OMAGGIO A GERARD CROMBAC 

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Gérard Crombac, il decano dei giornalisti della Formula 1 è scomparso venerdì 18 novembre 2005, all'età di 76 anni, a Parigi. Il simpatico reporter, che avevamo conosciuto in decine di apparizioni nelle storie di Michel Vaillant, ci era ormai  divenuto famigliare quasi quanto il nostro eroe. Crombac era grande amico  di Jean Graton ed innumerevoli volte si era incontrato con lui sui circuiti di mezzo mondo. Per il maestro quindi era divenuta una cara abitudine inserirlo nelle sue storie mentre intervistava i piloti o chiacchierava amabilmente con i nostri Michel e Steve. Nato a Zurigo il 7 marzo del 1929 Crombac assiste alla sua prima corsa nel 1936, quando il padre lo accompagna a Montlhery. Si appassiona di motori leggendo le riviste Motor e Motor Sport acquistate dal padre e, nel 1947, va da solo a vedere il G.P. di Reims. Nel 1949 è in Inghilterra e fa il meccanico per Raymond Sommer quando, sulla strada per Silverstone, incontra Gregor Grant redattore capo di una piccola testata motoristica chiamata The light car. Grant gli propone di diventare suo corrispondente per le gare europee e Gérard e ben felice di accettare. 

Un anno dopo, anche grazie ai precisi reportage di Gérard (soprannominato "Jabby" dagli inglesi), la piccola rivista crescerà e pian piano diverrà quella prestigiosa testata che oggi è Autosport. Nel 1954 Crombac acquista la Lotus MK VI di Colin Chapman e tenta di mettersi alla prova come pilota. Dopo quattro stagioni si rende conto dei sui limiti e decide di desistere. 

La passione per i motori lo porta anche ad acquistare un fuoribordo con il quale riesce ad arrivare al secondo posto nel G.P. di Monaco di motonautica. Nel 1959 fonda, assieme all'amico Jean Lucas, l'agenzia Inter Auto-Courses e diviene manager di numerosi piloti tra i quali Jo Schlesser. Nel 1961 Crombac decide definitivamente che il suo futuro sarebbe stato quello di scrivere delle corse. Tenta senza successo, assieme a Jean Lucas, di rilevare la rivista Motor e, nel 1962, fonda assieme al socio una nuova testata: Sport-Auto. La storia è iniziata: grazie alla sua enorme competenza il successo arriva e la rivista diventa ben presto il punto di riferimento per gli appassionati di motori in Francia. Crombac assiste a più di cinquecento Gran Premi ed i suoi resoconti, ed i suoi libri, vengono tradotti e pubblicati in tutto il mondo. Nel 1985 si ritira dal giornale. La salute lo sta abbandonando e le crisi cardiache lo fanno rallentare nella sua attività. Continua a scrivere editoriali per varie prestigiose testate ma all'inizio del 2005, consapevole del male incurabile che lo stava consumando, inizia a metter all'asta la sua prestigiosa collezione di automobili. Un uomo semplice, modesto e discreto lasciava la vita "dolcemente" e, come era solito dire, con riconoscenza per quello che la vita stessa gli aveva dato. Il suo famoso berretto "tweed", la sua pipa, i suoi occhiali ed il suo volto sorridente non appariranno più nelle storie di Michel.  Ciao Gérard !

 

La prima apparizione di Gérard Crombac nellle storie di Michel Vaillant:

album n. 21 della s.n. "Massacre pour un moteur" - 1972  

("Il commando misterioso" - 1971) 

L'ultima apparizione di Gérard Crombac nelle storie di Michel Vaillant: 

album n. 64 della s.n. "Operation Mirage" - 2001 

("Operazione Mirage" - 2001) 

 

Jean Graton assieme a Gérard Crombac  

(foto: "Special Michel Vaillant" - Dargaud Editeur)

 

 

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