HANNO SCRITTO...

Raccolta di recensioni, critiche, articoli, e...tutto quello
che è stato scritto in Italia su Michel Vaillant, sul suo creatore,
sugli attuali realizzatori e sulle nuove storie.

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TRA FINZIONE E REALTA' PER IL GRANDE RITORNO DEL PERSONAGGIO

Nel giugno  2012  numerosi siti web dedicati allo sport automobilistico dedicano ampio spazio all'impresa di Alain Menu nella quinta gara del WTCC (il campionato mondiale vetture da turismo). La ragione principale di questo interesse è rappresentata dal fatto che il pilota svizzero ha corso e vinto nelle vesti di Michel Vaillant. Anche parte della squadra Chevrolet è stata stata trasformata con i colori della Vaillante. La livrea della vettura Chevrolet Cruze di Menu, le divise dei meccanici, il camion trasporto, l'interno box, ecc. , tutto con il logo ed i colori  rosso bianco e blu della Vaillante. L'operazione pubblicitaria della Dupuis per lanciare il prossimo album della serie, in accordo con l'organizzazione del WTCC, ha avuto un insperato successo. Ecco, di seguito, alcuni tra gli articoli apparsi sul web dove si è parlato del nostro eroe dei fumetti proprio grazie a questa vittoria in una gara "reale".  

 

   MEGAMODO

 www.megamondo.com

CHEVROLET E VAILLANTE, PARTNERSHIP A PORTIMAO 

Dopo l’emozionante tornata del Salzburgring in Austra, il WTCC inaugura la seconda metà della stagione 2012 con l’ultima gara europea a Portimão in Portogallo. Con i tre piloti Cruze ai vertici della classifica e Chevrolet saldamente in testa al mondiale Costruttori, l’obiettivo principale per il team sarà quello di evitare i problemi all’anteriore sinistro sofferti in Austria.Non sarà semplice, dato che si tratta di un circuito tecnico che sollecita in particolare proprio quella gomma. Yvan Muller, Campione del Mondo in carica, ha visto ridurre a soli otto punti il vantaggio sul secondo in classifica, il compagno di squadra Rob Huff. Al terzo posto si trova Alain Menu, ancora in corsa con 175 punti, 31 in meno di Muller. La gara portoghese vedrà anche il debutto nel WTCC del famoso pilota dei fumetti Michel Vaillant e del team Vaillante in un progetto inedito che unisce finzione e realtà e rende unica la due giorni di Portimão. Vaillant, il personaggio dei fumetti creato negli anni Cinquanta del secolo scorso dall’artista francese Jean Graton, sarà interpretato da Alain Menu, la cui Chevrolet Cruze avrà i colori della Vaillante.“Sono felice ed emozionato allo stesso tempo, perché Michel Vaillant mi ha tenuto compagnia per gran parte della mia giovinezza. Da bambino e adolescente leggevo tutti i suoi fumetti, sognando di diventare un giorno un pilota di Formula 1. Non mi sarei mai aspettato di vestire i panni di Michel Vaillant,” ha dichiarato Menu.Parte del team Chevrolet parteciperà alla trasformazione del fumetto in realtà, con Eric Nève, Responsabile sportivo Chevrolet, nei panni di Jean-Pierre Vaillant, fratello maggiore di Michel e Team Manager della Vaillante, come spiega egli stesso: “Abbiamo trasformato completamente la tuta di Alain/Michel, le uniformi del team, la livrea della vettura, il camion e il garage. Visiteremo anche il Club Michel Vaillant a Bruxelles. L’obiettivo principale è la promozione del campionato, perché sappiamo che i fumetti di Vaillant resteranno nelle librerie degli appassionati per molti anni a venire.” Philippe, figlio di Jean Graton e direttore dello Studio Graton, presenzierà all’evento WTCC in Portogallo per vedere di persona il suo eroe partecipare per la prima volta a una gara vera.“La cosa più incredibile di Michel Vaillant è che la sua esistenza si posiziona ai confini tra finzione e realtà. Le sue storie sono sempre state così precise e realistiche che i piloti professionisti hanno detto più volte che non sarebbero rimasti sorpresi nel vederlo comparire su un circuito. Beh, sta per accadere! Nessun altro fumetto ha mai descritto un mondo con lo stesso realismo, né è stato fonte di ispirazione per un numero così elevato di piloti, giornalisti e progettisti. L’influenza di Michel Vaillant sul mondo dei motori è indiscussa e questo incredibile evento portoghese riveste un grande significato simbolico,” ha commentato Graton.Il progetto si accompagna al lancio di una nuova serie delle avventure di Michel Vaillant da parte della casa editrice Dupuis e dello Studio Graton. La serie partirà a novembre con una storia ambientata nel WTCC.Graton ha dichiarato: “Volevo far ripartire Michel Vaillant. Se resta al timone della Formula Uno e la Vaillante continua ad essere il costruttore di maggior successo, manca l’avventura. Ci sono momenti in cui un eroe ha bisogno di nuove sfide, deve tornare nella fossa dei leoni, trovarsi da solo e dimostrare ancora il proprio valore.Il Mondiale Turismo è il palcoscenico perfetto per questo tipo di storia, dato che i piloti in competizione sono tra i migliori e allo stesso tempo non sono vittime della popolarità. Sono tosti e il campionato si fonda sulla competizione in pista, non sulla celebrità o sul denaro. Le vetture del WTCC non sembrano navicelle spaziali; sono simili a quelle che si vedono per strada. E’ il luogo ideale per mettere nuovamente alla prova Michel Vaillant e scoprire se la sua passione per le corse è ancora intatta.”  

 

(foto: Chevrolet)

 


 

www.omnicorse.it 

Menu correrà con i colori Vaillante a Portimao

La sua Chevrolet Cruze avrà la livrea del personaggio dei fumetti 

Alain Menu parteciperà al round di Portimao del WTCC sfoggiando una livrea decisamente particolare. La sua Chevrolet Cruze ufficiale avrà i colori di Michel Vaillant, noto personaggio dei fumetti. Recentemente, infatti, gli organizzatori del WTCC hanno raggiunto un accordo di partnership con lo Studio Graton, la casa fumettistica che ha dato vita al personaggio negli anni '50. Questo vuol dire che in futuro avremo modo di vedere le sue avventure nel Mondiale Turismo, ma nel frattempo toccherà al pilota elvetico vestire i suoi panni. "Sono felicissimo perchè Michel Vaillant è stato una parte importante della mia gioventù. Quando ero un teenager leggevo sempre le sue avventure, sognando di diventare un pilota anche io. Dunque, non mi sarei mai aspettato di avere l'onore di impersonare Michel Vaillant" ha detto Menu.   

                                                                                             (28 maggio 2012)


 

www.omnicorse.it

"Neve: A Portimao debutta anche Michel Vaillant"

Il responsabile Chevrolet vestirà i panni del fratello dell'eroe dei fumetti di Graton 

 (di Eric Neve - Responsabile Chevrolet Motorsport )

Cari amici di OmniCorse.it in questo week end portoghese del WTCC non sarò il solito Eric Nevè, responsabile della Chevrolet Motorsport: in realtà sto vestendo i panni di Jean Pierre Vaillant, fratello maggiore dell'eroe dei fumetti creato da Jean Graton. Pertanto sarò il team manager della Vaillante, la squadra bianco-rosso-blu che torna quest'anno alle corse e schiera a Portimao una vettura per Michel Vaillant. 

ALAIN MENU E' MICHEL VAILLANT Non è uno scherzo, ma una cosa molto seria pensata da Eurosport, promotore del campionato mondiale turismo, e Philippe Graton. Alain Menu, infatti, è stato sottoposto ad una sessione di... trucco per trasformarsi in Michel Vaillant. Il pilota svizzero, che in gioventù era un assiduo lettore dei fumetti di Graton, ha accettato con entusiasmo l'idea di vestire i panni del campione transalpino e si è reso disponibile ad un radicale cambio di look per interpretare il ruolo in modo credibile. 

C'E' TUTTA LA DINASTIA La Chevrolet Cruze 1.6 Turbo dell'elvetico è stata trasformata nella “Vaillante” che è arrivata all'Autodromo Internacional do Algarve con una bisarca bianca-rossa-blu. Se guardate l'elenco degli iscritti FIA figura a tutti gli effetti Michel Vaillant fra i partecipanti alla trasferta portoghese. E l'ingegnere di pista di Alain, Albert si trasformerà in... mio figlio, Jean Michel Vaillant. È rappresentata tutta la dinastia...

BELLA PROMOZIONE PER IL WTCC La cosa, quindi, è stata presa tremendamente sul serio, per quanto sia tutto un bel gioco: la finalità è l'uscita di una nuova collana di fumetti che sarà ambientata nel WTCC dopo l'ultima gara del campionato in programma a novembre a Macao. E non è escluso che in futuro la Vaillante entri sul serio nel campionato mondiale turismo con una sua vettura e partecipi al WTCC. Questa di Portimao, quindi, diventa una sorta di gara test per vedere se l'ambizioso progetto potrà avere un futuro. 

USCIRA' UNA COLLANA SPECIALE La Chevrolet ha aderito con piacere all'iniziativa nella convinzione che il progetto può avere grandi riflessi promozionali a favore del campionato. Sappiamo che questi fumetti rimarranno per tanto tempo nelle librerie degli appassionati e che tutti hanno sognato almeno una volta nella vita di essere questo eroe. ....Omissis  

                                                                       (1 giugno 2012)

 

 

 www.paddock.it

WTCC: ARRIVA MICHEL VAILLANT

Michel Vaillant e la sua Vaillante sono pronti a debuttare nel WTCC a Portimao, settima prova del mondiale turismo, in una originale forma di promozione del campionato. La parte del pilota, dal 1957 disegnato in innumerevoli avventure automobilistiche da Jean Graton, sarà interpretato da Alain Menu, alla guida di una Chevrolet Cruze “truccata” da Vaillante. Coinvolto tutto il team Chevrolet, con Eric Nève nel ruolo del fratello maggior Jean-Pierre Vaillant.

 

 www.omniauto.it

Michel Vaillant debutta  nel WTCC (ma è Alain Menu)

Michel Vaillant, il celebre pilota protagonista dell'omonimo fumetto creato nel 1957 dal disegnatore belga (ndw: francese) Jean Graton, debutterà nel round di Portimao del WTCC. Si tratta di un progetto che unisce finzione e realtà lanciato dall'organizzatore del Mondiale Turismo, da Chevrolet e dall'editore degli albi del driver, Studio Graton, che a novembre lancerà una nuova serie ambientata proprio nel WTCC. A impersonarlo nella vita reale sarà Alain Menu, mentre la sua Chevrolet Cruze diventerà una Vaillante, il marchio cioè di tutte le vetture protagoniste delle storie di Graton. "Sono felicissimo perchè Michel Vaillant è stato una parte importante della mia gioventù. Quando ero un teenager leggevo sempre le sue avventure, sognando di diventare un pilota anche io. Dunque, non mi sarei mai aspettato di avere l'onore di impersonare Michel Vaillant" ha detto il pilota elvetico. Particolarmente popolari in Francia e Belgio, le storie di Michel Vaillant hanno ispirato una serie TV nel 1967 e un film di Luc Besson del 2003, uscito in Italia con il titolo Adrenalina blu - La leggenda di Michel Vaillant .

 

Michel Vaillant debutta nel WTCC (ma è Alain Menu)

(foto: Philippe Graton)

 

www.omnicorse.it

Menu conduce al successo la Chevy "Vaillante"

Sul podio di gara 2 insieme allo svizzero sono saliti Oriola e Coronel, seguiti dalle altre due Cruze

I colori della Vaillante sembrano aver portato bene ad Alain Menu, che in gara 2 a Portimao è riuscito ad onorarli al meglio, conducendo la sua Chevrolet Cruze industurbata verso la vittoria. In virtù dell'inversione della griglia, che lo vedeva scattare dalla prima fila, il pilota elvetico ha preso immediatamente il comando delle operazioni ed ha subito scavato un solco importante tra sé ed il resto del gruppo, involandosi solitario al traguardo. ....Omissis     (3 giugno 2012).

 

www.422race.com

PORTIMAO, GARA 2: VINCE ALAIN "VAILLANT" MENU

Dominio assoluto di Alain Menu, che taglia il traguardo davanti all’ottimo Oriola, per la prima volta sul podio. Terzo Coronel, con alle spalle Huff e Muller in rimonta. Buon sesto Cerqui, Tarquini messo KO dalle due Chevrolet .....(omissis)

 (foto: wtcc - Chevrolet)

 

 www.paddock.it

WTCC: ALAIN MENU VINCE GARA 2 CON LA VAILLANTE

Dopo il successo di Yvan Muller in gara 1 a Portimao, la Chevrolet ha fatto il bis con Alain Menu, che  ha portato al successo la sua Chevrolet Vaillant.

Menu ha preso subito  il comando della gara per poi accumulare un ampio vantaggio sugli avversari. Alle sue spalle, Pepe Oriola e Tom Coronel hanno lottato per tutta la gara alternandosi al secondo posto, ed alla fine a prevalere è stato Oriola, al suo primo podio nel WTCC, ma anche il primo 17enne a salire sul podio di una gara FIA. ....(omissis)

 

(foto: Chevrolet-WTCC)

 

 

www.italiaracing.net

PORTIMAO, GARA 2: MENU VINCE PER VAILLANT

dall'inviato Dario Sala

Dopo tutto il battage pubblicitario, le conferenze stampa e chi più ne ha più ne metta, è arrivata anche la vittoria. Alain Menu ha onorato nel migliore dei modi Michel Vaillant ovvero il personaggio che ha interpretato in questo fine settimana per la gioia degli appassionati che hanno letto il fumetto in passato, e per Philippe Graton figlio del grande Jean, l'inventore del personaggio. Menu-Vaillant, sfruttando la partenza in prima fila donatagli dalla griglia invertita, è scattato bene prendendo subito la prima posizione ai danni di Pepe Oriola che invece partiva in pole. Da quel momento la sua Cruze ha preso il largo. Una volta acquisito il vantaggio, Alain saggiamente ha amministrato onde evitare problemi alle gomme. Bella vittoria di cui vedremo le gesta in un album a fumetti che uscirà a novembre. Al secondo posto si è piazzato Pepe Oriola al suo primo podio assoluto e forse il più giovane pilota in una gara titolata FIA. Lo spagnolo per buona parte della gara ha dovuto tenere a bada Tom Coronel che lo aveva anche passato. Con molta intelligenza, Oriola si è ripreso la posizione e poi l'ha difesa strenuamente meritandosela tutta. Tom Coronel gli ha fatto i complimenti ed ha accettato il terzo gradino del podio che corona il buon fine settimana dei ragazzi della Roal Motorsport....(omissis)

 

Oltre al web anche le riviste motoristiche hanno dato risalto all'arrivo, con vittoria,  di Michel Vaillant nel WTCC. 

Questo è un articolo di Alfredo Filippone pubblicato su Italia Racing Magazine n. 184 dell' 11 giugno 2012.

 

UN GIORNO DA MICHEL VAILLANT

Scopriamo come è stato possibile trasportare il mitico personaggio da fumetto nella realtà delle gare di Portimao con l’aiuto del pilota Menu e soprattutto del team principal Chevrolet Neve che fin da bambino…

di Alfredo Filippone

In Italia, a chi ha meno di quarant’anni, Michel Vaillant dice poco, ma l’eroe del fumetto più corsaiolo della storia, è notissimo a chi, sopra gli “anta”, da piccolo sognava con gare e bolidi leggendo le avventure di Vaillant (che in francese significa “valoroso”), della casa automobilistica di famiglia, la Vaillante, del fido compagno di squadra Steve Warson, della bella pilotessa Julie Wood e di tutti gli altri personaggi della saga presenti su giornali per adolescenti come Classici dell’audacia e il Corriere dei Ragazzi, oggi (purtroppo) spazzate via da TV e video-giochi. Non più tradotto in italiano (n.d.w.: no: al momento della scrittura dell'articolo la serie è già ripubblicata in Italia da due anni...), Michel Vaillant è ancora vivissimo, soprattutto nei paesi francofoni e dell’Europa centrale, anzi, non è invecchiato di nemmeno un anno, come è di bon ton per gli eroi leggendari, e continua a mietere successi in qualsiasi categoria si cimenti. Il personaggio è stato creato nel lontano 1957 da Jean Graton, disegnatore francese emigrato in Belgio, la patria indiscussa della B.D. (bande dessinée, cioè i fumetti), per poter vivere la sua passione. La ragione dell’immenso successo della collana “Michel Vaillant” sta nel realismo più assoluto sia dei disegni che delle storie. Vaillant è fiction, ma la realtà in cui si muove, è quella vera: categorie, piste, avversari e vetture sono quelli veri, dei vari periodi attraversati dal personaggio, dando così al tutto credibilità e una dimensione in bilico permanente tra finzione e documentario. In anni in cui stampa e media erano allo stato embrionale, Michel Vaillant è stato per varie generazioni di adolescenti un mezzo unico per avvicinarsi al mondo delle corse. Giunto ormai al 73esimo album, Michel Vaillant (portato sugli schermi più volte, l’ultima una decina di anni fa, da Luc Besson, in una storia ambientata a Le Mans, ma sempre con scarso successo) si appresta a sbarcare nel WTCC, dove cala deluso dalla F.1 (n.d.w.: ?). Il volume, attualmente in preparazione, uscirà in concomitanza con la gara di chiusura a Macao. Nasce da questa circostanza tutto sommato banale, l’operazione Vaillant andata in scena a Portimão. Con l’accordo di Philippe Graton, che ha raccolto il testimone dal padre, e dell’editore Dupuis, Eurosport ha voluto approfittare dell’occasione per un’operazione di promozione del WTCC che gestisce insieme alla KSO di Marcello Lotti. L’intenzione iniziale era semplicemente di schierare in ultima fila una vettura qualsiasi, dipinta coi colori Vaillante, per un paio di giri nella gara portoghese. Ma, sull’onda della passione per Vaillant di molti addetti ai lavori, il progetto ha assunto tutt’altre proporzioni.Sentito dell’idea di Eurosport, Eric Nève, il patron del team Chevrolet, cresciuto in Belgio e grande appassionato di Vaillant sin dall’infanzia, ha alzato il tiro: “Se si fa qualcosa, lo si fa sino in fondo e per davvero”, riuscendo a convincere la Casa madre americana a ‘cedere’ a Michel Vaillant una delle tre Cruze, abilmente taroccata da Vaillante..Trovare il pilota che volesse fare da Vaillant non è stato difficile: Alain Menu, anche lui divoratore di album di Vaillant da piccolo, era il più adatto al ruolo, vista la somiglianza fisica, e ha subito detto di sì, piegandosi di buon grado a qualche ritocco estetico: tintura dei capelli per ritrovare il nero corvino, rasatura quotidiana e lenti a contatto per sostituire gli occhiali da vista.

La ‘trasformazione’ è avvenuta il martedí prima della gara, a Bruxelles, al “Club des V”, ritrovo di piloti, giornalisti e gente delle corse, nonché ufficioso “museo Vaillant”, che trae il nome da un locale citato in una delle avventure di GratonA Portimão, in ogni caso, l’illusione era perfetta: attorno alla macchina e al pilota, la Chevrolet aveva ricreato alla perfezione l’universo Vaillant: dal camion, alle pareti del box, dalla struttura del muretto all’abbigliamento dello staff e dei meccanici, tutto era nei colori della Vaillante, con grande gioia di Eric Nève, perfettamente calatosi nei panni di Jean-Pierre Vaillant, fratello di Michel e team principal della scuderia. E se la FIA gliel’avesse consentito, Nève avrebbe iscritto ufficialmente la vettura come Vaillante e Menu come Vaillant, ma i solerti commissari hanno consentito soltanto di apporre il nome di Vaillant sotto a quello di Alain sul vetro della Cruze...Le reazioni sono state di vario tipo. Giornalisti di lungo corso hanno ammesso un pizzico di infantile emozione (“fa un certo senso ritrovarsi sul serio davanti a un camion con un’immensa scritta Vaillante...”) mentre Fabio Ravaioli, l’efficace addetto-stampa del WTCC, rimbrottava affettuosamente Philippe Graton (“se son finito a lavorare nello sport-auto, la colpa è di tuo padre!”) e piloti come Tarquini, Monteiro, Muller e Coronel si rallegravano di correre, almeno una volta in vita loro, contro Michel Vaillant (l’olandese ne ha fatto addirittura un simpatico filmino visibile su Youtube). Tanto entusiasmo contrastava con la reazione del tutto stranita di coloro a cui Vaillant non dice molto, primi fra tutti gli uomini RML della Chevrolet, completamente allibiti dalla ricaduta in infanzia dei continentali (Vaillant non è mai stato tradotto in inglese) e inorriditi nel dopo gara dalla caccia a qualsiasi cosa, adesivi, cappellini, T-shirt, avesse il mitico logo con la V... Alain Menu, corteggiato da tutti i media, ha tenuto il ruolo alla perfezione, raccontando mille volte: “Sono cresciuto, e mi sono appassionato per l’automobilismo, con le avventure di Michel Vaillant; sarebbe eccessivo dire che ho sognato di essere come Vaillant, volevo soprattutto diventare pilota, ma senza dubbio Vaillant e i suoi valori, come la lealtà, mi hanno segnato, e ritrovarmi nei suoi panni è una bellissima esperienza”. Che gli ha pure portato fortuna, visto che ha vinto gara-2 (con qualche commento malizioso in sala-stampa), rendendo così onore ai tanti successi del suo personaggio. Sul podio, a rappresentare la ...Vaillante, è salito ovviamente Philippe Graton, quasi stordito nel vedere che era tutto vero: “Qui, realtà e finzione si sono abbracciati, non so più dove inizia l’una e finisce l’altra, ho avuto l’impressione durante questo weekend che il fumetto si sia incarnato...”

 

...e non potevano, ovviamente, mancare Autosprint con un articolo pubblicato nel numero del 5 giugno 2012 e Quattroruote con un articolo del 3 giugno 2012.

 

 

 

 

 

IL NUOVO ALBUM SEGNALATO SUL WEB

Il nuovo album di Michel Vaillant viene naturalmente segnalato anche sul web italiano.

Nel luglio  2012  AF NEWS ( www.afnews.info ), www.afnews.info ),il prestigioso sito di informazione e divulgazione fumettistica, ci ha nuovamente citati, con parole molto positive,  in occasione della presentazione della cover del nuovo album del nostro eroe dei fumetti. Non possiamo che esserne orgogliosi visto che il giudizio viene da una "voce" veramente autorevole nel campo della nona arte.  

 

Nuovo Michel Vaillant in arrivo !

 

I fan di Michel Vaillant (www.michel-vaillant-fan.it) possono fare affidamento su un sito attento, affidabile e sempre sulla notizia. 

Stavolta nel citato sito arriva, insieme all’editore francofono Dupuis la cover del nuovo albo in uscita, che vedrà la luce anche in Italia in contemporanea. 

Di più non vi diciamo: fate click qui e saprete tutto quel che c’è da sapere su questa notevolissima storica serie.

 

Anche il sito www.sbamcomics.it)www.sbamcomics.it presenta l'uscita del nuovo album attraverso l'annuncio del nostro sito.

 

News: torna nelle edicole italiane Michel Vaillant 

(n.d.w.: non nelle edicole ma nelle fumetterie)

Il sito del fans club dedicato al pilota automobilistico più famoso dei fumetti ha lanciato la notizia: il prossimo novembre 2012 uscirà il 71° albo (di fatto il primo della seconda stagione) dedicato alla serie di Michel Vaillant, per i tipi di Dupuis. 

L’albo sarà pubblicato contemporaneamente anche nella versione italiana. 

Parliamo del personaggio creato da Jean Graton negli anni Sessanta (n.d.w.: nel 1957-58), e poi proseguito dal figlio Philippe, che Gianfranco Castellana presenta così sul sito del fans club che citavamo sopra: “Anno 1963, cinque anni dopo la sua prima pubblicazione in Belgio e Francia (a puntate sul settimanale Tintin), esce anche nelle edicole italiane La grande sfida; sulla copertina coloratissima due piloti attraversano di corsa la pista di Le Mans: è l’inizio dell’affascinante saga di Michel Vaillant creata dal grande maestro della bande dessinée Jean Graton ...       -OMISSIS-

 

ANCORA WEB

Questo è un articolo apparso sul blog Il Quintuplo.it l'11 ottobre 2012

 

 

 Michel Vaillant, bolidi da corsa e donne serissime

di Roberto Zannini 

Jean Graton aveva 24 anni quando, con na matita in tasca e una valigia piena di ambizioni, giunse a Bruxelles dalla natia Nantes. Era il 1947 ed era reduce da un’esperienza che non lo aveva affatto soddisfatto. Per evitare la deportazione nella Germania nazionalsocialista, durante gli ultimi anni della Seconda guerra mondiale aveva dovuto lavorare in fabbrica come meccanico aggiustatore. Finalmente però, a conflitto terminato, poté dedicarsi alla sua vera passione: il disegno. Quando comprese che Nantes non gli consentiva di ritagliarsi uno spazio importante, pensò a Parigi e a Bruxelles. Nella capitale belga viveva sua nonna e così la scelta divenne obbligata; né Graton poteva esserne più felice 

Qui conobbe e collaborò con Jean Michel Charlier e con Victor Hubinon, due mostri sacri del fumetto d’autore. Dopo cinque anni di gavetta, finalmente nel 1952 Graton disegna il suo primo albo, Oncle Paul.

«All’epoca eravamo un gruppo di giovani disegnatori a cui piaceva lavorare perché era un buon ambiente. E poi si aveva il grande vantaggio di guadagnare, imparando a disegnare. Perché per il disegno occorre lavorare e lavorare, perfezionarsi. I giovani d’oggi, invece, devono presentare cose già valide commercialmente, prima di toccare un solo franco. Allora si imparava guadagnando e non ci si preoccupava di sapere quanto si guadagnava». Così rifletteva Graton in un’intervista rilasciata nel 1987.

Esaurita la voglia dell’editore di pubblicare Oncle Paul, il nostro, appassionato di corse sportive fin da bambino, inizia a disegnare storie che mettono al centro della narrazione un pilota automobilistico, Michel Vaillant, con tanto di scuderia, la Vaillante. Graton s’inventa auto da corsa personali, prendendo ispirazione quasi sempre dai modelli italiani, e inaugura una longeva e fortunata serie di albi che faranno la storia del fumetto.Nel 1975 nasce poi il personaggio di Julie Wood, che, oltre a essere una donna assai diversa da quelle presenti in Michel Vaillant (nel consiglio di redazione c’era un prete, e per questo motivo le donne di quella testata erano tutte molto “serie”), appartiene ella stessa al mondo dei motori, ancorché di quello a due ruote. Dopo sette album, con il ritorno negli Stati Uniti di Scott, che disegnava le moto, il personaggio di Julie confluisce in Michel Vaillantdivenendo uno dei protagonisti principali della serie.Nel 1981 nasce infine la casa editrice Graton Editeur. Il terzogenito di Jean, Philippe, è ancora oggi dei suoi più stretti e validi collaboratori. Un futuro ancora radioso attende questo pool formidabile. (continua)

 

LA NUOVA COLLANA DELLA GAZZETTA  DELLO SPORT SUL WEB

Il  21 novembre  2012 la notizia della nuova collana economica di Michel Vaillant viene data sul web sul sito della Gazzetta dello Sport nella pagina Gazzetta Store.

 

 

La Gazzetta dello Sport presenta "Michel Vaillant", il più famoso fumetto sportivo mai realizzato, il migliore sul tema motori. Sabotatori, spie, donne fatali, corse all' ultima curva e, soprattutto, auto e circuiti che sembrano veri, senza effetti fotografici. Ogni albo contiene 64 pagine con una storia auto-conclusiva e approfondimenti inediti in Italia. Dal 5 dicembre, ogni mercoledì in edicola. Prime tre uscite a solo 1 €, le seguenti tutte 2,99 €. Online le singole uscite costano tutte 5,99 €, la collana completa (per ora composta da 35 albi) ha lo stesso prezzo dell'edicola (98 €).

 

 

La notizia della nuova collana, dopo essere stata data dal sito  Gazzetta Store e ovviamente dal nostro sito dei fan, viene diffusa nei mesi di novembre e dicembre 2012 anche sul web da vari siti fumettistici e motoristici (alcuni parlano anche di noi...).


 

Michel Vaillant in edicola con la Gazzetta dello Sport

 

Dal 5 dicembre 2012, in edicola con la Gazzetta dello Sport troverete gli albi del mitico Michel Vaillant, “il più bel fumetto sportivo mai realizzato, il migliore sul tema motori”. Sabotatori, spie, donne fatali, corse all’ultima curva e, soprattutto, auto e circuiti che sembrano veri, senza effetti fotografici: le storie disegnate da Jean Graton negli anni ‘50 hanno avvicinato all’automobilismo diverse generazioni e sono ancora attuali e appassionanti. Il fumetto, un must per tutti gli appassionati di motori, è in un’edizione esclusiva per la Gazzetta: ogni albo, infatti, non contiene solo una storia auto-conclusiva ma contenuti editoriali extra inediti in Italia (storie brevi e testi di approfondimento). Ogni mercoledì sarà in edicola un nuovo albo: i primi tre costeranno solo 1€, gli altri 2,99€. La prima storia sarà interamente ambientata a Monza, ripercorrendo le emozioni e i luoghi simbolo dell’emozionante Gran Premio d’Italia. Dal 5 al 9 dicembre La Gazzetta dello Sport sarà inoltre presente al Motorshow di Bologna, dove ci sarà l’esposizione della macchina di Michel Vaillant realizzata da Chevrolet, che ha corso e vinto il WTCC di Portimao quest’anno. Tutti i dettagli su questa iniziativa li trovate nelle immagini in questo articolo: fateci click per ingrandirle (ndw:...omissis) e buon divertimento!


 

 

Michel Vaillant, la Gazzetta e il suo traduttore

di Diego Cajelli

Michel Vaillant è uno di quei fumetti che ho sempre visto e mai frequentato. So chi è, so che cosa fa, so che è importante, ma non ho mai letto neanche uno dei mille tomi pubblicati fino a oggi. Sarà anche l'argomento: l'automobilismo. Per me la macchina è un coso che mi deve portare da "A" fino a "B". Basta. Ci metto la benza, e ci cambio l'olio quando mi ricordo. La Formula Uno l'ho vista una volta. A casa di mio cugino a Como, più o meno a metà degli anni '80. Fine del mio rapporto con l'automobilismo. Poi mi dicono che Michel Vaillant uscirà in allegato con la Gazzetta dello Sport. E io mi dico: mi sa che sono soltanto io a non averlo mai letto. Perchè non l'ho letto mai mai? Non è che mi sono perso qualcosa? Quando ho le ignoranze, di solito io chiedo aiuto a chi ne sa di più. Dato che il mondo è piccolo, conosco molto bene Marco Farinelli. Suo nonno aveva Enzo Ferrari per meccanico. Suo cugino è l'unico italiano ad aver vinto il Gran Premio di Monza alla guida di un Rossa (credo, eh, poi controllo meglio!) ma sopratutto: è lui che traduce Michel Vaillant. Poi mi sono detto: Perchè non si intervistano quasi mai i traduttori? Ho rimediato. 

 

Dato che non ne capisco una mazza di motori e i cartonati francesi li spacco contro gli angoli, mi spieghi perchè Michel Vaillant è figo? 

Discorso Michel: Perché riesce ancora oggi a veicolare valori antichi senza sembrare ridicolo. Michel Vaillant è un personaggio con i pregi del vecchio Superman senza averne i difetti. Come ci riesca lo sa solo lui. Discorso motori: Uno degli elementi di forza della serie è proprio quella di riuscire a rendere protagonisti alettoni, piste e regolamenti anche per un profano. Come ci riesca, lo sa solo lui. Discorso cartonati francesi: Arredano molto meglio dei Bonelli. Come si faccia a tenere nella propria cameretta il faccione deforme di Brad Barron lo sapete solo voi! 

Che cosa hai fatto nell’edizione di Michel Vaillant in edicola con la Gazzetta? 

Ho dato italica voce ai loquaci pupazzilli che si aggirano per le vignette. Con la preziosa consulenza tecnica e storica di Gianfranco Castellana, mi piace precisare. 

E’ stato difficile tradurre e adattare il fumetto all’epoca contemporanea? 

Uff… in realtà no, perché Graton, il papà di Michel, ha cercato sin dall’inizio di rivolgersi ai lettori con un linguaggio molto diretto, evitando quei toni didascalici ancora in voga in quegli anni (Michel nasce sul finire degli anni ’50). Anzi, è stato anche questo elemento di freschezza a contribuire al suo successo. 

Quanto è cambiato il linguaggio? 

Vedi sopra. Essendo “avanti” rispetto ai suoi contemporanei, anche le sue avventure più datate non “suonano” vetuste. In quelle situazioni Michel si poneva più come un fratello maggiore che come un nonno o un genitore, tanto più essendo figlio e fratello minore all’interno del cast. Le avventure recenti, naturalmente, non pongono alcun problema.  

Quanto incide il lavoro di un traduttore su un’opera come questa? 

Molto poco. Graton ha una “tono” ben preciso, forte, che fa parte di un messaggio complessivo che va solo rispettato. Il contesto internazionale in cui si muovono i personaggi, poi, ha scongiurato tanti francesismi. Nelle avventure a cavallo del ‘60 avrò dato una spolverata qua e là, e ogni tanto avrò snellito qualche dialogo riepilogativo risalente alla prepubblicazione a puntate… troppo poco perché si possa parlare di “incidere”. Ahhh, perché queste domande non me le fanno quando traduco Goscinny o un’opera Vertigo?

E’ vero che ti è andata di lusso perchè Vaillant è uno dei tuoi personaggi preferiti? 

Oggi sì. Un tempo no, non lo era… come poteva? Per lui la Ferrari era un’avversaria da battere! Molte sue avventure riesco ad apprezzarle solo ora, da bambino ero accecato dal tifo! Però c’era già Steve Warson… e alcune delle sue tecniche di rimorchio funzionano! Giuro! 

Che rapporto hai con lui? 

Più che con il personaggio, con la serie. La serie è una vecchia compagna, a tratti un po’ magica. Michel corre su circuiti “veri”, contro piloti “veri”, con macchine “vere”… e questo da anni e anni, aggiornandosi costantemente (meglio non interrogarsi sulla sua età)… insomma, le sue avventure sono legate a tanti “presenti” coesistenti con i miei, con quelle più vecchiotte che diventano a quel punto altrettante petites madelaines che mi fanno letteralmente ripiombare accanto a mio nonno per fare il tifo davanti a un televisore in b/n… o rivivere l’emozione della prima F1 vista a colori dai miei cuginetti… e così via, fino ai giorni nostri. Risvegliando non ricordi, ma quelle stesse precise sensazioni. 

Va bene, mi hai convinto. La prima uscita la prendo. Ricapitolando: Michel Vaillant: dal 5 dicembre, ogni mercoledì in edicola con la Gazzetta. Prime tre uscite a 1 euro, le seguenti tutte a 2,99 euretti. Maggiori info cliccando qui!


 

Jean Graton e Michel Vaillant

Ne avevamo raccontato in una puntata di SCS dedicate alla corse, ora che  torna finalmente in edicola grazie alla Gazzetta dello Sport, torniamo a parlarvi di Michel Vaillant, serie a fumetti francese dedicata al mondo delle corse automobilistiche. Apparso su Tintin nel 1957 in una storia breve, Michel Vaillant diventa una serie a partire dal 1959, restando sempre su Tintin fino al 1976. La serie creata, da Jean Graton, prosegue quindi ininterrotta fino ad oggi, con un passaggio di testimone dal padre al figlio, Philippe, e allo Studio Graton, che ne prendono le redini dal 1994. Bande dessinée di enorme successo, Michel Vaillant conta al 2012 71 volumi, di cui ancora 15 inediti in Italia, più altre quattro serie parallele che approfondiscono personaggi e altre situazioni (i cosiddetti spin off), per un totale di altri 42 numeri. Oltre al fumetto prendono forma una serie televisiva, del 1973 — Michel Vaillant (Les aventures de Michel Vaillant) trasmesso in Italia dalla Rai —, una serie animata del 1990 — Michel Vaillant: tute, caschi e velocità (Michel Vaillant), trasmessa in Italia da Canale 5 —, un film cinematografico — Adrenalina blu – La leggenda di Michel Vaillant, del 2003 diretto da Louis-Pascal Couvelaire —, nonchè innumerevoli comparsate in spot pubblicitari per diverse case automobilistiche, ovviamente. Michel Vaillant è un pilota automobilistico che non disdegna di correre in diverse discipline automobilistiche, primeggiando molto spesso, dalla Formula 1 al Rally, senza dimenticare la 24 ore di Le Mans. Le storie di pura avventura sportiva sono comunque radicate nel realismo tanto che spesso sono condite inserendo personaggi sportivi realmente esistenti, strizzando l’occhio agli appassionati di motori e agli esperti del settore. Il suo creatore, Jean Graton si era avvicinato a questo mondo fin da piccolo, seguendo spesso il padre, commissario del Club motociclistico nantese. La sua passione per i fumetti lo aveva portato poi, in età adulta, a trasferirsi a Bruxelles, patria della Bande Dessinée, dove si mantiene lavorando in un cantiere navale. Dopo una breve parentesi nella pubblicità inizia a lavorare per Le Journal De Spirou. Realizza diverse storie di ambientazione automobilistica e motociclistica, fino a che non raggiungeà un immenso successo proprio con il personaggio di Michel Vaillant. In Italia, nonostante la sua pubblicazione discontinua e il materiale per ora inedito, Michel Vaillant ha saputo crearsi uno zoccolo duro di appassionati, come manifestato dal sito italiano ufficiale: http://www.michel-vaillant-fan.it

  


 Michel Vaillant

Michel Vaillant, un classico del fumetto automobilistico, sicuramente il fumetto più noto di questo genere ed uno dei più importanti nell'ambito del fumetto sportivo, firmato da Jean Graton, approda nelle edicole italiane dal 5 dicembre 2012 grazie ad una bella iniziativa della Gazzetta dello Sport. Procedono quindi senza sosta le proposte a fumetti in abbinamento a quotidiani e riviste, stavolta con un titolo insolito e forse non troppo noto al grande pubblico, ma ad ogni modo un intramontabile classico dei fumetti, inoltre perfettamente in linea con la tematica sportiva del quotidiano coinvolto nell'iniziativa, La Gazzetta dello Sport. Anche il formato dei volumi è parzialmente inedito, infatti gli albi di questa collana saranno disponibili in edicola ogni mercoledì ed avranno una foliazione di 64 pagine comprendente un episodio del fumetto e vari contenuti extra di approfondimento. Gli albi sono a colori e sono in vendita al prezzo di 2,99 euro. I primi tre albi sono però in vendita al prezzo speciale di 1 euro. La collana prevede per il momento la pubblicazione di 35 albi e non costituisce quindi l'integrale del personaggio ma una selezione dei migliori episodi, non pubblicati in ordine cronologico di realizzazione. Si comincia con Brivido a Monza, 18mo episodio della serie, datato 1970, probabilmente per fare esordire il personaggio nelle edicole italiane con una trasferta nel nostro paese. Il primo episodio del fumetto Michel Valliant si può leggere dopo poco essendo pubblicato sul quinto albo della collana, La grande sfida. Sebbene il fumetto sia di ambientazione sportiva le storie di Michel Vaillant assumeranno spesso connotazioni avventurose intrecciando trame noir ed intrighi gialli nel variabile contesto di corse automobilistiche e avventure tra bolidi e motori. Resterà però sempre centrale il tema delle corse, esaminato sia nel vivo dell'azione sulla pista, con straordinaria cura per i dettagli, che nella minuziosa ricostruzione di quello che ruota intorno al mondo delle corse, con estrema cura anche per gli aspetti tecnici. Non tutti gli episodi di Michel Valliant sono ad oggi pubblicati nel nostro paese (dove il fumetto è approdato nel 1963 con il primo episodio La grande sfida pubblicato come primo albo della collana Classici dell'Audacia) e probabilmente questa collana sarà utile per colmare alcune di queste lacune (ricordiamo come 3 episodi precedentemente inediti siano stati pubblicati sul 27mo volume della collana I classici del fumetto di Repubblica - Serie Oro, dedicato proprio a Vaillant). La collana è quindi un'intrigante opportunità capace senz'altro di entusiasmare i vecchi appassionati ed al tempo stesso di coinvolgere nuove generazioni nelle trame di un classico del fumetto di ogni tempo.

 

 

 Michel Vaillant, la serie in allegato alla Gazzetta dello Sport 

La Gazzetta dello Sport è fumetticamente parlando un passo avanti! Dopo tantissime iniziative, chiuderà questo 2012 con la pubblicazione di una serie molto apprezzata: Michel Vaillant, ovvero il più famoso fumetto sportivo mai realizzato, il migliore sul tema motori. Il quotidiano sportivo ha già inserito nel suo Gazzetta Store l’elenco con tutti i volumi che saranno proposti, storie che saranno caratterizzate dalla presenza di sabotatori, spie, donne fatali, corse all’ultima curva e, soprattutto, auto e circuiti. Chi ha già letto questo fumetto sa bene che ogni avventura è trattata con realismo e spettacolarità, grazie a disegni che riproducono le vicende come se fossero arricchite da effetti fotografici. L’autore Jean Graton è un mago e i suoi capolavori saranno rilasciati in albi da 64 pagine contenenti una storia auto-conclusiva e approfondimenti inediti in Italia. La prima uscita è prevista per il 5 dicembre 2012 (ogni mercoledì in edicola un nuovo numero). La Gazzetta dello Sport, inoltre, non si limita ad offrirvi un prodotto così raffinato, ma lo fa proponendovi le prime tre uscite ad un prezzo bassissimo: 1 solo euro! Le seguenti tutte 2,99 € (acquistarle online non conviene poiché sono state piazzate a 5,99 €, mossa che punta ad incentivare la vendita in edicola). Dopotutto comprare online la collana completa in una sola soluzione vi costerà come il prezzo dell’edicola.

Ecco la lista con le uscite annunciate: 1 - Brivido a Monza (De l’huile sur la piste! #18 serie originale) - 05 dicembre; 2 - Il muro del suono (Mach 1 pour Steve Warson #14 serie originale) - 12 dicembre; 3 - Il circo infernale (Le cirque infernal#15 serie originale) - 19 dicembre; 4 - Il fantasma della 24 ore (Le fantôme des 24 heure s#17 serie originale) - 26 dicembre; 5 - La grande sfida (Le grand défi #1 serie originale) - 2 gennaio; 6 - Km 357 (Km. 357 #16 serie originale) - 9 gennaio; 7 - 5 ragazze in corsa (5 filles dans la course! #19 serie originale) - 16 gennaio: 8 - Rodeo su 2 ruote (Rodéo sur 2 roues #20 serie originale) - 23 gennaio; 9 - Il pilota senza volto(Le pilote sans visage #2 serie originale) - 30 gennaio

 

 

Michel Vaillant con la Gazzetta

di Cris Tridello  

La Gazzetta ormai da anni offre allegati a fumetti, così come fanno tutti i maggiori quotidiani. Raramente, però, un accoppiata è stata così azzeccata come quella che ci sarà a partire dal 5 dicembre: Michel Vaillant allegato alla Gazzetta dello sport. Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando diciamo solo che Michel Vaillant è uno dei migliori fumetti sportivi al mondo. Creato da Jean Graton più di 55 anni fa, questo bèdé segue le avventure della famiglia Vaillant e della loro scuderia automobilistica. Gare mozzafiato piene di intrighi, tensioni e lotte tra team avversari che hanno appassionato i lettori d'oltrampe e hanno fatto di questo titolo il più famoso fumetto sul mondo dei motori mai realizzato. Il titolo consta in oltre 70 volumi (71 contando la nuova serie da poco varata), un film mediocre, una serie televisiva e una serie a cartoni animati. Michel Vaillant è già stato pubblicato, come allegato, nel numeo 27 della collana I classici del fumetto di repubblica - serie oro, mentre Nona Arte lo sta ripubblicando in eleganti volumi. La Gazzetta inizierà a pubblicare Michel Vaillant a partire dal 5 dicembre con Brivido a Monza (De l'huile sur la piste! numero 18 della serie) al prezzo lancio di €1. Ogni albo sarà di 64 pagine e oltre alla storia a fumetti conterrà una serie di articoli di approfondimento inediti. La serie proseguirà per almeno 35 volumi, ogni mercoledì; i numeri 2 e 3 costeranno anch'essi un euro per poi assestarsi al più che interessante prezzo di €2,99 a volume (online il costo è di €5,99 a volume, e la collana completa costa € 98). Di seguito la lista delle prime uscite, presa dallo store Gazzetta; potrete notare che le uscite non saranno in ordine cronologico:

1 - Brivido a Monza (De l'huile sur la piste! #18 serie originale) - 05 dicembre; 2 - Il muro del suono (Mach 1 pour Steve Warson #14 serie originale) - 12 dicembre; 3 - Il circo infernale (Le cirque infernal#15 serie originale) - 19 dicembre; 4 - Il fantasma della 24 ore (Le fantôme des 24 heures#17 serie originale) - 26 dicembre; 5 - La grande sfida (Le grand défi#1 serie originale) - 2 gennaio; 6 - Km 357 (Km. 357 #16 serie originale) - 9 gennaio; 7 - 5 ragazze in corsa(5 filles dans la course! #19 serie originale) - 16 gennaio; 8 - Rodeo su 2 ruote (Rodéo sur 2 roues #20 serie originale) - 23 gennaio; 9 - Il pilota senza volto (Le pilote sans visage #2 serie originale) - 30 gennaio


 

Michel Vaillant : Il pilota di carta dal cuore di acciaio! 

Oggi, noi di migliorblog, vogliamo parlarvi del fumetto di Michel Vaillant, il pilota di carta dal cuore di acciaio, disponibile in edicola solo con la gazzetta dello sport. Il fumetto, narra le vicende del pilota Michel Vaillant, una leggenda italiana (ndw: una leggenda italiana ??? ma scherziamo ?) delle corse ad elevate velocità (ndw: avete mai visto delle corse a basse velocità ?). Sfide, adrenalina, emozioni, colpi di scena,  il tutto racchiuso in 64 pagine a colori. Il primo volume e i 2 successivi hanno un costo di 1 euro mentre i restanti 2,99 euro! Il lancio del fumetto è previsto per il 5 Dicembre 2012, nelle migliori cartolerie (ndw: ...magari edicole). Il fumetto è stato ideato con lo scopo di immergere i lettori nel fantastico mondo delle corse. La Gazzetta dello Sport non si è lasciata sfuggire il MotorShow di quest’anno, non solo è stata presente all’evento ma ha anche raccolto informazioni utili per la realizzazione di questo splendido fumetto. (ndw: La Gazzetta ha "raccolto informazioni utili per la realizzazione di questo splendido fumetto" ??? Stai a vedere che l'autore dell'articolo crede che il fumetto sia appena stato ideato a che, magari, un disegnatore italiano sia stato ingaggiato dalla Gazzetta per fare le storie ? Ma non si sono documentati per niente ???) Solitamente un Manga ha un costo di 3-4 euro circa, Michel Vaillant non solo è ben fatto ma ha anche un costo decisamente molto basso (ndw: ma cosa centra Michel Vaillant con i Manga ? ), stiamo parlando di 1 euro, un solo euro per un fumetto eccezionale, che vi lascerà incollati alla sedia per delle ore (ndw: per delle ore ? Per leggere storie da 42 o al massimo da 62 pagine ? Ma cosa siamo tutti analfabeti ?). Manca una settimana al lancio del fumetto, se acquistate giornalmente o settimanalmente la gazzetta dello sport, non potete lasciarvi sfuggire la possibilità di portarvi a casa il fumetto del pilota di carta dal cuore di acciaio. Vi invitiamo a lasciare un commento su questo articolo una volta che avrete acquistato e letto l’intero fumetto. Assicuratevi di trovarvi fuori le cartolerie (ndw: ma al paese dell'autore si vendono i giornali solo nelle cartolerie ??? boh!) a partire dal 5 dicembre per evitare di non perdervi nemmeno un numero della saga di Michel Vaillant.


Con la Gazzetta, torna Michel Vaillant

Torna nelle edicole italiane il mitico Michel Vaillant, il più famoso pilota della storia dei fumetti, creato da Jean Graton nel 1957 sulla rivista Tintin. In Italia arrivò negli anni Sessanta, sulle pagine del Corriere dei Piccoli, del Corriere dei Ragazzi e in altre edizioni. Eccellente pilota francese, Michel si è cimentato negli anni su auto di tutti i tipi, dalla Formula 1 ad ogni altra competizione. Oggi è La Gazzetta dello Sport a riproporlo, a partire dal prossimo 5 dicembre 2012, in una collana di albi di 64 pagine; ogni albo presenta un’avventura autoconclusiva corredata da approfondimenti inediti. Le prime tre uscite proposte a 1 €, le successive a 2,99 €. Michel Vaillant è probabilmente il più famoso fumetto sportivo mai realizzato, e – dicono in Gazzetta – il migliore sul tema motori. “Sabotatori, spie, donne fatali, corse all’ultima curva e, soprattutto, auto e circuiti che sembrano veri, senza effetti fotografici”. La prima storia sarà interamente ambientata a Monza,  ripercorrendo le emozioni e i luoghi simbolo dell’emozionante Gran Premio  d’Italia. Dal 5 al 9 dicembre 2012 La Gazzetta dello Sport sarà  inoltre presente al Motorshow di Bologna: sarà esposta la  macchina di Michel Vaillant, realizzata da Chevrolet, che ha corso e vinto quest’anno il  WTCC di Portimao. Queste le prime uscite previste per la serie: 1) Brivido a Monza (5 dicembre 2012), 2) Il muro del suono (12 dicembre), 3) Il circo infernale (19 dicembre), 4) Il fantasma della 24 ore (26 dicembre), 5) la grande sfida (2 gennaio 2013), 6) Km 357 (9 gennaio), 7) Cinque ragazze in corsa (16 gennaio), 8) Rodeo su due ruote (23 gennaio), 9) Il pilota senza volto (30 gennaio). Giorgio Rosato, fondatore e direttore della rivista motoristica Autoruote 4×4, ha scritto per noi questo ricordo di Michel Vaillant, suo eroe d’infanzia che univa la passione per il fumetto con quella per i motori: Tra i numerosi frammenti della mia infanzia, uno degli episodi più indelebili tra quelli racchiusi nell’archivio della memoria è legato senz’altro a Michel Vaillant. Ricordo ancora l’emozione di quando mio padre portò a casa una copia fiammante del fumetto “La grande sfida”, il primo titolo della serie, regalatagli da un amico camionista che faceva la spola tra Pescara e Marsiglia. Era la fine degli anni Cinquanta e frequentavo la terza elementare. Naturalmente non capivo una sola parola di francese, ma i disegni delle avventure di Michel Vaillant, il mitico eroe a motore scaturito dalla fantasia di Jean Graton, catturarono subito la mia attenzione. Oltre a innescare probabilmente i germi di quella passione che, molti anni dopo, avrebbero avuto un ruolo determinante nell’indirizzare  mie scelte professionali.  Qualche anno più tardi, nei “favolosi anni Sessanta”, arrivarono le prime copie in italiano e grazie alla paghetta settimanale il mio fumetto preferito divenne una presenza abituale nella mia cartella di scuola media, custodito gelosamente assieme al diario di Jacovitti. In seguito, complici le turbolenze ormonali dell’adolescenza e l’impegno richiesto dagli studi al liceo, mi allontanai dalle avventure del mio eroe dell’infanzia che, purtroppo, ho finito col perdere di vista nonostante le infinite riedizioni diffuse nel corso degli anni fino ai giorni nostri. Finalmente il tempo dell’amarcord sta per essere archiviato e anch’io, come la sterminata schiera di fan e appassionati sparsi in tutto il mondo, sono entrato in trepida attesa per l’imminente ritorno di Michel Vaillant, con le sue nuove avventure e la sua immancabile polo rossa. La “grande sfida” continua.

Giorgio Rosato

Michel Vaillant: si torna a correre con i fumetti della Gazzetta

di Ciampax

Quando ero un pargolo (e si parla di più di venti anni fa) ricordo che andavo spesso a casa di mio nonno per avere la possibilità di leggere i fumetti (principalmente italiani) che lui e mio zio compravano: Tex, Zagor e altri eroi le cui gesta sono rimaste nella storia. Un bel giorno, spulciando tra le cataste di albi presenti negli scaffali dove mio zio li riponeva (a quel tempo non tutti avevano la corretta idea di cosa volesse dire collezionare fumetti!) trovai un albo particolare che mi incuriosì. In copertina, un’auto di Formula 1 (per me erano tutte Ferrari a quel tempo!) nel pieno di un testa-coda spettacolare lungo la curva di una strada costiera a strapiombo sul mare (e già di per sé l’immagine aveva un che di avveneristico)  e un uomo, dal volto sorridente, inguainato in una tuta da pilota, il casco poggiato ai suoi piedi, in una posa che ricordava tanto il più sbruffone James Bond 007 che al tempo faceva faville al cinema . Non ricordo il titolo della storia, ciò che ricordo è che lessi l’albo in due giorni (non ero ancora un divoratore di fumetti come oggi) e rimasi affascinato dalla trama: un assassino misterioso, il mondo delle corse clandestine, una donzella in pericolo e questo pilota, metà divo del cinema, metà cavaliere di ventura, che sfidava tutto e tutti per arrivare alla verità (ndw: ???). Un mix di azione  e intrigo ben narrato, se pensiamo al fatto che la storia fosse del 1978 e venisse pubblicata, in Italia, nel 1988 (ndw: ???) (ai tempi in cui personaggi come Largo Winch o XIII facevano la loro comparsa sulle pagine di Lanciostory!), dove l’unico, indiscusso protagonista di intrighi era all’epoca il ladro mascherato Diabolik. Il fumetto con protagonista il pilota dal sorriso ammaliante di cui vi ho parlato portava, sul frontespizio della prima pagina, il titolo nonché il nome del protagonista (come consuetudine a quei tempi): Michel Vaillant nato dalla fantasia e dalle matite di Jean Graton, il pilota polivalente Michel (campione nella Formula 1, come nel rally o nella 24 ore di Le Mans) è l’emblema dello sportivo giusto e corretto, capace di abbandonare una gara pur di salvare un amico o di concedere la vittoria ad un avversario che gli ha salvato la vita. Nato in un periodo dove la maggioranza di eroi erano cow-boy o avventurieri oppure, nella maggior parte dei casi, esseri dotati di superpoteri (negli anni ’60 e ’70 l’Italia non aveva ancora avuto a che fare con i manga!) la figura dell’eroe sportivo, giusto, idealista, votato a proteggere i deboli e rispettoso in maniera ferrea dei regolamenti si fece, a poco a poco, strada nel cuore della gente, riscuotendo un successo inaspettato per un tale personaggio, tanto che le sue avventure, inizialmente annuali (ndw: ???) e raccolte in tipici tomi da meno di un centinaio di pagine in tipico stile della Bande Dessinée francese, ci accompagnano sin dal 1959 e sono state affiancate, in tempi più recenti, da nuove pubblicazioni ancora inedite in Italia. Per tutti gli amanti delle storie sportive e dell’intrigo La Gazzetta dello Sport presenta una pubblicazione unica e mai vista prima delle storie del pilota della scuderia Vaillant: a partire dal 5 dicembre, in edicola con La Gazzetta, sarà possibile acquistare il primo numero della collezione “Michel Vaillant”, dal suggestivo titolo “Brivido a Monza” al costo di 1 euro. Le successive due uscite avranno lo stesso costo, mentre dalla quarta uscita in poi, il prezzo si assesterà sui 2,99 euro. Parallelamente a questa iniziativa, inoltre, dal 5 al 9 dicembre La Gazzetta dello Sport sarà presente al Motorshow di Bologna, dove ci sarà l’esposizione della macchina di Michel Vaillant realizzata da Chevrolet, che ha corso e vinto il WTCC di Portimao quest'anno. Per chi è interessato, inoltre, consiglio la visione de “Adrenalina Blu – La leggenda di Michel Vaillant“, film francese del 2003 che ripercorre le gesta del pilota o, se siete abili e fortunati, recuperare la serie televisiva, in 13 episodi, “Michel Vaillant” che riscosse un discreto successo di pubblico alla fine degli anni ’70 e che, tuttavia, non mi pare sia mai stata trasmessa in Italia (ndw: invece si, cliccate qui). Infine (e poteva mancare viste le premesse?) vi consiglio di ripescare la serie animata Michel Vaillant: tute, caschi e velocità : ne ho una vaga rimembranza, ma ricordo che gli episodi erano alquanto avvincenti e, per essere un prodotto di animazione francese degli anni ’90, non era realizzato neanche male. Per cui, signori, vi consiglio di preparare la vostra tuta, spolverare il vostro casco e accendere i motori: con Michel Vaillant la gara (e l’avventura) ha inizio! 


dalla Redazione

Nel mondo dei fumetti, se si fa riferimento ad un pilota di automobili da corsa, il primo nome che viene in mente è di certo Michel Vaillant: le storie disegnate a partire dagli anni ‘50 da Jean Graton hanno appassionato più generazioni di lettori, con sabotatori, spie e donne fatali, ma soprattutto auto e circuiti riprodotti con dettagli realistici, senza dimenticare l’aspetto emozionale. Ora gli albi di Michel Vaillant vengono riproposti, con alcuni contenuti intediti in Italia, grazie ad un’iniziativa della Gazzetta dello Sport. Il fumetto viene infatti ristampato in un’edizione esclusiva per Gazzetta: ogni albo, contiene una storia, insieme ad altri contenuti editoriali mai pubblicati nel nostro paese, come storie brevi e testi di approfondimento; L’ambientazione della prima storia è il Gran Premio d’Italia a Monza. Ogni albo sarà in vendita il mercoledì, a partire dal prossimo 5 dicembre 2012, giornata di apertura al pubblico del Motor Show di Bologna: i primi tre avranno un costo di 1 euro, gli altri 2,99 euro; le singole uscite online costano invece tutte 5,99 euro, anche se la collana completa ha lo stesso prezzo dell’edicola. Nei giorni del Motor Show, dal 5 al 9 dicembre, la Gazzetta dello Sport sarà presente a Bologna, con l’esposizione della macchina con i colori di Michel Vaillant realizzata da Chevrolet grazie a un accordo con Studio Graton, portata al successo dallo svizzero Alain Menu nella tappa di Portimao del WTCC.


 MotoriSuMotori.it

Fumetto Michel Vaillant con la Gazzetta dello Sport

Per gli appassionati dei fumetti a temamotori, ecco arrivare con la Gazzetta dello Sport Michel Vaillant. Le più belle storie disegnate da Jean Graton negli anni ’50 rivivono nella riedizione proposta dal quotidiano “in rosa”. La prima uscita è il 5 dicembre e costa un euro, così come le successive due. Dalla quarta in poi il prezzo sarà di 5.99 euro. Le uscite sono programmate per tutti i mercoledì a partire dal 5 dicembre. Ogni fumetto oltre a narrare un’entusiasmante storia  conterrà contenuti esclusi, mai apparsi in Italia, quali storie brevi e testi di approfondimento. La prima storia di Michel Vaillant è ambientata a Monza, città che affascina per il suo Gran Premio. Ricordiamo inoltre che dal 5 al 9 dicembre La Gazzetta dello Sport sarà inoltre presente al Motorshow di Bologna, dove ci sarà l’esposizione della macchina di Michel Vaillant realizzata da Chevrolet, che ha corso e vinto il WTCC di Portimao quest’anno.


RECENSIONI      Giovedì 06 Dicembre 2012

Michel Vaillant #1: Brivido a Monza

Scritto da Cris Tridello

I  fumetti allegati ai quotidiani o ai periodici, ormai, non fanno più notizia. Sono passati i tempi in cui "La Repubblica", con il suo I Classici del Fumetto di Repubblica inaugurò un trend che ha coinvolto tutte le testate delle nostre edicole. Però l'operazione compiuta da "La Gazzetta dello Sport" con Michel Vaillant ha qualcosa di diverso. Come vi abbiamo già detto nella news fatta pochi giorni fa, la particolarità di questa accoppiata è sotto gli occhi di tutti e geniale per la sua semplicità: il titolo creato da Jean Graton 55 anni fa è il più famoso fumetto sui motori al mondo e l'unione con "La Gazzetta", quotidiano sportivo italiano per eccellenza, è ovvio e non più artificioso come fu per collane come Dark Side. Michel Vaillant è proprio "un supereroe formato Gazzetta" (come scrive Umberto Zappelon nell'introduzione a questo primo volume, contenente la storia Brivido a Monza) e si fatica a trovare una collocazione più adatta per ripresentare al grande pubblico questo storico titolo. Sulla bontà della storia (o delle storie) e sulla particolarità del fumetto in sé non ci vogliamo dilungare: Michel Vaillant ha fatto da apripista al fumetto franco-belga in Italia già negli anni sessanta e, pur non arrivando mai alla popolarità raggiunta da altri titoli o personaggi francofoni, si è saputo ritagliare un posto particolare nel cuore degli appassionati e, difatti, in Italia sono arrivati sia i cartoni animati che i telefilm, oltre che il film per il grande schermo "Adrenalina Blu - La leggenda di Michel Vaillant" ma, degli oltre settanta albi legati al personaggio (tra serie principale, spin-off e altro), numerosi sono i tomi ancora inediti (ndw: all'epoca dell'articolo: 15 su 71). Il motivo per cui la serie di Michel Vaillant è ancora oggi popolare nonostante gli anni passati sono gli stessi che, in Italia, si trovano quando si leggono Tex o Zagor. Avventura (in questo caso nel mondo dei motori), valori universali e mai superati come l'amicizia e la famiglia e, ovviamente, la lotta del bene contro il male (che nella serie sarà rappresentata dal Leader, di cui faremo la conoscenza già dal prossimo numero).  Unendo questi valori e temi all'accuratezza con cui Graton ha raffigurato le gare, i veicoli e il mondo delle corse tutto (dalla Formula 1, ai rally passando per Indianapolis e Le Mans) l'autore ha saputo affascinare le platee mondiali rendendo il suo personaggio "reale" tanto che numerosi sono i campioni che si sono detti a lui ispirati e che sono voluti entrati nelle storie a fumetti nel ruolo di comprimari (ne è un esempio Jacky Ickx, che appare in questo volume). Oggi si possono considerare alcune storie di Michel Vaillant un po' datate (non a caso è da poco iniziata in Francia una nuova serie che cerca di catturare le nuove generazioni) e sicuramente l'aver iniziato la pubblicazione partendo da quello che originariamente è il diciottesimo volume non giova alla comprensione della trama da parte dei neofiti. Brivido a Monza, però, è un buon punto di partenza per molti motivi primo tra tutti l'appeal che crea nel potenziale lettore, casuale o meno, il leggere una storia ambientata nel nostro paese. Pur avendo quarantadue anni alle spalle e pur trattando, sostanzialmente, di una Formula 1 totalmente diversa da quella odierna, la storia è un ottima finestra sul mondo di Michel Vaillant, sulla scuderia Vaillante e sulla serie in generale. Certo quello di allora era un altro modo di intendere il fumetto, la didascalia veniva pesantemente usata e l'autore era la voce narrante dell'intera storia ma sono tutti difetti cui si può passare sopra, soprattutto considerato l'altissimo  rapporto qualità/prezzo di questa edizione, curata dai tipi di Nona Arte (che ne stanno proponendo la ristampa cronologica in formato lussuoso). I motivi che rendono irrinunciabile a ogni appassionato, studioso o semplice curioso l'acquisto di almeno i primi tre volumi della collana sono: l'alta qualità del formato utlizzato (un brossurato a colori di 19x27cm), un apparato redazionale esplicativo adeguato che unisce alla storia principale anche quattro delle cinque storie di quattro pagine realizzate da Graton su Tintin nel 1957 per "rodare" il personaggio e, soprattutto,il prezzo ridicolo di un euro. Dal numero 4 la collana Le storie di Michel Vaillant si assesterà, sul comunque ottimo, prezzo di € 2,99 ma al prezzo attuale i primi tre volumi sono regalati. Se la scelta di non proporre l'opera in ordine cronologico potrà far storcere il naso a molti collezionisti ma gli unici motivi per lasciarsi sfuggire l'opportunità di provare ad avvicinarsi al mondo di Michel Vaillant dovrebbero essere imputabili soltanto ad un totale disinteresse per l'argomento trattato o per il fumetto in generale. In entrambi i casi un giorno potreste pentirvene.
 

Motore a fumetti. La gazzetta dello Sport, lancia in edicola la serie di albi a fumetti "Michel Vaillant". Presenti anche al Motor Show.

Siete appassionati del fantastico mondo delle auto sportive e delle corse? Magari lo siete anche del mondo del mondo del fumetto: se così fosse c’è una ottima notizia per voi. A partire dal 5 Dicembre, ogni mercoledì, la Gazzetta dello Sport, in allegato al quotidiano, propone ai suoi lettori un’imperdibile collezione di albi a fumetto dedicata al mitico pilota Michel Vaillant che vi consentirà di scoprire le più belle storie di questo campione di carta dal cuore d’acciaio.Verrete catapultati nelle avventure abitate da sabotatori, spie, donne fatali, corse all' ultima curva e, soprattutto, auto e circuiti che sembrano veri, senza effetti fotografici: le storie disegnate da Jean Graton negli anni ‘50 hanno avvicinato all’automobilismo diverse generazioni e sono ancora attuali e appassionanti. Questo popolare fumetto ricopre una certa importanza nell’immaginario collettivo: molti piloti reali hanno dichiarato, in passato, che la loro passione per le corse automobilistiche è nata cresciuta grazie alla passione per il personaggio in questione. L’opera, inoltre, ha ispirato serie tv, cartoni animati e addirittura un lungometraggio, “Adrenalina Blu”, realizzato in Francia ed uscito nelle sale cinematografiche nel 2003. Il fumetto, un must per tutti gli appassionati di motori, è in un’edizione esclusiva per Gazzetta: ogni albo, infatti, non contiene solo una storia auto-conclusiva ma contenuti editoriali extra inediti in Italia (storie brevi e testi di approfondimento). Ogni mercoledì sarà in edicola un nuovo albo: i primi tre costeranno solo 1€, gli altri 2,99€. La prima storia sarà interamente ambientata a Monza, ripercorrendo le emozioni e i luoghi simbolo dell’emozionante Gran Premio d’Italia. Queste le prime uscite previste per la serie: 1) Brivido a Monza (5 dicembre 2012)  2) Il muro del suono (12 dicembre) 3) Il circo infernale (19 dicembre) 4) Il fantasma della 24 ore (26 dicembre) 5) la grande sfida (2 gennaio 2013) 6) Km 357 (9 gennaio) 7) Cinque ragazze in corsa (16 gennaio) 8) Rodeo su due ruote (23 gennaio) 9) Il pilota senza volto (30 gennaio) Per maggiori informazioni consultate il minisito dedicato all’opera all’indirizzo http://bit.ly/Wtasvm E per chi volesse provare dal vivo il brivido del mondo Vaillant, dal 5 al 9 dicembre La Gazzetta dello Sport sarà presente al Motorshow di Bologna, dove ci sarà l’esposizione della macchina di Michel Vaillant realizzata da Chevrolet, che ha corso e vinto il WTCC di Portimao quest’anno.


Michel Vaillant in edicola con la Gazzetta dello Sport

Michel Vaillant uno dei più bei fumetti sportivi mai realizzati, il migliore sul tema motori torna in azione grazie all'iniziativa de La Gazzetta dello Sport che ripropone la saga dell'eroe nato dalla penna di Jean Graton. Figlio minore di Henri e Elisabeth Vaillant, Michel è un pilota di enorme talento e bravura del Team Vaillante, sempre in lotta contro l'eterno rivale il Leadere, al suo ritiro, con la figlia del Leader, Ruth e contro Bob Cramer, proprietario della scuderia Leader (n.d.w.: ??? Bob Cramer proprietario della scuderia Leader ci giunge nuova). I racconti di Michel Vaillant apparvero per la prima volta su Tintin nel 1957, e fino al 1959 furono pubblicate solo quattro storie (n.d.w.: cinque storie brevi). Poi iniziarono le pubblicazioni dei tomi, prima in Francia, poi dal 1963 anche in Italia, con il primo tomo intitolato "La grande sfida". Da allora sono stati pubblicati 70 tomi in Italia, il 71° arriverà a breve, mentre in Francia, terra del "papà di penna" Jean Graton, vivente, nato a Nantes nel 1923, è già stato pubblicato col titolo di "Au nom du fils". Ma sono state create anche 3 edizioni speciali, sempre inedite in Italia ed un'edizione speciale fuori serie (n.d.w.: ??? forse parlano dei vecchi albi speciali degli anni '70 riguardanti l'automobilismo,il motociclismo ed il 20° anniversario della serie). Il fumetto, un must per tutti gli appassionati di motori, è in un’edizione esclusiva per Gazzetta: ogni albo, infatti, non contiene solo una storia auto-conclusiva ma contenuti editoriali extra inediti in Italia (storie brevi e testi di approfondimento). Ogni mercoledì sarà in edicola un nuovo albo i primi tre costeranno solo 1 €, gli altri 2,99 €. La prima storia sarà interamente ambientata a Monza, ripercorrendo le emozioni e i luoghi simbolo dell’emozionante Gran Premio d'italia. Dal 5 al 9 dicembre La Gazzetta dello Sport sarà inoltre presente al Motorshow di Bologna, dove ci sarà l’esposizione della macchina di Michel Vaillant realizzata da Chevrolet, che ha corso e vinto il WTCC di Portimao quest'anno.

 

Fumetti di Carta

domenica 9 dicembre 2012

Michel Vaillant

di "Orlando Furioso"

Quando esce un nuovo “allegato” sotto forma di albo/volume a fumetti, in rete si scatenano le critiche. “Non servono”, “non sono fumetti, ma allegati”, “non spostano le vendite dei fumetti di una virgola”, “non mi piace la ricolorazione”, “non mi piace il rimontaggio”, “non ci sono le copertine originali”, “non sono cronologiche”, "la gente li compra ma non li legge" ecc.ecc.

Avete tutti/e ragione, comunque io ho già prenotato l’intera serie di “allegati” di Michel Vaillant in edicola e ho già trovato il loro posto nella nuova libreria "svedese" appena comprata. E mi sono già divorato almeno un paio di volte il primo albo della collana, uscito mercoledì 5 dicembre. In questa collana da edicola le storie di Michel Vaillant non saranno pubblicate in ordine cronologico e non saranno pubblicate tutte (il nostro compie quest'anno cinquantacinque anni di vita editoriale!) (ndw: e invece si); si tratta dunque di una selezione di cui non conosco i criteri e che, data la mia ignoranza in materia, non mi sento di criticare. D'altronde la mia risibile “conoscenza” di Vaillant consiste in qualche lontanissimo – ed estremamente piacevole – ricordo delle storie pubblicate sul Corriere dei Piccoli, e sul Corriere dei Ragazzi poi, e della più recente lettura del volume a lui dedicato nella serie di allegati a fumetti conosciuta come “Repubblica Serie Oro”. Ma, guarda i casi del destino, da alcuni mesi capitavo sempre più frequentemente sul sito di Nona Arte che ne sta pubblicando l’edizione integrale; seguivo "da lontano", per così dire. Quindi alla notizia della nuova serie di "allegati" della Gazzetta mi sono precipitato  in edicola a prenotarli subito, tutti. La prima storia pubblicata nel nostro albo di 64 pagine è "Brivido a Monza" (originariamente serializzata a partire dal n. 46 del 1968 della rivista settimanale francofona Tintin) e parte in media res, presupponendo da parte del lettore la conoscenza di ambientazioni e personaggi, visto che Michel Vaillant era all'epoca al suo undicesimo anno di vita editoriale. Un'introduzione scritta di Umberto Zappelloni provvede a ragguagliare il neofita. Michel Vaillant è campione mondiale di qualsiasi cosa si sposti - velocemente - a motore, dalle due ruote in su: Formula 1, rally, moto ecc.. Rampollo di buona famiglia, è figlio dell'integerrimo Henri Vaillant che guida con mano severa ma giusta il team automobilistico col quale corrono sulle fiammanti Vaillante azzurre Michel e il suo amico americano Steve Warson, tecnicamente seguiti dal fratello di Michel, Jean-Pierre, ingegnere della scuderia. Michel è presentato come il classico eroe: bello, buono, onesto, forte e generoso; dotato dunque di qualità umane oltre che sportive. Forse un po' demodé, ma non per questo meno affascinante. Lo stesso dicasi per i comprimari delle sue avventure, divisi senza tema di confusione tra buoni e cattivi, dove i buoni vincono perché così è giusto che sia. Brivido a Monza (scelta come prima uscita per l'ambientazione italiana, credo) è un perfetto esempio delle storie classiche di Michel Vaillant: buoni e cattivi, un giallo e relativa suspance a intorbidire la scena, le corse automobilistiche sempre in primo piano, l'amicizia-fratellanza tra i protagonisti buoni che viene messa in crisi da un fattore esterno, la vittoria del bene e dei valori "buoni". E tantissima velocità. Michel Vaillant è un fumetto veloce: leggendolo si ha l'impressione che le auto si muovano davvero e par di sentire i potenti rombi dei motori sferragliare nelle strade e su pista. Inoltre, particolarità gustosa di questa storia, insieme ai personaggi fittizi, troviamo anche il realissimo Jacky Ickx, che all'epoca fu felicissimo di comparire su una storia a fumetti di Michel Vaillant, e per questo onore accettò addirittura di... arrivare secondo ! L'autore Jean Graton - oggi 89enne - disegna in modo molto accattivante i personaggi e in modo strepitoso le vetture ed è capace di imprimere loro la sensazione del movimento e della velocità, aiutandosi anche con grosse e vistose onomatopee che rendono rombi e stridii di freni facilmente udibili alle orecchie interiori del lettore. Lo stile di Graton è chiaro e piacevolissimo, l'inchiostrazione sempre pulita, il tratto è definito e descrittivo, realistico soprattutto nella definizione degli ambienti - davvero curatissimi e frutto di una accurata documentazione - e il tutto è completato con colori brillanti. La scansione delle vignette è molto regolare nelle sequenze in cui i nostri (il Nostro, soprattutto) non sono al volante; ma il montaggio si fa più ardito e dinamico quando si accendono i motori. Con gran soddisfazione per gli occhi. Dopo Brivido a Monza, l'albo della Gazzetta presenta quattro storie brevi (tre del 1957, l'ultima del 1958) di quattro tavole l'una. Anch'esse frizzanti e divertenti, ci mostrano l'evoluzione dell'autore negli undici anni che intercorrono a ritroso tra la prima storia lunga e queste quattro storie brevi: le tavole del 1957 sono zeppe di coloratissime vignette e di lunghe didascalie; ambienti e costumi riflettono l'epoca; ma la cosa più bella è vedere quant'erano diverse (stupendamente diverse!) le vetture degli Anni 50: vale la pena soffermarsi qualche minuto su certe vignette, che danno un certo, delizioso brivido retrò. La lettura di questo primo albo di Michel Vaillant offre un'esperienza spensierata e divertente, non necessariamente riservata a chi è appassionato di motori (anche se i suddetti appassionati probabilmente si godranno le storie ancora di più!). Jean Graton è stato capace di costruire un team di personaggi che pur senza sfoggiare una psicologia particolarmente profonda, sono in grado - da ben cinquantacinque anni - di attecchire, "fare amicizia" e appassionare lettori e lettrici di tutto il mondo. E sempre a proposito di esperienze piacevoli, consiglio infine di consultare - di perdercisi addirittura, come ha fatto il sottoscritto - il bellissimo sito dei fan italiani di Michel Vaillant, una vera miniera di informazioni, immagini, racconti, interviste e quant'altro possa riguardare il nostro eroe motorizzato! sito dei fan italiani di Michel Vaillant, una vera miniera di informazioni, immagini, racconti, interviste e quant'altro possa riguardare il nostro eroe motorizzato!   "Il migliore fumetto di sempre sui motori".

  

Le Storie di Michel Vaillant #1 – Brivido a Monza (Graton)

di Salvatore Cervasio

E’ uscito mercoledì con La Gazzetta dello Sport il primo numero di una nuova serie di allegati fumettistici: il protagonista è il pilota Michel Vaillant, titolare della serie creata da Jean Graton nel 1957, uno dei pochi fumetti sportivi del mondo delle nuvole parlanti e perciò una delle scelte più azzeccate che la “rosa” poteva fare. Il volumetto, di buona fattura, brossurato leggermente più piccolo del formato francese con copertina in cartoncino e carta patinata, viene offerto, fino al 3° numero, all’interessante prezzo di € 1. La prima uscita propone Brivido a Monza, storia originariamente pubblicata su Tintin a cavallo tra il 1968 e il 1969 e successivamente pubblicata in volume nel 18° albo della serie omonima al suo protagonista. Si tratta di una delle storie più briose e frizzanti del personaggio, un perfetto starting point che mostra tutte le caratteristiche del fumetto di Graton: cura e dovizia di particolari tecnici automobilistici, avventura e velocità, ma anche una minima attenzione etnologica ai luoghi visitati dai vari Gran Premi (fa piacere vedere il Duomo di Milano in tutto il suo splendore protagonista di una grande vignetta a pagina 38). Una bella iniziativa, anche per quel che riguarda la grafica sia esterna che interna del volume, squisitamente retrò e con degli ottimi redazionali. Chiudono il volume alcune storie brevi, il punto di partenza della carriera di Michel.

 

Michel Vaillant corre in edicola

by  Giac

La Gazzetta dello Sport colpisce ancora e lo fa portando stavoltain edicola una serie di fumetti che più sportiva non si può: il cuore corre a mille con le avventure di Michel Vaillant, indimenticato personaggio che anche in Italia ha avuto una sua storia editoriale (e più tardi anche televisiva) tanti anni fa, come diversi esponenti della old-school ricorderanno.Corse automobilistiche ma non solo: è dal1957, data del creatore Jean Graton, adesso affiancato dall’alto dei suoi 90 anni dal figlio Philippe, che Michel Vaillant si batte per i nobili principi di lealtà, onestà, sportività, legge e ordine.Come un vero cavaliere d’altri tempi (e l’anagrafe, beh, ci conforta) Michel e i suoi alleati conducono una lotta all’ultimo rombo di motore e non solo contro loschi figuri dalle intenzioni molto poco nobili. E’ anche per questo suo gusto squisitamente ‘retrò’ che il fumetto acquista una sua ulteriore valenza: nelle tavole pur modernissime e cinetiche di Graton, passiamo in rassegna usi e costumi di diverse epoche, mode ed eventi che hanno fatto la storia.Il primo racconto scelto dalla Gazzetta (la pubblicazione delle storie non è cronologica) è “Brivido a Monza“, realizzato ben oltre un decennio dopo l’esordio del personaggio e scelto appositamente per l’ambientazione italiana. Un racconto che fila via come un’auto sportiva e capace di far immergere subito anche i neofiti nell’universo-Vaillant. E poi, ci sono i consueti redazionali di qualità che introducono e completano il volume per chi volesse farsi un’infarinatura del fumetto e conoscere dettagli della sua vita editoriale più altre curiosità.I volumi sono brossurati, da 64 pagine: i primi tre hanno l’allettante prezzo di 1 euro, poi 2,99 (ne sono previsti 35). Il nostro consiglio è di andarvi a recuperare subito questa prima uscita, tanto per “assaggiare”, e poi fare un pensierino anche sulle prossime, se la lettura vi aggrada. Siamo convinti che il vecchio Michel saprà fare breccia in molti di voi! Qui trovate il sito italiano dedicato al personaggio e ai suoi autori… una vera miniera di informazioni!

 

ebdomadario.com

Michel Vaillant, un fumetto da Formula 1

di Rossano Tassi

Correva l’anno 1963 e la casa editrice Mondadori dava alle stampe una nuova serie di albi a fumetti: i "Classici Audacia". Gli albi, di grande formato, segnavano il definitivo lancio in Italia del fumetto franco-belga. In poco tempo i "Classici Audacia" acquistarono una  popolarità inimmaginabile. Ogni albo pubblicava storie e racconti legati a eccezionali personaggi che attraversavano tutti i generi della letteratura a strisce. Il lettore poteva immergersi nella mirabolanti avventure dell’aviatore canadese “Dan Cooper”creato da  Albert Weinberg nel 1957 o entrare con assoluto coinvolgimento nelle trame “noir”del  giornalista-investigatore “Ric Hochet”, presentato in Italia con il nome di “Ric Roland”, nato nel 1955 per merito di Andrè-Paul Duchateau (testi) e Tibet, pseudonimo di Gilbert Gascard,(disegni) oppure viaggiare nel profondo ovest americano partecipando alla saga western di “Blueberry”, ideata da Jean-Michel Charlier nel 1963 per i disegni di Jean Giraud, oppure poteva provare il brivido della velocità leggendo le avventure di “Michel Vaillant”. E’proprio “Michel Vaillant” che inaugura la neonata serie di albi monopolizzandone i primi tre numeri. “Michel Vaillant” è un intrepido pilota di Formula 1, alto, robusto e simpatico, che non esita a prendere parte anche ai più difficili rally internazionali, come la Parigi-Dakar e a pilotare moto e motoscafi. Ha i motori nel sangue: il padre ex pilota è il fondatore dell’azienda automobilistica,  mentre il fratello Jean-Pierre, dopo il matrimonio, lascia le corse per occuparsi della direzione tecnica dell’azienda di famiglia. Anche se di tanto in tanto si tingono di rosa o di giallo, nella vita di Michel le corse sono al primo posto, anche se nel 1974, sposa Françoise Latour. Un’accelerazione al ritmo avventuroso delle storie si è avuto quando è entrato in scena Steve Warson, rivale e poi fraterno amico venuto dagli Stati Uniti. Le storie sembrano cronache realistiche di gare realmente avvenute, piuttosto che racconti immaginari. Le ragioni del successo di questa serie creata nel 1957, per il settimanale belga “Tintin”, da Jean Graton (Nantes, 10 agosto 1923), che ha sempre amato il mondo delle corse, vanno infatti ricercate soprattutto nell’estrema precisione del disegno e della sceneggiatura. Sono storie avvincenti, ricche di riferimenti tecnici e dense di azione, dove il nostro eroe si cimenta contro i veri piloti del circo della Formula 1 dell’epoca, come fosse lui stesso un pilota vero.  E le storie ne traggono un assoluto vantaggio. Il realismo, la dovizia di particolari, le vicende narrate, ambientate negli stessi  circuiti della realtà e con gli stessi piloti, danno agli albi di Vaillant una marcia in più che conquisterà milioni di fans in tutto il mondo. Come spesso accade ai personaggi di grande successo, anche al pilota francese sono state dedicate altre serie di grande successo. Si comincia da una serie televisiva, realizzata negli anni di maggiore successo del fumetto (1960-1970), andata in onda sulla RAI nel 1973, a una serie di cartoni animati, prodotti nel 1980 e trasmessa da noi, dopo alcuni anni, da Canale 5 e infine anche il grande schermo ha subito il fascino delle strisce disegnate create da Jean Graton, producendo il lungometraggio, diretto da Luc Besson, “Adrenalina blu, la leggenda di Michel Vaillant” (2003). In Francia e in Belgio “Michel Vaillant” è una specie di eroe nazionale e non solo la Renault, ma anche altre prestigiose marche lo hanno scelto come testimonial nelle proprie iniziative d’immagine. Agli inizi degli anni ’90, il figlio di Jean Graton, Philippe, inizia a collaborare con il padre e nel 1994 scrive la sua prima sceneggiatura per l’episodio “La piste de Jade”. Al sorgere del terzo millennio Philippe Graton, raccoglie l’eredità del padre e con la collaborazione dello sceneggiatore Denis Lapière e dei disegnatori Benjamin Bénéteau e Marc Bourgne, da vita ad una nuova stagione di “Michel Vaillant”, con la pubblicazione dell’episodio “Au nom du fils”. Una nuova stagione che sembra densa e frizzante, ricca di infinite sorprese. Sono passati quasi cinquant’anni dalle sue prime avventure “italiane” e nonostante la popolarità del personaggio, la produzione a strisce del nostro pilota sono uscite con il contagocce. Dopo i “Classici Audacia”, le avventure di “Michel Vaillant”, furono pubblicate a puntate sul “Corriere dei Piccoli” e poi ristampante sugli “Albi Ardimento” e solo recentemente riproposte in pregevoli albi cartonati per merito di “Alessandro Editore” (n.d.w.: forse l'autore si riferiva a NONA ARTE che pubblica gli albi cartonati  dal 2010 e che ora gestisce anche le versioni più economiche della Gazzetta . Alessandro Editore aveva pubblicato albi brossurati negli anni '80 e solo 4 cartonati nel 2000-2001) . Tutto questo nonostante molti siano i fans del pilota transalpino presenti nel nostro paese. Ma oggi per gli appassionati arriva l’opportunità di tornare a respirare l’odore della benzina, il grido della folla e l’adrenalina della corsa. Da mercoledì 5 dicembre per terminare a febbraio/marzo 2013, con cadenza settimanale, in edicola con la “Gazzetta dello Sport”, ritorna “Michel Vaillant” in albi brossurati composti da 64 pagine, ricche anche di materiale inedito, notizie e aneddoti. Gli eroi non muoiono mai e a volte ritornano. Bentornato Michel

 

 

...se ne parla anche fino alla fine del 2013...

 

Zona-Bédé

Prosegue felicemente la pubblicazione delle avventure di Michel Vaillant in allegato alla Gazzetta dello Sport. Anche se l’ordine di pubblicazione delle storie poteva sembrare incomprensibile o perlomeno non in ordine cronologico, in realtà si sono bilanciate le storie nuove per lo più inedite con quelle più vecchie e già pubblicate in Italia in passato. Adesso, completata la fase di incastro, la numerazione corrisponde a quella degli albi originali. Manca solo qualche mese alla conclusione dell’opera che costituirà la più completa pubblicazione di un personaggio mito della BD mai apparsa in Italia, a un prezzo stracciato e di una qualità notevole. Con l’inclusione delle storie brevi e di quelle pubblicitarie, rappresenta una vera e propria integrale, sulla falsariga dell'edizione francese pubblicata negli anni scorsi in venti corposi volumi. In più contiene anche le avventure della serie spin-off di Julie Wood, pubblicata in ogni albo a completamento delle avventure a partire dal numero 43. Integrale? Non proprio, perché la prima famosa avventura di Michel Vaillant, “La grande sfida”, non è composta da 62 pagine come appare anche nelle edizioni francesi dalla prima pubblicazione in albo, ma da 63, tante sono le tavole pubblicate su Tintin edizione belga dal numero 1 al numero 43 del 1958. La tavola sacrificata alla foliazione dell’albo è la seguente: (...omissis) Si tratta della trentaduesima, o della trentunesima bis se si fa riferimento alle pagine della versione in albo. Questa pagina “saltata” si trova tra le due pagine seguenti, qui tratte dalla prima apparizione in assoluto di Michel Vaillant in Italia sul numero 1 dei Classici Audacia della Mondadori nel dicembre 1963.(omissis) In quegli anni il rispetto dell’integralità in una pubblicazione a fumetti non era certo una preoccupazione primaria, e altri personaggi famosi ne hanno sofferto ben di più… Per un'ampia e approfondita analisi delle parti modificate e mancanti nelle edizioni italiane di Michel Vaillant basta andare alle pagine "vignette mancanti" del sito dei fan di Michel Vaillant, con tutto e più di tutto per gli amanti di questo personaggio.                                                                                                                                                                                                       (novembre 2013)  


... e anche nel 2014...




Michel Vaillant

Michel Vaillant è stata una gradita sorpresa, non pensavo di poter trovare un fumetto legato al mondo dei motori, ambiente e passione a me lontanissimi, così divertente e appagante. La Gazzetta dello Sport, insieme alla Cosmo (n.d.w.: Nona Arte), ha aperto una grande speranza negli appassionati di bedé, quella di poter godere di alcuni classici del fumetto francese nel loro formato originale (o quasi) a un prezzo del tutto accessibile, confezionando degli ottimi albi nello splendore della quadricromia. Albi che tra l'altro presentano numerosi spunti e curiosità dalle quali sto pensando di tirare fuori qualche post un po' diverso dal solito, vedremo... Una delle osservazioni che si possono muovere a iniziative come questa, comunque lodevoli, è quella di non pubblicare le avventure dei protagonisti (accade con Vaillant ma anche con Lucky Luke) in ordine cronologico. Questa scelta probabilmente dipende dal fatto di dover attrarre il maggior numero di lettori fin dai primi numeri, non a caso nella prima uscita di Michel Vaillant viene presentato l'episodio Brivido a Monza, titolo di sicuro richiamo per il pubblico italico. Il grande pregio delle avventure del pilota creato da Jean Graton è la freschezza. L'episodio di cui parlavamo sopra, presentato nel primo numero, risale addirittura al 1970 ma si lascia leggere che è una bellezza creando anche un bellissimo effetto nostalgia che si rivela un inaspettato valore aggiunto. Michel Vaillant è un pilota di Formula 1 (e non solo) e quindi va da sè che le auto la fanno da padrone nell'economia delle storie di Graton. Vedere riprodotte minuziosamente le monoposto di fine anni '60, così come l'atmosfera delle corse dell'epoca è un piacere per gli occhi, veder comparire invece, in sequenze lontane dalle piste, la Fiat 500, la Fiat 850, la Lancia Fulvia, la Renault 4 o la Citroen DS diventa un piacere anche per il cuore, almeno per chi è stato bambino nei '70. Ottime anche le rappresentazioni degli scenari con splendidi scorci di Milano e delle piste, grande dinamismo invece nelle sequenze dedicate alle corse, Graton ha una gran bella mano e già dal primo numero, che presenta anche alcune tra le prime storie brevi dedicate a Vaillant (1957), se ne può studiare l'evoluzione. Le storie della scuderia Vaillant, di cui Michel è uno dei rampolli, mischiano le imprese sportive a piccoli e grandi imprevisti, trame dal lieve tono giallo e complotti a leggerezza e divertimento. L'esperimento di Gazzetta non può che dirsi riuscito e la scelta del materiale da proporre del tutto felice, speriamo che il connubio prezzo/qualità vada avanti di questo passo ma soprattutto speriamo di continuare ad avere quei pochi soldi necessari per sostenerlo, cosa che oggi, allo stato delle cose, appare sempre meno scontata.                                                                                                                                                                                                                                                                         (12 marzo 2014)     

 

INTERVISTA A MARC BOURGNE

Nel gennaio 2014 Mauro Giordani intervista Marc Bourgne, il nuovo disegnatore della serie, per il blog "Zona BD". 

 

Zona-Bédé 

ZBD: Marc, nonostante la lunga carriera, nel nostro paese lei è un autore ancora poco conosciuto. Vuole presentarsi ai lettori italiani, che nel 2014  apprezzeranno i suoi lavori per il nuovo ciclo di Michel Vaillant (Gazzetta dello Sport) e per un’altra serie della quale, però, non possiamo ancora rivelare l’editore ?

MB: Sono felice che queste due serie saranno pubblicate anche in Italia, lo apprendo solo ora. Sono nato a Versailles e ho studiato Storia alla Sorbonne prima che Dargaud pubblicasse il mio primo album nel 1992, si trattava di Être libre. Dopo altri tre volumi di questa serie, per la quale curavo testi e disegni, ho realizzato Histoire de Monaco (Dargaud), di cui peraltro esiste un’edizione italiana. La Dargaud mi ha affidato i disegni di quattro volumi di Barbe-Rouge sceneggiati da Christian Perrissin e parallelamente ho lavorato con la Glénat, nel 2000, creando la serie Frank Lincoln. Nel 2008/09, sempre da Glénat, sono stati pubblicati quattro album di Voyageur che ho disegnato su sceneggiatura di Stalner e Boisserie. Nel 2010/11 due album di IR$-All Watcher su sceneggiatura di Stephen Desberg per l’editore Le Lombard. Nel 2012 ho disegnato Michel Vaillant, il personaggio creato da Jean Graton nel 1957, per una nuova serie realizzata con Philippe Graton, Denis Lapière e Benjamin Benéteau, (Dupuis). 

Poi, ho ripreso Larry Max, l'eroe della serie IR$, per un nuovo "spin-off" intitolato IR$-Team (Le Lombard). Sono stato anche lo sceneggiatore del dittico L’été 63, disegnato dal canadese VoRo (Vents d’Ouest 2009/12), di un adattamento de Le Dernier des Mohicans, disegnato da Marcel Uderzo (Adonis, 2010) e della serie Les Pirates de Barataria, disegnata da Franck Bonnet (sette tomi dal 2009, Glénat). Ho illustrato alcuni libri per l’infanzia e ho realizzato fumetti pubblicitari come, per esempio, quelli per la Michelin.

ZBD: Come è iniziata la sua collaborazione con Philippe Graton per Michel Vaillant ?

MB: Quindici anni fa spedii degli studi sul personaggio Julie Wood alla Graton Éditeur. Avevo saputo, da un’intervista di Philippe, che l’editore cercava un disegnatore per riprendere questa serie da pubblicare parallelamente a quella di Michel Vaillant. Poi, per vari motivi, il progetto venne abbandonato e io ripresi a disegnare Barbe-Rouge. Nel 2011, quando la Dupuis cercava un disegnatore per il nuovo ciclo di Michel Vaillant, Philippe si ricordò di me e mi contattò per affidarmi il lavoro. Philippe è un “erede” atipico nel mondo della bande dessinée, altri esigono che coloro che riprendono le serie si accontentino di copiare servilmente lo stile dei loro padri e di “congelare” le storie all’epoca in cui la serie era stata lasciata. Philippe, invece, volle rivitalizzare il personaggio proponendo delle sceneggiature contemporanee e scritte con un taglio più moderno. Al momento di iniziare il lavoro mi chiese, quindi, di non disegnare i personaggi con lo stile del padre ma di adeguarli al mio. 
ZBD: E’ più “difficile” il mestiere del disegnatore o quello dello sceneggiatore ?

MB: Impossibile rispondere a questa domanda. Poi, in effetti, dipende dalle serie e dalle storie. Diciamo che, generalmente, è molto più lungo e laborioso disegnare che scrivere.

ZBD: Come giudica la serie Voyageur (Voyager), una delle poche, tra le sue, pubblicate in Italia

MB: Per me fu una grande delusione. I soggetti erano molto allettanti e promettenti ma le sceneggiature non erano buone. Fin dal secondo album ho cominciato ad annoiarmi mentre disegnavo. È il mio solo dispiacere in più di vent’anni di carriera.
ZBD: Abbiamo ammirato alcuni suoi bozzetti di Blake e Mortimer. Dopo Michel Vaillant, tra i personaggi classici, a quali le piacerebbe dedicarsi?
MB: Adorerei disegnare Blueberry ma non ne sarei all’altezza. Poi, Tif et Tondu!
ZBD: Conosce il fumetto italiano ? Quali sono i suoi autori preferiti ?
MB: Sì, conosco un po’ il fumetto italiano, da decenni in Francia sono tradotti e pubblicati i grandi autori. Hugo Pratt non è mai riuscito a coinvolgermi più di tanto, mi piacciono molto di più gli autori erotici come Guido Crepax e Enrico Marini. Il mio autore preferito è, senza dubbio, Vittorio Giardino.
ZBD: Quali sono i suoi prossimi progetti ?
MB: Lavoro sul quarto e ultimo album di IR$-Team e sull’ottavo de Les Pirates de Barataria. La serie Frank Lincoln è finita, il sesto ed ultimo volume è uscito in Francia l’anno scorso. Come disegnatore non mi resta che Michel Vaillant. Questo mi lascerà un po’ di tempo libero per la realizzazione di una nuova serie o di un one-shot, non ho ancora deciso. C’è un personaggio storico di cui mi piacerebbe molto rappresentare la vita … ma non è stato ancora firmato niente e quindi preferisco non rivelare il suo nome.

 (gennaio 2014)


UNA RECENSIONE DI "NEL NOME DEL FIGLIO"

Il 2 aprile 2014  sul suo blog "Che cosa sono le nuvole" (http://lucalorenzon.blogspot.com/), Luca Lorenzon pubblica una recensione di "Nel nome del figlio", il 1° album della Nuova Stagione di Michel Vaillant (il 71° dell'intersa saga).



Che cosa sono le nuvole

lucalorenzon.blogspot.com

 

Michel Vaillant Nuova Stagione : Nel nome del figlio

di Luca Lorenzon 

Prova superata, e alla grande, per la Nouvelle Saison di Michel Vaillant, la sua versione “ultimate” che ha esordito oggi in Italia nella benemerita collana della Gazzetta dello Sport. Dalle immagini che avevo visto online e da alcuni commenti letti qua e là mi aspettavo il peggio e invece questo Nel Nome del Figlio si è rivelato un volume fantastico. L’opera di demolizione e ricostruzione del mito ha lasciato tracce profonde, soprattutto nelle fisionomie di alcuni personaggi (Jean-Pierre Vaillant in particolare è irriconoscibile) ma ne valeva la pena e la cosa non è poi così negativa: ho trovato molto più affascinante la Françoise invecchiata e dimagrita della sua controparte classica, tipica bellezza un po’ anonima di Jean Graton. Compatibilmente col cambio di registro questa Françoise è pure stronza, visto che si infuria con il figlio scomparso invece che preoccuparsi per lui. Sul lavoro del “meccanico” Benjamin Benéteau (che se non erro faceva già parte del team) nulla da eccepire, segnalo solo come ormai le auto da corsa si vedano a malapena sotto gli adesivi dagli sponsor (impeto di realismo o critica al mondo delle corse? In ogni caso un sacco di lavoro in più per Benéteau); la grande incognita era Marc Bourgne, che però ha rivoltato con successo lo stile di Graton preferendo un segno marcato e deciso alle delicate silhouette del maestro, e che (vivaddio) ha infuso nei personaggi molta espressività e molto dinamismo, altro che goccioline di sudore e linee cinematiche a simulare sorpresa e movimento. Forse una vignetta estrapolata dal contesto può sembrare poco interessante, ma inserita nell’economia della tavola dimostra come Bourgne sia pienamente padrone del proprio mestiere. E anche se il volto di Michel cambia di vignetta in vignetta si intuisce lo stesso il grande lavoro che deve aver svolto Bourgne per trovare la faccia giusta e rimanervi fedele, lavoro testimoniato anche dagli schizzi preparatori stampati a pagina 57. Per quel che riguarda i testi mi sembra che la politica di realismo e disincanto, non disgiunta da elementi di critica sociale, iniziata da Philippe Graton sin dall’inizio della sua gestione sia giunta a piena maturazione, creando quindi una forte continuità con gli ultimi volumi. Quello che cambia rispetto all’ultimo episodio di ben 5 anni prima è il cast e le sue dinamiche: non solo i segni del tempo si vedono sul volti dei personaggi più anziani, ma adesso la famiglia è allargata e i fratelli Vaillant hanno entrambi due figli adolescenti! E com’è intuibile sin dal titolo uno dei due, Patrick figlio di Michel, avrà un ruolo cardine nella storia. Storia che però verte inizialmente su una delle periodiche crisi della Vaillant, le cui cause e i cui effetti vengono descritti con la consueta freddezza documentaristica a cui ci ha abituato la serie negli ultimi anni, e che costituisce un atto d’accusa più efficace di tanti trasporti emotivi. Per tornare ad avere una chance sul mercato globale la Vaillant deve farsi sponsorizzare da una multinazionale per poter così partecipare al WTCC e sperare di imporsi nuovamente. Purtroppo le preoccupanti notizie che giungono dal collegio esclusivo dove si trova Patrick fanno sì che Michel Vaillant perda la testa e mandi al diavolo la corsa. Il protagonista si dimostra ovviamente ancora una volta tanto abile nella guida da sfiorare il sovrannaturale, eppure non è mai stato più umano di come viene dipinto in questa storia: anzi, proprio la sua formidabile abilità al volante sembra sottolineare quanto sia fragile e forse fallibile nella vita privata. Al di là della storia, che nemmeno termina con questo primo volume, è molto suggestivo il ritmo che Philippe Graton e Denis Lapière vi hanno infuso, creando sapientemente la giusta suspence nel presentare i personaggi e farci vedere come sono stati modernizzati, insomma la citazione che ho fatto all’inizio dell’Universo Ultimate era blasfema ma non campata in aria. Anche la montante attesa per l’apparizione di questo benedetto Patrick è stata resa con maestria, io temevo che non si sarebbe nemmeno visto. E così, un colpo di scena dopo l’altro, si arriva alla cinquantaquattresima tavola, dove un bel cliffhangerone rimanda al prossimo volume, mai così atteso come in questo caso. E per fortuna (almeno questa soddisfazione a vivere in Italia) mancano solo 7 giorni.
In appendice, oltre a un reportage sull’incursione della Vaillant nel mondo reale, vengono proposte le cronologie di Michel Vaillant e Julie Wood.                                                                                                                                                               

 

UN ARTICOLO DI GIORGIO TERRUZZI SUL WEB

Il 25 giugno 2015, sul sito www.redbull.com , viene pubblicato questo articolo del noto giornalista Giorgio Terruzzi.

 

 

Terruzzi racconta: Michel Vaillant

Omaggio a un eroe di carta che ha accompagnato la passione per le corse di una generazione

 

Ci pensavo da un pezzo. Michel Vaillant. Il pilota da corsa più longevo in assoluto. L’eroe che non muore, viaggia e fila senza una ruga di troppo, senza perdere gli ingredienti di un fascino che ha afferrato l’attenzione di tutti noi, appassionati della velocità. Il tirabaci nero che ciondola sulla fronte, i gesti perfetti del grande pilota, del grande signore, i patimenti e le sfide, un compagno amico che gli somiglia, Steve Warson, una famiglia che raccoglie molti spunti sparsi nella storia del motorismo, a cominciare dal padre Henri che mi ha sempre fatto pensare a Enzo Ferrari. Michel corre dalla fine degli anni Cinquanta (prima apparizione nel 1957, primo albo nel ’59) grazie alla mano felice e alla passione feroce di Jean Graton (poi assistito dal figlio Philippe), francese di Nantes, trasferitosi in Belgio, il Paese – misteriosamente – più prolifico sul fronte dei grandi fumettisti. Graton lo ricordo vagamente, incontrato una sola volta, non ricordo nemmeno dove. Di Vaillant, in compenso, sono un esperto, sin da quando aspettavo con ansia l’uscita del Corrierino dove comparivano le sue storie a puntate, poi raccolte in una quantità di pubblicazioni magnifiche. Erano i “Classici dell’Audacia”.  Li ho ritrovati alcuni anni fa, sopra una bancarella dell’usato, pazzo di gioia. Adesso occupano uno scomparto della libreria. Quando arriva una notte storta, vado a trovarli, fiducioso, rileggo, mi calmo un poco, ritrovo un sapore che mi conforta, con dentro i mobili della casa dei miei genitori, l’odore di un tempo finito, i desideri e i battiti di allora, abbinati alle pubblicità che comparivano sui “Classici”, con Paola Pitagora circondata da una micropista per macchinine da far girare, se possibile, all’infinito. Non un semplice campione, capace di correre e vincere, in compagnia di alcuni amici altrettanto celebri. Da Jacky Ickx a Pedro Rodriguez, a Jacques Laffite. Capace di lottare contro nemici tosti come il Leader o Bob Kramer. Capace di infilarsi in qualche guaio tra un Gran Premio e un raid dall’Alaska alla Terra del Fuoco. Già, perché Michel va forte dappertutto, con ogni genere di macchina, senza mai mollare non solo il gas ma anche un rigore assoluto.Un eroe completo, ecco, dotato di un’etica formidabile. Non solo. Con Vaillant abbiamo visitato, da casa, le piste di tutto il mondo, per come sono veramente, grazie al suo autore, un vero artista ma anche un fotografo straordinario(molto amico di Bernard Cahier, il decano dei reporter da corsa, spesso presente nelle tavole); abbiamo viaggiato ovunque, attraversando paesaggi e atmosfere del tutto realistiche e fondamentali per dare forza al protagonista, Michel appunto. Al volante delle Vaillant, che sono macchine sempre originali, evoluzioni futuristiche e spesso azzeccatissime, rispetto ai modelli presenti nelle competizione in epoche diverse. Graton, dunque, un visionario, un grande autore. Il babbo appassionato di un campione che vince anche perdendo, sempre pronto a scovare un sentimento, un senso, un insegnamento. Non so se i ragazzi di oggi considerino Michel un compagno di avventure. C’è altro, ci sono altri personaggi, sono diverse le parentesi dentro le quali corre l’adolescenza. Allora, per noi venuti al mondo alla fine degli anni Cinquanta, insieme a lui, è stato un compagno prezioso. Ancora adesso, con il caldo dell’estate che offre qualche sospensione silente nel pomeriggio, rivedo ogni curva, ogni gesto, i colori delle tavole così simili a quelli delle nostre vacanze, del nostro tempo da svago. L’odore della carta, il tepore di un pomeriggio colmo di silenzio e solitudine, improvvisamente rivoluzionato da una nuova avventura. Corse, duelli, incidenti e misteri per una semplice, formidabile compagnia. E, insieme, la passione per le corse amplificata pagina dopo pagina. Corre Michel Vaillant, non si ferma. E, con lui, mi illudo di non potermi fermare mai e poi mai nemmeno io, visto che ogni incontro mi tira indietro gli anni, mi fa tornare il ragazzino che ero, con la cartolina fissata sulla forcella della bici, i raggi che fanno il rumore del sogno, spinto dai pedali. Trac-tac-tac -tac…

 (25 giugno 2015)  

 

UN'INTERVISTA DI MARCO DI GERONIMO AL VOSTRO WEBMASTER PER IL SITO WWW.ITALIANWHEELS.NET

L'  1 ottobre 2015 , sul sito web www.italianwheels.net è stata messa on-line un'intervista che Marco Di Geronimo (fan di Michel Vaillant ed amico delle Pagine) ha fatto al vostro webmaster.

 

ITALIANWHEELS.NET

 

Michel Vaillant, un fumetto a 300 all'ora: ne parla Castellana

intervista di Marco Di Geronimo

 

Ci sono poche giustificazioni per far volare piatti e stracci. Una di quelle valide è per appurare chi sia il più grande pilota di tutti i tempi. Certo, nella vita reale abbondano i candidati: Fangio, Schumacher, Senna. Per tacere di tutti i piloti che li hanno preceduti. Ma basta comprare un determinato fumetto, e tutti siamo d’accordo. In Formula 1 ha vinto 5 campionati del mondo e (almeno!) 34 Gran premi, più altri 74 podi. Cinque volte primo a Le Mans, due volte a Indianapolis, due volte a Daytona. Quattro vittorie in Sport Prototipi e cinque nei Rally (tra cui una Dakar). Guarnite il tutto con un’affermazione in NASCAR e un bottino di oltre 500 punti in F1, e diteci un po’ se conoscete qualcuno con un curriculum comparabile. Stiamo parlando di Michel Vaillant, e se avete seguito la recente collana edita dalla Gazzetta dello Sport, saprete bene di cosa si tratta. È un fumetto francese partito nel lontano 1957, e ha come protagonista l’omonimo campione e tutta la sua famiglia, proprietaria della Vaillante (marchio automobilistico e squadra corse affermata in tutto il mondo). Un fumetto che attraversa il Novecento, confrontando i suoi personaggi con praticamente tutti i campioni della storia delle corse dagli anni Cinquanta a oggi. Con lui alla guida hanno sognato tre generazioni di ragazzi. In Francia, scritto e disegnato da Jean Graton, è andato avanti per anni, prima di fermarsi nel 2007. Il maestro, ormai molto anziano, aveva lasciato la presa sulla sua creatura. Ma il figlio Philippe è riuscito a far ripartire l’opera del padre: nel 2011 è stato pubblicato “Au nom du fils”, primo albo della nuova stagione, co-sceneggiato con Denis Lapière e illustrato da Marc Bourgne e Benjamin Benéteau. Da allora la saga ha assunto una nuova piega, più drammatica, più entusiasmante, più attuale. Particolari accuratissimi, episodi pieni di realismo e di emozione: peccato che in Italia la sua storia editoriale sia stata fin troppo travagliata. Almeno fino a quando Gianfranco Castellanastorico fan della serie, non ha cominciato a lottare per il ritorno di Michel negli scaffali del Belpaese. Dopo aver fondato un accurato fansite nel 2001 (Michel Vaillant – Le Pagine dei Fan Italiani) è diventato il punto di riferimento italiano per i fan (e gli editori) di questo fumetto. Sì, perché Castellana è ormai un collaboratore fisso di Nona Arte-Renoir per Michel Vaillant, e ha contribuito a molte iniziative editoriali. Scopriamo insieme la sua esperienza!

 

IW: Ti va di raccontarci come è nata e si è evoluta la tua passione per Michel Vaillant, dall’albo al sito?

GC: Nel 1963 avevo 11 anni, leggevo tutti i fumetti, anzi i “giornalini”, che mi capitavano a tiro.  Quando nell’edicola sotto casa arrivò “La grande sfida” ne rimasi colpito come quasi tutti i miei coetanei. Innanzitutto per le dimensioni (a parte il Corriere dei Piccoli e pochi altri i nostri giornalini erano quasi tutti in formato pocket o poco più), poi per la qualità della stampa tutta a colori (molti fumetti dell’epoca erano pubblicati su carta mediocre e spesso solo in bianco e nero). Quello che, però, mi ha decisamente “catturato” è stato l’argomento della storia ed il modo preciso in cui era stata disegnata. In un’epoca in cui non esisteva internet ed in cui la televisione solo raramente si occupava di corse automobilistiche, potevo scoprire il “dietro alle quinte” di questo affascinante mondo. Le macchine,  i piloti,  le piste , il lavoro dei meccanici,  tutto era rappresentato con estremo realismo ed una competenza da addetto ai lavori in “inquadrature” che sembravano quelle di un film. La magia di Graton, poi, faceva diventare veramente famigliari i personaggi di fantasia da lui creati. Anche a costo di piccoli “sacrifici” (un albo dei Classici dell’Audacia costava 250 lire che non erano poche rispetto alla media degli altri giornali per ragazzi dell’epoca) non mollai più questo fumetto fino a quando, nel 1967, Mondadori decise di chiudere la collana. Successivamente tutto si fece più complicato: le storie vennero pubblicate senza una precisa regolarità sul Corrierino e negli Albi Ardimento, poi Michel  Vaillant scomparve del tutto dalle edicole e lo “persi di vista”.  Un giorno di molti anni dopo, passando davanti ad una fumetteria (che scoprii essere il nuovo “tempio” dei fumetti al posto delle semplici edicole) vidi un albo di Michel Vaillant sconosciuto. Si trattava di uno di quelli pubblicati negli anni ottanta da Alessandro Distribuzioni di Bologna. Entrai, ed acquistai tutti i volumi disponibili in Italia che ancora mi mancavano. La passione era riesplosa da adulto. Mi “fiondai” su internet (che era nata da poco)  ed iniziai la ricerca di tutto quello che riguardava Michel Vaillant ed il suo creatore. Nel 2001 decisi di vedere se c’erano ancora altri appassionati come me in giro per lo stivale e, timidamente, creai il sito web “Michel Vaillant - Le Pagine dei Fan Italiani”. Alcuni mi contattarono subito fornendomi notizie utili ad integrare le “pagine”. Decisi, così, di scrivere a Jean Graton. Mi rispose il figlio Philippe  facendomi i complimenti ed inviandomi la prima dedica del padre. Da allora tante cose sono accadute: dalle poche pagine il sito è cresciuto fino alle circa 250 attuali. Ho collaborato con la traduzione del film, c’è stata la mostra di Modena dove ho conosciuto personalmente Philippe Graton e con il quale ho  instaurato cordiali rapporti. La mia “testardaggine” nel cercare di far ritornare stabilmente questo fumetto in Italia è stata premiata nel  2010 quando sono stato contattato da Andrea Rivi della casa editrice Nona Arte. Andrea, grande esperto e cultore del fumetto franco-belga, non solo ha riportato M.V. in Italia ma, grazie all’iniziativa della Gazzetta dello Sport, è riuscito a pubblicare tutta la serie, completa degli episodi ancora inediti e delle storie brevi. Il mio “obiettivo” era stato raggiunto. 


IW: Hai collaborato con Nona Arte e la Gazzetta dello Sport, e al doppiaggio del film Adrenalina blu. Come sei riuscito a diventare un ingranaggio della pubblicazione italiana del fumetto? 

GC: Ricordo che nel 2003 la traduttrice del testo del copione del film “Michel Vaillant” (titolo originale del film. ndr) mi scrisse chiedendomi aiuto sia per la mia conoscenza del fumetto che per risolvere i suoi dubbi relativi a termini “tecnici” e situazioni del mondo delle corse automobilistiche (e della 24 Ore di Le Mans in particolare). Accettai volentieri e il “premio” per la quella collaborazione mi arrivò direttamente dalla “01 Distribution” che mi invitò a Roma per assistere all’anteprima italiana del film (vedere anche: qui ). La mia collaborazione con Nona Arte, come ho già detto, è iniziata nel 2010 quando mi ha contattato Andrea Rivi annunciandomi la sua intenzione di riportare M.V. in Italia approfittando della possibilità di “agganciarsi” alle nuove edizioni della Dupuis (che è l’attuale casa editrice in lingua originale della serie). Inizialmente Andrea mi ha chiesto una sorta di “consulenza / supervisione” che, assieme alle ottime traduzioni di Marco Farinelli, aveva lo scopo di evitare gli “strafalcioni” presenti in alcune edizioni italiane del passato. Quando Nona Arte si è accordata con RCS Mediagroup per la realizzazione della collana della Gazzetta dello Sport, mi è stato chiesto di tradurre direttamente parte dei volumi e delle storie brevi. Da allora, in pratica, ho il privilegio di  tradurre le storie del mio fumetto  “cult”.  


IW: Passiamo ai nuovi volumi: la Nuova stagione lanciata da Philippe è caratterizzata da tanti filoni, albi non autoconclusivi e una drammaticità crescente. Con quattro volumi già editi, e tanti fumetti tradizionali alle spalle, qual è la tua opinione sul nuovo taglio imposto alla saga?

GC: Separerei il giudizio “estetico” da quello del contenuto delle storie.  Il nuovo taglio mi trova abbastanza favorevole. Credo, infatti, che sia stato giusto cercare di tenere alto il livello qualitativo del disegno (cosa che, forse, si era un po’ persa in alcuni albi della “vecchia serie”) piuttosto che imitare male lo stile (peraltro inimitabile) del maestro Jean Graton,. Marc Bourgne ha rivisitato i personaggi con estrema efficacia e Benjamin Beneteau sta realizzando le vetture e gli sfondi con la maestria e la dovizia di particolari che era un marchio di fabbrica della serie. Insomma, entrambi sono decisamente all’altezza del compito.  Per quanto riguarda le sceneggiature, devo dire che i soggetti di Philippe Graton, già a partire dall’albo 68 della prima serie (“China moon”), hanno preso una strada più legata all’attualità. L’ecologia, lo sfruttamento del lavoro minorile, i rapporti conflittuali tra padri e figli, sono stati tra i temi più “seri” delle sue storie. In effetti, la nuova serie ha, decisamente, dei toni più drammatici e forse, il fumetto non è più solo una semplice lettura “di evasione”. I tempi cambiano e, forse, è giusto così. 


IW: Arriviamo a “Collasso”: senza anticiparci le sorprese, cosa pensi di poter dire in merito? Hai già letto la pre-pubblicazione sull’Equipe?

GC: Non ho avuto bisogno di leggere la pre-pubblicazione sull’Equipe in quanto ho tradotto la storia avendo a disposizione il file con le tavole dell’album (parte delle quali ancora in matita da inchiostrare e colorare) già nel giugno di quest’anno. Il quarto album della nuova stagione presenta certamente l'episodio più drammatico di tutta la serie. Non ci sono corse d'auto, nessuna sfida sul filo dei 350 all'ora, ma un dramma personale che poi coinvolge tutta la famiglia Vaillant. La causa della sparizione di Jean-Pierre  dell'album precedente ci viene svelata. Il fratello maggiore di Michel, da tempo alla guida del marchio Vaillante, è in procinto di compiere il più grande colpo della sua carriera: tramite una complessa manovra  economico-industriale sta per acquisire il marchio dell'eterna rivale Leader. Finalmente anche lui si sentirà un "campione del mondo", un fuoriclasse come il fratello. Ma le cose non vanno come previsto ed il suo sogno si trasforma in un vero e proprio incubo...  


IW: Adesso che il fumetto ha imboccato una strada più drammatica e con personaggi invecchiati, non c’è da preoccuparsi della salute di papà Vaillant? 

GC: No !  Almeno per ora, non ci sono indizi che facciano temere per la salute del vecchio “patriarca”. Approfitterei del tema della domanda per augurare ancora lunghi anni di salute al grande Jean Graton che, da qualche mese, ha compiuto la bella età di 92 anni ! (e anche noi della redazione di Italian Wheels ci aggreghiamo a quest'augurio nei confronti di uno dei pochi fumettisti - se non l'unico - che hanno celebrato con passione e competenza il mondo del motor-sport! ndr)


IW: Il ritorno della Vaillante in F1 è molto caldeggiato, e tutti ci aspettiamo di rivedere Michel sul gradino più alto del podio. Ma come la McLaren-Honda insegna, non è facilissimo vincere in questa nuova F1. Ti aspetti una Vaillante in affanno, almeno nei primi albi?

GC: Se consideriamo che, nella nuova serie, la Vaillante ha ripreso a correre vincendo con estrema modestia una manche del WTCC ed una corsa dell’europeo rally, riterrei che, per rimanere coerenti, non dovrebbe ripartire tra le favorite in F1.  Posso anticipare, comunque, che il suo ritorno con le monoposto dovrebbe passare prima per il campionato di Formula E per vetture a propulsione elettrica.


IW: Torniamo al tuo fantastico sito. Hai mai pensato di rinnovarlo, o di integrarlo con una pagina Facebook? Magari con l’aiuto di Renoir per sostenere il rilancio italiano della serie ?

GC: Premesso che ho sempre preferito rimanere indipendente, ho spesso pensato di dare una “riverniciata” totale al sito ma per farlo ci vuole tempo,  tempo che per ora non ho. Spero di averne di più quando, e se,  riuscirò ad andare in pensione ;-).  Riguardo a Facebook, non ne sono proprio un appassionato ma  …vedremo !. 


IW: Infine, una domanda un po’ più extra-fumetto. A tuo parere, tra gli attuali piloti di Formula 1, quali sarebbero rispettivamente l’osso più duro e il compagno perfetto per Michel?

GC: E facile dire che l’osso più duro per Michel,  in questo momento, sarebbe Hamilton, ma non dimentichiamo che il nostro eroe dei fumetti ha già “messo in riga” fior di campioni del mondo di varie epoche quali Brabham, G. Hill, Clark, Surtees, Hulme, Stewart, Rindt, Fittipaldi, Lauda, Hunt, Andretti, Scheckter, Jones, Piquet, Prost, Senna, Mansell, D. Hill, J. Villeneuve, Hakkinen, Schumacher, Alonso, Raikkonen, Button..Oggi, il compagno ideale per stare in squadra con Michel credo sarebbe ……… Non lo so!  Esiste uno Steve Warson tra i piloti attuali ?


IW: L'intervista è conclusa: grazie mille per la tua disponibilità, Gianfranco !

GC: Grazie a te, Marco, e un caro saluto da parte mia a tutti gli amici di Italian Wheels !

(Marco Di Geronimo - ottobre 2015)

 

 

RECENSIONE DI "COLLASSO"  SUL SITO WWW.ITALIANWHEELS.NET

Il  25 novembre 2015 , sul sito web www.italianwheels.net è stata pubblicata questa attenta recensione di "Collasso", il 74° album della saga (4° della nuova stagione), firmata da Marco Di Geronimo.


ITALIANWHEELS.NET
Michel Vaillant, "Collasso" è mozzafiato !
di Marco Di Geronimo

Il nuovo numero di Michel Vaillant è una bomba Lo storico fumetto francese è tornato alle stampe a inizio novembre con Collasso («Collapsus» in originale) e ha sconvolto tutte le carte in tavola. Il tandem Graton-Lapierre ha voluto segnare la svolta decisiva della Nuova Stagione. Si tratta, senz’ombra di dubbio, dell’albo più drammatico nella storia della famiglia Vaillant. La trama è ben scritta e si sviluppa in un crescendo di tensione che incolla il lettore alle vignette, senza concedergli pause. In più, grazie al talento di Marc Bourgne e all’espressività dei suoi personaggi, non si potrà che simpatizzare con i protagonisti, nonostante la mancanza di una voce narrante. Come già sapevamo da un anno (Relazione pericolosa è uscito all’incirca in questo periodo nel 2014) Jean-Pierre Vaillant, fratello maggiore di Michel e amministratore della società di famiglia, è impegnato nel trattare l’acquisto della Leader. Dopo anni di rivalità sanguinosa, alla fine il marchio cinese, avversario storico della Vaillante, sta per passare in mano transalpina. È un sogno che si avvera per il gestore dell’impresa, da sempre subalterno del padre e del fratello minore. Ma un imprevisto fa naufragare l’affare, e trasforma l’operazione nell’incubo più grande che i Vaillant abbiano mai vissuto. Senza anticiparvi niente (sarebbe davvero un crimine farlo), possiamo dirvi che le quote azionarie Vaillante finiscono in gravissimo pericolo, e c’è il rischio concreto che l’azienda scivoli via dalle mani della famiglia. A questo disastro si aggiunge l’irreperibilità di Jean-Pierre, che intanto è segretamente impegnato a chiedere aiuto alle altre Case automobilistiche europee… È un fumetto che vale tutti i €16 che costa (potete trovarlo qui). Philippe Graton e Denis Lapierre narrano con una perizia invidiabile, che sa alternare le sezioni di calma e quelle di tensione scandendo un ritmo da cardiopalma. Le vignette silenziose, che nei tre albi precedenti erano forse un po’ deboli, sono in questo un’arma segreta per alzare i livelli d’ansia. Il finale è scioccante. (Non vi preoccupate, niente spoiler). Chi non ha mai letto Michel Vaillant lo troverà tragico, ma forse non capirà la portata rivoluzionaria di questo “numero quattro”: c’è una totale e definitiva forzatura della tradizione Graton. Si raggiungono livelli di drammaticità mai visti in Michel Vaillant, e si rimettono in gioco tutte le regole che hanno mosso per anni questo fumetto. In poche parole, gli sceneggiatori hanno fatto una scelta vincente, ma coraggiosa e inaspettata, che cambierà per sempre il DNA della serie. Nulla sarà come prima. Dopotutto il duo ha, fin dal primo numero della Nuova Stagione, sempre rimesso in discussione i valori storici della serie. Abbiamo fatto conoscenza con un figlio ribelle e insofferente all’atmosfera corsaiola della famiglia (Patrick, che in Tensione abbiamo anche intravisto nudo, a letto con la fidanzata) e vittima di un incidente gravissimo che lo costringe su una sedia a rotelle. E l’inappuntabile Michel Vaillant si è lasciato andare, giusto un numero fa, in un bacio proibito con la copilota Carole Ouessant – nonostante sia marito fedele da decenni, ormai. Insomma, Graton e Lapiere ormai quasi godono nel violare le regole e i tabù che hanno sempre contraddistinto la vecchia serie. Ed è un bene. Un po’ d’aria nuova che rende il tutto più stuzzicante. Ottimo, come sempre, il lavoro di Marc Bourgne e Benjamin Benéteau. Il secondo si è potuto sbizzarrire poco quest’anno, visto che non c’erano corse (e macchine) da disegnare. Ma il primo ha potuto dare libero sfogo alla propria creatività. Bourgne è stato capace di ritrarre un’intera tavolozza di stati d’animo, enfatizzando la drammaticità dell’albo. E quanto alle griglie e alle pagine del fumetto, aumentare le vignette nei momenti di tensione ha reso più incalzante il ritmo. Ne è un esempio pagina 20, che segna il momento di svolta nella narrazione. Ed è molto efficace la scelta di “inclinare” alcune vignette proprio alle pagine 20 e 21, come se distorte dalla foga di Jean-Pierre. Anche i colori di Christian Lerolle giocano un ruolo solido, suggerendo atmosfere e tensioni interne ben studiate. Il suo caratteristico ricorrere al rosso nei momenti più critici è davvero efficace. Non è un caso, poi, che proprio alle suddette pagine 19, 20 e 21 il rosso diventi il colore dominante… con un effetto molto suggestivo. Tanto che viene da chiedersi perché Lerolle non sia citato in copertina. In poche parole, Collasso è un esperimento molto azzardato ma ben riuscito. È un fumetto che riscrive la storia dei Vaillant e fa schizzare in alto il livello di tensione. È, insomma, un punto di non ritorno dopo il quale è impossibile predire i futuri sviluppi della serie. Intanto, però, gustiamoci la storia e i lati oscuri dei personaggi che ci vengono presentati in quest’albo. Al non vedere l’ora per il prossimo numero, per quello abbiamo un anno intero.


 (Marco Di Geronimo - novembre 2015)

 

L'ANNUNCIO DI "RENAISSANCE" SEMPRE SU WWW.ITALIANWHEELS.NET 

Il  14 gennaio 2016 , ancora sul sito www.italianwWheels.net  a cura di Marco di Geronimo, viene annunciata l'uscita di "Renaissance" , il 5° album della seconda stagione di Michel Vaillant.

 

ITALIANWHEELS.NET
Formula E : presentato il Paris ePrix, correrà anche Michel Vaillant

di Marco Di Geronimo

 

Si dice che Parigi sia la città degli innamorati. E il 23 aprile tanti innamorati dei motori potranno gustarsi il primo round europeo della stagione 2015/2016 della Formula E. Oggi, in una conferenza stampa, è stato dato il via libera: il tracciato è pronto, e costeggia il complesso de Les Invalides. ... omissis...

Le notizie però non finiscono qui. A margine della conferenza stampa in cui è stato divulgato il layout del tracciato e il lancio dell’ePrix, si è tenuto un altro importante annuncio. Gli autori di Michel Vaillant hanno approfittato dei riflettori dell’evento per annunciare che il 3 giugno di quest’anno uscirà Renaissance (letteralmente Rinascita), il quinto albo della nuova serie che ha per protagonista il pilota francese. A quanto pare il nostro beniamino debutterà in Formula E, proprio all’ePrix di Parigi. In copertina si notano infatti una Renault e.dams e una DS Virgin: proprio le due squadre con sponsorizzazione francese del Circus elettrico. Philippe Graton e la Formula E si fanno così una grande cortesia, supportandosi a vicenda.

Non sappiamo ancora molto della trama, ma da quanto suggerisce il titolo sarà un numero decisivo. Necessario per superare il carico di tensione del precedente. E la buona notizia è che esce con diversi mesi di anticipo.

 

 

L'ALBUM SPECIALE "ALTRE PAGINE SCONOSCIUTE" 

Nel mese di marzo 2016 numerosi siti danno l'annuncio della presentazione, alla mostra " Collezionando" di Lucca, dell'album speciale "Altre pagine sconosciute" edito da RCS per la Gazzetta dello sport (curato come sempre da Nona Arte e tradotto dal vostro webmaster).

 

 

La Gazzetta dello Sport – in collaborazione con ReNoir Comics/Nona Arte – presenta in esclusiva a Collezionando un albo speciale di Michel Vaillant nel formato e con la medesima grafica della collana da edicola che tanto successo ha riscosso a cavallo tra gli anni 2013 e 2014.

A parziale completamento degli 80 volumi di quella collana, questo albo – dal titolo Altre pagine sconosciute – presenta ben cinque storie brevi inedite ambientate nell’universo di Michel Vaillant e firmate da Jean Graton. 

La tiratura è limitata a sole 700 copie, che saranno commercializzate esclusivamente a Collezionando e successivamente per mezzo dello store della Gazzetta dello Sport.

 

LA "HONDA CIVIC ART CAR" CON LA LIVREA DELLA JEAN GRATON FOUNDATION

Il 22 giugno 2016 il sito del WTCC (https://www.fiawtcc.it) pubblica, in italiano, questo articolo dedicato Honda Civic con la livrea  della Jean Graton Foundation (vedere anche "Le news").

 

 

Il pilota dei fumetti Michel Vaillant è il protagonista della livrea che Honda ha scelto per il 

WTCC ART CARS del Goodwood Festival of Speed.

 

Honda ha collaborato con la Jean Graton Foundation per realizzare la livrea della Honda Civic WTCC che sarà in azione al celebre raduno motoristico del 23-26 giugno. Il WTCC ART CARS è una delle novità del Goodwood Festival of Speed e racchiude velocità e inventiva artistica. I disegnatori ingaggiati per questa iniziativa hanno potuto lavorare partendo da carta bianca e produrre una livrea totalmente nuova per le vetture. Quella della Honda è stata ideata da Dominique Graton (Direttore Artistico della Jean Graton Foundation) e Philippe Ghielmetti; i due si sono ispirati al mitico personaggio di Jean Graton, Michel Vaillant. Graton creò il personaggio per una serie di fumetti legati al mondo dei motori nel 1957, il quale ebbe un enorme successo. La creazione della Honda Art Car Jean Graton ha preso spunto dalla striscia di Michel Vaillant denominta “A Fond!”, nella quale Michel Vaillant sta inseguendo una Ferrari dentro al tunnel di Monaco durante il GP del 1974. La Honda Civic WTCC verrà esposta nel paddock di Goodwood, vicino a Chichester. La vettura potrà essere votata tramite i social network e un sito dedicato per la livrea e quella che vincerà verrà premiata durante la cerimonia di chiusura del Festival of Speed. La Jean Graton Foundation si sta occupando di mostrare al pubblico le opere del disegnatore francese. Dominique Graton ha commentato: “I lavori di Jean Graton sono unici per due motivi: il primo è la velocità rappresentata nelle sue opere, mentre la seconda è l’incredibile vicinanza alla realtà di disegni e storie. L’idea per la Honda Art Car Jean Graton le racchiude entrambe mettendole su una vera e propria vettura da corsa”.

William De Braekeleer, Autosport Manager di Honda Motor Europe Ltd, ha aggiunto: “Siamo lieti di aver collaborato con la Jean Graton Foundation per creare un disegno unico da presentare al WTCC Art Car Contest del Goodwood Festival of Speed. Il marchio Vaillant e Honda hanno molte cose in comune, in primis il DNA delle corse”.

 

 

LA MOSTRA "DS E VAILLANTE DUE MARCHI FRANCESI"

Nel giugno 2016 viene presentata anche sulle pagine in italiano del sito della Citroen DS la mostra di Parigi dedicata alle vetture Citroen che il maestro Jean Graton ha inserito nelle storie di Michel Vaillant (vedere anche "Le news").

 

IL MARCHIO DS PRESENTA UN' ESPOSIZIONE INEDITA AL DS WORLD PARIS: «DS E VAILLANTE, DUE MARCHI FRANCESI»  
Dal 10 giugno al 3 settembre 2016 i visitatori potranno scoprire al DS WORLD PARIS l’esposizione inedita «DS e Vaillante, due marchi francesi», che svelerà i legami che uniscono questi due marchi da quasi 60 anni. L'esposizione metterà in luce la ricca storia di Michel Vaillant e dei suoi creatori, Jean e Philippe Graton, nonché la creazione di Rinascita, il nuovo album delle avventure di Michel Vaillant edito da Dupuis.Inoltre saranno esposte una DS storica, che riecheggia gli inizi di Michel Vaillant in gara e la DSV-01, la monoposto 100% elettrica della scuderia DS Virgin Racing impegnata nel campionato FIA di Formula E. È in particolare contro quest'ultima che gareggia Michel Vaillant nell’ePrix di Parigi 2016 raccontato in questo nuovo album, che sarà messo in vendita in anteprima esclusiva già dal 10 giugno al DS WORLD PARIS prima della data ufficiale di uscita prevista il 17 giugno 2016. «DS e Vaillante sono comunque due marchi francesi intimamente legati e che hanno lasciato il segno, anche se il primo è reale mentre il secondo è immaginario », commenta Julien Faux, Direttore del DS WORLD PARIS. «Oggi sono riuniti di nuovo nell'ultimo album delle avventure di Michel Vaillant, un'occasione ideale per permettere al pubblico di scoprire quasi 60 anni di storia.»
L’ESPOSIZIONE «DS E VAILLANTE»: DUE MARCHI FRANCESI, UNA SAGA CHE CONTINUA 
L’esposizione evidenzia il legame tra due marchi automobilistici francesi: DS e Vaillante - il marchio creato nel 1957 da Jean Graton per il suo fumetto Michel Vaillant. Nel corso di quasi 60 anni le loro strade si sono incrociate molte volte. La mostra immergerà i visitatori in un universo unico, dove realtà e finzione si fondono. Nei diversi piani del DS World PARIS scopriranno che DS ha sempre fatto parte delle avventure di Michel Vaillant. Al piano interrato, si potranno sfogliare tutti gli estratti degli album nei quali si vedono le DS a fianco delle Vaillante come per esempio sulla strada, nell'album Strada di notte, o ancora in gara nell’album 5 Ragazze in corsa.  Al piano terra, sarà Jean Graton con la sua DS ad avere il posto d'onore, così come il suo lavoro d'artista, in particolare con l'esposizione di una tavola originale realizzata a mano. Al primo piano, i fari saranno puntati sul nuovo album delle avventure di Michel VaillantRinascita e sulla Formula E, la competizione automobilistica del XXI secolo. A questo piano sarà inoltre esposta  la DSV-01, la monoposto 100% elettrica della scuderia DS Virgin Racing impegnata nel campionato FIA di Formula E. È in particolare contro quest'ultima che gareggia Michel Vaillant in questo nuovo episodio. Per Philippe Graton, figlio di Jean e attuale sceneggiatore di Michel Vaillant, «questa esposizione che unisce il marchio reale e quello immaginario è inedita. I legami sono sorprendenti: DS e Vaillante sono contemporanei, condividono audacia ed eleganza del design, innovazioni tecnologiche e know-how alla francese».
L’ALBUM RENAISSANCE E LE ANTEPRIME DI «MICHEL VAILLANT ART STRIPS» 
L’album Renaissance sarà proposto in esclusiva al DS WORLD PARIS prima della pubblicazione a cura della casa editrice Dupuis prevista il 17 giugno in Francia, in Belgio, in Svizzera, nei Paesi Bassi e in Canada. Quinto episodio della nuova stagione, l'album porterà il lettore nel cuore del Campionato FIA di Formula E. A fianco di Michel Vaillant, metterà in scena, tra gli altri, i membri di DS Performance, la divisione sportiva del marchio DS che ha come obiettivo lo sviluppo della DSV-01, l'auto da corsa usata nelle competizioni dalla scuderia DS Virgin Racing. In occasione di questa mostra, saranno inoltre messi in vendita quattro «Michel Vaillant Art Strips» (adattamenti di disegni in grande formato). Pezzi di arte contemporanea inediti in onore dell'opera di Jean Graton.

 

"AUTO & LUSSO" PRESENTA LA HONDA ART CAR "JEAN GRATON"

Il 14 luglio 2016 sul sito www.autoelusso.it  viene pubblicato un articolo sulla Honda Civic con la livrea della Fondazione Jean Graton.

 

Honda Art Car Jean Graton: ispirata a Michel Vaillant

Honda Art Car Jean Graton: ispirata a Michel Vaillant

di Stefano Comella

Michel Vaillant ha ispirato questa la Honda Art Car Jean Graton. Il debutto nella gara di questo weekend a Zandvoort Fresca di un’importante vittoria al Goodwood Festival of Speed, la Honda Art Car Jean Graton farà il suo debutto su pista al Circuito in Olanda questo fine settimana, dal 15 al17 luglio. Una versione TCR della Civic Type R è entrata a far parte della the Jean Graton Foundation nell’ultimo giro di TCR Benelux nello storico circuito tedesco. Jean-Louis Dauger, direttore dello sviluppo per la Jean Graton Foundation, condividerà la Civic TCR con Tiago Monteiro, pilota Honda World Touring Car Championship. 

In omaggio alla più famosa creazione di Jean Graton, l’eroe dei motori Michel Vaillant, l’auto correrà con il numero 13. Esattamente lo stesso numero dell’immaginario pilota nelle ultime 5 decadi. (ndw: ???) L’ispirazione per la Honda Art Car Jean Graton è stata quindi la striscia a fumetti di Michel Vaillant A Fond!. Questa lo ritrae al volante della sua Formula 1 all’inseguimento di una Ferrari sotto il tunnel di Monaco.La vettura, inoltre, è apparsa anche al recente Goodwood Festival of Speed come parte dell’Art Car Contest del WTCC dello scorso mese. Lo spettacolare design ha riscosso subito il favore dei fans. Che lo hanno poi votato come loro preferito durante il contest.

Honda Art Car Jean Graton: sarà un’altra vittoria?

Jean-Louis Dauger ha poi commentato: Siamo molto felici che il debutto della Honda Art Car Jean Graton sia a Zandvoort. Il successo dell’auto al Goodwood Festival of Speed è stato incredibile. E vogliamo ringraziare tutti coloro che ci hanno fatto vincere il WTCC Art Car Contest mostrandola in modo dinamico al TCR Benelux. Michel Vaillant ha avuto molti successi nella sua carriera. E vogliamo aggiungere a quella lista anche questo weekend. Avrò un co-pilota eccezionale in Tiago Monteiro. Lui è uno dei migliori e quindi puntiamo in alto.

 

 

"MOTORSPORT.COM" E LA HONDA ART CAR JEAN GRATON CHE HA CORSO AD ASSEN.

Il 13 ottobre 2016 sul sito www.motorsport.com viene pubblicato un articolo che parla della partecipazione della Honda Art Car "Jean Graton" ad una gara categoria turismo ad Assen.

 

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Michel Vaillant sulla Honda di Coronol ad Assen

di Francesco Corghi 

Per il penultimo round stagionale la Boutsen Ginion Racing ha invitato il pilota olandese, che salirà sulla Civic "Art Car" con la livrea del celebre fumetto di Jean Graton. La griglia di partenza di Assen, dove si correrà il penultimo appuntamento della TCR Benelux, si fa ricca di nomi importanti del turismo. Dopo l'annuncio della presenza di Norbert Michelisz, il team Boutsen Ginion Racing questa mattina ha confermato che sulla pista olandese la prossima settimana (22-23 ottobre) ci sarà anche Tom Coronel. Il pilota di casa salirà sulla Honda Civic TCR "Art Car", ovvero con la livrea presentata da Honda al Festival Of Speed di Goodwood per il concorso dedicato. La Civic di Coronel, che condividerà il volante assieme aMichael Verhagen, riporta le immagini del celebre fumettoMichel Vaillant, ideato dal francese Jean Graton. Per Coronel si tratta della seconda partecipazione ad un evento della TCR Benelux, dopo che aveva presenziato alle gare di Spa-Francorchamps con la SEAT preparata dalla Nas Koeten Racing. Chissà che stavolta il mitivo Michel Vaillant non riesca a dare una spinta in più a Tom...

 

 

IL SITO "F1WEB.IT" CELEBRA I 60 ANNI DI MICHEL VAILLANT

Il 7 febbraio 2017, il sito www.f1web.it  celebra, con un breve articolo, i 60 anni di Michel Vaillant.

 

Chi è Michel Vaillant, il pilota di carta dal cuore d’acciaio: sessant’anni e non sentirli

 

Viso squadrato, capelli neri e il piglio dell’eroe: sul numero 433 di Tintin il 7 febbraio del 1957, in una storia breve che si chiama Bon sang ne peut mentir, Buon sangue non mente, fa la sua prima apparizione Michel Vaillant, francese di papà belga (n.d.w.:imprecisione = Jean Graton è nato a Nantes in Francia) "il pilota di carta dal cuore d’acciaio". Nella realtà parallela dei fumetti di Jean Graton che lo cura fino al 1994 prima di lasciare matita e inventiva al figlio e a Studio Graton, affronta Andretti, Clark, Fangio, Fittipaldi, Ickx, Hill, Lauda, Piquet, Prost, Regazzoni, Schumacher, Senna, Stewart e Villeneuve, va forte con ogni genere di macchina, di ogni epoca e tecnica, su qualunque pista del mondo. Per dire: Monza, Indianapolis, Montecarlo, Le Mans. La sua è una carriera brillante che abbraccia oltre mezzo secolo di corse, gli consegna cinque titoli e 33 vittorie, lo proietta all’apice della popolarità al punto che Citroen, Ford, Renault, Honda, Elf lo impiegano nelle campagne promozionali in Francia e all’estero. Le sue avventure diventano una serie di telefilm nel 1967, un cartone animato nel 1990, un film, Adrenalina blu di Luc Besson con Segamore Stevenin, nel 2003: di quella pellicola, alcune scene vengono girate durante la 24 Ore di Le Mans dell’anno prima, la produzione iscrive ufficialmente due macchine, a marchio Vaillante e Leader, per avere l’autorizzazione alle riprese. Non è quella comunque la prima volta in cui il team di Vaillant corre davvero. E nemmeno l’ultima: a Le Mans quest’anno il 17 giugno per la promozione del nuovo album corrono due Vaillante Rebellion, la numero 13 con Nelsinho Piquet, Mathias Beche e David Heinemeier Hansson, la numero 31 con Nicolas Prost, Bruno Senna e Julien Canal. La trama dell’album è già sul web. Con due polemiche parallele: la prima perché la casa di produzione l’ha ufficialmente spoilerata, la seconda per la scelta dei contenuti – sconvolgenti – che distruggono tre generazioni di Vaillant.

 

"INFORICAMBI.IT" PARLA DI "RETROMOBILE PARIS" CON MICHEL VAILLANT

Il 13 febbraio 2017 sul sito www.inforicambi.it  viene pubblicato un articolo sul salone Rétromobile di Parigi dove si è c'è stata anche una celebrazione del 60° anniversario della sua creazione con la presenza di Benjamin Beneteau, uno degli attuali disegnatori della serie. 

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Motul partner del salone Rétromobile con Michel Vaillant

di Costanza Tagliamonte

Ieri, presso il Parc des Expositions di Parigi, si è inaugurata la 42esima edizione del Rétromobile, tra i più importanti saloni europei dedicato ad auto e moto d’epoca, con il quale Motul ha stretto un'importante partnership. Motul, azienda francese produttrice di lubrificanti per auto e moto, è presente anche quest’anno con la sua linea di prodotti specifici per vetture storiche. Il legame tra Motul e Rétromobil è rafforzato da un terzo elemento caratterizzante: Michel Vaillant. Per chi non lo sapesse, Vaillant è un pilota di Formula1, immaginario protagonista di un fumetto creato da Jean Graton. Con oltre 100 libri pubblicati, è uno dei più importanti e longevi fenomeni editoriali mai dedicati al mondo dell’automobilismo e della Formula1, all’interno dei fumetti è spesso citato anche Motul. A sancire questa collaborazione sarà la presenza del suo attuale disegnatoreMarc Bourgne presso lo stand Motul (stand F30, padiglione 1), il quale festeggerà 60 anni dalla nascita del personaggio e l’uscita del libro dedicato a Le Mans (la famosa gara annuale di automobilismo che si svolge presso il Circuit de la Sarthe, proprio nei pressi della città di Le Mans, in Francia). Inoltre lo stand ha un’area dedicata agli aspetti tecnici sull’utilizzo dei lubrificanti Motul, il tutto avviene grazie alla presenza ed al supporto di esperti del mondo della lubrificazione che sono a disposizione per dispensare consigli agli interessati. Con la sua "Linea Auto storiche", l’azienda offre una gamma impeccabile di prodotti per vetture e motocicli di ogni età.    omissis...

 

"PASSAGGIO A SUD" PARLA DEL LANCIO DEL N° 6 DELLA NUOVA SERIE.

Il 18 febbraio 2017, l'amico Marco Di Geronimo pubblica sul sito " www.talentilucani.it " (che ora si chiama "Passaggio a Sud") un articolo sull'uscita di "Rébellion", il 6° album della nuova serie. Album che vedrà un imponente  operazione di lancio  e che, come ricordato nelle nostre "news", porterà il marchio Vaillante sulle piste del campionato mondiale endurance compresa, ovviamente, anche la 24 ore di Le Mans.

MICHEL VAILLANT RITORNA A LE MANS… IN FUMETTERIA!

di Marco Di Geronimo

L’unico fumetto del mondo automobilistico ha iniziato la rivoluzione. Anzi, una ribellione. Perché in Francia sta per maturare il grande progetto di Philippe Graton e dei suoi collaboratori e la trama di Michel Vaillant è giunta ormai a una svolta. Che culminerà il prossimo maggio. Una involontaria fuga di notizie ha anticipato un numero di informazioni sul prossimo albo della serie. Si intitolerà Rébellion (ribellione, in francese) e vedrà la Vaillante in pista sul circuito della Sarthe. Sì, esattamente: dopo dieci anni di assenza, le Vaillante ritornano a gareggiare alla 24 ore di Le Mans. Il lancio del fumetto è stato coordinato a un’operazione marketing di tutto rilievo. I fumettisti si sono messi a un tavolo con un team del WEC e hanno trovato un accordo. La scuderia Rébellion Racing infatti vestirà i colori della squadra francese di fantasia nella gara di durata più famosa del globo. Il team svizzero allineerà due vetture: la prima, numerata #13, avrà al volante Mathias Beche, David Heinemeier Hansson e Nelson Piquet Jr.; la seconda, numerata #31 (13 al contrario), sarà affidata alle cure di Julien Canal, Nicolas Prost e Bruno Senna. «Sono felice e onorato d’essere un pilota Vaillante alla 24 ore di Le Mans e durante il Campionato mondiale endurance» ha dichiarato Prost junior. «Significa molto per me, Michel Vaillant è una leggenda degli sport motoristici nei paesi francofoni. Difenderemo i colori della Vaillante». Suo padre è stato anche amico di Jean Graton, ideatore del personaggio e della serie e padre di Philippe. E Michel Vaillant ha vinto il primo (e immaginario) GP di Parigi proprio davanti ad Alain Prost nell’albo 300 all’ora a Parigi. La Rébellion Racing schiererà due Oreca 07 che competono nella classe LMP2. Ma, come ricorda il fan-site italiano del fumetto, non è l’unica squadra ad aver difeso i colori di Michel Vaillant sull’asfalto della Sarthe. Il sito gestito da Gianfranco Castellana ricorda l’Alpine-Vaillant del 1967, la Courage C41 del 1997 e la Lola B98/10 del 2003, protagonista del film Adrenalina blu. Recentemente il rilancio del fumetto ha visto anche la Chevrolet collaborare, portando i colori Vaillante nel WTCC 2012 all’appuntamento portoghese. Pochi giorni fa il fumetto ha compiuto sessant'anni. La prima storia è stata infatti rilasciata il 7 gennaio 1957 e si intitolava Buon sangue non mente. Adesso potete trovarla nella raccolta della Gazzetta dello Sport, pubblicata qualche anno fa, nel numero 1 della ristampa. Castellana ha trovato e tradotto un brano con cui l’editore anticipa la trama del fumetto. Noi non ve lo riportiamo per non ‘spoilerarvi’ niente (volendo potete trovarlo, scendendo un po’ più in basso: qui). Sono però attesi colpi di scena davvero pesanti, che hanno smosso le acque sui social network francesi. In particolare, sembra ormai in arrivo la grande battaglia da Henri Vaillant, capostipite della famiglia corsaiola, ed Ethan Dasz, il truffatore che ha tolto ai Vaillant la loro industria familiare. Il fumetto, edito da FNAC (n.d.w.: "edito da Dupuis"), uscirà in Francia il 26 maggio 2017 e sarà venduto a un prezzo di 15,50 euro. Dal 28 aprile 2017 verranno invece messi in vendita 150 esemplari al costo di 35 euro l’uno, chiamati Fan Box: una versione work-in-progress dell’album più un portfolio (con disegni inclusi) e anche un portachiavi. Ancora da definire la data dell’edizione italiana, probabilmente a cura di Nona Arte-Renoir come da qualche anno a questa parte.

 

 

I 60 ANNI DI MICHEL

Il 19 febbraio 2017, sul sito www.letudrive.com viene pubblicato un articolo sui sessanta anni della nascita del nostro eroe dei fumetti firmato da Enrico Gussoni. 

 

LetUdrive

Vaillante Grand Defì

Un ricordo per i 60 anni della Vaillante

di Enrico Gussoni

Dopo aver spaziato in lungo e in largo tra auto elettriche e rivoluzioni del futuro automobilistico, si torna a raccontare una storia che "puzza di benzina", che spacca i timpani con rombi assordanti, che ha la palpabile ebbrezza bambinesca dell'attaccare le decalcomanie su belve da corsa. Una storia di sogni così forti da essersi realizzati, vetture balzate fuori da una tavola per mordere il vero asfalto della pista… In questo mese di febbraio il mondo dell'automobile festeggia un compleanno importante, diciamo unico. Si tratta dei 60 anni di Michel Vaillant, il fumetto a tema automobilistico più famoso del mondo. Veniva pubblicato il 7 febbraio 1957, sul settimanale francese Le Journal de Tintin, la storia breve "Bon sang ne peut mentir" ("Buon sangue non mente").  Il suo ideatore fu Jean Graton, fumettista appassionato di automobili. In poco tempo Michel Vaillant, distinguendosi in gesta sportive senza pari, diventò un fumetto apprezzatissimo dando vita ad una serie TV nel 1967, ad una serie di cartoni animati nel 1990 e al film "Adrenalina Blu – La Leggenda di Michel Vaillant" del 2003. Ma più che del pilota, di cui spero vogliate leggere le avventure, sono le auto che guida le protagoniste di questo articolo: le leggendarie Vaillante. Jean Graton può, a mio parere, essere definito un grandioso disegnatore di automobili. Dagli anni '50 ha inventato vetture di tutti i tipi: prototipi per la 24 Ore di Le Mans, monoposto da Formula1, gran turismo, berline di lusso, cabrio seducenti e piccole utilitarie da far sfrecciare nei rally.Ogni volta interpretando e riassumendo, con la licenza della fantasia irrealizzabile, le filosofie di ogni periodo storico, le mode, gli stili… Ma fin qui si tratterebbe solo di disegni, schizzi senza applicazione al pari di infiniti altri. Invece, come dicevamo, i sogni di Graton sono stati così forti da uscire dalla carta per dar forma alla lamiera. Oltre ad essere apparso come sponsor su alcune vetture da corsa reali (come la Courage nel 1997 o la Chevrolet Cruze WTCC del 2012) o su serie limitate per la strada (come la Honda Civic Vaillante e la Seat Ibiza Vaillante), il marchio della V in campo rosso-blu ha fregiato 16 berlinette Grand Defì nel 1999. La Vaillante Grand Defì prende il nome dall'episodio "Le Grand Défi" (La Grande Sfida) del 1959 e si ispira alle linee sensuali e senza tempo della Vaillante Le Mans GT del 1963. Ideata e assemblata da alcuni appassionati si tratta, in pratica, di una vettura da corsa targabile. Il punto di partenza è una Hommel Barquette, prodotta dal piccolo costruttore francese attivo dal 1994 al 2005, mentre la meccanica è della Peugeot 306 S16. Il motore XU10 4 cilindri in linea da 1998 cm3, in posizione posteriore centrale trasversale, fornisce 152 cv e circa 190 Nm di coppia per spingere 800 kg di piccola sportiva. Utilizzabile in strada ma pensata per la pista, offre un abitacolo con un quadro comandi elementare, pannelli di lamiera a vista e roll-bar. All'esterno, oltre alle varie livree personalizzate, spicca il brillante tappo del serbatoio a vista e le cinghie in cuoio del vano motore, tributo "all'era d'oro" degli anni '50 e '60. Oltre ad apparire nel già citato film " Michel Vaillant" e in unrecenti episodio della serie a fumetti, la Vaillante Grand Defì fu protagonista anche di un campionato: il 3Com Stars Challenge 2000. A guidarla furono star del cinema e sportivi francesi quali lo sciatore e pilota Luc Alphand. Una vettura da appassionati e collezionisti con cui divertirsi in scalate manuali e guida senza filtri. Capace di toccare i 230 km/h offre, non avendo alcun tipo di aiuto alla guida, un'esperienza per piloti capaci. Tende al sovrasterzo in uscita, soprattutto su fondi umidi, ma il motore "allegro" e il peso contenuto permettono di sfruttare questa caratteristica per un miglior divertimento. Ma la cosa più unica rimane lo stile: aggressivo e pulito con quei fari bassi come sotto una fronte aggrottata di un toro pronto alla carica, ma anche snello e sinuoso come un pesce di fiume. Certo, vorrei lanciare un dibattito su quale altra Vaillante meriterebbe il privilegio di diventare realtà. Dopotutto le meraviglie di Graton non sono poche e, c'è da notare, non sono mai così irrealistiche. L'artista si è preso, infatti, la libertà concessagli da chine e matita ma non ha mai trascurato la tecnica e il realismo nelle sue vetture come nelle trame delle sue fantastiche avventure. Dipendesse da me partirei dalla Vaillante Rush del 1972, con quelle sue linea a cuneo in puro stile Bertone anni '70, o dalla Leader (l'acerrima rivale delle Vaillante) Shoaguan del 2003, con i suoi fari anteriori a pezzo unico e i due alettoni meravigliosamente inseriti nella linea. Dopotutto l'interesse per l'automobile nascerà anche dalle pratiche necessità del vivere comune, dello spostarsi e del viaggiare. Ma la passione che ci spinge a migliorare creando l'impensabile nasce ancora da quella fantasia ingenua, quella voglia infantile di sentire sempre più vicino e sempre più forte quel grido: VROOAAW!

 

 

RDS E LA VAILLANTE-REBELLION
Nel mese di aprile 2017 sul sito di Radio Dimensione Suono viene pubblicato un articolo sulla presentazione della livrea delle Vaillante-Rébellion che parteciperanno alla 24 ore di Le Mans ed alle altre successive gare del mondiale Endurance 2017. 

24 Ore di Le Mans: tornano le Vaillante. le Ferrari del fumetto

 

Bruxelles – Le mitiche Vaillante, le Ferrari del fumetto, tornano a rombare in telaio e cilindri veri alla 24 Ore di Le Mans, la più famosa gara automobilistica di durata del mondo. Per celebrare il 60esimo anniversario di Michel Vaillant, il più celebre pilota del fumetto internazionale, la scuderia Rebellion Racing, in collaborazione con le edizioni Graton, ha svelato la vettura che difenderà i colori del personaggio sul circuito di Le Mans nel prossimo giugno. Michel Vaillant è un immaginario pilota automobilista protagonista dell’omonimo e leggendario fumetto creato da Jean Graton che fece la prima apparizione nella rivista Tintin nel 1957. Il primo albo, “La grande sfida”, è del 1959, l’ultimo, in una nuova serie, è del 2016. L’autore è stato assistito dal terzo figlio, Philippe Graton, che ha preso il suo posto nel 1994.“È stato mio padre a creare il personaggio nel 1957, esattamente 60 anni fa” ricorda Philippe. “È stato il caporedattore del settimanale Tintin che gli ha proposto di creare una sua serie, con un suo protagonista. E lui ha scelto un pilota da corsa visto che lo sport automobilistico era la sua passione. ‘È una pessima idea, farà tre albi e poi che cosa gli farà fare?’, gli disse il caporedattore. Tutto sommato, non è male parlarne ancora 60 anni e 76 albi dopo” conclude Philippe. Mischiando realtà e fiction a un eroe senza macchia e senza paura, i 70 albi di Michel Vaillant hanno scritto una pagina unica e irripetibile nel mondo dei fumetti. Jean Graton ha disegnato nelle sue tavole anche 83 veri piloti che hanno scritto la storia delle corse in auto: Juan Manuel Fangio, Jacky Ickx, Ayrton Senna, Nelson Piquet e Alain Prost, quattro volte campione del mondo di F1, il cui figlio Nicolas guiderà la Vaillante a Le Mans. “Per me è una bellissima sfida dato che ritengo che Michel Vaillant abbia davvero fatto anche lui la storia dello sport automobilistico francese” sottolinea il figlio di Prost. “Sono molto fiero di rappresentare la Vaillante alle 24 Ore di Le Mans”. In questo filo sottile tra realtà e finzione, Nicolas Prost diventerà protagonista di “Rébellion”, il prossimo albo di Michel Vaillant in edicola all’inizio di giugno prossimo e che avrà come sfondo, per la tredicesima volta, la 24 Ore di Le Mans.


MICHELE ALBORETO E LA SUA APPARIZIONE NELLE STORIE DI MICHEL VAILLANT: UN RICORDO DEL FRATELLO ERMANNO.

Il  25 aprile 2017,  sul sito thewastegate.wordpress.com viene pubblicato un breve ricordo del fratello di Michele Alboreto  in occasione dell'anniversario della sua prematura scomparsa. Ermanno Alboreto ci racconta dell'orgoglio di Michele nell'essere stato inserito da Jean Graton nelle storie di Michel Vaillant.


 Alboreto e Michel Vaillant. 

Ciao Michele

 

Il nostro eroe era il pilota dei fumetti Michel Vaillant disegnato da Jean Graton.
Potete immaginare l’orgoglio di mio fratello quando si ritrovò in prima persona all’interno di alcune storie di Graton e Michel.
Per un italiano apparire in un fumetto così importante a livello mondiale e molto incentrato nell’orgoglio francese dimostra quanto fosse il valore sportivo ed umano del nostro Michele che ricordiamo oggi dopo la sua scomparsa in quel 25 Aprile del 2001.
Da notare che la presenza di Michele non è solo in un disegno sfuggevole, ma, in "Sfida tra i Bastioni"  (asso di picche), è addirittura  tra i protagonisti principali che lotta in pista ruota a ruota con Vaillant perché scelto all’ora da Jean Graton come futuro campione di F1 da mettere in risalto.
Bruce McLaren diceva che la vita va misurata in obbiettivi raggiunti. 
La presenza di Michele nei cuori di tutti noi appassionati e al fianco del mito senza tempo Vaillant lo consacra e lo farà rimanere per sempre tra i grandi del motorsport.

 

Ciao Michele

Ermanno Alboreto


 

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