO ERMANNO.
Il 25 aprile
2017, sul sito thewastegate.wordpress.com viene
pubblicato un breve ricordo del fratello di Michele
Alboreto in occasione dell'anniversario della sua
prematura scomparsa. Ermanno Alboreto ci racconta
dell'orgoglio di Michele nell'essere stato inserito da
Jean Graton nelle storie di Michel Vaillant.
Alboreto e Michel
Vaillant.
Ciao Michele
Il nostro eroe
era il pilota dei fumetti Michel Vaillant
disegnato da Jean Graton.
Potete immaginare l’orgoglio di mio fratello
quando si ritrovò in prima persona all’interno
di alcune storie di Graton e Michel.
Per un italiano apparire in un fumetto così
importante a livello mondiale e molto
incentrato nell’orgoglio francese dimostra
quanto fosse il valore sportivo ed umano del
nostro Michele che ricordiamo oggi dopo la sua
scomparsa in quel 25 Aprile del 2001.
Da notare che la presenza di Michele non è
solo in un disegno sfuggevole, ma, in
"Sfida tra i Bastioni" (asso di
picche), è addirittura tra i
protagonisti principali che lotta in pista
ruota a ruota con Vaillant perché scelto
all’ora da Jean Graton come futuro campione di
F1 da mettere in risalto.
Bruce McLaren diceva che la vita va misurata
in obbiettivi raggiunti.
La presenza di Michele nei cuori di tutti noi
appassionati e al fianco del mito senza tempo
Vaillant lo consacra e lo farà rimanere per
sempre tra i grandi del motorsport.
Ciao Michele
Ermanno Alboreto
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HANNO SCRITTO
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